Libertà per Gianfranco Castellotti

Libertà per Gianfranco Castellotti

Abbiamo appreso con sconcerto dell’arresto del compagno Gianfranco Castellotti in Turchia, in seguito a un blitz della polizia in un centro culturale di Istanbul. Castellotti si era recato in Turchia per seguire, in qualità di osservatore internazionale il processo giudiziario contro il gruppo musicale comunista “Grup Yorum”. In questi giorni insieme con musicisti e altri militanti è stato tratto in arresto con l’accusa di terrorismo. Le accuse al Gruppo Yorum si basano sui testi di alcune canzoni del gruppo, nelle quali veniva preso di mira il regime di Erdogan, e dalla militanza dei musicisti da sempre impegnati nel supportare le lotte sindacali nel paese. Tutto questo a poche settimane dall’arresto di ben seicento operai impegnati nella costruzione di un aeroporto e il divieto rivolto al partito comunista di Turchia di usare i propri simboli alle elezioni politiche .

Il Partito Comunista, nell’esprimere la propria solidairetà a Castellotti e agli altri compagni arrestati, chiedendo che il Governo Italiano si attivi per ottenere il ritorno in Italia di Gianfranco. Quest’ennesimo episodio, insieme ai recenti avvenimenti dimostra chiaramente la natura del regime di Erdogan, la sua linea antioperaia e anticomunista, strettamente connessa con la restrizione delle libertà politiche e democratiche nel Paese.

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