🔴 MARIO DRAGHI STA PER TORNARE IN CAMPO Mario Draghi, ex…


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🔴 MARIO DRAGHI STA PER TORNARE IN CAMPO

Mario Draghi, ex Presidente del Consiglio e ex capo della Banca Centrale Europea, ha recentemente tenuto un discorso focalizzato sulla necessità di un “cambiamento radicale” all’interno dell’Unione Europea. Questo intervento, si è tenuto durante un incontro pubblico in Belgio e ha visto le sue proposte rapidamente etichettate come il “Programma Draghi”.
Immediatamente diveresi leader europei, tra cui il Presidente francese Macron, hanno mostrato supporto per la sua possibile candidatura alla presidenza della Commissione Europea.

Una sciagura che qui in Italia abbiamo già vissuto, anche se ai leader politici italiani non sembra interessare.
Infatti tra i partiti attualmente nel parlamento, prossimi a candidarsi alle elezioni europee troviamo chi sogna per “Gli Stati Uniti d’Europa” e chi si candida per dare ancora manforte a Kiev ed a stringere i rapporti con la NATO.

Noi come comunisti dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per evitare che ciò accada.

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MONTI UOMO DEI GRANDI MONOPOLI INTERNAZIONALI DELLE BANCHE E DELLA FINANZA CONTRO IL POPOLO E CHI LAVORA Mario Monti l’uomo che ha portato nel baratro il nostro Paese quello che ha fatto approvare (con il benestare del PD e di quasi tutto il parlamento) i decreti lacrime e sangue quello che ha fatto dei diktat imposti dall’UE la propria agenda di governo ha parlato del ruolo internazionale dell’Italia in questo periodo intervistato dalla conduttrice di Omnibus il senatore a vita Monti dice la sua sull’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE: “Da un lato la Francia chiede tassi d’interesse più bassi per tutelare famiglie ed imprese dall’altro la Germania invoca tassi alti per timore dell’inflazione… Se anche l’Italia si mettesse a dire la propria creerebbe confusione a Francoforte. Lasciamo lavorare la BCE in tranquillità vedrete che tutto andrà bene”. Il governo Monti è stato quello che ha distrutto quel poco di sovranità politica che ancora il nostro Paese aveva imposto come premier dalla stessa UE e dall’allora Presidente della BCE Mario Draghi Monti continua ad essere un senatore della nostra Repubblica e continua ad influenzare le scelte che il nostro Stato prende. L’Italia è diventata ininfluente in Europa e nello scacchiere internazionale e lo dobbiamo a persone come Monti. BASTA AUMENTI DEL TASSO DI INTERESSE. BASTA UE BCE E EURO.


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MONTI UOMO DEI GRANDI MONOPOLI INTERNAZIONALI, DELLE BANCHE E DELLA FINANZA, CONTRO IL POPOLO E CHI LAVORA

Mario Monti, l’uomo che ha portato nel baratro il nostro Paese, quello che ha fatto approvare (con il benestare del PD e di quasi tutto il parlamento) i decreti lacrime e sangue, quello che ha fatto dei diktat imposti dall’UE la propria agenda di governo, ha parlato del ruolo internazionale dell’Italia in questo periodo, intervistato dalla conduttrice di Omnibus, il senatore a vita Monti dice la sua sull’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE: “Da un lato, la Francia chiede tassi d’interesse più bassi per tutelare famiglie ed imprese, dall’altro la Germania invoca tassi alti per timore dell’inflazione… Se anche l’Italia si mettesse a dire la propria, creerebbe confusione a Francoforte. Lasciamo lavorare la BCE in tranquillità, vedrete che tutto andrà bene”.

Il governo Monti è stato quello che ha distrutto quel poco di sovranità politica che ancora il nostro Paese aveva, imposto come premier dalla stessa UE e dall’allora Presidente della BCE Mario Draghi, Monti continua ad essere un senatore della nostra Repubblica e continua ad influenzare le scelte che il nostro Stato prende. L’Italia è diventata ininfluente in Europa e nello scacchiere internazionale e lo dobbiamo a persone come Monti.

BASTA AUMENTI DEL TASSO DI INTERESSE.
BASTA UE, BCE E EURO.

