25 APRILE 2023 Antifascismo contro il totalitarismo liberista. Onore ai partigiani dell’informazione. ROMA – TEATRO FLAVIO – ORE 15.00 Interventi di: Fabio Massimo Vernillo, Paolo Pace, Antonio Di Siena, Antonello Cresti, Pasquale Belmonte, Gilberto Trombetta, Guido Cappelli, Fulvio Grimaldi, Marco Rizzo, Francesco Toscano, Alberto Lombardo. VERRANNO RACCOLTE LE FIRME PER IL REFERENDUM L’ITALIA PER LA PACE RIPUDIA LA GUERRA


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25 APRILE 2023
Antifascismo contro il totalitarismo liberista.
Onore ai partigiani dell’informazione.
ROMA – TEATRO FLAVIO – ORE 15.00
Interventi di: Fabio Massimo Vernillo, Paolo Pace, Antonio Di Siena, Antonello Cresti, Pasquale Belmonte, Gilberto Trombetta, Guido Cappelli, Fulvio Grimaldi, Marco Rizzo, Francesco Toscano, Alberto Lombardo.
VERRANNO RACCOLTE LE FIRME PER IL REFERENDUM L’ITALIA PER LA PACE RIPUDIA LA GUERRA

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LA FRANCIA SI RIBELLA Il popolo francese continua incessantemente a protestare contro l’innalzamento dell’età pensionabile voluto dal presidente Macron, ormai sono mesi che in tutte le piazze di tutta la Francia nascono manifestazioni spontanee o indette dai sindacati (che in Francia fanno il loro lavoro a differenza di quelli italiani). Durante il discorso di Macron trasmesso in televisione, come risposta sono stati organizzati in diverse città “Concerti di pentole”, il capo dello Stato aveva dato appuntamento ai francesi all’ora di cena per un solenne messaggio, poche ore dopo aver promulgato la controversa riforma delle pensioni., ma i sindacati l’hanno preceduto invitando ad accompagnare l’apparizione tv con raduni nelle piazze per fare “rumore” nelle strade, che si sono trasformati poi in cortei non autorizzati, ed infine sono sfociati in vere e proprie azioni di guerriglia urbana proseguite fino a notte inoltrata. La repressione poliziesca ha dato sfogo alle peggiori brutalità, dietro gli ordini dati dall’Eliseo, migliaia di manifestanti sono stati vittime di aggressioni da parte delle forze dell’ordine. Il popolo francese nonostante tutto non ferma le proprie proteste continuando a lottare per difendere i propri diritti. In Italia i nostri sindacati invece girano la testa dall’altra parte, così come i nostri politicanti che a parole dicono di stare dalla parte dei lavoratori e che si indignano a comando per ogni presunta repressione nelle “autocrazie”, oggi fanno finta di non vedere la repressione che avviene nella “democratica” Francia.


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LA FRANCIA SI RIBELLA

Il popolo francese continua incessantemente a protestare contro l’innalzamento dell’età pensionabile voluto dal presidente Macron, ormai sono mesi che in tutte le piazze di tutta la Francia nascono manifestazioni spontanee o indette dai sindacati (che in Francia fanno il loro lavoro a differenza di quelli italiani).
Durante il discorso di Macron trasmesso in televisione, come risposta sono stati organizzati in diverse città “Concerti di pentole”, il capo dello Stato aveva dato appuntamento ai francesi all’ora di cena per un solenne messaggio, poche ore dopo aver promulgato la controversa riforma delle pensioni., ma i sindacati l’hanno preceduto invitando ad accompagnare l’apparizione tv con raduni nelle piazze per fare “rumore” nelle strade, che si sono trasformati poi in cortei non autorizzati, ed infine sono sfociati in vere e proprie azioni di guerriglia urbana proseguite fino a notte inoltrata.

La repressione poliziesca ha dato sfogo alle peggiori brutalità, dietro gli ordini dati dall’Eliseo, migliaia di manifestanti sono stati vittime di aggressioni da parte delle forze dell’ordine.
Il popolo francese nonostante tutto non ferma le proprie proteste continuando a lottare per difendere i propri diritti.

