DICHIARAZIONE DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI DI TUTTO IL MONDO

DICHIARAZIONE DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI DI TUTTO IL MONDO

MISURE IMMEDIATE PER PROTEGGERE LA SALUTE E I DIRITTI DEI POPOLI

I partiti comunisti e operai prendono responsabilmente posizione davanti ai propri popoli. Siamo qui! Presenti in prima linea nella lotta per adottare misure immediate allo scopo di proteggere la salute e salvaguardare i diritti della classe lavoratrice e degli strati popolari, ovunque!

Ringraziamo sinceramente i medici e gli infermieri, il personale degli ospedali, le unità sanitarie che stanno lottando per affrontare grandi difficoltà.

Esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le persone colpite dalla pandemia di CoVID-19 e auguriamo loro una pronta guarigione dalla malattia.

Salutiamo i paesi che stanno realizzando azioni di solidarietà con i paesi più colpiti, ad esempio inviando materiale di protezione, ventilatori e professionisti della salute di paesi come Cina, Cuba e Russia, azioni in contraddizione con la inesistenza dell’Unione Europea.

Il pericolo della pandemia di CoVID-19 dimostra tragicamente le profonde carenze dei sistemi di sanità pubblica in tutti i paesi capitalisti che erano note già prima dell’emergere del coronavirus. Queste carenze non si sono verificate per caso, sono il risultato di politiche anti-popolari applicate dai governi al servizio del grande capitale per commercializzare e privatizzare la salute, a sostegno della redditività dei gruppi monopolistici. Questa politica mina le grandi capacità scientifiche e tecnologiche disponibili oggi per soddisfare tutte le esigenze di prevenzione e attenzione per il popolo.

L’attuale esperienza mette in luce la natura antisociale e parassitaria del capitalismo ed evidenzia la superiorità e l’attualità del socialismo e della pianificazione centrale scientifica, con i bisogni popolari come criterio, allo scopo di fornire cure primarie e prevenzione, ospedali, medici e infermieri, medicine, laboratori, esami medici e tutto ciò che è necessario per soddisfare i bisogni sanitari costanti e urgenti delle persone.

Il preesistente rallentamento dell’economia globale è ora rafforzato dalla diffusione del coronavirus e aumenta il rischio di una nuova crisi nel prossimo periodo. Nonostante la propaganda in merito a una “concertazione nazionale”, i governi che servono il grande capitale impostano le misure economiche sul sostegno ai gruppi monopolistici e cercano ancora una volta di scaricare il costo della crisi sui lavoratori e sugli altri strati popolari. I lavoratori e i popoli non possono e non devono pagare di nuovo!

La “responsabilità individuale” non può essere utilizzata come pretesto per coprire la responsabilità dello Stato e del governo. Oggi, l’adozione delle misure necessarie richiede la lotta dei popoli contro la politica di sostegno ai gruppi monopolistici, che sacrifica la soddisfazione dei bisogni e la salute dei popoli agli interessi della redditività capitalista.

I Partiti Comunisti e Operai chiedono che siano prese tutte le misure necessarie per affrontare la pandemia, che includono quanto segue:

Rafforzamento immediato dei sistemi sanitari pubblici con fondi statali, assunzione di medici e infermieri con pieni diritti. Copertura di tutte le esigenze delle unità di terapia intensiva e delle infrastrutture necessarie per il pieno funzionamento dei servizi di sanità pubblica e di ricerca scientifica.

Fornitura immediata e gratuita alle persone, da parte dello Stato, di tutti i mezzi di protezione necessari (maschere, guanti, antisettici, ecc.) e blocco della speculazione. Qui e ora, offrire tutte le misure di protezione ai dottori e alle infermiere che combattono negli ospedali con sacrificio e costi personali.

Tutela del reddito e dei diritti dei lavoratori e dei popoli. Mettere un freno all’immunità del capitale che, con il pretesto della pandemia di CoVID-19, sta effettuando ampi licenziamenti e cerca di schiacciare ulteriormente i diritti salariali, l’orario di lavoro, i permessi e altri diritti del lavoro. Adottare misure immediate per proteggere la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Nessuna riduzione dei diritti democratici dei popoli con il pretesto del coronavirus.

