LA VERGOGNOSA RUSSOFOBIA DEI NOSTRI MEDIA Il 25 marzo è uscito sul Corriere della Sera, uno dei giornali più letti e influenti del nostro Paese, purtroppo, è uscito un articolo a dir poco vergognoso di Danilo Taino volto solamente ad alimentare il clima di russofobia nel nostro Paese a aumentare le simpatie per il neo-nazista Zelenskj. L’articolo ha come titolo “ Ecco perchè Putin minaccia tutti noi” e il sottotitolo recita: “Le armi per gli ucraini che muoiono anche per noi sono armi per fermare il fascismo di Putin e per impedire che si propaghi. Va detto agli italiani” E’ veramente vergognoso che un giornale di tale importanza permetta che sia stato pubblicato un articolo (con titolo in grassetti in prima pagina) così denigratorio e carico d’odio verso la Russia, soprattutto visti gli aiuti che la Russia ha sempre dato in modo disinteressato all’Italia, ultimo quello durante i primi giorni di pandemia con Camion per la disinfezione, ospedali da campo, 100 ventilatori polmonari, 500mila mascherine e 500 medici. All’Ambasciata della Federazione Russa in Italia hanno letto il materiale con sorpresa e un notevole disgusto, scrive la stampa russa. Il dipartimento diplomatico definisce l’articolo una diffamazione Di seguito la risposta dell’Ambasciata della Federazione russa in Italia al Corriere della Sera Signor direttore, abbiamo letto con stupore e un po’ di disgusto l’articolo “Così Putin minaccia tutti noi” di Danilo Taino sul Suo giornale del 25 marzo 2023. “Dal momento che ha ritenuto ammissibile concedere spazio sulle pagine del Suo quotidiano a questa pasquinata diffamatoria e oltretutto richiamarne il titolo in prima pagina, stimiamo che la posizione dell’autore sia condivisa dal comitato di redazione di uno dei giornali più influenti d’Italia. Riteniamo che non sia per noi dignitoso discutere con l’autore di questa “opera”, intrisa di un odio non celato per la Russia contemporanea e il suo popolo. Vorremmo richiamare l’attenzione della redazione del Suo giornale su quanto segue. Voi, forse, avete il dubbio primato tra gli altri media italiani nel sostenere la tesi blasfema del popolo della Russia contemporanea come “nazione fascista” governata da un “regime fascista”. Se questa è una provocazione deliberata volta a suscitare l’indignazione dei cittadini russi, e dei milioni di altre persone che hanno studiato la storia moderna a scuola, allora ha certamente raggiunto il suo obiettivo. Per coloro che non hanno studiato o che hanno dimenticato le lezioni di storia, ricordiamo che il popolo sovietico, nella lotta contro il fascismo per la libertà del proprio Paese, per la libertà dell’Europa e del mondo, ha sacrificato 27 milioni di suoi cittadini e ha subito disastri e sofferenze incalcolabili. L’odiosissima parola “fascismo” che, com’è noto, ha origine italiana, è saldamente radicata nella nostra coscienza pubblica come sinonimo di ideologia antiumana e razzista che, non solo non ha nulla in comune con la politica della Russia moderna, ma è inoltre oggetto della nostra lotta coerente e intransigente, anche contro le sue manifestazioni nelle politiche di altri Paesi. Siamo inoltre costretti a ricordare che la politica del fascismo italiano, oltre a tanti lutti e devastazioni sul territorio dell’Unione Sovietica, ha cagionato molte sofferenze allo stesso popolo italiano. Durante la Seconda guerra mondiale sul solo fronte orientale sono morte decine di migliaia di italiani. Il marchio irresponsabilmente impostoci, gli appelli a “fermare il fascismo di Putin”, che rappresenterebbe “una minaccia mortale per l’Europa e per le società europee”, a nostro avviso, sono soprattutto ad uso e consumo interno, per fomentare il sentimento russofobico nella società italiana. Contiamo sul buon senso degli italiani comuni che non sono inclini a vedere dei “fascisti” nei russi che hanno sempre avuto un’indubbia simpatia per il vostro Paese e che in molte occasioni hanno fornito un aiuto disinteressato al suo popolo. Chiediamo, signor direttore, di considerare il nostro punto di vista che riflette quello della stragrande maggioranza dei cittadini della Russia contemporanea.” NOI PENSIAMO CHE SIA PIÙ FASCISTA IL CORRIERE CON LE LISTE DI PROSCRIZIONE SUL PROPRIO GIORNALE E PER LA QUANTITÀ DI MENZOGNA CHE QUOTIDIANAMENTE DICE.