In Italia i nostri sindacati invece girano la testa dall’altra parte, così come i nostri politicanti che a parole dicono di stare dalla parte dei lavoratori e che si indignano a comando per ogni presunta repressione nelle “autocrazie”, oggi fanno finta di non vedere la repressione che avviene nella “democratica” Francia.

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UN MONDO MULTIPOLARE PUO’ ESISTERE Un mondo che non sia sotto il predominio e l’arroganza degli USA è possibile e sempre più Paesi si stanno finalmente accorgendo di questo e si stanno allontanando dal giogo statunitense per far si che un mondo multipolare avanzi e si concretizzi. Le dichiarazioni del Segretario del Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen dimostrano quanto siano in crisi gli USA dopo che hanno imposto le sanzioni alla Russia e come molti dei Paesi si siano rifiutati di attuarle: “Quando usiamo sanzioni finanziarie legate al ruolo del dollaro, c’è il rischio che nel tempo possa minare l’egemonia del dollaro” detto Yellen alla CNN. “Certo, crea un desiderio da parte della Cina, della Russia, dell’Iran di trovare un’alternativa”. Yellen ha osservato che le sanzioni sono uno “strumento estremamente importante”, tanto più quando vengono utilizzate dagli Stati Uniti e dai suoi alleati come “una coalizione di partner che agiscono insieme per imporre queste sanzioni”. Le dichiarazioni di Brasile, Iran, Cina, India e Russia creano tutti i presupposti per far si che nei prossimi anni l’egemonia americana sia messa da parte e che si possa avviare un vero processo verso un mondo multipolare. NOI DOBBIAMO FARNE PARTE, NON POSSIAMO STARE DAL LATO SBAGLIATO DELLA STORIA, PER FARE QUESTO BISOGNA RIBALTARE IL SISTEMA.


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UN MONDO MULTIPOLARE PUO’ ESISTERE

Un mondo che non sia sotto il predominio e l’arroganza degli USA è possibile e sempre più Paesi si stanno finalmente accorgendo di questo e si stanno allontanando dal giogo statunitense per far si che un mondo multipolare avanzi e si concretizzi.

Le dichiarazioni del Segretario del Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen dimostrano quanto siano in crisi gli USA dopo che hanno imposto le sanzioni alla Russia e come molti dei Paesi si siano rifiutati di attuarle: “Quando usiamo sanzioni finanziarie legate al ruolo del dollaro, c’è il rischio che nel tempo possa minare l’egemonia del dollaro” detto Yellen alla CNN.
“Certo, crea un desiderio da parte della Cina, della Russia, dell’Iran di trovare un’alternativa”.
Yellen ha osservato che le sanzioni sono uno “strumento estremamente importante”, tanto più quando vengono utilizzate dagli Stati Uniti e dai suoi alleati come “una coalizione di partner che agiscono insieme per imporre queste sanzioni”.

Le dichiarazioni di Brasile, Iran, Cina, India e Russia creano tutti i presupposti per far si che nei prossimi anni l’egemonia americana sia messa da parte e che si possa avviare un vero processo verso un mondo multipolare.

NOI DOBBIAMO FARNE PARTE, NON POSSIAMO STARE DAL LATO SBAGLIATO DELLA STORIA, PER FARE QUESTO BISOGNA RIBALTARE IL SISTEMA.

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OGGI 20 APRILE ORE 21.30 a Firenze Presso il Circolo di Brozzi(FI) Cortocircuiti ideologici è un ciclo di incontri per aprire un necessario confronto sulla complessità della fase attuale. Inizieremo con l’affrontare il tema dell’antifascismo non storicamente inteso, ma storicamente determinato dalla fase attuale del capitalismo. La post modernità ha imposto letture limitate che balcanizzano le discussioni e contribuiscono solo a generare pensiero anti-dialettico. Proseguiremo con l’affrontare la discussione sull’attuale fase di crisi economica che ha travolto il mondo del lavoro per poi passare ad una discussione sulla situazione geopolitica: guerra e nuovi assetti internazionali saranno il tema degli incontri conclusivi di questo primo ciclo. Ospiti della serata: Raffaele Picarelli (saggista) Roberto Passini (rivista Il Ponte)


