OGGI Giovedì 22 giugno presso il circolo Balalaika a Pisa Via Giuseppe Montanelli 125 ore 21.15 Iniziativa del Partito Comunista insieme al Segretario Regionale Toscano Alessandro Massimo Facchinetti e il vice-Segretario Generale del Partito Comunista Salvatore CATELLO. Durante l’iniziativa sarà possibile firmare per il Referendum Ripudia la Guerra promosso dal professor Pennetta.


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OGGI Giovedì 22 giugno presso il circolo Balalaika a Pisa
Via Giuseppe Montanelli 125 ore 21.15

Iniziativa del Partito Comunista insieme al
Segretario Regionale Toscano Alessandro Massimo Facchinetti
e il vice-Segretario Generale del Partito Comunista Salvatore CATELLO.

Durante l’iniziativa sarà possibile firmare per il Referendum Ripudia la Guerra promosso dal professor Pennetta.

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GRILLO (E I 5 STELLE) NON VOGLIONO IL DIRITTO AL VOTO Grillo dal suo palcoscenico attacca direttamente il diritto al voto un diritto che con tanti sacrifici il popolo italiano ha riconquistato con la fine della Seconda Guerra Mondiale soprattutto grazie ai partigiani che hanno donato la vita per liberare il nostro Paese dalla dittatura f4scista. Il fondatore dei 5 Stelle parla di togliere il voto agli 80 enni in quanto troppo anziani e prossimi alla morte per poter esercitare un diritto che spetta a tutti i cittadini italiani. Dopo aver fatto parte di tutti i governi possibili alleandosi con tutti pur di rimanere al governo prima con la Lega poi con il PD e infine con tutto il parlamento per Draghi i 5 stelle tentano di ritornare alle origini attaccando tutto e tutti e ritornano anche ad attaccare il diritto al voto che è sancito dalla nostra costituzione. Nel parlamento italiano e anche in quello europeo però il partito di Grillo continua a seguire i diktat imposti da UE USA e NATO e infatti all’ultima votazione in Europa hanno pensato bene di astenersi nella votazione sul riconoscere la Russia uno Stato terrorista dimostrando la loro fedeltà a quei poteri che hanno tanto contestato (a parole) in passato. Adesso solamente a parole cercando di ricrearsi una verginità ritornando alle provocatorie origini con provocazioni che andrebbero ad escludere intere categorie di cittadini dalla possibilità di poter votare. NOI NON LO PERMETTEREMO GLI ANZIANI SONO LA MEMORIA E LE RADICI DEL NOSTRO POPOLO. VOTARE È UN DIRITTO DI TUTTI


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GRILLO (E I 5 STELLE) NON VOGLIONO IL DIRITTO AL VOTO

Grillo, dal suo palcoscenico, attacca direttamente il diritto al voto, un diritto che con tanti sacrifici il popolo italiano ha riconquistato con la fine della Seconda Guerra Mondiale soprattutto grazie ai partigiani che hanno donato la vita per liberare il nostro Paese dalla dittatura f4scista.

Il fondatore dei 5 Stelle parla di togliere il voto agli 80 enni in quanto troppo anziani e prossimi alla morte per poter esercitare un diritto che spetta a tutti i cittadini italiani.
Dopo aver fatto parte di tutti i governi possibili, alleandosi con tutti pur di rimanere al governo, prima con la Lega, poi con il PD e infine con tutto il parlamento per Draghi, i 5 stelle tentano di ritornare alle origini attaccando tutto e tutti e ritornano anche ad attaccare il diritto al voto, che è sancito dalla nostra costituzione.
Nel parlamento italiano e anche in quello europeo però il partito di Grillo continua a seguire i diktat imposti da UE, USA e NATO e infatti all’ultima votazione in Europa hanno pensato bene di astenersi nella votazione sul riconoscere la Russia uno Stato terrorista, dimostrando la loro fedeltà a quei poteri che hanno tanto contestato (a parole) in passato.

Adesso, solamente a parole, cercando di ricrearsi una verginità ritornando alle provocatorie origini, con provocazioni che andrebbero ad escludere intere categorie di cittadini dalla possibilità di poter votare.

