Aumento spese militari: Intervista a Marco Rizzo

Aumento spese militari: Intervista a Marco Rizzo

L’aumento delle spese militari dell’Italia non è finalizzato alla difesa, come la nostra costituzione imporrebbe, ma all’aggressione.
Il tutto sotto il controllo della NATO e degli USA.
Hanno calpestato l’articolo 11 della nostra costituzione e continuano a mentirci su tutto, andando persino a giustificare l’aumento fino al 2% di spese militari imposto dalla NATO spacciandolo come misura di difesa per l’Italia e per l’Europa.
Invece di fare interventi riguardo il calmierare l’aumento dei prezzi di energia, carburanti, beni di prima necessità.

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22 Aprile Sciopero contro la guerra

22 Aprile Sciopero contro la guerra

La giornata del 22 Aprile sarà una giornata di sciopero contro la guerra da parte del sindacalismo di base e conflittuale. Nel Lazio a Roma ci sarà la manifestazione dell’USB, in Lombardia di SGC – Sindacato Generale di Classe e altri sindacati e in tante altre città altre mobilitazioni.
Come Partito Comunista invitiamo tutti i lavoratori e gli studenti a dare forza a queste LOTTE. Scioperando e manifestando.
Contro la guerra, Contro la NATO, Contro l’invio di Armi, Contro l’aumento di spese militari.
Per spostare gli investimenti a sanità, istruzione e trasporti pubblici.
Contro l’aumento di gas ed energia. Contro l’aumento dei prezzi di tutti i beni di prima necessità.
Per Aumenti salariali sostanziali. Per la stabilizzazione del precariato. Per la piena occupazione.
CONTRO IL GOVERNO DRAGHI E IL PARTITO UNICO DELLA GUERRA!
PER LA PACE E IL LAVORO!

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Zelensky:”Guerra potrà finire solo con sonfitta Russia”

Zelensky:”Guerra potrà finire solo con sonfitta Russia”

Minacciare la terza guerra mondiale e l’eliminazione della Russia da ogni settore strategico, ignorando che la terza guerra mondiale sarebbe non solo la fine del popolo ucraino e di quello russo, ma dell’intera umanità, non è l’atteggiamento di chi vuole la pace.
#Zelenski e #Biden non vogliono la Pace.
Non l’hanno mai voluta.
E finalmente cominciano a capirlo anche i paesi europei, sollevando dubbi e polemiche sui recenti atteggiamenti del Presidente Ucraino e sulla stretta degli USA.

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Marco Rizzo sulle elezioni presidenziali francese

Marco Rizzo sulle elezioni presidenziali francese

Destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia e lo dimostrano chiaramente le elezioni in Francia.
Macron rappresenta la grande finanza internazionale, l’Europa e la NATO, tutto ciò non rappresenta i francesi che lo hanno punito per le scelte fatte durante il suo mandato e si assesta a poco più del 20% (con poco più del 70% di affluenza alle urne).
Questa Europa è nemica dei popoli e le politiche prettamente finanziarie e liberiste imposte agli Stati negli ultimi vent’anni hanno impoverito tutti i lavoratori/lavoratrici.

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L’inconsistenza politica delle Sardine

L’inconsistenza politica delle Sardine

Lo abbiamo detto sin da quando le sardine furono create a tavolino dal PD per sconfiggere lo spettro della vittoria delle destre nelle elezioni regionali in Emilia.
Le sardine ed il loro leader Mattia Santori sono da sempre una costola del PD e la loro inconsistenza politica e mancanza di idee le abbiamo potute vedere continuamente nel corso degli anni.
Santori dopo essere stato eletto nelle liste del PD, al consiglio comunale a Bologna con la proposta di creare il primo stadio di frisbee nel capoluogo emiliano è riuscito far parlare di sé, dopo tanto tempo, grazie ad un intervento in un consiglio comune di qualche giorno fa.
Un intervento al limite del ridicolo:
“Increscioso assalto di due cani a due oche. Desidero esprimere vicinanza al consigliere Celli e alla sua famiglia per il fatto increscioso avvenuto lo scorso giovedì. Nei pressi di Monzuno due cani scappati al controllo del padrone si sono avventati sulle oche che la famiglia Celli tiene nel giardino della propria abitazione”.
Questo è lo spessore politico a cui il PD e tutta la classe politica attuale ci ha abituati per decenni.
Non basta un cambio, serve una rivoluzione

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Draghi: Ancora Tagli alla Sanità