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MELONI SOVRANISTA DI CARTONE APPROVA IL MES Dopo aver sbraitato tanto contro la ratifica del MES per pura propaganda e per far credere ai suoi elettori di essere un governo sovranista “di patrioti” Giorgia Meloni butta giù la maschera e svela la sua vera natura di opportunista e serva della BCE e dell’UE. Il governo sovranista di cartone alla fine ratificherà la riforma del MES sotto indicazione diretta di Giorgetti e spinto dalla stessa UE. Paolo Gentiloni aveva avvisato il governo Meloni dicendo: Qui finisce che sul Mes si fanno male. Ebbene la previsione del commissario europeo all’Economia oggi si è avverata. Il ministro Giorgetti dopo mesi di tentennamenti ha abbracciato la linea di Gentiloni e UE per il via libera al Meccanismo europeo di stabilità creando fortissimi malumori all’interno del governo e nella commissione Esteri della Camera chiamata a discutere la ratifica della riforma su proposta delle opposizioni. Nel testo viene certificato che il via libera alla ratifica della riforma del Mes non comporta rischi per la finanza pubblica. Anzi migliorerebbe l’accesso degli Stati ai mercati finanziari e il rating dell’Italia che sarebbe un aiuto per i Paesi ad alto debito. La Meloni dunque si piega al volere dell’UE soprattutto dopo che Mario Draghi (di cui lei sta portando avanti tutta l’agenda di governo) ha dichiarato che auspica per la ratifica nel minor tempo possibile ma per salvare almeno la faccia continua a propagandare il ricatto del sì per ottenere concessioni sul Patto di stabilità. A innescare questo caos e forse una crisi di governo però è stata proprio la Meloni. Per anni assieme a Matteo Salvini la premier ha descritto il Mes come il Male Assoluto. Come e peggio di Belzebù. E’ uno stigma ha ripetuto ancora pochi giorni fa. E ora Meloni non può fare marcia indietro senza perdere la faccia. La Meloni ha incentrato tutta la sua campagna elettorale sul sovranismo come aveva fatto già Salvini anni prima ma dal primo giorno che si è insediata al governo ha dimostrato di essere anche lei una sovranista di cartone pronta a giustificare e accettare tutto ciò che le viene imposto dall’UE. GLI UNICI PATRIOTI IN ITALIA SONO STATI I PARTIGIANI E I COMUNISTI E NOI OGGI SIAMO FIERAMENTE PER LA PATRIA SOVRANA E DEMOCRATICA


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MELONI SOVRANISTA DI CARTONE APPROVA IL MES

Dopo aver sbraitato tanto contro la ratifica del MES per pura propaganda e per far credere ai suoi elettori di essere un governo “sovranista”, “di patrioti”, Giorgia Meloni butta giù la maschera e svela la sua vera natura di opportunista e serva della BCE e dell’UE.

Il governo “sovranista” di cartone alla fine ratificherà la riforma del MES sotto indicazione diretta di Giorgetti e spinto dalla stessa UE.
Paolo Gentiloni aveva avvisato il governo Meloni dicendo: “Qui finisce che sul Mes si fanno male”. Ebbene, la previsione del commissario europeo all’Economia oggi si è avverata. Il ministro Giorgetti dopo mesi di tentennamenti, ha abbracciato la linea di Gentiloni e UE per il via libera al Meccanismo europeo di stabilità, creando fortissimi malumori all’interno del governo e nella commissione Esteri della Camera chiamata a discutere la ratifica della riforma su proposta delle opposizioni.
Nel testo viene certificato che il via libera alla ratifica della riforma del Mes “non comporta rischi per la finanza pubblica”. Anzi, migliorerebbe “l’accesso degli Stati ai mercati finanziari”, e il “rating dell’Italia” che sarebbe un aiuto per i Paesi ad “alto debito”.
La Meloni dunque si piega al volere dell’UE soprattutto dopo che Mario Draghi (di cui lei sta portando avanti tutta l’agenda di governo) ha dichiarato che auspica per la ratifica nel minor tempo possibile, ma per salvare almeno la faccia continua a propagandare il “ricatto” del sì per ottenere concessioni sul Patto di stabilità. A innescare questo caos e forse una crisi di governo però è stata proprio la Meloni. Per anni, assieme a Matteo Salvini, la premier ha descritto il Mes come il Male Assoluto. Come e peggio di Belzebù. “E’ uno stigma”, ha ripetuto ancora pochi giorni fa. E ora Meloni non può fare marcia indietro senza perdere la faccia.