Porre fine a tutte le sanzioni e alle misure di blocco economico che in questa situazione sono ancora più ingiuste e criminali e rendono difficile la vita dei paesi colpiti, adottare tutte le misure necessarie per proteggere la salute e la vita delle persone.

Diciamo no agli interventi imperialisti e alle esercitazioni militari, come quelli della NATO, e chiediamo di reindirizzare le risorse pubbliche per supportare le esigenze dei popoli, come ad esempio il finanziamento dei sistemi di sanità pubblica e di sicurezza sociale.

I PARTITI CHE ADERISCONO A SOLIDNET:

Communist Party of Albania

Communist Party of Argentina

Communist Party of Armenia

Communist Party of Australia

Party of Labour of Austria

Communist Party of Azerbaidjan

Communist Party of Bangladesh

Communist Party of Belgium

Brazilian Communist Party

Communist Party of Britain

New Communist Party of Britain

Party of the Bulgarian Communists

Communist Party of Canada

Communist Party of Chile

Socialist Workers Party of Croatia

Communist Party of Cuba

AKEL, Cyprus

Communist Party of Bohemia & Moravia

Communist Party in Denmark

Egyptian Communist Party

Communist Party of Finland

Unified Communist Party of Georgia

German Communist Party

Communist Party of Greece

Hungarian Workers Party

Communist Party of India

Communist Party of India (Marxist)

Tudeh Party of Iran

Workers Party of Ireland

Communist Party of Ireland

Communist Party of Israel

PARTITO COMUNISTA (Italy)

Jordanian Communist Party

Socialist Movement of Kazakhstan

Workers Party of Korea

Lebanese Communist Party

Socialist Party (Lithuania)

Communist Party of Malta

Communist Party of Mexico

Popular Socialist Party – National Political Association, Mexico

Nepal Communist Party

Communist Party of Norway

New Communist Party of the Netherlands

Communist Party of Pakistan

Palestinian People’s Party

Palestinian Communist Party

Paraguayan Communist Party

Communist Party of Poland

Portuguese Communist Party

Philippines Communist Party [PKP 1930]

Romanian Socialist Party

Communist Party of the Russian Federation

Russian Communist Workers Party

Communist Party of the Soviet Union

New Communist Party of Yugoslavia

Communists of Serbia

Communist Party of Slovakia

South African Communist Party

Communist Party of Spain

Communist Party of the Workers of Spain

Communists of Catalonia

Communist Party of Swaziland

Communist Party of Sweden

Sudanese Communist Party

Syrian Communist Party

Communist Party of Turkey

Communist Party of Ukraine

Union of Communists of Ukraine

Communist Party USA

Communist Party of Venezuela

ALTRI PARTITI:

Union of Communists in Bulgaria

Pole of Communist Revival in France

Communist Party of Puerto Rico

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GLI STATI UNITI SONO IL VIRUS! SOLIDARIETÀ A MADURO E AL VENEZUELA BOLIVARIANO!

GLI STATI UNITI SONO IL VIRUS! SOLIDARIETÀ A MADURO E AL VENEZUELA BOLIVARIANO!

Gli Stati Uniti sono il primo Stato Canaglia del mondo.
L’imperialismo a stelle e strisce. Guidato dal miliardario Trump , prova a prendere i voti dei latinoamericani presenti soprattutto in Florida con questa grandissima provocazione. L’accusa al legittimo Presidente e ad alcuni alti funzionari venezuelani di aver messo a disposizione aeroporti e porti venezuelani per inondare gli USA di cocaina.
Mettendo una taglia di 15 milioni di dollari su Maduro e altre da 10 milioni di dollari su alcuni alti funzionari, in pieno stile sceriffi del mondo.
L’imperialismo yankee non passerà.
Riportiamo le prime parole di Maduro: “Gli Stati Uniti e la Colombia stanno cospirando e hanno dato l’ordine di riempire il Venezuela di violenza. Come capo dello Stato sono obbligato a difendere la pace e la stabilità di tutta la Patria, in qualunque circostanza che ci si presenti. Non ci riusciranno!”

