Inaugurazione Sezione a Rosignano e Bassa Val di Cecina

Inaugurazione Sezione a Rosignano e Bassa Val di Cecina

Domani sabato 28 Maggio verrà inaugurata la sezione del Partito Comunista – Rosignano e Bassa Val di Cecina.
La sezione verrà intitolata a Sante Danesin, partigiano che ha combattuto i Nazifascisti nel territorio.
Sarà presente il Senatore del Partito Comunista Emanuele Dessì.
L’appuntamento è per le ore 17,30 in via Serragrande 143, Rosignano M.mo (LI)

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Organizzazioni Confederali e Concertative Terza Gamba Dei Padroni

Organizzazioni Confederali e Concertative Terza Gamba Dei Padroni

Quando ai congressi sindacali si esprimevano gli operai.
Quando le decisioni sulle strategie di lotta derivavano dall’esperienza e dall’organizzazione dei lavoratori uniti per riscattare la propria figura sociale.
Quando la concertazione non era il pane quotidiano di organizzazioni controllate da burocrati, che hanno tradito qualsivoglia rivendicazione della classe lavoratrice.
Quando le tessere sindacali non corrispondevano a meri mezzi per arrivare a spartirsi qualche fetta di torta sui tavoli padronali.
Le organizzazioni confederali e concertative sono oggi in tutto e per tutto, la terza gamba dei padroni.
Intanto, Di Vittorio si sta rivoltando nella tomba.
Perché insieme ad un grande e vero Partito Comunista, serve un forte sindacato di classe e di massa.

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Commenti Ai Quesiti Referendari Sulla Giustizia

Commenti Ai Quesiti Referendari Sulla Giustizia

A questo ha portato la degenerazione del capitalismo nell’epoca odierna. I borghesi chiedono impunità, anche se ciò dissolve il ruolo dello Stato che dovrebbe difenderli. I capitalisti chiedono più protezionismo, anche se ciò indebolisce la capacità di andare sul mercato. Mai come oggi il pensiero di Marx, secondo cui l’ideologia borghese è “falsa coscienza” e risponde solo all’interesse immediato del capitalista, si può toccare con mano.
Leggi l’articolo completo cliccando qui https://bit.ly/3GrmjZu

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Con La Pandemia O Con La Guerra, Le Multinazionali fanno Profitti Record

Con La Pandemia O Con La Guerra, Le Multinazionali fanno Profitti Record

I manager multinazionali e i grandi industriali trovano sempre il modo di arricchirsi sulle spalle di noi lavoratori e cittadini comuni.
Lo fanno sfruttando qualsiasi cosa, dalla pandemia alla guerra, alzando i prezzi e riducendo personale e/o stipendi per fare sempre più profitto.
Sia dalla guerra che dalla pandemia i grandi colossi multinazionali si sono arricchiti, facendo ricadere tutte e due le crisi sulle tasche dei lavoratori che sempre più a fatica riescono ad arrivare a fine mese.
Sono da primato i dividendi che le maggiori società quotate a livello mondiale hanno versato ai propri soci nel primo trimestre del 2022.
La loro crescita è stata infatti dell’11% e li ha portati fino a un livello di 302,5 miliardi di dollari, che rappresenta appunto un record per i primi tre mesi dell’anno e che risulta ancora più accentuato (+16,1%) quando depurato dagli effetti del cambio e da altri fattori non ricorrenti.
Guardatevi in tasca. Guardate come siamo ridotti insieme alle nostre famiglie ora. Pensate a cosa accadrà quando i contraccolpi economici di questa guerra inizieranno a sentirsi davvero.
I ricchi le crisi le fanno pagare ai lavoratori, è ora di dire basta. Non è possibile che una piccola percentuale di popolazione continui a far profitto mentre il popolo diventa sempre più povero, spesso, a causa delle loro scelte.
Il governo non fa nulla per fermare questa deriva, anzi la incentiva ubbidendo ed esaudendo tutte le richieste che gli arrivano da Confindustria, BCE ed Unione Europea!

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USA: Ennesima Sparatoria In Una Scuola

USA: Ennesima Sparatoria In Una Scuola

La Democrazia Armata Degli Stati Uniti

19 bambini e 2 insegnanti. Questo è il bilancio delle vittime alla Robb Elementary School, in #Texas.
L’ennesimo massacro avvenuto nelle scuole statunitensi, per mano di ragazzi e ragazzini che per infinite ragioni, con il minimo sforzo riescono a reperire armi automatiche o semi-automatiche.
Scriviamo di questa vicenda non solo per rivolgere un pensiero alle famiglie di quei bambini stroncati da questa follia, ma anche per puntare il dito sul l’ipocrisia del governo degli Stati Uniti. In particolare del presiedente #Biden.
Sentire il PRESIDENTE del Paese più guerrafondaio del mondo pronuncia le parole “mi chiedo quando riusciremmo finalmente a sconfiggere le lobby delle armi, e non ditemi che non potremmo farlo” equivale a sentire uno sciame di locuste lamentarsi delle carestie.
Proprio lui, proprio l’uomo il cui partito ha permesso (e rafforzato) il potere delle grandi industrie di armi in USA e nel mondo.
Proprio l’uomo che continua a chiedere ad una Unione Europea in rovina MILIARDI DI EURO in armi per finanziare la sua guerra per procura in Ucraina.
Proprio l’uomo che fa al caso di quei lobbisti delle armi che negli Stati Uniti e nel mondo gestiscono un giro d’affari decine di volte più grande dell’Intero PIL dello stato italiano.
Su questo loro guadagnano, al piccolo prezzo di qualche comparsata in tv per esprimere “dolore e condoglianze alle famiglie”.
Mentre i ragazzini muoiono nelle strade e nelle scuole Statunitensi.
Mentre uomini, donne, bambini e anziani muoiono in ogni parte del mondo per le decine di guerre in atto in cui sono coinvolti gli USA.
Stati Uniti che vanno avanti per il bene di chi con quelle armi ingrassa i propri guadagni, e per il male di tutti noi.