La Meloni ha incentrato tutta la sua campagna elettorale sul sovranismo, come aveva fatto già Salvini anni prima ma dal primo giorno che si è insediata al governo ha dimostrato di essere anche lei una “sovranista di cartone” pronta a giustificare e accettare tutto ciò che le viene imposto dall’UE.

GLI UNICI PATRIOTI IN ITALIA SONO STATI I PARTIGIANI E I COMUNISTI E NOI OGGI SIAMO FIERAMENTE PER LA PATRIA, SOVRANA E DEMOCRATICA

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GRILLO (E I 5 STELLE) NON VOGLIONO IL DIRITTO AL VOTO Grillo dal suo palcoscenico attacca direttamente il diritto al voto un diritto che con tanti sacrifici il popolo italiano ha riconquistato con la fine della Seconda Guerra Mondiale soprattutto grazie ai partigiani che hanno donato la vita per liberare il nostro Paese dalla dittatura f4scista. Il fondatore dei 5 Stelle parla di togliere il voto agli 80 enni in quanto troppo anziani e prossimi alla morte per poter esercitare un diritto che spetta a tutti i cittadini italiani. Dopo aver fatto parte di tutti i governi possibili alleandosi con tutti pur di rimanere al governo prima con la Lega poi con il PD e infine con tutto il parlamento per Draghi i 5 stelle tentano di ritornare alle origini attaccando tutto e tutti e ritornano anche ad attaccare il diritto al voto che è sancito dalla nostra costituzione. Nel parlamento italiano e anche in quello europeo però il partito di Grillo continua a seguire i diktat imposti da UE USA e NATO e infatti all’ultima votazione in Europa hanno pensato bene di astenersi nella votazione sul riconoscere la Russia uno Stato terrorista dimostrando la loro fedeltà a quei poteri che hanno tanto contestato (a parole) in passato. Adesso solamente a parole cercando di ricrearsi una verginità ritornando alle provocatorie origini con provocazioni che andrebbero ad escludere intere categorie di cittadini dalla possibilità di poter votare. NOI NON LO PERMETTEREMO GLI ANZIANI SONO LA MEMORIA E LE RADICI DEL NOSTRO POPOLO. VOTARE È UN DIRITTO DI TUTTI


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GRILLO (E I 5 STELLE) NON VOGLIONO IL DIRITTO AL VOTO

Grillo, dal suo palcoscenico, attacca direttamente il diritto al voto, un diritto che con tanti sacrifici il popolo italiano ha riconquistato con la fine della Seconda Guerra Mondiale soprattutto grazie ai partigiani che hanno donato la vita per liberare il nostro Paese dalla dittatura f4scista.

Il fondatore dei 5 Stelle parla di togliere il voto agli 80 enni in quanto troppo anziani e prossimi alla morte per poter esercitare un diritto che spetta a tutti i cittadini italiani.
Dopo aver fatto parte di tutti i governi possibili, alleandosi con tutti pur di rimanere al governo, prima con la Lega, poi con il PD e infine con tutto il parlamento per Draghi, i 5 stelle tentano di ritornare alle origini attaccando tutto e tutti e ritornano anche ad attaccare il diritto al voto, che è sancito dalla nostra costituzione.
Nel parlamento italiano e anche in quello europeo però il partito di Grillo continua a seguire i diktat imposti da UE, USA e NATO e infatti all’ultima votazione in Europa hanno pensato bene di astenersi nella votazione sul riconoscere la Russia uno Stato terrorista, dimostrando la loro fedeltà a quei poteri che hanno tanto contestato (a parole) in passato.

Adesso, solamente a parole, cercando di ricrearsi una verginità ritornando alle provocatorie origini, con provocazioni che andrebbero ad escludere intere categorie di cittadini dalla possibilità di poter votare.

