STELLANTIS(EX FIAT) LICENZIA IL 40% DEI SUOI LAVORATORI Stellantis sta pensando ad un ulteriore ridimensionamento della sua fabbrica di Melfi, così il 40% dei lavoratori rischia il licenziamento. Melfi fino a pochi anni fa era il più grande stabilimento di auto in Italia, dopo la fusione di Fiat con Chrysler fu la prima fabbrica italiana a produrre la Jeep, oggi però rischia di ridimensionarsi ulteriormente licenziando il 40% della propria forza lavoro e andando a impattare pesantemente su tutta l’economia della regione. Nel 2015 la fabbrica ha registrato i volumi più alti, con circa 390mila auto uscite dallo stabilimento lucano, l’anno scorso Melfi ha chiuso a quota 163.793, registrando il calo di volumi più pesante con un calo del 34% tra tutte le fabbriche di assemblaggio di Stellantis in Italia rispetto al periodo pre-Covid. I dirigenti dell’azienda accusano anche che le fermate produttive sono state indotte dalla mancanza di componenti e semiconduttori e le prospettive per il nuovo piano industriale potrebbero restare tra le 150mila e le 200mila unità, ciò confermerebbe le cifre dell’ultimo anno e quindi la volontà di licenziare migliaia di lavoratori Negli ultimi cinque anni Stellantis ha fatto pesanti licenziamenti, passando da 13000 dipendenti ai 10000 di oggi, adesso altre 4000 famiglie rischiano di non avere più un sostentamento e un lavoro. La crisi, come sempre, viene scaricata e fatta pagare solamente dai lavoratori e non ricade mai sui manager e capi d’azienda che pensano a salvaguardare i propri enormi profitti sacrificando i lavoratori.


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STELLANTIS(EX FIAT) LICENZIA IL 40% DEI SUOI LAVORATORI

Stellantis sta pensando ad un ulteriore ridimensionamento della sua fabbrica di Melfi, così il 40% dei lavoratori rischia il licenziamento.

Melfi fino a pochi anni fa era il più grande stabilimento di auto in Italia, dopo la fusione di Fiat con Chrysler fu la prima fabbrica italiana a produrre la Jeep, oggi però rischia di ridimensionarsi ulteriormente licenziando il 40% della propria forza lavoro e andando a impattare pesantemente su tutta l’economia della regione.
Nel 2015 la fabbrica ha registrato i volumi più alti, con circa 390mila auto uscite dallo stabilimento lucano, l’anno scorso Melfi ha chiuso a quota 163.793, registrando il calo di volumi più pesante con un calo del 34% tra tutte le fabbriche di assemblaggio di Stellantis in Italia rispetto al periodo pre-Covid.
I dirigenti dell’azienda accusano anche che le fermate produttive sono state indotte dalla mancanza di componenti e semiconduttori e le prospettive per il nuovo piano industriale potrebbero restare tra le 150mila e le 200mila unità, ciò confermerebbe le cifre dell’ultimo anno e quindi la volontà di licenziare migliaia di lavoratori

Negli ultimi cinque anni Stellantis ha fatto pesanti licenziamenti, passando da 13000 dipendenti ai 10000 di oggi, adesso altre 4000 famiglie rischiano di non avere più un sostentamento e un lavoro.
La crisi, come sempre, viene scaricata e fatta pagare solamente dai lavoratori e non ricade mai sui manager e capi d’azienda che pensano a salvaguardare i propri enormi profitti sacrificando i lavoratori.

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