Draghi: Ancora Tagli alla Sanità

Mentre in Italia si parla solamente del conflitto russo-ucraino e dai media sembra che la pandemia sia miracolosamente svanita nel nulla, Draghi con il suo “governo dei migliori” si appresta a tagliare ancora di più il Servizio Sanitario Nazionale dimenticandosi di quanto in fretta sia collassato, durante la prima ondata di pandemia, proprio a causa dei tagli fatti negli ultimi trent’anni.
Nel Documento di economia e finanza (Def),al contrario di quanto sbandierato durante i vari lock-down, ci sarà un ulteriore taglio alla Sanità Pubblica da oggi fino al 2025, abbassando la spesa di un punto percentuale del pil, passando dal 7,2% di spesa al 6,2%, un risultato persino peggiore a quello pre pandemia del 2019.
Un taglio di ben 6 miliardi di Euro in 3 anni, a dimostrazione che per i nostri governanti la salute dei cittadini non ha alcuna importanza e sembra che per loro la pandemia non sia mai esistita.
Allo stesso tempo però, per rispettare i diktat imposti dalla NATO, dagli USA e dall’UE non si peritano ad aumentare vertiginosamente le spese militari (2% del pil) e a togliere l’Iva sulla vendita delle armi destinate alle guerre.

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Il gas USA costa il 50% in più del gas russo

Il gas USA costa il 50% in più del gas russo

Per sostituire il metano proveniente dai gasdotti russi ci sono poche soluzioni e quella che va per la maggiore è il gas prodotto dagli Stati Uniti, liquefatto e caricato in delle gigantesche navi così da essere portato in Europa.
Tutto questo processo porta ad un aumento, a parità di consumo, del 50% del costo finale, senza dimenticare che il trasporto via mare vuol dire maggior inquinamento e maggiore rischio di incidenti, proprio come con le petroliere.
Facendo due conti è facile capire come gli unici a rimetterci sono tutti coloro che vivono del proprio lavoro che dovranno pagare questi aumenti vertiginosi del costo dell’energia.
Invece a guadagnarci, sono sempre gli stessi.

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12 Aprile del 1961 Jurij Gagarin nella storia

12 Aprile del 1961 Jurij Gagarin nella storia

Il 12 Aprile del 1961 Jurij Gagarin diventa il primo uomo ad andare nel Cosmo.
Grazie al Vostok-1, il vettore sviluppato e creato in Unione Sovietica, l’uomo che era nato 26 anni prima nei confini estremi della Russia, figlio di un falegname e di una contadina, rimarrà in orbita per 108 minuti.
Quel giorno rimane ancora oggi un punto di svolta per l’intera umanità, che ha aperto le porte ad una nuova era della Scienza e della Tecnologia. Da quel giorno grazie all’Unione Sovietica, nata solamente 44 anni prima, la storia del mondo non è stata più la stessa.
Il primo uomo ad uscire dall’atmosfera del pianeta Terra era un figlio del popolo, era un sovietico. E non importa se lo Space Symposium di Colorado Springs negli Stati Uniti trasforma la “Yuri’s Night” in “Celebration of Space: Discover What’s Next” o se in giro per il mondo coprono le statue che lo ritraggono, quell’uomo sarà per sempre Jurij Gagarin figlio della Rivoluzione e dei lavoratori al potere.

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NO Alla nuova base militare con i soldi del PNRR

NO Alla nuova base militare con i soldi del PNRR

Esprimiamo un forte dissenso verso la nuova proposta di costruire una nuova base militare a Pisa nel parco di San Rossore, a pochissimi kilometri dalla già pre-esistente base americana di Camp Derby.
Settanta ettari con edifici, poligoni di tiro, una torre, centri di addestramento, un eliporto, uffici, magazzini e molte polemiche.
L’ex Centro Radar di Coltano, alle porte di Pisa, ospiterà una nuova base militare: sarà la casa dei reparti dell’Arma dei Carabinieri del Gis (Gruppo Intervento Speciale), dei gruppi cinofili e dei paracadutisti del Tuscania.
Poche settimane fa il premier ha firmato un decreto in cui considera l’opera destinata alla difesa nazionale e il programma ha subito lo sprint decisivo. Sarà realizzato coi fondi del Pnrr.
La zona in questione è diventata molto importante da punto di vista strategico negli anni. La base americana di Camp Derby da trent’anni è una piattaforma per gli interventi militari in Africa e Medio Oriente, e per le esercitazioni nel Mediterraneo e nel mar Nero e al momento si sta ampliando ulteriormente.
Da qui sono partite le armi per la prima e la seconda guerra in Iraq, per il Libano e per lo Yemen e da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, i trasporti di armi si sono spostati verso l’aeroporto di Pisa, dove dall’inizio di marzo gli aerei cargo vengono riempiti di armi e munizioni destinate all’esercito ucraino. Un’attività che coinvolge il settore militare dello scalo e si è estesa al confinante scalo civile.
Ora vogliono costruire anche una nuova base, per incrementare il controllo e militarizzare ancora di più tutta l’area, a questo si aggiunge il fatto che i soldi stanziati per la costruzione della cittadella militare di Coltano non arriveranno dai fondi per la difesa, bensì dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), i fondi stanziati dalla Commissione europea per risollevare l’economia italiana dopo la pandemia.

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