Massimo sostegno al Venezuela bolivariano e al Presidente Maduro da parte del Partito Comunista.

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NO AL SACCHEGGIO DI FERIE E PERMESSI

NO AL SACCHEGGIO DI FERIE E PERMESSI

Il rischio per tutti i lavoratori è quello di vedersi “mangiare” le ferie ed i permessi maturati. Già il Decreto dell’8 marzo 2020 infatti “raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”.

Questo significa che i lavoratori e le lavoratrici, dopo aver lavorato spesso in condizioni di pericolo per molti giorni, dovranno consumare in questo isolamento forzato i periodi di riposo maturati.
Riteniamo anche che obbligare i lavoratori a “bruciare” in questa fase tutti i periodi di riposo spettanti, oltre a costituire una grave ingiustizia, avrà ricadute estremamente negative sulla filiera turistica e ricettiva, importantissima per l’economia italiana, che già oggi vede praticamente azzerate le prenotazioni per il periodo estivo e che, finito il rischio contagio, non potrà contare sui numeri del turismo interno, poiché l’inettitudine del Governo Pd-5 Stelle avrà costretto milioni di lavoratori a consumare tutti i giorni di riposo spettanti, con grave danno per tutti i lavoratori del settore, in molti casi precari o a chiamata, che ad oggi corrono il rischio di perdere il reddito lavorativo stagionale e di conseguenza la possibilità di accedere alla NASpI (indennità di disoccupazione).

Il Partito Comunista LOTTERÀ per un intervento straordinario del Governo attraverso l’adozione di automatismi nel ricorso agli ammortizzatori sociali, salvaguardando così ferie e permessi dei lavoratori.

LE FERIE E I PERMESSI SONO DEI LAVORATORI
I PADRONI NON POSSONO TOCCARLE

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IL III CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO COMUNISTA SI SVOLGERÀ IL 7 e 8 NOVEMBRE 2020.

IL III CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO COMUNISTA SI SVOLGERÀ IL 7 e 8 NOVEMBRE 2020.

Il III Congresso Nazionale del Partito Comunista si svolgerà il 7 e 8 novembre 2020.

La decisione è stata presa con la votazione della Commissione Politico Organizzativa Congressuale in cui si è evidenziato che i lavori della fase congressuale iniziati col Comitato Centrale del 2 Febbraio fissano questa data per iniziare il percorso di preparazione con una bozza dei documenti politici ed organizzativi, fermo restando una postilla di aggiustamento delle date se la situazione di emergenza sanitaria dovesse perdurare oltre il previsto.

Hanno partecipato al voto online 24 compagni sui 26 compagni componenti la Commissione: voti a favore 24, astenuti 0, contrari 0, non partecipanti al voto 2.

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CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI I LAVORATORI, CANCELLARE LE TASSE PER ARTIGIANI, COMMERCIANTI E PROFESSIONI, REDDITTO D’EMERGENZA PER PARTITE IVA,  AIUTI STATALI SU MUTUI E AFFITTI

CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI I LAVORATORI, CANCELLARE LE TASSE PER ARTIGIANI, COMMERCIANTI E PROFESSIONI, REDDITTO D’EMERGENZA PER PARTITE IVA, AIUTI STATALI SU MUTUI E AFFITTI

Cassa Integrazione per tutti i lavoratori, cancellare le tasse per artigiani, commercianti e professioni, redditto d’emergenza per partite iva,  aiuti statali su mutui e affitti

Dall’appoggio a queste richieste si misurerà chi sta con i lavoratori, dipendenti e autonomi, e chi sta con banche e grandi gruppi. Basta chiacchiere. Chi vi dice che non si può fare o è in malafede o è così accecato dalle balle che ci hanno propinato per anni sulle bellezze del capitalismo che non è più in grado di distinguere il giorno dalla notte. Non è un problema di “risorse”. Le risorse sono il lavoro e non il capitale. E il lavoro lo può creare lo Stato, tanto più e meglio affidandone la gestione agli stessi lavoratori. Se non lo fanno è perché non lo vogliono fare.

