A POMIGLIANO RITMI DI LAVORO DA SCHIAVI Dopo lo sciopero di mercoledì scorso, gli operai della fabbrica Stellantis di Pomigliano, continuano a lottare per i propri diritti. L’agitazione promossa ha coinvolto centinaia di operai comportando rallentamenti consistenti per la produzione dell’Alfa Romeo Tonale della Fiat Panda come non succedeva dagli anni 70. Gli operai hanno incrociato le braccia e iniziato lo sciopero a causa dei ritmi di lavoro sempre più pesanti, a limite dello schiavismo, a cui Stellantis li sta costringendo con una produttività sulla catena di montaggio che è stata incrementata fino a 16 auto in più di quanto stabilito che va a influire anche sulla sicurezza e sulla salute degli operai. Stellantis aveva annunciato, per domani un sabato lavorativo, per recuperare la produzione ma immediatamente i sindacati hanno indetto uno sciopero di otto ore per ogni turno lavorativo, bloccando la fabbrica. L’azienda è stata costretta, quindi, a revocare il sabato di straordinario.I segnali di ripresa di lotta operaia che provengono da un sito industriale come quello di Pomigliano sono molto importanti e incoraggianti e il Partito Comunista esprime tutta la propria solidarietà agli operai che lottano per i propri diritti. Stellantis (ex Fiat) vuole solamente degli schiavi da sfruttare per aumentare sempre di più i propri profitti e lo fa sulla pelle dei lavoratori.


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A POMIGLIANO RITMI DI LAVORO DA SCHIAVI

Dopo lo sciopero di mercoledì scorso, gli operai della fabbrica Stellantis di Pomigliano, continuano a lottare per i propri diritti.
L’agitazione promossa ha coinvolto centinaia di operai comportando rallentamenti consistenti per la produzione dell’Alfa Romeo Tonale della Fiat Panda come non succedeva dagli anni 70.

Gli operai hanno incrociato le braccia e iniziato lo sciopero a causa dei ritmi di lavoro sempre più pesanti, a limite dello schiavismo, a cui Stellantis li sta costringendo con una produttività sulla catena di montaggio che è stata incrementata fino a 16 auto in più di quanto stabilito che va a influire anche sulla sicurezza e sulla salute degli operai.

Stellantis aveva annunciato, per domani un sabato lavorativo, per recuperare la produzione ma immediatamente i sindacati hanno indetto uno sciopero di otto ore per ogni turno lavorativo, bloccando la fabbrica.
L’azienda è stata costretta, quindi, a revocare il sabato di straordinario.I segnali di ripresa di lotta operaia che provengono da un sito industriale come quello di Pomigliano sono molto importanti e incoraggianti e il Partito Comunista esprime tutta la propria solidarietà agli operai che lottano per i propri diritti.
Stellantis (ex Fiat) vuole solamente degli schiavi da sfruttare per aumentare sempre di più i propri profitti e lo fa sulla pelle dei lavoratori.

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