NOI NON LO PERMETTEREMO
GLI ANZIANI SONO LA MEMORIA E LE RADICI DEL NOSTRO POPOLO.
VOTARE È UN DIRITTO DI TUTTI

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PD VUOLE ENTRARE IN GUERRA La nuova Segretaria del PD Elly Schlein vorrebbe che il nostro Paese entrasse definitivamente in guerra a fianco del regime di Zelenskij dichiarando: pieno supporto a Kiev anche con aiuti militari le parole della Segretaria sono state condivise da tutto il partito dimostrando che il PD ha le stesse politiche estere del Governo guidato da Giorgia Meloni. La Segretaria del “cambiamento” durante la relazione introduttiva alla direzione al Nazareno che è stata approvata in tutto e per tutto dal PD ha anche rincarato dicendo: È ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per lItalia e per lEuropa. Ho ricevuto un mandato chiaro ricostruire una identità chiara del partito che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri . La linea del PD rimane molto chiara e ben distante dall’essere minimamente di sinistra la nuova segretaria ha abbandonato sin da subito la famosa svolta a sinistra del PD portando avanti una linea uguale se non peggiore dei suoi predecessori: Entrata in guerra a fianco dei neo-n4zisti ucraini disprezzo per i lavoratori e tutto il popolo piena sudditanza a UE USA e NATO. La nuova linea del PD è identica all’agenda Draghi cioè la stessa linea che il governo di destra della Meloni sta portando avanti a dimostrazione che sono solamente due facce della stessa medaglia. IL PD SCHERZA COL FUOCO NON SI RENDONO CONTO CHE CI STANNO SPINGENDO VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE. – STOP INVIO ARMI SUBITO


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PD VUOLE ENTRARE IN GUERRA

La nuova Segretaria del PD Elly Schlein vorrebbe che il nostro Paese entrasse definitivamente in guerra a fianco del regime di Zelenskij, dichiarando: “pieno supporto a Kiev anche con aiuti militari” le parole della Segretaria sono state condivise da tutto il partito dimostrando che il PD ha le stesse politiche estere del Governo guidato da Giorgia Meloni.

La Segretaria del “cambiamento” durante la relazione introduttiva alla direzione al Nazareno che è stata approvata in tutto e per tutto dal PD, ha anche rincarato dicendo: «È ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri» .

La linea del PD rimane molto chiara e ben distante dall’essere minimamente di sinistra, la nuova segretaria ha abbandonato sin da subito la “famosa svolta a sinistra” del PD portando avanti una linea uguale, se non peggiore, dei suoi predecessori: Entrata in guerra a fianco dei neo-n4zisti ucraini, disprezzo per i lavoratori e tutto il popolo, piena sudditanza a UE, USA e NATO.
La nuova linea del PD è identica all’agenda Draghi, cioè la stessa linea che il governo di destra della Meloni sta portando avanti, a dimostrazione che sono solamente due facce della stessa medaglia.

IL PD SCHERZA COL FUOCO NON SI RENDONO CONTO CHE CI STANNO SPINGENDO VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE.
– STOP INVIO ARMI SUBITO

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LA RUSSIA NAZIONALIZZA LE AZIENDE OCCIDENTALI Il Partito Comunista della Federazione Russa guidato da Gennadij Zjuganov ha proposto alla Duma di nazionalizzare tutte le aziende aziende occidentali che sono ostili verso la Russia. Secondo il Financial Times infatti il Cremlino ha preparato uno strumento legislativo per consentire l’esproprio delle società che sono state ostili sin dall’inizio del conflitto ucraino russo ma che ancora adesso continuano ad operare in Russia e di conseguenza nazionalizzarle. Tale proposta portata avanti dal Partito Comunista della Federazione Russa pare abbia trovato terreno fertile all’interno della Duma e avrebbe avuto anche l’appoggio di Putin e del suo partito. L’occidente fino ad oggi ha pensato di poter fare la guerra al di fuori dei confini della Russia e allo stesso tempo continuare ad operare e commerciare all’interno senza alcuna conseguenza. A tutto ciò verrà presto messa la parola fine. Il Partito Comunista sostiene fortemente la proposta presentata da Gennadij Zjuganov e da tutto il Partito Comunista della Federazione Russa.


