I GIGANTI DEL WEB ELUDONO 50 MILIARDI DI TASSE E…


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I GIGANTI DEL WEB ELUDONO 50 MILIARDI DI TASSE E IL GOVERNO LASCIA FARE

I 4 giganti del web che operano nel nostro paese continuano ad evadere o a eludere le tasse, mentre il governo fa di tutto per non vederli e non sanzionarli, accanendosi e tartassando solamente il popolo già stremato.

Così i 4 colossi hanno evaso al nostro Stato più di 50 miliardi di euro di tasse: l’aliquota media risulta pari al 15,1% nel 2022 (ma ad esempio Amazon paga solamente il 4% grazie alle agevolazioni avute dai governi Conte e Draghi), inferiore a quella teorica del 21,9%, media calcolata in base al paese in cui le multinazionali hanno sede.

Secondo uno studio di Mediobanca, nel 2022 circa un terzo dell’utile ante imposte delle maggiori WebSoft mondiali è stato tassato in paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale di 13,6 miliardi di euro nel 2022 e di 50,7 miliardi di euro cumulati nei quattro anni 2019-2022.

Il governo finge di non vedere, non si pone il problema e preferisce attaccare e accanirsi sul proprio popolo continuando a tartassarlo e a prosciugarlo dei pochi risparmi rimasti, salvaguardando sempre la parte più ricca del paese, Confindustria compresa.
Per risollevare le casse pubbliche basterebbe che i colossi del Web e le grandi aziende pagassero ciò che devono senza avere continuamente privilegi da parte dello Stato. Il governo classista della Meloni, sulla scia dei precedenti, preferisce invece prosciugare i lavoratori.

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CON I PRIVATI PAGHEREMO IL 56% IN PIU’ LE BOLLETTE Grazie…


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CON I PRIVATI PAGHEREMO IL 56% IN PIU’ LE BOLLETTE

Grazie alla fine del mercato tutelato le grandi aziende private che imporranno i prezzi vorranno guadagnare ancora di più, facendolo sulla pelle dei cittadini.
I cittadini saranno costretti ad abbandonare i loro vecchi contratti e stipularne di nuovi con le aziende private che potranno imporre il prezzo che vogliono aumentandolo rispetto a quello tutelato per guadagnare ancora di più e prendendo per il collo i cittadini già martoriati dalla crisi economica e dall’inflazione.

L’Istat ha già certificato per quest’anno che chi è entrato nel mercato libero paga il 56,7% in più rispetto a chi è ancora nel mercato tutelato, tradotto significa che la famiglia tipo che consuma 2700 KW/h all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 KW paga nel mercato libero la bellezza di 433 euro in più su base annua rispetto a chi è nella maggior tutela, una tassa, quindi, che al governo Meloni, visto che lo stesso Governo non ha mai creduto e voluto la proroga del mercato tutelato, condannando il popolo a dover pagare sempre di più a scapito di un servizio sempre peggiore.

Il Governo fa un altro favore ai privati arricchendoli ancora di più, seguendo l’agenda Draghi e ciò che l’Europa ci ha sempre chiesto: la svendita completa del nostro Paese. Il tutto facendolo pagare direttamente ai cittadini, dimostrando ancora una volta che la Meloni e il suo governo sono servi dei potenti, dell’UE e della NATO.

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MELONI PRONTA A RATIFICARE IL MES Tra le tante promesse che…


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MELONI PRONTA A RATIFICARE IL MES

Tra le tante promesse che la Meloni ha fatto durante la campagna elettorale, c’era quella che non avrebbe ratificato il MES. Adesso però pare abbia cambiato idea ed è pronta tradire l’ennesima parola data seguendo ancora una volta le imposizioni inviate da Bruxelles.

Il governo Meloni cambia idea ancora una volta e fa l’ennesima giravolta in poco più di un anno e mezzo di governo, accantonando definitivamente tutte le parole d’ordine di finto sovranismo di cartone che aveva propagandato per vincere le elezione, adottando nella sostanza le stesse politiche economiche del PD.
Oggi infatti, a Bruxelles si riuniranno i ministri delle Finanze dell’area euro, e all’ordine del giorno c’è anche “il punto sui progressi compiuti con la ratifica” della riforma del Mes. L’Italia, va ricordato, è l’ultimo Paese che manca per la ratifica della riforma approvata due anni fa da tutti i governi coinvolti (incluso quello italiano).