Rompere la gabbia europea, fuori da UE, EURO e NATO!

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Lettera di ringraziamento al Presidente della Repubblica di Cuba ed  al Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba

Lettera di ringraziamento al Presidente della Repubblica di Cuba ed al Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba

Al Presidente della Repubblica di Cuba
Miguel Díaz-Canel.
Al Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba
Raúl Castro.

Cari compagni,
a nome del Comitato Centrale e di tutto il Partito vogliamo ringraziarVi.
Poche ore fa è arrivato in Italia il gruppo di medici della sanità cubana, inviati dal Vostro Paese con il Ministero di Salute Pubblica, per aiutare il lavoro del nostro sistema sanitario pubblico in questo momento di così grave emergenza nazionale.
Dopo anni di tagli alla spesa sanitaria pubblica il nostro sistema sanitario è oggi in grande difficoltà, nonostante l’abnegazione ed il lavoro incessante dei medici e dei lavoratori della sanità che anche oggi sono in trincea contro il Coronavirus.
Cuba Socialista. Una piccola isola strangolata per anni dal blocco economico totale della più grande potenza del mondo. Una delle nazioni che sta dando una grande lezione di solidarietà e umanità. I vostri medici hanno curato malati in 64 paesi del mondo. Grazie all’insegnamento del comandante Fidel, testimonianza del valore e della superiorità della società Socialista.

Carissimi compagni,
Portate a Cuba dall’Italia il nostro abbraccio fraterno ai Vostri medici straordinari, al Partito Comunista e al popolo di Cuba, a tutti quelli cioè, che in questi anni hanno lavorato per il mantenimento della società e della patria socialista contro tutti gli attacchi. Da sessant’anni siete un esempio e una risorsa inestimabile per tutti i popoli del mondo.
Ancora grazie, oggi siamo ancora più uniti nella costruzione di un mondo di pace e di uguaglianza sociale.

Oggi grazie a Voi, anche in Italia si è capito che il capitalismo fornisce il superfluo, mentre il socialismo dà il necessario. Fraterni saluti.

Marco Rizzo

Roma 23 marzo 2020

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CONFINDUSTRIA PENSA SOLO AL PROFITTO SULLA PELLE DEI LAVORATORI

CONFINDUSTRIA PENSA SOLO AL PROFITTO SULLA PELLE DEI LAVORATORI

Ci sono proteste (quelle dei lavoratori) che fanno riferimento alla salute collettiva e ce ne sono altre (quelle di Confindustria) che pensano invece al profitto di pochi. Il Governo non ascolta tutti allo stesso modo: le pressioni di Confindustria pare facciano slittare il decreto di chiusura delle attività non indispensabili di qualche giorno, ancora tempo perso per frenare la diffusione del virus. La salute dei lavoratori e di tutto il popolo viene sacrificata sull’altare degli interessi capitalistici.
La classe operaia di questo Paese, i lavoratori tutti, in questo difficile momento stanno prendendo coscienza di quello che accade, a partire anche da come valutare la dirigenza di CGIL, CISL e UIL totalmente subordinata agli interessi delle classi dominanti.

NOI NON DIMENTICHEREMO NIENTE

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Protocollo sulla Sicurezza: Un’altra occasione persa per rappresentare i concreti interessi dei lavoratori

Protocollo sulla Sicurezza: Un’altra occasione persa per rappresentare i concreti interessi dei lavoratori

La nostra analisi non è calata dall’alto dei nostri principi, bensì è stata costruita dal contributo materiale delle considerazioni fatte da lavoratori che si stanno battendo anche in questi giorni per la salvaguardia della salute e della sicurezza nei loro posti di lavoro .

