A FIANCO DELL’ USB E DEGLI ALTRI SINDACATI CONFLITTUALI PER UN FRONTE UNITARIO DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA
Il PARTITO COMUNISTA plaude all’ iniziativa della Unione Sindacale di Base ( aderente alla WFTU, la Federazione Sindacale Mondiale ) di convocare tempestivamente, già per il prossimo venerdì 24, uno Sciopero generale dei lavoratori e degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, iniziativa seguita e concordata con le altre organizzazioni sindacali Anief, Unicobas, Orsa-Scuola, CUB, Autoconvocati e sinistra Cgil-FLC, USI, SLAI Cobas e SAB.
Il PARTITO COMUNISTA aderisce, sostiene, partecipa con i propri militanti e le proprie bandiere allo
SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA
del 24 aprile 2015
per bloccare totalmente la contro-riforma Renzi
ed a tutte le iniziative ad esso collegate, a partire dal
corteo dalle 10 alle 13 da Piazza della Repubblica a Piazza Sant’Apostoli e dal sit – in davanti al Parlamento dalle 15 alle 18.
Avendo già denunciato il Disegno di Legge firmato da Renzi e vergognosamente definito della “Buona scuola” come il più grave attacco perpetrato contro la SCUOLA REPUBBLICANA, DEMOCRATICA E DI MASSA, e quindi direttamente contro gli interessi stessi della classe operaia, dei lavoratori tutti, dei figli del proletariato italiano, il PARTITO COMUNISTA non ha aspettato le tardive ed ambigue risposte che finalmente stanno comunque arrivando dai sindacati collaborazionisti cgil-cisl-uil, sollecitate anche dalle mobilitazioni spontanee dei lavoratori e studenti, e soprattutto dall’ indizione dello stesso Sciopero del 24 aprile indetto dal sindacalismo conflittuale e di classe. NON ANDAVA E NON VA PERSO TEMPO PER RISPONDERE AD UN TALE ATTACCO, CHE HA TUTTI I CONNOTATI STORICI DELLA BORGHESIA.
Il PARTITO COMUNISTA ha pure, da subito, espresso la sua preoccupazione per la decisione dei COBAS-Scuola di non convergere sulla data unitaria del 24, confermando la data lontana di uno sciopero già indetto per il 12 maggio, contro il pur grave problema delle prove INVALSI ( tema che comunque si inquadra nel disegno generale di smantellamento della scuola pubblica ). Evidentemente non ci si rende conto che, come è finita la fase egemonica del sindacalismo confederale collaborazionista, è anche finita la funzione, seppure storicamente positiva, del cosiddetto sindacalismo di base, e si è invece aperta la fase della ricostruzione di in sindacato di classe, egemone su una nuova confederalità sindacale.
Il PARTITO COMUNISTA individua, inoltre, nel DDL Renzi il tentativo di colpire un preteso “ventre molle” del movimento dei lavoratori del Pubblico Impiego, e cioè i lavoratori della Scuola pubblica, per estendere gli attacchi già sferrati a partire da quelli di Marchionne contro Melfi e Pomigliano, generalizzati a tutti i lavoratori del settore privato con il famigerato jobs act. Il Governo ha ipocritamente affermato di non voler estendere il jobs act al settore pubblico, ma la verità è che con la altrettanto famigerata cosiddetta Buona scuola si vuole introdurre il contratto a termine di 3 anni per tutto il personale della Scuola, anche di quello che oggi risulta a tempo indeterminato.
AVANTI DUNQUE NELLA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA E DEGLI STUDENTI, CONTRO IL PADRONATO ITALIANO ED INTERNAZIONALE ED IL LORO SERVO MATTEO RENZI