NOI NON LO PERMETTEREMO
GLI ANZIANI SONO LA MEMORIA E LE RADICI DEL NOSTRO POPOLO.
VOTARE È UN DIRITTO DI TUTTI

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PD VUOLE ENTRARE IN GUERRA La nuova Segretaria del PD Elly Schlein vorrebbe che il nostro Paese entrasse definitivamente in guerra a fianco del regime di Zelenskij dichiarando: pieno supporto a Kiev anche con aiuti militari le parole della Segretaria sono state condivise da tutto il partito dimostrando che il PD ha le stesse politiche estere del Governo guidato da Giorgia Meloni. La Segretaria del “cambiamento” durante la relazione introduttiva alla direzione al Nazareno che è stata approvata in tutto e per tutto dal PD ha anche rincarato dicendo: È ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per lItalia e per lEuropa. Ho ricevuto un mandato chiaro ricostruire una identità chiara del partito che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri . La linea del PD rimane molto chiara e ben distante dall’essere minimamente di sinistra la nuova segretaria ha abbandonato sin da subito la famosa svolta a sinistra del PD portando avanti una linea uguale se non peggiore dei suoi predecessori: Entrata in guerra a fianco dei neo-n4zisti ucraini disprezzo per i lavoratori e tutto il popolo piena sudditanza a UE USA e NATO. La nuova linea del PD è identica all’agenda Draghi cioè la stessa linea che il governo di destra della Meloni sta portando avanti a dimostrazione che sono solamente due facce della stessa medaglia. IL PD SCHERZA COL FUOCO NON SI RENDONO CONTO CHE CI STANNO SPINGENDO VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE. – STOP INVIO ARMI SUBITO


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PD VUOLE ENTRARE IN GUERRA

La nuova Segretaria del PD Elly Schlein vorrebbe che il nostro Paese entrasse definitivamente in guerra a fianco del regime di Zelenskij, dichiarando: “pieno supporto a Kiev anche con aiuti militari” le parole della Segretaria sono state condivise da tutto il partito dimostrando che il PD ha le stesse politiche estere del Governo guidato da Giorgia Meloni.

La Segretaria del “cambiamento” durante la relazione introduttiva alla direzione al Nazareno che è stata approvata in tutto e per tutto dal PD, ha anche rincarato dicendo: «È ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri» .

La linea del PD rimane molto chiara e ben distante dall’essere minimamente di sinistra, la nuova segretaria ha abbandonato sin da subito la “famosa svolta a sinistra” del PD portando avanti una linea uguale, se non peggiore, dei suoi predecessori: Entrata in guerra a fianco dei neo-n4zisti ucraini, disprezzo per i lavoratori e tutto il popolo, piena sudditanza a UE, USA e NATO.
La nuova linea del PD è identica all’agenda Draghi, cioè la stessa linea che il governo di destra della Meloni sta portando avanti, a dimostrazione che sono solamente due facce della stessa medaglia.

IL PD SCHERZA COL FUOCO NON SI RENDONO CONTO CHE CI STANNO SPINGENDO VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE.
– STOP INVIO ARMI SUBITO

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L’AUSTERITÀ IMPOSTA DALLA UE IMPOVERISCE IL POPOLO Il FMI finalmente ammette che l’austerità non riduce il rapporto debito/PIL. Anzi lo fa aumentare tutte le misure messe in atto dai governi tecnici che ci hanno governato da Monti fino a Draghi in cui ripetevano che che bisognava tagliare la spesa pubblica per una risollevare le sorti del Paese sono state tutte bugie bugie che con il mantra del ce lo chiede l’Europa hanno impoverito sempre di più tutti i cittadini. Il PIL è composto dalla spesa pubblica dai consumi dagli investimenti e dal saldo import/export .Vuol dire che se uno Stato aumenta la spesa pubblica di 100 miliardi il PIL aumenterà di (almeno) 100 miliardi.Se la spesa è finanziata a debito anche il debito aumenterà di 100 miliardi di euro. Ovviamente vale anche il contrario. Se uno Stato taglia la spesa pubblica di 100 miliardi il PIL diminuirà di (almeno) 100 miliardi. Il Fondo Monetario Internazionale fino ad oggi non ha mai ammesso che l’austerità non solo non facesse crescere il rapporto debito/PIL ma addirittura che lo peggiorasse. Tutte queste misure che da più di 10 anni sono state prese in Italia su lavoro e pensioni prima tra tutte il decreto lacrime e sangue della Fornero hanno impoverito centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori e hanno causato danni devastanti al tessuto economico e sociale del nostro Paese impoverendoci sempre di più e facendoci diventare sempre più dipendenti dagli altri Stati. E’ necessario uscire quanto prima dall’Unione Europea dall’Euro e dalla NATO prima che distruggano completamente l’Italia