Il governo Meloni continua a seguire in tutto e per tutto l’agenda Draghi, dimostrando una continuità di linea politica interna ed esterna che va avanti dal governo Monti in poi, frustrando le rivendicazioni delle masse popolari per soddisfare il volere delle tecnocrazie dell’UE. Ennesima dimostrazione che tutti i blocchi presenti in parlamento sono solamente due facce della stessa medaglia.

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LE GIRAVOLTE DEL PD SULLA GUERRA Il PD si sta lentamente…


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LE GIRAVOLTE DEL PD SULLA GUERRA

Il PD si sta lentamente accorgendo che la propaganda filo-atlantista che ha sempre sponsorizzato inizia a cedere – forse perché anche gli stessi USA stanno lentamente ritrattando le loro posizioni su Zelenskij e Ucraina – e sta cercando di nascondere tutte le offese e gli atteggiamenti di superiorità che l’hanno caratterizzato dall’inizio della guerra.
Sin dall’inizio il PD ha tacciato di “putiniani” tutti coloro che si ponevano a favore della pace, legittimando vere e proprie liste di proscrizione fatte dalle testate a loro fedeli. Adesso però si accorgono di essersi “sbagliati a chiamare putiniani coloro che sono per la Pace” e tentano miseramente di fare una giravolta e prendere un po’ le distanze dal dittatore Zelenskij.
“Questa è una giornata per recuperare un terreno che non abbiamo saputo calpestare nel modo giusto”. Gianni Cuperlo presenta così la lunga giornata del convegno “La parola Pace – L’utopia che deve farsi realtà”, in cui sono intervenuti tutti i big del partito con posizioni più o meno fedeli agli USA, tanto per dare come al solito un colpo al cerchio e uno alla botte.
La posizione del PD quindi non può più essere quella delle armi a oltranza fino alla vittoria contro la Russia – posizione impostata da Draghi e poi ripresa da Meloni. Tale tesi è ormai sconfessata pure dagli USA, così tentano ipocritamente e fintamente di riciclarsi agli occhi dei propri elettori.
Il PD rimane nemico del popolo e dei lavoratori!
Le sue giravolte non cambieranno la sua anima, quella di chi etichetta come “putiniani” gli oppositori della guerra imperialista della NATO, come “no-vax” tutti coloro contro il green pass. Non sono degni neanche di essere definiti “liberali”, dato che squalificano in continuazione chiunque la pensi diversamente da loro su qualsiasi tema rilevante.

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LA MELONI PEGGIORA PERSINO LA LEGGE FORNERO Il governo Meloni da…


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LA MELONI PEGGIORA PERSINO LA LEGGE FORNERO

Il governo Meloni da un ulteriore colpo alle pensioni e ai pensionati italiani andando persino a peggiorare la legge Fornero inserita nel decreto lacrime e sangue, infatti la nuova bozza della manovra oltre a non presentare nessun incremento per le pensioni minime andrà ad aumentare ancora una volta l’età pensionabile portandola a Quota 104 con una riduzione della parte della pensione calcolata col retributivo.

Vai in pensione un po’ prima, ma ti tolgono un bel po’.

Questo pacchetto previdenza sembra scritto per dire a Bruxelles e alle agenzie di rating che il Paese segue pedissequamente tutto ciò che l’UE ordina, ancora di più di quanto abbiano fatto i governi tecnici guidati prima da Monti e l’ultimo con Draghi.

La Meloni continua però a vantarsi a mezzo di stampa e di propaganda dei successi del suo governo durante l’ultimo anno, la realtà però è ben distante da quello che lei racconta e il popolo la vive ogni giorno sulla sua pelle con il potere d’acquisto perso di oltre il 22% in un anno a fronte di stipendi sempre più stagnanti, il costo del carburante è aumentato di quasi il 20% e il costo delle materie prime sempre del 20%. E per i prossimi mesi sono previsti nuovi aumenti di carburanti e energia che faranno ancora aumentare tutto.

