I PREZZI CRESCONO GLI STIPENDI NO I prezzi di tutti i beni continuano a crescere ad una velocità che il popolo italiano non vedeva dagli anni 80, solo che a quel tempo “la scala mobile” faceva si che gli stipendi si adeguassero al costo della vita. Adesso invece gli stipendi rimangono sempre bassi e il costo della vita aumenta a dismisura, impoverendo ogni giorno, sempre di più, tutto il popolo. Gli stipendi rimangono bassi, anzi diminuiscono, i dati dimostrano che gli stipendi in Italia siano diminuiti del 3% dal 1990 fino ad oggi, al tempo stesso l’inflazione cresce velocemente a causa della speculazione e a causa delle sanzioni che prima il governo Draghi e ora il Governo Meloni hanno imposto alla Russia. Secondo gli stessi dati Istat l’inflazione su base annua di quest’anno sarà del 8,3%. I prezzi di Luce e Gas continuano a salire (da +18,9% a +26,7%), si accentua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,7% a +10,6%) e, in modo più contenuto, dei servizi (da +4,5% a +4,7%) e dei beni alimentari (da +7,6% a +8,2%) . Una inflazione che colpisce molto di più le fasce medio basse rispetto alle fasce alte. Il nostro governo nel mentre che il popolo italiano si impoverisce sempre di più ogni giorno che passa, pensa a stanziare 10 miliardi di Euro per l’invio di armi in Ucraina e taglia di 10 miliardi la spesa per la sanità e le pensioni. Questo governo, proprio come quelli precedenti, odia il proprio popolo e fa di tutto per impoverirlo sempre di più.


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I PREZZI CRESCONO
GLI STIPENDI NO

I prezzi di tutti i beni continuano a crescere ad una velocità che il popolo italiano non vedeva dagli anni 80, solo che a quel tempo “la scala mobile” faceva si che gli stipendi si adeguassero al costo della vita. Adesso invece gli stipendi rimangono sempre bassi e il costo della vita aumenta a dismisura, impoverendo ogni giorno, sempre di più, tutto il popolo.

Gli stipendi rimangono bassi, anzi diminuiscono, i dati dimostrano che gli stipendi in Italia siano diminuiti del 3% dal 1990 fino ad oggi, al tempo stesso l’inflazione cresce velocemente a causa della speculazione e a causa delle sanzioni che prima il governo Draghi e ora il Governo Meloni hanno imposto alla Russia.
Secondo gli stessi dati Istat l’inflazione su base annua di quest’anno sarà del 8,3%. I prezzi di Luce e Gas continuano a salire (da +18,9% a +26,7%), si accentua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,7% a +10,6%) e, in modo più contenuto, dei servizi (da +4,5% a +4,7%) e dei beni alimentari (da +7,6% a +8,2%) . Una inflazione che colpisce molto di più le fasce medio basse rispetto alle fasce alte.

Il nostro governo nel mentre che il popolo italiano si impoverisce sempre di più ogni giorno che passa, pensa a stanziare 10 miliardi di Euro per l’invio di armi in Ucraina e taglia di 10 miliardi la spesa per la sanità e le pensioni.
Questo governo, proprio come quelli precedenti, odia il proprio popolo e fa di tutto per impoverirlo sempre di più.

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TESORETTO MIO BELLO! Altro che il “tesoretto da 4 miliardi” di cui parla Giorgia Meloni! Le risorse (in deficit) per il taglio del cuneo contributivo a carico dei dipendenti stanziate dal governo si fermano a 2,9 miliardi. Il resto, circa 1,1 miliardi sono le maggiori imposte che verranno versate dagli stessi lavoratori per effetto della riduzione dei contributi. Stando alle prime simulazioni, chi guadagna intorno a 20mila euro lordi l’anno da luglio avrà un beneficio aggiuntivo di circa 59 euro al mese. Sommando i circa 45 euro previsti dal taglio del cuneo già in vigore, si arriva a oltre 100. Ma il beneficio netto si fermerà a una settantina di euro totali. Per chi ha una retribuzione lorda di 15mila euro il vantaggio complessivo si fermerà invece a 62 euro perché quasi 20 se li mangerà il fisco. Il meccanismo non è certo nuovo. Il governo in carica può annunciare una sforbiciata più corposa rispetto alle risorse effettivamente trovate per le coperture. Il governo Draghi aveva usato lo stesso trucco. “Ma non ci sono i soldi per fare di più!” Certo, se si dovranno pagare di più gli interessi per il rialzo dei tassi imposto dalla BCE, se si dovrà rientrare dal debito come imposto dalla Commissione Europea, se si dovranno inviare miliardi di euro all’Ucraina per la guerra infinita imposta dalla NATO, è chiaro che i soldi per i lavoratori non ci saranno mai. Basta! È ora si svegliarsi! Impugna la penna e vai a firmare il referendum!