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LA RUSSIA NAZIONALIZZA LE AZIENDE OCCIDENTALI

Il Partito Comunista della Federazione Russa guidato da Gennadij Zjuganov ha proposto alla Duma di nazionalizzare tutte le aziende aziende occidentali che sono ostili verso la Russia.

Secondo il Financial Times, infatti, il Cremlino ha preparato uno strumento legislativo per consentire l’esproprio delle società che sono state ostili sin dall’inizio del conflitto ucraino – russo ma che ancora adesso continuano ad operare in Russia e di conseguenza nazionalizzarle.
Tale proposta portata avanti dal Partito Comunista della Federazione Russa pare abbia trovato “terreno fertile” all’interno della Duma e avrebbe avuto anche l’appoggio di Putin e del suo partito.

L’occidente fino ad oggi ha pensato di poter fare la guerra al di fuori dei confini della Russia e allo stesso tempo continuare ad operare e commerciare all’interno senza alcuna conseguenza. A tutto ciò verrà presto messa la parola fine.
Il Partito Comunista sostiene fortemente la proposta presentata da Gennadij Zjuganov e da tutto il Partito Comunista della Federazione Russa.

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Una delegazione del Partito Comunista con il Presidente onorario Marco Rizzo e Matteo Di Cocco dellUfficio Politico ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Díaz-Canel. Abbiamo espresso la nostra solidarietà totale contro il bloqueo degli USA un fraterno  ringraziamento per laiuto di grande amicizia verso lItalia durante la vicenda pandemica e forte apprezzamento della lotta per la pace contro limperialismo e contro lo sfruttamento; per un mondo multipolare.

Una delegazione del Partito Comunista con il Presidente onorario Marco Rizzo e Matteo Di Cocco dellUfficio Politico ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Díaz-Canel. Abbiamo espresso la nostra solidarietà totale contro il bloqueo degli USA un fraterno ringraziamento per laiuto di grande amicizia verso lItalia durante la vicenda pandemica e forte apprezzamento della lotta per la pace contro limperialismo e contro lo sfruttamento; per un mondo multipolare.


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Una delegazione del Partito Comunista, con il Presidente onorario Marco Rizzo e Matteo Di Cocco dell’Ufficio Politico, ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel. Abbiamo espresso la nostra solidarietà totale contro il bloqueo degli USA, un fraterno ringraziamento per l’aiuto di grande amicizia verso l’Italia durante la vicenda pandemica e forte apprezzamento della lotta per la pace, contro l’imperialismo e contro lo sfruttamento; per un mondo multipolare.

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Una delegazione del Partito Comunista con il Presidente onorario Marco Rizzo e Matteo Di Cocco dellUfficio Politico ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Díaz-Canel. Abbiamo espresso la nostra solidarietà totale contro il bloqueo degli USA un fraterno ringraziamento per laiuto di grande amicizia verso lItalia durante la vicenda pandemica e forte apprezzamento della lotta per la pace contro limperialismo e contro lo sfruttamento; per un mondo multipolare.


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Una delegazione del Partito Comunista, con il Presidente onorario Marco Rizzo e Matteo Di Cocco dell’Ufficio Politico, ha incontrato a Roma il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel. Abbiamo espresso la nostra solidarietà totale contro il bloqueo degli USA, un fraterno ringraziamento per l’aiuto di grande amicizia verso l’Italia durante la vicenda pandemica e forte apprezzamento della lotta per la pace, contro l’imperialismo e contro lo sfruttamento; per un mondo multipolare.

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Il presidente della Repubblica di Cuba e Segretario del Partito Comunista Cubano Miguel Diaz-Canel oggi arriverà in Italia per incontrarsi con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e con il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu. Attraverso il suo account Twitter il Ministero degli Esteri di Cuba ha comunicato che il presidente cubano farà una visita nei paesi europei incluso il nostro per partecipare in qualità di presidente del G77 Cina al Summit per un nuovo Patto finanziario globale che si terrà a Parigi dal 22 al 23 giugno. La speranza di questi incontri è che il nostro Stato (e tutta l’Europa) smetta di appoggiare il criminale Bloqueo imposto dagli USA di cui è vittima Cuba da oltre 60 anni. W CUBA SOCIALISTA W LA RIVOLUZIONE CUBANA


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Il presidente della Repubblica di Cuba e Segretario del Partito Comunista Cubano Miguel Diaz-Canel oggi arriverà in Italia per incontrarsi con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e con il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu.
Attraverso il suo account Twitter il Ministero degli Esteri di Cuba ha comunicato che il presidente cubano farà una visita nei paesi europei, incluso il nostro, per partecipare in qualità di presidente del G77 + Cina al “Summit per un nuovo Patto finanziario globale” che si terrà a Parigi dal 22 al 23 giugno.