Molti lavoratori hanno scioperato e stanno scioperando per fermare i settori produttivi non essenziali. Stare a casa è l’unica reale misura di limitazione del contagio. Generici e contraddittori protocolli di sicurezza non rendono fabbriche e uffici luoghi asettici e a contagio zero in poche ore.
Le notizie ci dicono che stiamo entrando forse nella settimana del picco di contagio per cui si rende indispensabile fermare la produzione di settori non essenziali .
Il padronato, guardando come sempre al suo profitto, azzarda la richiesta di autocertificarsi, procedura che non gli è stata fortunatamente consentita. Nello stesso tempo procede senza vincoli formalizzati e certi, secondo le strategie dei propri interessi. Così vediamo che alcune aziende che ritengono di potersi fermare lo fanno, mentre quelle che vogliono proseguire la produzione vanno avanti.
Come ci riferiscono i lavoratori, le aziende che continuano a produrre beni non essenziali dovranno rispettare una pletora di indicazioni, anche contrastanti come il Protocollo siglato dalle Parti sociali dove a rappresentare i lavoratori ci sono solo i CGIL CISL e UIL. Un Protocollo che nei fatti scarica sulle Rsu, sulle Rsa o gli Rls (dove ci sono) la responsabilità difficilissima di mettere in regola le aziende.
Il Protocollo non nomina neppure i possibili interventi delle ASL che in mancanza di RSU potrebbero intervenire.
Un Protocollo in situazione d’emergenza avrebbe dovuto avere la caratteristica di dettare linee generali certe ed immediatamente applicabili: così non è stato
In particolare il Protocollo prevede:
• Solo la “possibilità” per le aziende di ricorrere agli ammortizzatori sociali per garantire la riduzione o sospensione dell’attività e le operazioni di sanificazione dei luoghi. Ricordandoci che gli ammortizzatori sono a carico della collettività ovvero delle classi popolari per la maggioranza e si configurano come una regalia per le aziende. Intanto ancora i lavoratori si trovano spesso costretti a far fronte a questa emergenza sacrificando forme di salario indiretto come ferie, banca ore e congedi vari.
• Le prescrizioni sull’Informazione rappresentano un capitolo che per la gravità del momento si limita a ripetere indicazioni che dovrebbero già essere attive dall’inizio dell’emergenza e nella normalità (quali se un lavoratore ha la febbre sta a casa in malattia!), con l’aggiunta di una pratica nuova (non definita come emergenziale) apertamente in contrasto con lo Statuto dei Lavoratori ovvero quella che il lavoratore non può opporsi a subire controlli della temperatura in entrata.
• Le indicazioni sulla pulizia e sanificazione ambienti di lavoro e di ristoro e sulle precauzioni igieniche personali sono una semplice ripetizione di ovvietà sia per l’emergenza che per la normalità (es. i bagni dovrebbero sempre essere forniti di saponi e detergenti).
• Nessuna indicazione certa, anzi maggiormente confusiva a livello di prescrizione delle diverse organizzazioni sanitarie, in merito ai Dispositivi di Protezione Individuale(DPI) che già il Decreto dell’11 marzo si limitava a “raccomandare” e non OBBLIGARE. Questa incertezza diventa gravità quando si associa l’utilizzo indispensabile dei DPI nelle situazioni lavorative dove è impossibile mantenere la distanza di un metro tra un lavoratore e l’altro.
• L’ultima parte del Protocollo assume poi elementi già previsti dal Testo Unico sulla Sicurezza addirittura peggiorandoli perché ad esempio dice che le aziende “possono” rimodulare i livelli produttivi per garantire la sicurezza mentre il TUS prevede che le aziende DEVONO rimodulare i livelli in questi casi.
• Nella conclusione del Protocollo si introduce poi l’elemento “innovativo” di costituzione nelle aziende di un Comitato di controllo per l’applicazione e verifica delle regole del protocollo stesso con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e degli Rls.