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IL GOVERNO MELONI SEMPRE PRONO ALL’UE Il Governo Meloni ritratta tutte…


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IL GOVERNO MELONI SEMPRE PRONO ALL’UE

Il Governo Meloni ritratta tutte le promesse fatte in campagna elettorale sulla prossima manovra economica, infatti se la precedente era ancora figlia del Governo Draghi, questa è una vera e propria delusione per tutti quelli che hanno creduto alla bugie dette nelle precedenti elezioni.

La Meloni aveva promesso che avrebbe rivoluzionato l’Italia in campagna elettorale, la realtà però è molto lontana da quello che aveva promesso e ricorda molto ciò che avrebbe fatto il PD se fosse stato lui al governo. Una miseria per i redditi bassi e per tutti quelli che vivono delproprio lavoro, una miseria anche per i pensionati. Oltre a tagli a sanità e istruzione.

Il Ministro dell’economia Giorgetti cerca di giustificare il governo parlando di “Manovra seria e prudente” che tradotto significa: obbediamo a tutto ciò che l’UE ci impone.
Questo governo è esattamente come i precedenti e non c’è nessuna differenza tra un governo a guida Meloni o a guida PD, tutti e due portano avanti le stesse politiche economiche e la stessa sudditanza verso UE, NATO e USA.

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SLOVACCHIA CONTRO LA GUERRA Il nuovo presidente slovacco Robert Fico ha…


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SLOVACCHIA CONTRO LA GUERRA

Il nuovo presidente slovacco Robert Fico ha già iniziato a mettere in atto il proprio programma rischiando gravi ritorsioni da parte di tutte l’UE e della NATO, nonostante ciò la linea che ha promesso in campagna elettorale continua a portarla avanti a differenza dei nostri politicanti che in campagna elettorale hanno promesso di non sottostare ai diktat UE/NATO e di non seguire l’agenda Draghi per poi fare l’esatto opposto appena arrivati al governo.

Così il governo slovacco smetterà di fornire assistenza militare ed economica al dittatore Zelesnkij :”Il governo uscente della Slovacchia non invierà più attrezzature militari in Ucraina”, ha detto un funzionario di gabinetto, in precedenza, il Ministero della Difesa del Paese aveva considerato la possibilità di inviare un nuovo pacchetto di aiuti, ma la presidente Zuzana Caputova si è opposta, facendo appello alle elezioni svoltesi, vinte dal partito contrario al sostegno all’Ucraina Robert Fico. “

Un’alternativa all’arroganza NATO e possibile e sempre più Paesi decidono di ribellarsi a differenza del nostro che sembra sempre più prono e felicemente succube.

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ITALIANI SEMPRE PIÙ MARTORIATI BOLLETTE ALLE STELLE IN AUTUNNO Continuano ad aumentare…


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ITALIANI SEMPRE PIÙ MARTORIATI
BOLLETTE ALLE STELLE IN AUTUNNO

Continuano ad aumentare le bollette per il popolo italiano e il governo invece di cercare di invertire questa tendenza preferisce pensare ad inviare gli F35 a pattugliare i cieli NATO e a inviare denaro e armi al dittatore Zelenskij.

Dopo i considerevoli aumenti del carburante schizzati a oltre 2 Euro il litro, adesso il nostro governo sovranista a parole, annuncia che da ottobre ci saranno nuovi e sostanziali rincari per le bollette di luce (+12%) e gas (+9%) che tradotto significa far salire la bolletta di una famiglia tipo del mercato tutelato di 77 euro su base annua, portandola a 721 euro, nell’ipotesi di prezzi costanti per un anno”. Per il gas il rincaro del 9% farebbe decollare la bolletta di 114 euro, facendola salire a 1381 euro”.

Tutto ciò avviene nel momento in cui a causa dell’inflazione quasi a doppia cifra e degli sforzi economici per sostenere la continuazione della guerra hanno stroncato il potere d’acquisto degli italiani del 22% a fronte di stipendi sempre più bassi e precari.