La speranza di questi incontri è che il nostro Stato (e tutta l’Europa) smetta di appoggiare il criminale Bloqueo imposto dagli USA di cui è vittima Cuba da oltre 60 anni.

W CUBA SOCIALISTA
W LA RIVOLUZIONE CUBANA

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LUFTHANSA COMPRA ITA CON I SOLDI DELLO STATO ITALIANO Lufthansa compra il 41% di ITA Airways il restante 59% lo farà grazie ad aiuti che lo Stato italiano le fornirà denaro che sarà sottratto a tutti i cittadini per continuare a svendere e privatizzare le nostre compagnie di bandiera. Ita Airways è il frutto dello smembramento e della privatizzazione che ha subito Alitalia dopo tutti i soldi spesi dai vari governi per pagare manager messi in quel ruolo solamente per portare al fallimento la compagnia di bandiera e renderla preda dei privati. Ciò non sarebbe successo se a dirigerla ci fossero stati i lavoratori. ITA Airways è un progetto nato già fallimentare in cui hanno perso il posto di lavoro migliaia di lavoratori e gli unici a guadagnarci sarà Lufthansa. La compagnia tedesca dopo che avrà acquistato il restante 59% della compagnia italiana dovrà riassumere i 77 ex dipendenti Alitalia sotto imposizione della sentenza del giudice del Lavoro di Roma ma in questo caso lo Stato italiano per facilitare tutta l’operazione di svendita si è impegnata a fare grossi sconti. Infatti Lufthansa ha già versato 325milioni per l’acquisizione del 41% di Ita Airways e ne dovrebbe versare altri 504 per il restante 59% il nostro governo quindi apporterà degli sconti sulla seconda trance in base a quanti ex dipendenti vinceranno il ricorso (un migliaio tra Roma e Milano se facessero a loro volta causa alla nostra ex compagnia di bandiera e vincessero il ricorso). Tutta questa operazione da parte del Governo e di Lufthansa è stata fatta per facilitare la svendita della compagnia aerea italiana dopo la privatizzazione di Alitalia e per far sì che la compagnia tedesca abbia nuovi lavoratori a costo zero pagati direttamente dallo Stato Italiano con i soldi dei cittadini. Stanno svendendo tutto quello che rimane del nostro Paese a prezzi stracciati privatizzando tutti i beni dello Stato o posizionando curatori fallimentari pagati profumatamente per distruggere tutto ciò che rimane le conseguenze di tutti questi accordi però ricadono come sempre sui cittadini sui lavoratori e su chi vive del proprio del proprio lavoro. BASTA FAVORI AI PRIVATI L’ITALIA AI LAVORATORI


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LUFTHANSA COMPRA ITA
CON I SOLDI DELLO STATO ITALIANO

Lufthansa compra il 41% di ITA Airways, il restante 59% lo farà grazie ad aiuti che lo Stato italiano le fornirà, denaro che sarà sottratto a tutti i cittadini per continuare a svendere e privatizzare le nostre compagnie di bandiera.
Ita Airways è il frutto dello smembramento e della privatizzazione che ha subito Alitalia dopo tutti i soldi spesi dai vari governi per pagare manager messi in quel ruolo solamente per portare al fallimento la compagnia di bandiera e renderla preda dei privati. Ciò non sarebbe successo se a dirigerla ci fossero stati i lavoratori. ITA Airways è un progetto nato già fallimentare in cui hanno perso il posto di lavoro migliaia di lavoratori e gli unici a guadagnarci sarà Lufthansa.