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TESORETTO MIO BELLO!

Altro che il “tesoretto da 4 miliardi” di cui parla Giorgia Meloni! Le risorse (in deficit) per il taglio del cuneo contributivo a carico dei dipendenti stanziate dal governo si fermano a 2,9 miliardi. Il resto, circa 1,1 miliardi sono le maggiori imposte che verranno versate dagli stessi lavoratori per effetto della riduzione dei contributi.
Stando alle prime simulazioni, chi guadagna intorno a 20mila euro lordi l’anno da luglio avrà un beneficio aggiuntivo di circa 59 euro al mese. Sommando i circa 45 euro previsti dal taglio del cuneo già in vigore, si arriva a oltre 100. Ma il beneficio netto si fermerà a una settantina di euro totali. Per chi ha una retribuzione lorda di 15mila euro il vantaggio complessivo si fermerà invece a 62 euro perché quasi 20 se li mangerà il fisco.
Il meccanismo non è certo nuovo. Il governo in carica può annunciare una sforbiciata più corposa rispetto alle risorse effettivamente trovate per le coperture. Il governo Draghi aveva usato lo stesso trucco.
“Ma non ci sono i soldi per fare di più!”

Certo, se si dovranno pagare di più gli interessi per il rialzo dei tassi imposto dalla BCE, se si dovrà rientrare dal debito come imposto dalla Commissione Europea, se si dovranno inviare miliardi di euro all’Ucraina per la guerra infinita imposta dalla NATO, è chiaro che i soldi per i lavoratori non ci saranno mai.
Basta! È ora si svegliarsi! Impugna la penna e vai a firmare il referendum!

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GIOVEDI’ 4 MAGGIO ore 21.30 CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE DI BROZZI (FI) Via di Brozzi 312 Cortocircuiti ideologici è un ciclo di incontri per aprire un necessario confronto sulla complessità della fase attuale. La seconda iniziativa che verrà presentata giovedì 4 maggio verterà sul Multipolarismo e sul rapporto che i paesi dell’America del Sud hanno intrecciato con la Cina nell’ultimo periodo storico. La fine del predominio del dollaro è sempre più vicina e molti paesi cercano di costruire un’alternativa al mondo Unipolare fino adesso caratterizzato dall’arroganza e dall’imperialismo degli USA. Multipolarismo Vs fine della Storia analizzerà tutti i processi che stanno portando alla fine della storia come la conosciamo noi fino a questo momento e la nascita di una nuova caratterizzata dal Multipolarismo.


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GIOVEDI’ 4 MAGGIO ore 21.30
CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE DI BROZZI (FI)
Via di Brozzi 312
Cortocircuiti ideologici è un ciclo di incontri per aprire un necessario confronto sulla complessità della fase attuale. La seconda iniziativa che verrà presentata giovedì 4 maggio verterà sul Multipolarismo e sul rapporto che i paesi dell’America del Sud hanno intrecciato con la Cina nell’ultimo periodo storico.
La fine del predominio del dollaro è sempre più vicina e molti paesi cercano di costruire un’alternativa al mondo Unipolare fino adesso caratterizzato dall’arroganza e dall’imperialismo degli USA.
Multipolarismo Vs fine della Storia analizzerà tutti i processi che stanno portando alla fine della storia come la conosciamo noi fino a questo momento e la nascita di una nuova caratterizzata dal Multipolarismo.