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L’AUSTERITÀ IMPOSTA DALLA UE
IMPOVERISCE IL POPOLO

Il FMI finalmente ammette che l’austerità non riduce il rapporto debito/PIL. Anzi, lo fa aumentare, tutte le misure messe in atto dai governi tecnici che ci hanno governato da Monti fino a Draghi in cui ripetevano che che bisognava tagliare la spesa pubblica per una risollevare le sorti del Paese sono state tutte bugie, bugie che con il mantra del “ce lo chiede l’Europa” hanno impoverito sempre di più tutti i cittadini.

Il PIL è composto dalla spesa pubblica, dai consumi , dagli investimenti e dal saldo import/export .Vuol dire che se uno Stato aumenta la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL aumenterà di (almeno) 100 miliardi.Se la spesa è finanziata a debito, anche il debito aumenterà di 100 miliardi di euro. Ovviamente vale anche il contrario. Se uno Stato taglia la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL diminuirà di (almeno) 100 miliardi.

Il Fondo Monetario Internazionale fino ad oggi non ha mai ammesso che l’austerità non solo non facesse crescere il rapporto debito/PIL ma addirittura che lo peggiorasse.
Tutte queste misure che da più di 10 anni sono state prese in Italia su lavoro e pensioni, prima tra tutte il decreto “lacrime e sangue” della Fornero hanno impoverito centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori e hanno causato danni devastanti al tessuto economico e sociale del nostro Paese impoverendoci sempre di più e facendoci diventare sempre più dipendenti dagli altri Stati.

E’ necessario uscire quanto prima dall’Unione Europea, dall’Euro e dalla NATO prima che distruggano completamente l’Italia

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DRAGHI E LA SUA RETORICA GUERRAFONDAIA Mario Draghi ormai senza più cariche istituzionali o di governo continua ad influenzare il mondo occidentale con le sue dichiarazioni guerrafondaie influenzando Paesi e governi (primo tra tutti l’Italia dove è stato Premier e dove la sua linea politica economica e di guerra viene fedelmente portata avanti dal governo Meloni e da tutto il parlamento italiano). Durante il suo discorso al MIT dove ha studiato Draghi ha ricevuto il Miriam Pozen Prize per la sua leadership in politica finanziaria internazionale e ha dichiarato: Kiev deve vincere la guerra o per lUe sarà un colpo fatale. Una frase molto forte in cui si racchiude tutta la propaganda NATO e le politiche guerrafondaie portate avanti dall’occidente in Ucraina. Draghi invoca quindi la totale sconfitta della Russia altrimenti lUnione Europea ne uscirebbe distrutta alimentando così un’isteria russofoba all’interno di tutto il continente europeo Putin però ha sempre avuto il massimo rispetto per il popolo Europeo non ha mai cercato di demolire l’Europa anzi ha sempre fornito gas a condizioni vantaggiose garantendo prezzo basso e fornitura costante nel tempo rispettando sempre i tempi e le condizioni di fornitura e cercando di intrecciare il più possibile gli scambi commerciali. Draghi ripete questo leit-motiv inventato dagli strateghi della guerra mediatica contro la Russiaconvincendo il popolo che: Europa e Stati Uniti devono garantire la sconfitta della Russia non ci sono alternative perché una vittoria della Russia demolirebbe l’Unione europea. La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile ma un passo premeditato di Vladimir Putin e un colpo intenzionale per l’Ue. I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace la libertà e il rispetto della sovranità democratica. NOI SPERIAMO NELLA SCONFITTA DI DRAGHI E DI TUTTI I TECNOCRATI E DI TUTTI I GUERRAFONDAI EUROPEI E NORDAMERICANI


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DRAGHI E LA SUA RETORICA GUERRAFONDAIA

Mario Draghi, ormai senza più cariche istituzionali o di governo continua ad influenzare il mondo occidentale con le sue dichiarazioni guerrafondaie influenzando Paesi e governi (primo tra tutti l’Italia dove è stato Premier e dove la sua linea politica, economica e di guerra viene fedelmente portata avanti dal governo Meloni e da tutto il parlamento italiano).