La compagnia tedesca, dopo che avrà acquistato il restante 59% della compagnia italiana dovrà riassumere i 77 ex dipendenti Alitalia sotto imposizione della sentenza del giudice del Lavoro di Roma, ma in questo caso lo Stato italiano, per facilitare tutta l’operazione di svendita, si è impegnata a fare grossi sconti. Infatti Lufthansa ha già versato 325milioni per l’acquisizione del 41% di Ita Airways e ne dovrebbe versare altri 504 per il restante 59%, il nostro governo quindi apporterà degli sconti sulla seconda trance in base a quanti ex dipendenti vinceranno il ricorso (un migliaio tra Roma e Milano se facessero a loro volta causa alla nostra ex compagnia di bandiera e vincessero il ricorso).

Tutta questa operazione da parte del Governo e di Lufthansa è stata fatta per facilitare la svendita della compagnia aerea italiana dopo la privatizzazione di Alitalia e per far sì che la compagnia tedesca abbia nuovi lavoratori a costo zero, pagati direttamente dallo Stato Italiano con i soldi dei cittadini.

Stanno svendendo tutto quello che rimane del nostro Paese a prezzi stracciati, privatizzando tutti i beni dello Stato o posizionando curatori fallimentari pagati profumatamente per distruggere tutto ciò che rimane, le conseguenze di tutti questi accordi però ricadono come sempre sui cittadini, sui lavoratori e su chi vive del proprio del proprio lavoro.
BASTA FAVORI AI PRIVATI
L’ITALIA AI LAVORATORI

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LA NATO INIZIA A CEDERE SOLO L’ITALIA RIMANE SUA FEDELE SERVA Dentro alla NATO iniziano i primi screzi e i primi dissidi anche per colpa di come sta andando la guerra in Ucraina l’impiego di forze e denaro e soprattutto riguardo la propaganda di guerra che inizia a fare sempre meno presa sui cittadini europei a questo va aggiunto la veloce de-dollarizzazione del Mondo grazie ai Brics e al discorso del Presidente del Kenya che rendono ancora più aggressivi e belligeranti gli USA che stanno perdendo il controllo sempre su più Paesi area d’influenza.. In Europa secondo il Telegraph infatti Macron starebbe cercando di impedire al segretario alla Difesa britannico Ben Wallace di diventare il prossimo segretario generale della NATO. Il giornale inglese scrive che il presidente francese vuole nominare un segretario generale di uno stato membro dell’UE. Wallace è noto per le sue posizioni durissime nei confronti della Russia. Macron vorrebbe rendere il blocco meno dipendente da Washington per la sicurezza di tutto il continente andando così ad infliggere un ulteriore colpo al dominio degli USA. L’Italia invece continua a seguire (come la Gran Bretagna) le direttive aggressive e belligeranti degli USA e dell’attuale segretario della NATO sia il governo che il PD hanno ribadito il totale appoggio economico e di armamenti all’Ucraina e il M5Stelle che si è astenuto al parlamento (NON ha votato contrario) all’entrata dell’Ucraina nella NATO.


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LA NATO INIZIA A CEDERE
SOLO L’ITALIA RIMANE SUA FEDELE SERVA

Dentro alla NATO iniziano i primi screzi e i primi dissidi, anche per colpa di come sta andando la guerra in Ucraina, l’impiego di forze e denaro e soprattutto riguardo la propaganda di guerra che inizia a fare sempre meno presa sui cittadini europei, a questo va aggiunto la veloce de-dollarizzazione del Mondo grazie ai Brics e al discorso del Presidente del Kenya che rendono ancora più aggressivi e belligeranti gli USA che stanno perdendo il controllo sempre su più Paesi area d’influenza..

In Europa, secondo il Telegraph infatti Macron starebbe cercando di impedire al segretario alla Difesa britannico Ben Wallace di diventare il prossimo segretario generale della NATO.
Il giornale inglese scrive che il presidente francese vuole nominare un segretario generale di uno stato membro dell’UE. Wallace è noto per le sue posizioni durissime nei confronti della Russia.

Macron vorrebbe rendere il blocco meno dipendente da Washington per la sicurezza di tutto il continente andando così ad infliggere un ulteriore colpo al dominio degli USA. L’Italia invece continua a seguire (come la Gran Bretagna) le direttive aggressive e belligeranti degli USA e dell’attuale segretario della NATO, sia il governo che il PD hanno ribadito il totale appoggio economico e di armamenti all’Ucraina e il M5Stelle che si è astenuto al parlamento (NON ha votato contrario) all’entrata dell’Ucraina nella NATO.