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NESSUN REVISIONISMO! RICORDIAMO LA STRAGE DI ODESSA. Il 2 Maggio 2014 si compiva in #Europa una delle stragi​ più cruente ed efferate degli ultimi vent’anni. Ad #Odessa (Ucraina) decine di sostenitori delle proteste contro il golpe atlantico (“Euromaidan”) venivano barbaramente uccisi nella “Casa dei Sindacati”. Uomini e donne, militanti sindacali arsi vivi, soffocati, terminati con un colpo alla nuca.​ Il Partito Comunista è stato dichiarato illegale e la lingua russa bandita.​ Da lì in avanti, governo dell’oligarca Poroshenko ha proseguito indisturbato la campagna militare (ATO) contro il #Donbass. Oggi, tentano di riscrivere la storia in favore della propaganda Atlantista. Quella strage fu compiuta ad opera dei gruppi NEON4ZISTI e di estrema destra. Gli stessi che oggi vengono idolatrati dall’Unione Europea come nuovi eroi della Resistenza. La stessa Unione Europea serva della #NATO, che non ha mai mosso un dito per fermare i massacri nei territori del Donbass. Un ricordo particolare oggi, va a Vadim #Papura, 17enne bruciato vivo durante la Strage di Odessa. NESSUN REVISIONISMO PASSERÀ!


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NESSUN REVISIONISMO!
RICORDIAMO LA STRAGE DI ODESSA.

Il 2 Maggio 2014 si compiva in #Europa una delle stragi​ più cruente ed efferate degli ultimi vent’anni. Ad #Odessa (Ucraina) decine di sostenitori delle proteste contro il golpe atlantico (“Euromaidan”) venivano barbaramente uccisi nella “Casa dei Sindacati”.

Uomini e donne, militanti sindacali arsi vivi, soffocati, terminati con un colpo alla nuca.​ Il Partito Comunista è stato dichiarato illegale e la lingua russa bandita.​ Da lì in avanti, governo dell’oligarca Poroshenko ha proseguito indisturbato la campagna militare (ATO) contro il #Donbass.

Oggi, tentano di riscrivere la storia in favore della propaganda Atlantista.
Quella strage fu compiuta ad opera dei gruppi NEON4ZISTI e di estrema destra.
Gli stessi che oggi vengono idolatrati dall’Unione Europea come nuovi eroi della Resistenza.
La stessa Unione Europea serva della #NATO, che non ha mai mosso un dito per fermare i massacri nei territori del Donbass.

Un ricordo particolare oggi, va a Vadim #Papura, 17enne bruciato vivo durante la Strage di Odessa.
NESSUN REVISIONISMO PASSERÀ!

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DOMENICA 7 MAGGIO A MILANO ORE 10 Il responsabile nazionale della Formazione del Partito Comunista Alessandro Pascale sarà relatore dell’evento : Il Mito Sovietico: Da Lenin a Stalin Alle 14.30 avverrà l’esecuzione Suits n°2 e n°3 per violoncello di J.S. Bach All’interno dell’evento verrranno raccolte le firme per il REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA promosso dal Professor Pennetta


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DOMENICA 7 MAGGIO A MILANO
ORE 10

Il responsabile nazionale della Formazione del Partito Comunista Alessandro Pascale sarà relatore dell’evento :
Il Mito Sovietico: Da Lenin a Stalin

Alle 14.30 avverrà l’esecuzione Suits n°2 e n°3 per violoncello di J.S. Bach

All’interno dell’evento verrranno raccolte le firme per il REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA promosso dal Professor Pennetta

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MESSO AL BANDO IL PRIMO MAGGIO Kiev mette al bando il primo maggio in tutta l’Ucraina, giustificando la decisione con un semplice: “E’ una festa sovietica”, allo stesso tempo cancella anche il 9 maggio, giornata della vittoria sul Nazismo e sul Fascismo nella Seconda Guerra Mondiale, in quanto eredità del periodo sovietico. Alllo stesso tempo il governo di Zelesnkij dichiara festa nazionale il Primo Gennaio, giornata in cui si celebra il compleanno del collaboratore di Hitler e fondatore del nazismo in Ucraina Stefan Bandera. Intanto in Italia, CGIL, Cisl e Uil si fanno sponsorizzare il concertone del Primo Maggio dalla piattaforma sfruttatrice di lavoratori Just Eat e i sindacalisti della CGIL pochi giorni fa sono volati a Odessa per farsi un selfie con le bandiere simbolo della strage della Casa dei Sindacati ribadendo il loro pieno supporto al regime di Zelenskij.