Come comunisti riteniamo che quanto contenuto nel Protocollo non rappresenti affatto né un a conquista,né un avanzamento nei processi di salvaguardia della sicurezza e della salute per i lavoratori nei posti di lavoro, in particolare in questo grave momento di emergenza. Crediamo invece che sia il risultato della sudditanza agli interessi padronali da parte delle cosiddette altre forze sociali e politiche.
Si rende ancora una volta evidente come le crisi, da quella economica a quella sociale, anche in un momento di grave emergenza sanitaria come oggi, vengano scaricate sul popolo lavoratore.
Per questo come Partito Comunista sosteniamo e come lavoratori promuoviamo nei nostri luoghi di lavoro l’appello di adesione agli scioperi indetti dalle organizzazioni conflittuali che rivendicano:
SCIOPERO AD OLTRANZA
NON LAVORIAMO ! NON SIAMO CARNE DA MACELLO

Gli operai sono vittime del tradimento dei bonzi sindacali i quali dichiarano la loro piena soddisfazione per l’intesa raggiunta:
il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19, negli ambienti di lavoro.
Una presa in giro dei lavoratori.
Questa non è “presa di coscienza in una situazione d’emergenza” questo è asservimento agli interessi padronali.
Il protocollo, da una parte invita a restare a casa, dall’altra da la libertà di scelta ai padroni di chiudere o tenere aperte le aziende.
Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione (tranne che per i lavoratori).
Il protocollo pur di non fermare la produzione, permette di lavorare a meno di un metro, con mascherina, guanti ecc. Permette di misurare la temperatura corporea (sorvolando sulla privacy) da personale non medico, sospende i corsi obbligatori sulla sicurezza e permette, ad esempio ai carrellisti, di lavorare anche senza corsi di formazione. Ci dicono che è probabile che nei giorni prossimi il virus aumenterà, le fabbriche potrebbero essere focolai di dimensioni enormi.
Prima che sia troppo tardi, non rischiamo la vita per la produzione, la salute non è monetizzabile.
Le aziende possono applicare gli ammortizzatori sociali, se non lo fanno non ci resta che confermare lo Sciopero ad oltranza e prepararci a una lunga stagione di conflitto di classe. E’ tempo di decidere da che parte stare: dalla parte dei padroni o dalla parte dei lavoratori.
Lo sciopero è la protesta più dolorosa economicamente ma la più dignitosa per proteggere noi stessi e i nostri famigliari oltre che contenere il virus.
Lo sciopero è a copertura di tutti gli operai che non hanno alternativa per restare a casa. Possono aderire come e quando vogliono, nei giorni e per i che meglio ritengono.

RICHIESTE IMMEDIATE :
-Chiusura di tutti i siti produttivi finchè non sarà rientrata l’emergenza Coronavirus, ad eccezione delle produzioni e servizi essenziali.
-Nelle produzioni e nei servizi essenziali riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
-Utilizzo degli ammortizzatori sociali con integrazione salariale al 100%
– Assunzioni a tempo indeterminato di personale medico, scientifico e infermieristico; potenziamento della sanità pubblica, requisizione di tutte le cliniche private per l’ampliamento emergenziale del servizio pubblico come unico servizio universale e gratuito.

La FLMUniti mantiene lo sciopero già proclamato fino al 23 marzo e continua con SCIOPERO AD OLTRANZA PER TUTTO IL PERIODO EMERGENZIALE nel settore metalmeccanico ad eccezione delle produzioni servizi essenziali.

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CORONAVIRUS: INIZIATIVA DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI D’EUROPA

CORONAVIRUS: INIZIATIVA DEI PARTITI COMUNISTI E OPERAI D’EUROPA

L’iniziativa comunista europea (ICE) si è appena pronunciata in merito alla crisi del coronavirus che si sta verificando su scala internazionale, considerando che questa crisi “rivela i problemi accentuati e le carenze dei sistemi sanitari (pubblici) nei nostri paesi, essendo chiaramente insufficienti per soddisfare esigenze popolari “.