Durante il suo discorso al MIT, dove ha studiato, Draghi ha ricevuto il Miriam Pozen Prize per la sua leadership in politica finanziaria internazionale e ha dichiarato: «Kiev deve vincere la guerra o per l’Ue sarà un colpo fatale».
Una frase molto forte in cui si racchiude tutta la propaganda NATO e le politiche guerrafondaie portate avanti dall’occidente in Ucraina.

Draghi invoca quindi la totale sconfitta della Russia, altrimenti l’Unione Europea ne uscirebbe distrutta, alimentando così un’isteria russofoba all’interno di tutto il continente europeo, Putin però ha sempre avuto il massimo rispetto per il popolo Europeo, non ha mai cercato di “demolire l’Europa”, anzi ha sempre fornito gas a condizioni vantaggiose garantendo prezzo basso e fornitura costante nel tempo, rispettando sempre i tempi e le condizioni di fornitura e cercando di intrecciare il più possibile gli scambi commerciali.

Draghi ripete questo leit-motiv inventato dagli strateghi della guerra mediatica contro la Russia,convincendo il popolo che: “Europa e Stati Uniti devono garantire la sconfitta della Russia, non ci sono alternative, perché una vittoria della Russia demolirebbe l’Unione europea. La brutale invasione russa dell’Ucraina non era un atto di follia imprevedibile ma un passo premeditato di Vladimir Putin e un colpo intenzionale per l’Ue. I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”.

NOI SPERIAMO NELLA SCONFITTA DI DRAGHI E DI TUTTI I TECNOCRATI E DI TUTTI I GUERRAFONDAI EUROPEI E NORDAMERICANI

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L’INFLAZIONE SALE E IL POPOLO È SEMPRE PIU POVERO. Con l’inflazione alimentare più alta da quasi 40 anni salgono a oltre 3,1 milioni i nuovi poveri che hanno chiesto aiuto per mangiare facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari per un totale di 92mila tonnellate di cibo distribuite negli ultimi dodici mesi. Il costo di oltre 30 prodotti fondamentali come pane, pasta, burro, nel nostro Paese sono aumentati in media del 14% in un anno, il doppio dell’inflazione, i prezzi di questi prodotti, infatti, sono aumentati del 14%,con riferimento prezzi da giugno 2022 a giugno 2023 a fronte di un tasso di inflazione dichiarato del 7,6% . Fra i nuovi poveri ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalla crisi dal balzo costi dell’energia con il caro bollette e dalla devastazione delle aziende agricole della Romagna. In Italia ci sono oltre 10 Milioni di poveri, questi 3,1 milioni si vanno ad aggiungere a quelli già presenti, tutti vittime delle politiche disastrose dei governi che negli anni si sono succeduti. Agli ultimi due (Draghi e Meloni) va la colpa più grande di aver preferito inviare armi in Ucraina per alimentare ulteriormente questa guerra invece di pensare al benessere del proprio popolo che ogni giorno che passa diventa sempre più povero.


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L’INFLAZIONE SALE
E IL POPOLO È SEMPRE PIU POVERO.

Con l’inflazione alimentare più alta da quasi 40 anni salgono a oltre 3,1 milioni i nuovi poveri che hanno chiesto aiuto per mangiare facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari per un totale di 92mila tonnellate di cibo distribuite negli ultimi dodici mesi.

Il costo di oltre 30 prodotti fondamentali come pane, pasta, burro, nel nostro Paese sono aumentati in media del 14% in un anno, il doppio dell’inflazione, i prezzi di questi prodotti, infatti, sono aumentati del 14%,con riferimento prezzi da giugno 2022 a giugno 2023 a fronte di un tasso di inflazione dichiarato del 7,6% .