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MESSO AL BANDO IL PRIMO MAGGIO

Kiev mette al bando il primo maggio in tutta l’Ucraina, giustificando la decisione con un semplice: “E’ una festa sovietica”, allo stesso tempo cancella anche il 9 maggio, giornata della vittoria sul Nazismo e sul Fascismo nella Seconda Guerra Mondiale, in quanto eredità del periodo sovietico.

Alllo stesso tempo il governo di Zelesnkij dichiara festa nazionale il Primo Gennaio, giornata in cui si celebra il compleanno del collaboratore di Hitler e fondatore del nazismo in Ucraina Stefan Bandera.

Intanto in Italia, CGIL, Cisl e Uil si fanno sponsorizzare il concertone del Primo Maggio dalla piattaforma sfruttatrice di lavoratori Just Eat e i sindacalisti della CGIL pochi giorni fa sono volati a Odessa per farsi un selfie con le bandiere simbolo della strage della Casa dei Sindacati ribadendo il loro pieno supporto al regime di Zelenskij.

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Oggi ricordiamo il Compagno Pio La Torre: Era il 30 aprile 1982. A Via Li Muli a Palermo non c’era traffico, nessun testimone. Un fatto anomalo, diranno più tardi le cronache. All’epoca non c’erano macchine blindate e Pio La Torre da qualche giorno aveva chiesto al suo autista, il compagno Rosario Di Salvo, di fare strade diverse. Aveva fatto domanda anche per il porto d’armi. Nel suo stato d’animo, la convinzione di andare incontro a dei rischi dopo il grande lavoro svolto per arginare il fenomeno della criminalità organizzata e per l’impegno contro la base missilistica. Alle 9:20, mentre la Fiat 131 di La Torre sta raggiungendo la sede del partito, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo ad uno stop improvviso, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un’auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio. Pio La Torre morì all’istante, mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di perire. Al funerale presero parte centomila persone. ” 👉 Articolo tratto da La Riscossa: https://bit.ly/2KJDvwX


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Oggi ricordiamo il Compagno Pio La Torre:

Era il 30 aprile 1982. A Via Li Muli a Palermo non c’era traffico, nessun testimone. Un fatto anomalo, diranno più tardi le cronache. All’epoca non c’erano macchine blindate e Pio La Torre da qualche giorno aveva chiesto al suo autista, il compagno Rosario Di Salvo, di fare strade diverse. Aveva fatto domanda anche per il porto d’armi. Nel suo stato d’animo, la convinzione di andare incontro a dei rischi dopo il grande lavoro svolto per arginare il fenomeno della criminalità organizzata e per l’impegno contro la base missilistica.

Alle 9:20, mentre la Fiat 131 di La Torre sta raggiungendo la sede del partito, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo ad uno stop improvviso, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un’auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio. Pio La Torre morì all’istante, mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di perire. Al funerale presero parte centomila persone. ”

👉 Articolo tratto da La Riscossa: https://bit.ly/2KJDvwX

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L’ARMATA ROSSA INNALZA LA BANDIERA SUL REICHSTAG! Il 30 Aprile 1945 i due sergenti esploratori Egorov e Kantaria trovarono nella parte posteriore dell’edificio una scala esterna che salirono rapidamente raggiungendo il tetto dove, in piena notte alle ore 22:50, innalzarono la bandiera rossa N. 5 sul gruppo marmoreo ornamentale della parte frontale del Reichstag. L’impresa fu immortalata il 2 maggio, quando si completò la presa del Reichstag, dal celebre fotografo Evgenij Chaldej, che ricreò la scena della bandiera rossa sventolata sul Reichstag. Nei giorni successivi l’Armata Rossa completò la liberazione della capitale tedesca ponendo fine alla follia Nazista in Europa. Onore eterno agli uomini e alle donne che 78 anni fa hanno combattuto per liberare l’Europa e il Mondo dal nazismo e dal fascismo. NON CI PUO’ ESSERE EQUIPARAZIONE TRA NAZISMO E COMUNISMO!


