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SANITÀ SEMPRE PIÙ DISTRUTTA
Le promesse fatte dall’allora ministro Speranza durante la prima ondata di Covid-19 sul rafforzamento della sanità pubblica e sull’assunzione di nuovi medici sono state completamente disattese. Oltre ad essere state disattese, la Sanità Pubblica è persino peggiorata dal periodo pre-covid con il governo che si è prodigato ancora una volta a privilegiare la sanità privata a discapito di quella pubblica
All’interno del Portale statistico dell’Agenzia AGEANS è possibile effettuare la lettura dei risultati dei tempi di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici. L’analisi dell’area dedicata ai tumori maligni, per il periodo 2019-2021, indica come la pandemia da COVID abbia ancora degli effetti sui volumi sebbene si riscontrino dei miglioramenti nella garanzia di ricevere gli interventi nella classe di maggiore urgenza – Classe A – da effettuarsi entro 30 giorni.
Il primo dato che emerge è che tra il 2019 e il 2021 ben 10 regioni su 21 abbiano peggiorato le loro performance sui tempi di attesa per quanto riguarda i tumori maligni.
Per quanto riguarda la mobilità sanitaria interregionale invece cala il giro d’affari ma non si ferma l’esodo da Sud a Nord per curarsi con ben 14 regioni che presentano saldi negativi e il 30% delle prestazioni per cui non era necessario recarsi fuori regione. Peggiorano le liste d’attesa in mezza Italia e anche sul numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale si fa fatica a tornare ai livelli pre Covid.
Questo è il risultato di anni e anni di tagli al Sistema Sanitario Nazionale in un Paese dove ormai le cure sono disponibili solamente per i più ricchi e sempre più a pagamento