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OGGI 20 APRILE ORE 21.30 a Firenze

Presso il Circolo di Brozzi(FI)

Cortocircuiti ideologici è un ciclo di incontri per aprire un necessario confronto sulla complessità della fase attuale. Inizieremo con l’affrontare il tema dell’antifascismo non storicamente inteso, ma storicamente determinato dalla fase attuale del capitalismo. La post modernità ha imposto letture limitate che balcanizzano le discussioni e contribuiscono solo a generare pensiero anti-dialettico. Proseguiremo con l’affrontare la discussione sull’attuale fase di crisi economica che ha travolto il mondo del lavoro per poi passare ad una discussione sulla situazione geopolitica: guerra e nuovi assetti internazionali saranno il tema degli incontri conclusivi di questo primo ciclo.
Ospiti della serata:
Raffaele Picarelli (saggista)
Roberto Passini (rivista Il Ponte)

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20 APRILE 1917 – TESI DI APRILE Il 20 Aprile 1917 (il 7 aprile secondo il calendario giuliano) veniva pubblicato sulla Pravda un articolo di Lenin intitolato “Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale”, più comunemente conosciuto come le “Tesi di Aprile”, un testo di fondamentale importanza nella riuscita della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e che delineerà la tattica dei bolscevichi nei mesi a venire. Si trattava di un programma in dieci punti, di una serie di direttive politiche e di compiti che i bolscevichi dovevano assumere cambiando radicalmente quella che era stata fino ad allora la strategia rivoluzionaria: Lenin riteneva che in Russia i tempi fossero maturi affinché la rivoluzione borghese iniziata nel febbraio si trasformasse in Rivoluzione Socialista, col passaggio dei pieni poteri nelle mani dei Soviet! E come ben sappiamo, di lì a pochi mesi, i fatti daranno ragione a Lenin… Le “Tesi di Aprile” contengono lezioni lucidissime per i Comunisti, analisi politiche che sono ancora oggi più attuali che mai. Lenin ha dimostrato che avere ancora posizioni minoritarie all’interno della società non significhi certo scadere nel settarismo, ma come una esigua minoranza capace di tenere la barra dritta possa portare avanti una politica rivoluzionaria attraverso un lavoro capillare (“spiegando alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante”) e come i Comunisti non possano in alcun modo macchiarsi della partecipazione a governi borghesi (le tristi esperienze del centrosinistra italiano insegnano). Questa è anche la strategia del Partito Comunista: ricostruire un’organizzazione forte, disciplinata, radicata sui territori e nei quartieri popolari, attraverso il lavoro quotidiano e la militanza. La ricostruzione Comunista non ammette scorciatoie.


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20 APRILE 1917 – TESI DI APRILE
Il 20 Aprile 1917 (il 7 aprile secondo il calendario giuliano) veniva pubblicato sulla Pravda un articolo di Lenin intitolato “Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale”, più comunemente conosciuto come le “Tesi di Aprile”, un testo di fondamentale importanza nella riuscita della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e che delineerà la tattica dei bolscevichi nei mesi a venire.
Si trattava di un programma in dieci punti, di una serie di direttive politiche e di compiti che i bolscevichi dovevano assumere cambiando radicalmente quella che era stata fino ad allora la strategia rivoluzionaria: Lenin riteneva che in Russia i tempi fossero maturi affinché la rivoluzione borghese iniziata nel febbraio si trasformasse in Rivoluzione Socialista, col passaggio dei pieni poteri nelle mani dei Soviet!
E come ben sappiamo, di lì a pochi mesi, i fatti daranno ragione a Lenin…
Le “Tesi di Aprile” contengono lezioni lucidissime per i Comunisti, analisi politiche che sono ancora oggi più attuali che mai.
Lenin ha dimostrato che avere ancora posizioni minoritarie all’interno della società non significhi certo scadere nel settarismo, ma come una esigua minoranza capace di tenere la barra dritta possa portare avanti una politica rivoluzionaria attraverso un lavoro capillare (“spiegando alle masse in modo paziente, sistematico, perseverante”) e come i Comunisti non possano in alcun modo macchiarsi della partecipazione a governi borghesi (le tristi esperienze del centrosinistra italiano insegnano).
Questa è anche la strategia del Partito Comunista: ricostruire un’organizzazione forte, disciplinata, radicata sui territori e nei quartieri popolari, attraverso il lavoro quotidiano e la militanza.
La ricostruzione Comunista non ammette scorciatoie.

