da Partito Comunista https://ift.tt/VIdQTw3
“Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri”
Dopo 40mila morti a Gaza, dopo mille morti in Libano, dopo reiterate gravissime provocazioni ai danni della sovranità di Stati quali Iran, Siria, Libano, oggi è cominciata la fase più pericolosa della guerra in Medioriente. Sembra che finalmente Israele abbia ottenuto quello che ha cercato disperatamente per un anno: l’incendio totale della regione.
Naturalmente questa è la volontà dei guerrafondai statunitensi, senza i quali l’esercito e l’economia israeliani varrebbero meno di niente. Questa è la volontà di chi può sperare di trovare nella guerra totale la speranza di un esito alla propria irreversibile crisi economica, sociale e umana.
Il secolo scorso ha già visto due di queste tragedie. Cominciate in sordina, sono esplose con virulenza inimmaginabile. Anche lì l’imperialismo ha cercato di uscire dalle proprie contraddizioni con l’immane distruzione di forze produttive per rilanciare il ciclo economico, come ci ha insegnato Lenin.
Qui c’è in gioco ancora di più. La posta è altissima. La fine dell’unipolarismo e l’avvento di una nuova era multipolare, o lo scenario più tragico che si possa immaginare.
L’imperialismo ha fatto scoppiare la Prima Guerra mondiale ed è sorta la Repubblica dei Soviet e l’Unione Sovietica. Ha fatto scoppiare la Seconda Guerra mondiale ed è sorto il Campo Socialista. L’ottimismo della ragione ci deve indurre a credere che ancora una volta l’imperialismo verrà sconfitto.
Da questa parte resta l’impotenza miserabile di figure che confessano la propria irrilevanza politica, plasticamente rappresentate dal nostro Ministro della Difesa, che candidamente ammette a proposito della missione di pace in Libano, messa lì dall’ONU proprio per evitare quello che sta succedendo: «Quella sulla validità attuale della missione Unifil “è una riflessione che sto facendo da più di sei mesi con l’Onu e che lascio quindi alle mie interlocuzioni quotidiane con le Nazioni Unite”».
Almeno il due di spade sa di esserlo quando la briscola è a coppe.
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