Fra i nuovi poveri ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalla crisi dal balzo costi dell’energia con il caro bollette e dalla devastazione delle aziende agricole della Romagna.

In Italia ci sono oltre 10 Milioni di poveri, questi 3,1 milioni si vanno ad aggiungere a quelli già presenti, tutti vittime delle politiche disastrose dei governi che negli anni si sono succeduti. Agli ultimi due (Draghi e Meloni) va la colpa più grande di aver preferito inviare armi in Ucraina per alimentare ulteriormente questa guerra invece di pensare al benessere del proprio popolo che ogni giorno che passa diventa sempre più povero.

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Ieri 24 Maggio erano esattamente 9 anni dall’assassinio del fotoreporter Andrea Rocchelli a Andreevka in Donbass, da parte dell’esercito ucraino impegnato a sparare colpi di mortaio sui civili. Al di là del processo farsa terminato con l’assoluzione di Vitalij Markiv e per cui non si sono ancora trovati i presunti colpevoli, riportiamo alla luce quella guerra che ormai va avanti dal 2014, per ricordare che, contro il volere popolare, il governo Draghi, sottomesso dagli USA e dalla NATO, sta mandando armi a questo tipo di persone. NO ARMI, NO GUERRA, NO NATO! Giustizia per Andy Rocchelli!! 👉Foto di Andrea Rocchelli, Bambini del Donbass costretti a rifugiarsi in uno scantinato per i bombardamenti ucraini.


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Ieri 24 Maggio erano esattamente 9 anni dall’assassinio del fotoreporter Andrea Rocchelli a Andreevka in Donbass, da parte dell’esercito ucraino impegnato a sparare colpi di mortaio sui civili.
Al di là del processo farsa terminato con l’assoluzione di Vitalij Markiv e per cui non si sono ancora trovati i presunti colpevoli, riportiamo alla luce quella guerra che ormai va avanti dal 2014, per ricordare che, contro il volere popolare, il governo Draghi, sottomesso dagli USA e dalla NATO, sta mandando armi a questo tipo di persone.

NO ARMI, NO GUERRA, NO NATO!

Giustizia per Andy Rocchelli!!

👉Foto di Andrea Rocchelli, Bambini del Donbass costretti a rifugiarsi in uno scantinato per i bombardamenti ucraini.

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LA FINTA DEMOCRAZIA E SOVRANITÀ ITALIANA Il governo di Giorgia Meloni ha continuato terribile agenda Draghi, nonostante avesse fatto ben altri proclami, e continua a servire la NATO e l’Unione Eiropea facendo si che il governo non possa più decidere nulla di importante ma solo cose inutili e ininfluenti per la vita del popolo. Dalla seconda guerra mondiale siamo sempre stati sotto il tallone degli Stati Uniti, ma il processo degenerativo della nostra democrazie e sovranità è conciso con la caduta dell’Unione Sovietica e del campo socialista, che garantiva una sorta di equilibrio mondiale e con la fine del Partito Comunista Italiano, anche se ormai degenerato. Contemporaneamente ha accelerato la creazione europea con i trattati di Maastricht del 92 e successivamente con l’entrata nell’EURO. La Meloni vorrebbe distruggere ancora di più la nostra martoriata e inapplicata Costituzione, col Presidenzialismo, deriva autoritaria con cui si controlleranno le “due società”, la società dei mutlimilardari, banchieri e finanzieri e la società degli esclusi. La democrazia è finita quando hanno deciso di calpestare la Costituzione Italiana mandando armi e denaro a Kiev, mandando flotte armate nel mar cinese mediterraneo, bocciando il Memorandum della Via della Seta facendo un grosso danno economico a tutta la popolazione ormai già oppressa dalla crisi economica, dai diktat europei e dai favori che i nostri governo fanno alle multinazionali e alle banche. Adesso comanda solamente la NATO, che a sua volta comanda l’UE e rimane una finta democrazia e nessuna sovranità popolare e la nostra Costituzione è carta straccia sia per il centrodestra che per la finta sinistra.