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Domenica 25 giugno a Colorno (Parma) ore 15.30 La guerra in Ucraina spiegata da Stefano Orsi. Un evento dove la narrazione guerrafondaia della NATO viene smascherata un evento importante per capire e abbattere la propaganda che ogni giorno i nostri media propinano a tutto il popolo italiano.


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Domenica 25 giugno a Colorno (Parma) ore 15.30

La guerra in Ucraina spiegata da Stefano Orsi.
Un evento dove la narrazione guerrafondaia della NATO viene smascherata, un evento importante per capire e abbattere la propaganda che ogni giorno i nostri media propinano a tutto il popolo italiano.

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L’AUSTERITÀ IMPOSTA DALLA UE IMPOVERISCE IL POPOLO Il FMI finalmente ammette che l’austerità non riduce il rapporto debito/PIL. Anzi lo fa aumentare tutte le misure messe in atto dai governi tecnici che ci hanno governato da Monti fino a Draghi in cui ripetevano che che bisognava tagliare la spesa pubblica per una risollevare le sorti del Paese sono state tutte bugie bugie che con il mantra del ce lo chiede l’Europa hanno impoverito sempre di più tutti i cittadini. Il PIL è composto dalla spesa pubblica dai consumi dagli investimenti e dal saldo import/export .Vuol dire che se uno Stato aumenta la spesa pubblica di 100 miliardi il PIL aumenterà di (almeno) 100 miliardi.Se la spesa è finanziata a debito anche il debito aumenterà di 100 miliardi di euro. Ovviamente vale anche il contrario. Se uno Stato taglia la spesa pubblica di 100 miliardi il PIL diminuirà di (almeno) 100 miliardi. Il Fondo Monetario Internazionale fino ad oggi non ha mai ammesso che l’austerità non solo non facesse crescere il rapporto debito/PIL ma addirittura che lo peggiorasse. Tutte queste misure che da più di 10 anni sono state prese in Italia su lavoro e pensioni prima tra tutte il decreto lacrime e sangue della Fornero hanno impoverito centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori e hanno causato danni devastanti al tessuto economico e sociale del nostro Paese impoverendoci sempre di più e facendoci diventare sempre più dipendenti dagli altri Stati. E’ necessario uscire quanto prima dall’Unione Europea dall’Euro e dalla NATO prima che distruggano completamente l’Italia


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L’AUSTERITÀ IMPOSTA DALLA UE
IMPOVERISCE IL POPOLO

Il FMI finalmente ammette che l’austerità non riduce il rapporto debito/PIL. Anzi, lo fa aumentare, tutte le misure messe in atto dai governi tecnici che ci hanno governato da Monti fino a Draghi in cui ripetevano che che bisognava tagliare la spesa pubblica per una risollevare le sorti del Paese sono state tutte bugie, bugie che con il mantra del “ce lo chiede l’Europa” hanno impoverito sempre di più tutti i cittadini.

Il PIL è composto dalla spesa pubblica, dai consumi , dagli investimenti e dal saldo import/export .Vuol dire che se uno Stato aumenta la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL aumenterà di (almeno) 100 miliardi.Se la spesa è finanziata a debito, anche il debito aumenterà di 100 miliardi di euro. Ovviamente vale anche il contrario. Se uno Stato taglia la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL diminuirà di (almeno) 100 miliardi.

Il Fondo Monetario Internazionale fino ad oggi non ha mai ammesso che l’austerità non solo non facesse crescere il rapporto debito/PIL ma addirittura che lo peggiorasse.
Tutte queste misure che da più di 10 anni sono state prese in Italia su lavoro e pensioni, prima tra tutte il decreto “lacrime e sangue” della Fornero hanno impoverito centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori e hanno causato danni devastanti al tessuto economico e sociale del nostro Paese impoverendoci sempre di più e facendoci diventare sempre più dipendenti dagli altri Stati.

E’ necessario uscire quanto prima dall’Unione Europea, dall’Euro e dalla NATO prima che distruggano completamente l’Italia

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