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LUNEDI 24 APRILE A CHIETI ore 20.30 DAL MONDO UNIPOLARE A QUELLO MULTIPOLARE Tasselli di Conoscenza Relatore: Alberto LOMBARDO, Segretario Generale del Partito Comunista Presso kontrofabbrika in Via Simone da Chieti 5


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LUNEDI 24 APRILE A CHIETI ore 20.30

DAL MONDO UNIPOLARE A QUELLO MULTIPOLARE
Tasselli di Conoscenza

Relatore:
Alberto LOMBARDO, Segretario Generale del Partito Comunista

Presso kontrofabbrika in Via Simone da Chieti 5

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ARMI DI DISTRAZIONI DI MASSA Possibile che nessuno si accorga che ci fanno discutere, litigare e dividersi su ciò che vi impongono, orso, Renzi/Calenda, mai di qualcosa che davvero vi interessi davvero come la guerra o i 10 miliardi di tagli alle pensioni. Il problema è che anche alcuni compagni, cascano nel tranello delle classi dominanti. NON DIVIDIAMOCI, UNITI CONTRO CHI CI VUOLE DEI SERVI LOBOTOMIZZATI.


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ARMI DI DISTRAZIONI DI MASSA

Possibile che nessuno si accorga che ci fanno discutere, litigare e dividersi su ciò che vi impongono, orso, Renzi/Calenda, mai di qualcosa che davvero vi interessi davvero come la guerra o i 10 miliardi di tagli alle pensioni.

Il problema è che anche alcuni compagni, cascano nel tranello delle classi dominanti.

NON DIVIDIAMOCI, UNITI CONTRO CHI CI VUOLE DEI SERVI LOBOTOMIZZATI.

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Il 19 Aprile VITTORIA CUBANA CONTRO L’INVASIONE USA. Il 17 aprile 1961, il ‘Democratico’ KENNEDY LANCIA L’INVASIONE DI CUBA con l’operazione “Baia dei porci”. I motivi di questa operazione sono semplici: Gli Usa non digerivano l’indipendenza politica dell’isola, volevano distruggere i piani che avrebbero potuto coinvolgere altri Paesi centro e sud americani e l’avvicinamento di Cuba al campo socialista Infatti il socialismo cubano ha inferto gravi danni ai padroni e alla mafia statunitense. Nel giugno 1960 Fidel Castro, aveva nazionalizzato le raffinerie della Esso di John D. Rockefeller e della Shell, ad Havana Harbor e della Texaco a Santiago di Cuba, perché si erano rifiutate di raffinare il petrolio sovietico. Il 17 settembre vennero espropriate tutte le banche statunitensi, compresa la First National City Bank di New York di James Stillman Rockefeller, la First National Bank di Boston e la Chase Manhattan Bank, di David Rockefeller, e altre società; in ottobre furono chiusi casinò e le catene di “alberghi” Riviera e Capri (alberghi per il Turismo sessuale), di Meyer Lansky, di Lucky Luciano, di Santo Trafficante Sr. e di Frank Costello. In campo agricolo, con la riforma agraria, il governo aveva distribuito ai contadini cubani, raccolti in società cooperative, 270000 ettari di latifondo e porzioni di territorio già coltivato. Circa 35 000 ettari della United Fruit Company di proprietà di Nelson Rockefeller (Rockefeller-owned United Fruit Company, UFCO) della quale Allen Dulles, direttore della CIA, aveva capitali azionari e come socio di maggioranza ne era presidente e rappresentante legale. Aveva perso proprietà la ITT Corporation e altre aziende statunitensi, la maggior parte produttrici di zucchero, fra cui la West Indies Sugar Company, per un totale di 70000 ettari. Questi terreni furono risarciti, dal governo cubano, al prezzo dichiarato dalle società al catasto, ma i proprietari si lamentarono che il prezzo fosse troppo basso. Il 17 Aprile gli Stati Uniti inviarono 2mila mercenari cubani addestrati dalla Cia, più militari Statunitensi di supporto, sei navi e 16 aerei B26. In 2 giorni l’aviazione cubana, affonderà 5 navi e verranno abbattuti anche 11 aerei B26, 1200 mercenari furono fatti prigionieri e in seguito liberati. 19/04/1961 – 2023 – Playa Girón – 62 anni vincenti! GIRON – LA PRIMERA GRAN DERROTA DEL IMPERIALISMO YANQUI EN AMERICA LATINA


