IN SOLIDARIETA’ CON CUBA SOCIALISTA, IN SOLIDARIETA’ CON LA RIVOLUZIONE !
GIÙ LE MANI DEL VENEZUELA!
Oggi alle prime ore del mattino un gruppo di mercenari, terroristi provenienti della Colombia, ha tentato un’invasione via mare con l’obiettivo di assassinare diversi leader nel paese, compiere atti terroristici e aumentare la spirale di violenza per aprire un nuovo tentativo di colpo di Stato
LE TRAME DELL’IMPERIALISMO NON SI FERMANO MAI.
GLI STATI UNITI SONO IL VIRUS! SOLIDARIETÀ A MADURO E AL VENEZUELA BOLIVARIANO!
Gli Stati Uniti sono il primo Stato Canaglia del mondo.
L’imperialismo a stelle e strisce. Guidato dal miliardario Trump , prova a prendere i voti dei latinoamericani presenti soprattutto in Florida con questa grandissima provocazione. L’accusa al legittimo Presidente e ad alcuni alti funzionari venezuelani di aver messo a disposizione aeroporti e porti venezuelani per inondare gli USA di cocaina.
Mettendo una taglia di 15 milioni di dollari su Maduro e altre da 10 milioni di dollari su alcuni alti funzionari, in pieno stile sceriffi del mondo.
L’imperialismo yankee non passerà.
Riportiamo le prime parole di Maduro: “Gli Stati Uniti e la Colombia stanno cospirando e hanno dato l’ordine di riempire il Venezuela di violenza. Come capo dello Stato sono obbligato a difendere la pace e la stabilità di tutta la Patria, in qualunque circostanza che ci si presenti. Non ci riusciranno!”
Massimo sostegno al Venezuela bolivariano e al Presidente Maduro da parte del Partito Comunista.
In risposta alle affermazioni di Nichi Vendola su Cuba
In alcuni quotidiani del 28 febbraio 2011 sono stati pubblicati stralci dell’intervento di Nichi Vendola alla Convention (sic!) di SEL al Palatenda di Roma. In uno di questi passaggi sono riportate le seguenti parole: “Io che ho amato il volto del Che dico che libertà e democrazia sono temi che devono valere anche per Cuba, se non ora, quando?”.
Dispiace constatare, una volta ancora, che un politico di professione, per di più di sinistra, dimostri una così scarsa conoscenza riguardo a questi due concetti, quando si parla di Cuba.
Il popolo cubano ha conquistato la propria libertà il 1° gennaio 1959, dopo una lotta di trent’anni contro il colonialismo spagnolo, poi di altri sessant’anni contro i governi o i dittatori imposti dagli Stati Uniti.
Il sistema democratico cubano ha il suo fondamento nella Costituzione della Repubblica di Cuba, approvata il 15 febbraio 1976 attraverso un referendum – con voto libero, uguale, diretto e segreto – dal 97.7 % dei voti della popolazione cubana. Lo scrutinio ha riportato questo risultato: su 5.602.973 elettori, 5.473.534 hanno votato “sì” e 54.070 “no”.
Dalla Costituzione deriva la Legge Elettorale che stabilisce che ogni cittadino cubano può essere eletto Delegato a un’Assemblea Municipale o a un’Assemblea Provinciale purché abbia compiuto 16 anni. Per essere eletto Deputato all’Assemblea Nazionale (Parlamento) occorre che abbia compiuto 18 anni.
Il Partito Comunista di Cuba non partecipa alle elezioni e non propone candidati.
La democrazia cubana è un sistema che garantisce ai propri cittadini non solo la possibilità di eleggere e di essere eletti, ma anche un ruolo attivo nella proposizione, nella scelta e nel controllo dell’operato dei propri rappresentanti istituzionali.