LA NATO USA IL KOSOVO PER PROVOCARE LA SERBIA E PER COLPIRE LA RUSSIA La NATO crea ancora conflitti all’interno del nostro continente, lo fa in Kosovo provocando la Serbia e i cittadini di etnia serba, infatti sono 52 i serbi rimasti feriti negli scontri a Zvecan, uno dei quattro Comuni del nord a maggioranza serba, altri 41 sono tra i militari del contingente NATO Kfor, tra cui 14 militari italiani. La Serbia si è opposta ad applicare le sanzioni alla Russia e ha aumentato gli storici legami Il Kosovo da sempre attua politiche antiserbe, kosovarizzazione dei territori storicamente serbi, con repressione, discriminazione e violenza contro le popolazione serba, l’anno scorso volevano obbligare i serbi ad avere documenti e targhe kosovare, ieri ha imposto sindaci di etnia albanese in comuni a maggioranza serba. A Zvecan, una delle città coinvolte, 45 chilometri a Nord della capitale Pristina, la polizia kosovara e del contingente NATO hanno spruzzato gas al peperoncino per respingere una folla di serbi che ha sfondato una barricata di sicurezza e ha cercato di entrare con la forza nell’edificio del Comune, stando ad alcuni testimoni. I serbi coinvolti nella protesta si sono seduti per terra rifiutandosi di muoversi. I militari, hanno lanciato gas lacrimogeni e bombe sonore. La situazione tesa in Kosovo è colpa degli USA, quando nel ‘99 il democratico Bill Clinton decise di bombardare la Serbia per distogliere l’attenzione dal caso Lewinski. Una guerra totalmente illegittima, senza nessuna autorizzazione dell’ONU, colpendo obiettivi civili, usando uranio impoverito con oltre 13 mila vittime e creando il Kosovo a tavolino per avere una enclave nei Balcani punto di appoggio e controllo verso la Russia e la Turchia e sempre in chiave antieuropea. La Cina intanto, tramite la sua portavoce del Ministro degli Esteri dichiara di sostenere “gli sforzi di Belgrado a tutela della sua sovranità e integrità territoriale contro le azioni unilaterali intraprese dalle Istituzioni provvisorie di autogoverno a Pristina” e “chiede l’attuazione dell’obbligo di istituire un’associazione/comunità di municipalità a maggioranza serba, esortando la Nato a rispettare seriamente la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi interessati a favore della pace regionale”. BASTA PROVOCAZIONI BASTA IMPERIALISMO USA BASTA NATO


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LA NATO USA IL KOSOVO PER PROVOCARE LA SERBIA E PER COLPIRE LA RUSSIA

La NATO crea ancora conflitti all’interno del nostro continente, lo fa in Kosovo provocando la Serbia e i cittadini di etnia serba, infatti sono 52 i serbi rimasti feriti negli scontri a Zvecan, uno dei quattro Comuni del nord a maggioranza serba, altri 41 sono tra i militari del contingente NATO Kfor, tra cui 14 militari italiani.

La Serbia si è opposta ad applicare le sanzioni alla Russia e ha aumentato gli storici legami

Il Kosovo da sempre attua politiche antiserbe, kosovarizzazione dei territori storicamente serbi, con repressione, discriminazione e violenza contro le popolazione serba, l’anno scorso volevano obbligare i serbi ad avere documenti e targhe kosovare, ieri ha imposto sindaci di etnia albanese in comuni a maggioranza serba.
A Zvecan, una delle città coinvolte, 45 chilometri a Nord della capitale Pristina, la polizia kosovara e del contingente NATO hanno spruzzato gas al peperoncino per respingere una folla di serbi che ha sfondato una barricata di sicurezza e ha cercato di entrare con la forza nell’edificio del Comune, stando ad alcuni testimoni. I serbi coinvolti nella protesta si sono seduti per terra rifiutandosi di muoversi. I militari, hanno lanciato gas lacrimogeni e bombe sonore.

La situazione tesa in Kosovo è colpa degli USA, quando nel ‘99 il democratico Bill Clinton decise di bombardare la Serbia per distogliere l’attenzione dal caso Lewinski. Una guerra totalmente illegittima, senza nessuna autorizzazione dell’ONU, colpendo obiettivi civili, usando uranio impoverito con oltre 13 mila vittime e creando il Kosovo a tavolino per avere una enclave nei Balcani punto di appoggio e controllo verso la Russia e la Turchia e sempre in chiave antieuropea.

La Cina intanto, tramite la sua portavoce del Ministro degli Esteri dichiara di sostenere “gli sforzi di Belgrado a tutela della sua sovranità e integrità territoriale contro le azioni unilaterali intraprese dalle Istituzioni provvisorie di autogoverno a Pristina” e “chiede l’attuazione dell’obbligo di istituire un’associazione/comunità di municipalità a maggioranza serba, esortando la Nato a rispettare seriamente la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi interessati a favore della pace regionale”.

BASTA PROVOCAZIONI
BASTA IMPERIALISMO USA
BASTA NATO

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