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Il 19 Aprile VITTORIA CUBANA CONTRO L’INVASIONE USA.

Il 17 aprile 1961, il ‘Democratico’ KENNEDY LANCIA L’INVASIONE DI CUBA con l’operazione “Baia dei porci”.
I motivi di questa operazione sono semplici: Gli Usa non digerivano l’indipendenza politica dell’isola, volevano distruggere i piani che avrebbero potuto coinvolgere altri Paesi centro e sud americani e l’avvicinamento di Cuba al campo socialista

Infatti il socialismo cubano ha inferto gravi danni ai padroni e alla mafia statunitense.
Nel giugno 1960 Fidel Castro, aveva nazionalizzato le raffinerie della Esso di John D. Rockefeller e della Shell, ad Havana Harbor e della Texaco a Santiago di Cuba, perché si erano rifiutate di raffinare il petrolio sovietico.
Il 17 settembre vennero espropriate tutte le banche statunitensi, compresa la First National City Bank di New York di James Stillman Rockefeller, la First National Bank di Boston e la Chase Manhattan Bank, di David Rockefeller, e altre società; in ottobre furono chiusi casinò e le catene di “alberghi” Riviera e Capri (alberghi per il Turismo sessuale), di Meyer Lansky, di Lucky Luciano, di Santo Trafficante Sr. e di Frank Costello.
In campo agricolo, con la riforma agraria, il governo aveva distribuito ai contadini cubani, raccolti in società cooperative, 270000 ettari di latifondo e porzioni di territorio già coltivato.
Circa 35 000 ettari della United Fruit Company di proprietà di Nelson Rockefeller (Rockefeller-owned United Fruit Company, UFCO) della quale Allen Dulles, direttore della CIA, aveva capitali azionari e come socio di maggioranza ne era presidente e rappresentante legale.
Aveva perso proprietà la ITT Corporation e altre aziende statunitensi, la maggior parte produttrici di zucchero, fra cui la West Indies Sugar Company, per un totale di 70000 ettari.
Questi terreni furono risarciti, dal governo cubano, al prezzo dichiarato dalle società al catasto, ma i proprietari si lamentarono che il prezzo fosse troppo basso.

Il 17 Aprile gli Stati Uniti inviarono 2mila mercenari cubani addestrati dalla Cia, più militari Statunitensi di supporto, sei navi e 16 aerei B26.
In 2 giorni l’aviazione cubana, affonderà 5 navi e verranno abbattuti anche 11 aerei B26, 1200 mercenari furono fatti prigionieri e in seguito liberati.

19/04/1961 – 2023 – Playa Girón – 62 anni vincenti!

GIRON – LA PRIMERA GRAN DERROTA DEL IMPERIALISMO YANQUI EN AMERICA LATINA

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GLI USA PROVOCANO LA CINA Il Pentagono ha annunciato l’arrivo di 200 soldati Usa a Taiwan. Questo processo è iniziato con 20-30 persone e il numero di soldati americani è in costante aumento. È dichiarato ufficialmente che lo scopo dell’invio è l’addestramento delle truppe taiwanesi. Gli americani stanno preparando i taiwanesi alla guerriglia contro la Cina, e la parte più importante è l’aumento sistematico del personale americano in arrivo sull’isola, ponendo le basi per il dispiegamento di truppe a più numerose in caso di guerra. Inoltre, Bloomberg ha reso noto che Taiwan acquisterà fino a 400 missili anti-nave Harpoon dagli Stati Uniti “in risposta alla crescente minaccia della Cina”. Il Pentagono aveva annunciato un accordo del valore di 1,17 miliardi di dollari solo per la fornitura di missili. Gli USA si confermano la nazione più arrogante e belligerante del pianeta, quello che stanno facendo alla Cina è una vera e propria provocazione che potrebbe sfociare in una nuova guerra.


