LE MILLE FACCE DI DI MAIO L’ex ministro degli esteri Di Maio, dopo aver detto tutto e il contrario di tutto pur di rimanere aggrappato alla poltrona, persino creare un partito suo in appoggio al PD alle ultime elezioni, tenta di ritornare alla ribalta andando a lavorare per l’UE. La stessa UE che a parole e con molta ipocrisia ha detto di lottare durante la gran parte della sua carriera nei 5 Stelle. Il nome di Luigi Di Maio, quindi, torna in lizza per un incarico prestigioso. Non in Italia, dove è di fatto sparito dai radar dopo la pesante sconfitta elettorale, ma in Europa. Secondo quanto riporta Repubblica, l’ex ministro degli Esteri è uno dei nomi più accreditati per ricoprire il ruolo di inviato Speciale dell’Unione europea per la regione del Golfo Persico. Una figura di massima importanza se la si collega al contesto internazionale attuale, dato che sarà proprio l’inviato speciale, come spiegò circa 9 mesi fa l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, a trattare “le questioni di sicurezza in quest’area che sono molto importanti per noi”. Dopo tutti i danni che ha causato da ministro degli esteri, Luigi Di Maio ci riprova e spera di tornare ad occupare una poltrona, questa volta in Europa.


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LE MILLE FACCE DI DI MAIO

L’ex ministro degli esteri Di Maio, dopo aver detto tutto e il contrario di tutto pur di rimanere aggrappato alla poltrona, persino creare un partito suo in appoggio al PD alle ultime elezioni, tenta di ritornare alla ribalta andando a lavorare per l’UE. La stessa UE che a parole e con molta ipocrisia ha detto di lottare durante la gran parte della sua carriera nei 5 Stelle.

Il nome di Luigi Di Maio, quindi, torna in lizza per un incarico prestigioso. Non in Italia, dove è di fatto sparito dai radar dopo la pesante sconfitta elettorale, ma in Europa. Secondo quanto riporta Repubblica, l’ex ministro degli Esteri è uno dei nomi più accreditati per ricoprire il ruolo di inviato Speciale dell’Unione europea per la regione del Golfo Persico. Una figura di massima importanza se la si collega al contesto internazionale attuale, dato che sarà proprio l’inviato speciale, come spiegò circa 9 mesi fa l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, a trattare “le questioni di sicurezza in quest’area che sono molto importanti per noi”.

Dopo tutti i danni che ha causato da ministro degli esteri, Luigi Di Maio ci riprova e spera di tornare ad occupare una poltrona, questa volta in Europa.

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