Questo non è un governo sovranista ma servo delle grandi multinazionali e delle istituzioni internazionali del capitale globale. È un governo consequenziale a quelli precedenti targati PD, Conte, Draghi che hanno progressivamente impoverito sempre di più tutto il Paese sotto diktat di Bruxelles e Whashington.
Sono facce della stessa medaglia.

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SEMPRE PIÙ SUCCUBI DI UE E NATO Il nostro governo, che…


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SEMPRE PIÙ SUCCUBI DI UE E NATO

Il nostro governo, che ha vinto le ultime elezioni facendo una progaganda finto sovranista, ha accantonato sin da subito le promesse che aveva fatto durante la campagna elettorale portando avanti l’agenda Draghi e “giurando fedeltà all’ Unione Europea e alla NATO.

Adesso il governo Meloni attraverso le parole del Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri si dicono favorevoli a un Esercito Europeo: “spenderemmo meno e conteremo di più nella NATO”, dimostrando un servilismo che neanche il PD è mai riuscito ad avere verso l’UE e la NATO.

Avere un esercito unico europeo significherebbe l’obbligo del nostro Paese a partecipare ad ogni guerra indetta da un altro Stato membro, accantonando e calpestando così definitivamente la nostra Costituzione.

BASTA UNIONE EUROPEA
BASTA NATO

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MELONI: ANCORA TAGLI ALLE PENSIONI PER AIUTARE L’UCRAINA COL RISCHIO…


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MELONI: ANCORA TAGLI ALLE PENSIONI
PER AIUTARE L’UCRAINA COL RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE

Mario Draghi (mentore e capo della Meloni) poco più di un anno fa disse che il popolo italiano doveva scegliere tra “il climatizzatore o la Pace” per giustificare l’innalzamento delle bollette dell’energia, adesso il governo Meloni attraverso le parole di Giorgetti fa la medesima cosa ma chiede di scegliere tra “le pensioni o gli aiuti a Zelenskij”.

Ecco quindi che la Meloni si prepara a tagliare , dopo sanità, scuola, sicurezza sul lavoro e mezzi pubblici, di nuovo le pensioni per riuscire ad inviare i famosi 10 miliardi di Euro di aiuti e armi all’Ucraina. Il nuovo taglio dunque sarà di oltre 4 milioni di Euro e si andrà ad aggiungere alle riforme peggiorative introdotte dal vate della Meloni Mario Draghi con una drastica riduzione in particolare per i pensionati che hanno lavorato e versato i contributi per 40 anni e oltre e che non percepiscono affatto un assegno alto, pensioni di lavoratori dipendenti, frutto di una vita di lavoro e che ora rischiano di avere una rivalutazione di gran lunga inferiore a quella che dovevano percepire secondo la legge in vigore.

“Il governo si appresta quindi a compiere l’ennesimo danno ai pensionati italiani utilizzandoli ancora una volta come cassa per recuperare risorse e negando loro la possibilità di recuperare una parte del loro potere d’acquisto.

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BRUNETTA INDAGATO Brunetta dopo aver criticato il CNEL definendolo un carrozzone…


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BRUNETTA INDAGATO

Brunetta dopo aver criticato il CNEL definendolo un carrozzone inutile per poi piazzarcisi da presidente e ingrossare lo staff con 22 persone in più, adesso viene indagato per i reati di falso e finanziamento illecito.

La procura sostiene che Brunetta avrebbe venduto le sue quote di una società di prodotti sanitari al suo vice capo di gabinetto al ministero della Pubblica amministrazione, di cui Brunetta era a capo tra il 2021 e il 2022 nel governo di Mario Draghi. Lo stesso vice capo di gabinetto era anche il marito della titolare insieme all’ex ministro della società coinvolta nell’operazione. L’ipotesi degli investigatori è che Brunetta abbia modificato alcuni documenti per nascondere il passaggio di 60.000 euro, che servivano per comprare le quote.

Brunetta ha sempre pensato solo ai suoi interessi belli i tempi in cui attaccava i dipendenti pubblici perché per lui rubavano lo stipendio.

SIAMO SEMPRE STATI DALLA PARTE DI CHI LAVORA QUESTA È LA DIMOSTRAZIONE SU CHI VERAMENTE SI APPROFITTA DELLE SITUAZIONI

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