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GLI USA PROVOCANO LA CINA

Il Pentagono ha annunciato l’arrivo di 200 soldati Usa a Taiwan. Questo processo è iniziato con 20-30 persone e il numero di soldati americani è in costante aumento. È dichiarato ufficialmente che lo scopo dell’invio è l’addestramento delle truppe taiwanesi.

Gli americani stanno preparando i taiwanesi alla guerriglia contro la Cina, e la parte più importante è l’aumento sistematico del personale americano in arrivo sull’isola, ponendo le basi per il dispiegamento di truppe a più numerose in caso di guerra.

Inoltre, Bloomberg ha reso noto che Taiwan acquisterà fino a 400 missili anti-nave Harpoon dagli Stati Uniti “in risposta alla crescente minaccia della Cina”. Il Pentagono aveva annunciato un accordo del valore di 1,17 miliardi di dollari solo per la fornitura di missili.

Gli USA si confermano la nazione più arrogante e belligerante del pianeta, quello che stanno facendo alla Cina è una vera e propria provocazione che potrebbe sfociare in una nuova guerra.

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10 MILIARDI DI TAGLI ALLE PENSIONI DA QUESTO GOVERNO VENDUTO In Francia sono mesi che vanno avanti le proteste contro l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. In Italia invece, dopo aver innalzato l’età pensionabile fino quasi a 70 anni nel silenzio assordante dei sindacati, adesso le taglieranno ulteriormente impoverendo ancora di più un popolo già straziato dalla crisi e dai soldi spesi per l’Ucraina. Dal taglio del valore reale delle pensioni provengono una buona parte dei soldi per finanziare misure della prossima legge di bilancio come “quota 103” e l’estensione della flat tax per le partite Iva ma in realtà i 10 miliardi di tagli stanno finanziando l’invio di armi e il sostegno all’Ucraialna. La riduzione delle rivalutazioni (che viene stabilito al di sotto dell’attuale livello di inflazione anche per le minime) garantirà nel 2023 risparmi alle casse pubbliche per 2,1 miliardi di euro. Stando alle tabelle allegate alle relazione il taglio alle pensioni raddoppia a 4 miliardi nel 2024 per poi mantenersi poco al di sotto di questa soglia fino al 2030. I salari non aumentano, la Fornero rimane e hanno tagliato le pensioni, questi sono i provvedimenti per il popolo italiano che sta portando avanti il governo Meloni. Un governo sempre più identico al precedente guidato da Mario Draghi.


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10 MILIARDI DI TAGLI ALLE PENSIONI
DA QUESTO GOVERNO VENDUTO

In Francia sono mesi che vanno avanti le proteste contro l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. In Italia invece, dopo aver innalzato l’età pensionabile fino quasi a 70 anni nel silenzio assordante dei sindacati, adesso le taglieranno ulteriormente impoverendo ancora di più un popolo già straziato dalla crisi e dai soldi spesi per l’Ucraina.

Dal taglio del valore reale delle pensioni provengono una buona parte dei soldi per finanziare misure della prossima legge di bilancio come “quota 103” e l’estensione della flat tax per le partite Iva ma in realtà i 10 miliardi di tagli stanno finanziando l’invio di armi e il sostegno all’Ucraialna.
La riduzione delle rivalutazioni (che viene stabilito al di sotto dell’attuale livello di inflazione anche per le minime) garantirà nel 2023 risparmi alle casse pubbliche per 2,1 miliardi di euro. Stando alle tabelle allegate alle relazione il taglio alle pensioni raddoppia a 4 miliardi nel 2024 per poi mantenersi poco al di sotto di questa soglia fino al 2030.

I salari non aumentano, la Fornero rimane e hanno tagliato le pensioni, questi sono i provvedimenti per il popolo italiano che sta portando avanti il governo Meloni. Un governo sempre più identico al precedente guidato da Mario Draghi.

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