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Prima ci sfruttano e poi ci deridono!

Prima ci sfruttano e poi ci deridono!

I grandi industriali e i presidenti delle multinazionali, dopo aver sfruttato il più possibile i lavoratori con stipendi da fame e orari di lavoro al limite del possibile, adesso si divertono a deridere chi tutto il giorno fatica per riuscire a portare a casa un misero stipendio.
Questa volta è il milionario Elon Musk a deridere proprio l’Italia e gli italiani sul loro futuro, teme che gli italiani a breve si estingueranno perchè non fanno più figli. Infatti dichiara: «L’Italia non avrà più popolazione se queste tendenze continueranno», ha detto martedì 24 il boss di Tesla e uomo più ricco del mondo, che in passato aveva già messo in guardia sui pericoli dello spopolamento globale.
Secondo l’Istat l’anno scorso l’Italia ha registrato il suo tasso di natalità più basso di sempre con poco più di un figlio per donna, ciò significa che l’Italia ha contato sette neonati e dodici morti ogni mille abitanti nel 2021.
Sebbene ciò sia dovuto in parte alla mortalità da Covid, l’Istat vede la popolazione del Paese diminuire del 20% entro il 2070: sono 12 milioni di persone in meno.
L’uomo più ricco del mondo dice agli italiani di fare più figli senza pensare che uno stipendio medio si aggira intorno ai 1200€ al mese e che il costo della vita ogni anno si fa sempre più alto, sempre più famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese e che grazie a delocalizzazioni e licenziamenti sempre più persone sono senza lavoro.
Per Elon Musk questi problemi non si sono mai posti, quindi dall’alto della sua ricchezza spara sentenze e deride milioni di italiani.

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Holodomor: La “Storia” Al Servizio della Propaganda

Holodomor: La “Storia” Al Servizio della Propaganda

Così come la propaganda hitleriana si inventò di santa pianta la “storia” della “morte per fame” che il governo sovietico avrebbe organizzato deliberatamente in Ucraina, così come questa “storia” fu ripresa dalla propaganda statunitense nel momento di massima isteria anticomunista nel periodo maccartista, così anche oggi i corifei dell’imperialismo non trovano di meglio che rispolverare le vecchie menzogne naziste-statunitensi.
Alfieri di questa isteria sono deputati del PD, il partito che si sta dimostrando il più guerrafondaio e il più nemico degli interessi del popolo italiano e del popolo ucraino.
Starebbero preparando una mozione parlamentare per il riconoscimento del cosiddetto Holodomor.
Si potrebbe arrivare a mettere fuori legge un articolo di approfondimento storico come questo che state leggendo.

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L’INTERVENTO DEL SENATORE DEL PARTITO COMUNISTA EMANUELE DESSI’ SUI FATTI RIGURDANTI IL PROGRAMMA REPORT.

L’INTERVENTO DEL SENATORE DEL PARTITO COMUNISTA EMANUELE DESSI’ SUI FATTI RIGURDANTI IL PROGRAMMA REPORT.

INQUISITI PER AVER SVOLTO IL LORO LAVORO

 

Nella puntata di Report durante l’inchiesta sui legami tra mafia ed estrema destra nell’attentato a Falcone non è passata inosservata a chi, dall’alto, non vuole che nuove informazioni o nuove verità vengano fuori.
Infatti la Dia, direzione investigativa antimafia, ha disposto perquisizioni “su mandato della Procura di Caltanissetta, presso l’abitazione dell’inviato di Report Paolo Mondani” e la redazione dei Report di Sigfrido Ranucci.
Lo scopo è stato quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di Report sulla strage di Capaci, nella quale si evidenziava la presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato.
A darne notizia è lo stesso giornalista Ranucci che ieri ha condotto la trasmissione.
“Il motivo – dice Ranucci – sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci nella quale si evidenziava la presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato di Capaci”. “Gli investigatori cercano atti e testimonianze su telefonini e Pc”, dice.
Sulle perquisizioni è intervenuto il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti: “Ci auguriamo che a nessuno venga oggi in mente di ‘molestare’ Report e la sua redazione”.
“Dopo la puntata su Capaci – scrive su Twitter Giulietti – sarà il caso di lasciare in pace la redazione, Paolo Mondani e di perquisire, invece, quelli che, da trenta anni, sono riusciti a restare in una ben protetta ‘oscurità'”.
Giulietti annuncia anche che “questa mattina saremo nella redazione di Report per decidere iniziative a tutela delle fonti e del segreto professionale”. “Intanto – conclude – chiediamo alla Rai di mettere a disposizione i suoi legali a tutela redazione”.
Questo è il paese in cui viviamo, un paese in cui i giornalisti che cercano di fare il proprio lavoro e non si adeguano alla narrazione che gli viene imposta dall’alto, vengono inquisiti come criminali.
D’altronde il nostro paese come libertà di stampa si trova solamente al 58esimo posto, dietro Gambia e Suriname.
Nel frattempo la DIA ha revocato il decreto di perquisizione.

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