La nostra solidarietà ai lavoratori della Greek Steelworks di Atene.

La nostra solidarietà ai lavoratori della Greek Steelworks di Atene.

25° giorno di sciopero alla Greek Steelworks
Quando le macchine si arrestano e la solidarietà di classe si diffonde ovunque
Temprati dalla dura lotta che ingaggiano da 25 giorni e forti del sostegno pratico dei lavoratori di ogni settore, i lavoratori della “Greek Steelworks” di Aspropyrgos, un sobborgo di Atene, continuano le agitazioni con la richiesta prioritaria della riassunzione dei 34 colleghi licenziati. In un comunicato i lavoratori chiedono alla classe operaia e agli strati popolari poveri di sostenerli con qualunque forma possibile di solidarietà:
“Rafforzare la nostra lotta ovunque”
“Alla classe operaia, ai lavoratori.
Colleghi, ascoltare la voce dei metalmeccanici!
Noi, i 400 operai della “Greek Steelworks” (Helliniki Halivourgia), siamo in sciopero, compatti, per il 16° giorno. E continuiamo! Non torniamo indietro, abbiamo scelto la via dell’onore e della dignità, per difendere il pane e il futuro dei nostri figli.
Non torneremo al lavoro, tra fuoco e ferro, per 500 € al mese. Chiediamo che i nostri 34 colleghi licenziati siano reintegrati sul posto di lavoro. La nostra lotta riguarda tutta la classe operaia.
I padroni della “Greek Steelworks” sono la testa d’ariete degli industriali.
“Greek Steelworks” è la prima industria che tenta di imporre la giornata lavorativa di 5 ore con tagli salariali, rapporti di lavoro flessibili, straordinari non retribuiti, privandoci dei diritti previdenziali con il ricatto di perdere il nostro lavoro.
I licenziamenti sono stati effettuati per intimidirci, perché la  nostra Assemblea Generale ha respinto all’unanimità la richiesta dei padroni di part-time a 5 ore al giorno, con un taglio dei salari del 40%. Nel contempo la produzione lo scorso anno è cresciuta da 196.000 a 266.000 tonnellate, a prezzo del nostro duro lavoro quotidiano, infortuni e la morte di un nostro compagno.
I profitti dell’azienda sono immensi; nonostante ciò i padroni insistono nel ricatto e se non accettiamo di lavorare come schiavi, saranno licenziari oltre 180 lavoratori.
I lavoratori delle acciaierie hanno dato la risposta giusta. Abbiamo superato la paura, i ricatti, la minaccia della fame. Siamo scesi in sciopero!
Siamo determinati. Siamo già vittoriosi. Nessuno ci può piegare!
Gli industriali, nelle fabbriche dei dintorni, aspettano di fiaccarci e vederci di ritorno al lavoro con la testa china, dopo aver firmato un contratto di 5 ore al giorno. I padroni hanno ammesso che non si aspettavano una simile battaglia! Abbiamo dimostrato che i lavoratori hanno una forza inesauribile. Da 16 giorni, 24 ore al giorno, proteggiamo il nostro sciopero. Avvertono la nostra forza e noi abbiamo imparato molto. Sappiamo distinguere gli amici dai nemici.
Facciamo affidamento sulla forza della solidarietà. Decine di organizzazioni sindacali ci sostengono dal primo giorno. Il PAME sta dalla nostra parte. Appoggiano la lotta delle acciaierie in ogni modo.
Gli operai della siderurgia non possono tornare indietro!
Se perdiamo, si apre la porta alla giornata di 5 ore e alla giungla delle relazioni industriali, quello che gli industriali desiderano. La vittoria degli operai delle acciaierie sarà una vittoria di tutta la classe operaia. È per questo che vi vogliamo dalla nostra parte.
Basta! Non passeranno il terrore, i ricatti e gli attacchi contro i lavoratori!
Sosteneteci in tutti i modi possibili: risoluzioni, annunci, comunicati stampa dei sindacati; mobilitatevi ovunque nei quartieri, nelle organizzazioni giovanili e femministe, davanti ai cancelli della fabbrica; aiuti finanziari e colletta alimentare per le famiglie degli scioperanti.
Denunciamo a tutti i lavoratori che la dirigenza della Federazione dei lavoratori nel settore metalmeccanico e del Sindacato Regionale di Eleusi, durante i 16 giorni non ha convocato un solo incontro per organizzare una campagna di solidarietà. Ci hanno “consigliato” di chinare il capo, ci calunniano e cercano di dividerci. Invitiamo i lavoratori ad aggirarli e di organizzarsi in ogni luogo di lavoro.
La vittoria sarà dura, ma sarà nostra!
Gli operai della Steelworkers non chineranno il capo
Al fianco della resistenza e della lotta popolare
Aspropyrgos 15 Novembre 2011″
La risposta al messaggio degli operai in sciopero ha visto la partecipazione di tutta la classe operaia della Grecia e ha avuto risonanza internazionale. Il rafforzamento di una genuina solidarietà di classe tra il proletariato e il supporto ai lavoratori di “Greek Steelworks” costituisce un pilastro importante e un aiuto alla continuazione di una dura lotta che va avanti da 22 giorni. Questa lotta è una lezione in fatto di organizzazione della lotta di classe dei lavoratori, che consolida una forza inesauribile. La solidarietà espressa oltre che dai sindacati dei lavoratori di altri settori, arriva quotidianamente dai contadini poveri, dai lavoratori autonomi, dagli studenti medi e universitari, dai giovani, dalle donne degli strati popolari poveri. I sindacati, i comitati di lotta, le associazioni studentesche dimostrano in modo concreto il loro pieno appoggio. La solidarietà è davvero commovente. Cibo, soldi, vestiti, e tutto ciò di cui gli scioperanti hanno bisogno nella loro aspra contesa con la plutocrazia sono forniti direttamente dalla loro classe. I lavoratori di “Greek Steelworks” stanno ricevendo la solidarietà dei lavoratori di molti paesi di tutto il mondo per la fiera lotta che stanno conducendo.

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