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LA FINTA DEMOCRAZIA E SOVRANITÀ ITALIANA

Il governo di Giorgia Meloni ha continuato terribile agenda Draghi, nonostante avesse fatto ben altri proclami, e continua a servire la NATO e l’Unione Eiropea facendo si che il governo non possa più decidere nulla di importante ma solo cose inutili e ininfluenti per la vita del popolo.

Dalla seconda guerra mondiale siamo sempre stati sotto il tallone degli Stati Uniti, ma il processo degenerativo della nostra democrazie e sovranità è conciso con la caduta dell’Unione Sovietica e del campo socialista, che garantiva una sorta di equilibrio mondiale e con la fine del Partito Comunista Italiano, anche se ormai degenerato. Contemporaneamente ha accelerato la creazione europea con i trattati di Maastricht del 92 e successivamente con l’entrata nell’EURO.
La Meloni vorrebbe distruggere ancora di più la nostra martoriata e inapplicata Costituzione, col Presidenzialismo, deriva autoritaria con cui si controlleranno le “due società”, la società dei mutlimilardari, banchieri e finanzieri e la società degli esclusi.

La democrazia è finita quando hanno deciso di calpestare la Costituzione Italiana mandando armi e denaro a Kiev, mandando flotte armate nel mar cinese mediterraneo, bocciando il Memorandum della Via della Seta facendo un grosso danno economico a tutta la popolazione ormai già oppressa dalla crisi economica, dai diktat europei e dai favori che i nostri governo fanno alle multinazionali e alle banche.

Adesso comanda solamente la NATO, che a sua volta comanda l’UE e rimane una finta democrazia e nessuna sovranità popolare e la nostra Costituzione è carta straccia sia per il centrodestra che per la finta sinistra.

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LA SUDDITANZA DEL GOVERNO MELONI Giorgia Meloni incontra a Palazzo Chigi lo speaker della camera USA McCarthy ribadendo che il nostro Paese è totalmente agli ordini degli STATI UNITI.. Il punto principale dell’incontro infatti è stato l’abbandono dell’Italia alla “via della Seta” congelando così il rapporto e i vantaggi economici che il nostro Stato aveva con la Cina. La sovranista di cartone si dimostra soltanto una serva degli USA che stanno premendo fortemente per decidere sulle sorti economiche dell’Italia senza che il nostro governo possa poter decidere alcun ché. Sono ormai lontane le parole di propaganda che Giorgia Meloni diceva fino a poco prima delle elezioni, cambiando totalmente idea su tutto ciò che professava fino al giorno prima di essere eletta Premier. La nostra sovranità ormai è sparita completamente e il governo Meloni sta continuando (egregiamente) il programma di distruzione dell’Italia messo in atto da Mario Draghi. Siamo schiavi dell’UE, della NATO e degli USA che decidono per noi in ogni ambito, dalla guerra all’economia, dallo smantellamento della sanità ai diritti dei lavoratori. L’unica possibilità per il nostro Paese per salvarsi è uscire immediatamente dall’UE e dalla NATO.


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LA SUDDITANZA DEL GOVERNO MELONI

Giorgia Meloni incontra a Palazzo Chigi lo speaker della camera USA McCarthy ribadendo che il nostro Paese è totalmente agli ordini degli STATI UNITI..

Il punto principale dell’incontro infatti è stato l’abbandono dell’Italia alla “via della Seta” congelando così il rapporto e i vantaggi economici che il nostro Stato aveva con la Cina.
La sovranista di cartone si dimostra soltanto una serva degli USA che stanno premendo fortemente per decidere sulle sorti economiche dell’Italia senza che il nostro governo possa poter decidere alcun ché.

Sono ormai lontane le parole di propaganda che Giorgia Meloni diceva fino a poco prima delle elezioni, cambiando totalmente idea su tutto ciò che professava fino al giorno prima di essere eletta Premier. La nostra sovranità ormai è sparita completamente e il governo Meloni sta continuando (egregiamente) il programma di distruzione dell’Italia messo in atto da Mario Draghi. Siamo schiavi dell’UE, della NATO e degli USA che decidono per noi in ogni ambito, dalla guerra all’economia, dallo smantellamento della sanità ai diritti dei lavoratori.

L’unica possibilità per il nostro Paese per salvarsi è uscire immediatamente dall’UE e dalla NATO.

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