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LA VERGOGNOSA RUSSOFOBIA DEI NOSTRI MEDIA

Il 25 marzo è uscito sul Corriere della Sera, uno dei giornali più letti e influenti del nostro Paese, purtroppo, è uscito un articolo a dir poco vergognoso di Danilo Taino volto solamente ad alimentare il clima di russofobia nel nostro Paese a aumentare le simpatie per il neo-nazista Zelenskj.

L’articolo ha come titolo “ Ecco perchè Putin minaccia tutti noi” e il sottotitolo recita: “Le armi per gli ucraini che muoiono anche per noi sono armi per fermare il fascismo di Putin e per impedire che si propaghi. Va detto agli italiani”

E’ veramente vergognoso che un giornale di tale importanza permetta che sia stato pubblicato un articolo (con titolo in grassetti in prima pagina) così denigratorio e carico d’odio verso la Russia, soprattutto visti gli aiuti che la Russia ha sempre dato in modo disinteressato all’Italia, ultimo quello durante i primi giorni di pandemia con Camion per la disinfezione, ospedali da campo, 100 ventilatori polmonari, 500mila mascherine e 500 medici.

All’Ambasciata della Federazione Russa in Italia hanno letto il materiale con sorpresa e un notevole disgusto, scrive la stampa russa. Il dipartimento diplomatico definisce l’articolo una diffamazione

Di seguito la risposta dell’Ambasciata della Federazione russa in Italia al Corriere della Sera
Signor direttore,

abbiamo letto con stupore e un po’ di disgusto l’articolo “Così Putin minaccia tutti noi” di Danilo Taino sul Suo giornale del 25 marzo 2023.

“Dal momento che ha ritenuto ammissibile concedere spazio sulle pagine del Suo quotidiano a questa pasquinata diffamatoria e oltretutto richiamarne il titolo in prima pagina, stimiamo che la posizione dell’autore sia condivisa dal comitato di redazione di uno dei giornali più influenti d’Italia.
Riteniamo che non sia per noi dignitoso discutere con l’autore di questa “opera”, intrisa di un odio non celato per la Russia contemporanea e il suo popolo.
Vorremmo richiamare l’attenzione della redazione del Suo giornale su quanto segue. Voi, forse, avete il dubbio primato tra gli altri media italiani nel sostenere la tesi blasfema del popolo della Russia contemporanea come “nazione fascista” governata da un “regime fascista”. Se questa è una provocazione deliberata volta a suscitare l’indignazione dei cittadini russi, e dei milioni di altre persone che hanno studiato la storia moderna a scuola, allora ha certamente raggiunto il suo obiettivo. Per coloro che non hanno studiato o che hanno dimenticato le lezioni di storia, ricordiamo che il popolo sovietico, nella lotta contro il fascismo per la libertà del proprio Paese, per la libertà dell’Europa e del mondo, ha sacrificato 27 milioni di suoi cittadini e ha subito disastri e sofferenze incalcolabili.

L’odiosissima parola “fascismo” che, com’è noto, ha origine italiana, è saldamente radicata nella nostra coscienza pubblica come sinonimo di ideologia antiumana e razzista che, non solo non ha nulla in comune con la politica della Russia moderna, ma è inoltre oggetto della nostra lotta coerente e intransigente, anche contro le sue manifestazioni nelle politiche di altri Paesi. Siamo inoltre costretti a ricordare che la politica del fascismo italiano, oltre a tanti lutti e devastazioni sul territorio dell’Unione Sovietica, ha cagionato molte sofferenze allo stesso popolo italiano. Durante la Seconda guerra mondiale sul solo fronte orientale sono morte decine di migliaia di italiani.

Il marchio irresponsabilmente impostoci, gli appelli a “fermare il fascismo di Putin”, che rappresenterebbe “una minaccia mortale per l’Europa e per le società europee”, a nostro avviso, sono soprattutto ad uso e consumo interno, per fomentare il sentimento russofobico nella società italiana. Contiamo sul buon senso degli italiani comuni che non sono inclini a vedere dei “fascisti” nei russi che hanno sempre avuto un’indubbia simpatia per il vostro Paese e che in molte occasioni hanno fornito un aiuto disinteressato al suo popolo.
Chiediamo, signor direttore, di considerare il nostro punto di vista che riflette quello della stragrande maggioranza dei cittadini della Russia contemporanea.”

NOI PENSIAMO CHE SIA PIÙ FASCISTA IL CORRIERE CON LE LISTE DI PROSCRIZIONE SUL PROPRIO GIORNALE E PER LA QUANTITÀ DI MENZOGNA CHE QUOTIDIANAMENTE DICE.

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