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L’ARMATA ROSSA INNALZA LA BANDIERA SUL REICHSTAG!

Il 30 Aprile 1945 i due sergenti esploratori Egorov e Kantaria trovarono nella parte posteriore dell’edificio una scala esterna che salirono rapidamente raggiungendo il tetto dove, in piena notte alle ore 22:50, innalzarono la bandiera rossa N. 5 sul gruppo marmoreo ornamentale della parte frontale del Reichstag. L’impresa fu immortalata il 2 maggio, quando si completò la presa del Reichstag, dal celebre fotografo Evgenij Chaldej, che ricreò la scena della bandiera rossa sventolata sul Reichstag.

Nei giorni successivi l’Armata Rossa completò la liberazione della capitale tedesca ponendo fine alla follia Nazista in Europa.

Onore eterno agli uomini e alle donne che 78 anni fa hanno combattuto per liberare l’Europa e il Mondo dal nazismo e dal fascismo.

NON CI PUO’ ESSERE EQUIPARAZIONE TRA NAZISMO E COMUNISMO!

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LA NATO CENSURA LA VERITA’ LICENZIANDO UN’INSEGNANTE Nella liberissima e democraticissima Unione Europea, più precisamente in Repubblica Ceca, non è più possibile dire che il governo ucraino bombarda e uccide i civili del Donbass da 2014, ma si può solo riportare la versione dei fatti narrati direttamente dalla NATO. Un’ insegnante rischia così il carcere perché ai suoi studenti nell’aprile del 2022 ha fornito una visione sul Donbass diversa dalla sola accettata in Europa. La “grave colpa” di Martina Bednarova – licenziata in tronco e sotto processo – è stata quella di aver fatto luce ai suoi studenti sui crimini dei neonazisti ucraini. Secondo il quotidiano ceco Pravo “Bednarova ha affermato che le forze neonaziste ucraine hanno assassinato e bruciato vivi i russi, compresi i bambini. Ha affermato che l’Ucraina sta conducendo una sanguinosa campagna di terrore nel Donbas dal 2014”. L’insegnante ovviamente “nega le accuse” e afferma che stava semplicemente “presentando i fatti ai bambini”. In questa Unione Europea la “verità” la forniscono solamente la NATO e gli USA costruendola e modellandola a loro piacimento e se qualcuno prova a dire come sono andati veramente i fatti o dissente dalle loro fandonie, viene licenziato. Questa è la democrazia a cui vogliono farci abituare. Bisogna uscire subito dalla gabbia Europea e interrompere immediatamente la sudditanza che hanno i nostri paesi nei confronti di NATO e USA


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LA NATO CENSURA LA VERITA’
LICENZIANDO UN’INSEGNANTE

Nella liberissima e democraticissima Unione Europea, più precisamente in Repubblica Ceca, non è più possibile dire che il governo ucraino bombarda e uccide i civili del Donbass da 2014, ma si può solo riportare la versione dei fatti narrati direttamente dalla NATO.

Un’ insegnante rischia così il carcere perché ai suoi studenti nell’aprile del 2022 ha fornito una visione sul Donbass diversa dalla sola accettata in Europa.

La “grave colpa” di Martina Bednarova – licenziata in tronco e sotto processo – è stata quella di aver fatto luce ai suoi studenti sui crimini dei neonazisti ucraini. Secondo il quotidiano ceco Pravo “Bednarova ha affermato che le forze neonaziste ucraine hanno assassinato e bruciato vivi i russi, compresi i bambini. Ha affermato che l’Ucraina sta conducendo una sanguinosa campagna di terrore nel Donbas dal 2014”.

L’insegnante ovviamente “nega le accuse” e afferma che stava semplicemente “presentando i fatti ai bambini”.

In questa Unione Europea la “verità” la forniscono solamente la NATO e gli USA costruendola e modellandola a loro piacimento e se qualcuno prova a dire come sono andati veramente i fatti o dissente dalle loro fandonie, viene licenziato.

Questa è la democrazia a cui vogliono farci abituare.
Bisogna uscire subito dalla gabbia Europea e interrompere immediatamente la sudditanza che hanno i nostri paesi nei confronti di NATO e USA

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