Nella sua dichiarazione, l’ICE sottolinea le politiche che per anni “hanno attaccato la salute, riducendone il finanziamento, congelando le assunzioni del personale sanitario e rendendo le condizioni di lavoro più flessibili, riducendo le stanze degli ospedali, chiudendo le strutture ospedaliere, affidando servizi in appalto alla sanità privata di fatto privatizzando e commercializzando la salute pubblica ”.

Tutto ciò, sottolinea l’ICE, in nome del grande capitale, che lucra sul prezzo dei materiale per la prevenzione. Al momento, i governi borghesi stanno cercando di affrontare la situazione tenendo conto di tutte le battute d’arresto che abbiamo subito a causa delle loro politiche di attacco alla sanità pubblica negli anni precedenti. Pertanto, “vengono assunti alcuni operatori sanitari temporanei e poco remunerati, costringendo il personale medico a lavorare in condizioni estenuanti”.

Dobbiamo vigili e intervenire nel movimento operaio sarà importante agire “contro gli obiettivi dei datori di lavoro, che cercano di ridurre i salari, non pagare i salari dei lavoratori o addirittura limitare i diritti del lavoro e della sicurezza sociale”.

Il comunicato ICE termina chiedendo una serie di misure immediate necessarie per contenere l’epidemia:

1) Assunzione di personale medico e infermieristico permanente con tutti i suoi diritti, nonché un aumento dei finanziamenti per coprire le esigenze del personale, della UCI e altre strutture necessarie per il pieno funzionamento dei servizi di sanità pubblica e dei centri di ricerca.
2) Lavoro fisso per tutti i medici e gli infermieri che lavorano in condizioni di lavoro flessibili e precarie.
3) Distribuzione gratuita di tutti i materiali di prevenzione necessari, sotto la responsabilità dello Stato.
4) Diritto di lasciare il posto di lavoro preservando l’integrità dello stipendio e tutti i benefici per i lavoratori

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COMMISSARIAMENTO

COMMISSARIAMENTO

Con sottoscrizione-votazione on-line la CCCG, di concerto col segretario generale e col CC (votazione 51 aventi diritto: 32 a favore, 17 contrari, 2 astenuti) ha approvato la proposta di scioglimento  degli organismi politici territoriali ed il commissariamento della Federazione di Roma secondo l’art. 14 dello Statuto e la proposta di Commissario nella figura del compagno Fabio Massimo Vernillo  (fino alla data del congresso già stabilito entro il 2020), a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro. Da questo momento gli organismi locali decadono e la rappresentanza politica è del Commissario.

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Votazione CC e CCCG

Votazione CC e CCCG

Con sottoscrizione-votazione online del CC e della CCCG, secondo art.9 dello statuto che ne regolamenta le modalità di voto, è stato modificato in via transitoria lo statuto  (anche per definizione richiesta dalla Commissione di Garanzia degli Statuti per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici sia per l’ottenimento delle pratiche di richiesta del 2×1000 sia per rispondere ad atti di contestazione) con la l’istituzione della figura del “Presidente” in quanto rappresentante legale del Partito. Per questo incarico è stato votato il compagno Canzio Visentin. Per il ruolo di Tesoriere Centrale è stato votato il compagno Massimo Bizzoni. Le votazioni, come richiesto da statuto, sono state fatte da oltre i due terzi dei membri del CC e della CCCG con 46 votanti su 51 aventi diritto (35 a favore, 1 astenuto, 10 contrari e 5 non hanno partecipato al voto).  Ai compagni eletti vanno i migliori auguri di buon lavoro.

Nello Statuto si considerano effettuati questi cambiamenti : All’art. 11 si inserisce la figura del Presidente (e non più del tesoriere centrale) che ha la rappresentanza legale del Partito. A fine Statuto si inserisce il seguente articolo: “Disposizione aggiuntiva e transitoria(con approvazione votazione in seduta congiunta di CC e CCCG 7 marzo 2020) per l’istituzione della figura del Presidente in quanto Rappresentante Legale”.

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