ECCO LA MANOVRA: EQUITÀ PER TUTTA L’ITALIA O EQUITALIA PER TUTTI?

ECCO LA MANOVRA: EQUITÀ PER TUTTA L’ITALIA O EQUITALIA PER TUTTI?

EQUITÀ PER TUTTA L’ITALIA O EQUITALIA PER TUTTI?

“I soldi si devono prendere laddove ci sono, dai poveri”

 

“Secondo una nostra stima – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre – nel triennio 2012-2014

l’impatto medio su ciascuna famiglia italiana sarà di quasi 2.500 euro, poco più di 830 euro all’anno. Se agli effetti

economici della manovra Monti aggiungiamo anche quelli esplicati dalle due manovre d’estate redatte quest’anno dal

governo Berlusconi, l’ effetto complessivo, nel periodo 2011-2014, sale a addirittura a 208 miliardi di euro. Pertanto,

il costo che ogni nucleo familiare dovrà farsi carico nel quadriennio 2011-2014, sarà pari a 8.266 euro, poco più di

2.000 euro all’anno”.

 

Non sono i 400 miliardi invocati da Profumo, il banchiere, ma è almeno la metà. E questo solo dalle tasche degli italiani e ancora non ci sono le svendite del patrimonio pubblico che ha già messo in campo l’ultima manovra targata Berlusconi.

Ma andiamo per ordine

 

1. Sviluppo? No, regali alle imprese

 

Si comincia con lo sviluppo. In realtà non si tratta di aiuti alle imprese, come potrebbe essere una politica che aiuta le imprese

a stare sul mercato soprattutto internazionale, ma una serie di sconti fiscali, ossia ‘regali’. E che faranno i padroni coi soldi risparmiati quando il mercato comunque non tira? Se questo è il sostegno allo sviluppo …

 

Art. 1 – Aiuto alla crescita economica (Ace)

1. riduzione della imposizione sui redditi derivanti dal finanziamento con capitale di rischio, è ammesso in deduzione un importo

corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio.

6. Per le aziende e le società di nuova costituzione si considera incremento tutto il patrimonio conferito.

 

Art. 2 – Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani

1. è ammesso in deduzione … un importo pari all’imposta regionale sulle attività produttive … relativa alla quota imponibile delle

spese per il personale dipendente.

a) aumentato a 10.600 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni”;

b) “Sardegna e Sicilia” aumentato a 15.200 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni”.

 

Significa che il capitale delle aziende è detraibile e quindi non viene tassato. A proposito del cuneo fiscale, ossia la differenza

tra quanto paga il costo del lavoro l’azienda e quanto riceve il lavoratore, esso viene ridotto solo dal lato dell’azienda, invece al

lavoratore restano solo gli aumenti. Bella equità.

 

2. Sostegno alle famiglie? No, riduzione delle agevolazioni

 

Art. 5 – Introduzione dell’ISEE per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali, con destinazione dei relativi

risparmi a favore delle famiglie

1. determinazione dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) al fine di rafforzare la rilevanza degli elementi di

ricchezza patrimoniale della famiglia, nonché della percezione di somme anche se esenti da imposizione fiscale. Con il medesimo

decreto sono individuate le agevolazioni fiscali e tariffarie, nonché le provvidenze di natura assistenziale che, a decorrere dal 1°

gennaio 2013, non possono essere più riconosciute ai soggetti in possesso di un Isee superiore alla soglia individuata con il decreto

stesso.

 

Questa norma è molto pericolosa, perché riduce le agevolazioni a chi dichiara il proprio patrimonio anche se questo non frutta

 

3. Fine della causa di sevizio

 

Art. 6 – Equo indennizzo e pensioni privilegiate

1. Ferma la tutela derivante dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti

dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio,

dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei

confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

 

È incredibile che nessuno si sia accorto di una norma che riporta l’Italia all’800. Sotto le mentite spoglie di combattere le pensioni privilegiate, si abroga un istituto fondamentale per il diritto dei lavoratori, la malattia per cause di servizio. Quindi, fatte

salve le norme antinfortunistiche, se un dipendente si ammala o ha un infortunio a causa del proprio lavoro non gli viene più

riconosciuta l’infermità e il rimborso della degenza. Naturalmente poliziotti e militari restano esclusi. Ci mancherebbe, dispiacere chi dovrà salvare questi sciacalli dalla furia popolare.

 

4. Salvataggio senza limite delle malefatte delle banche, la Costituzione violata

 

Art. 7 – Partecipazione italiana a banche e fondi

2. Al fine di adempiere agli impegni dello Stato italiano derivanti dalla partecipazione a Banche e Fondi internazionali è autorizzata

la spesa di 87,642 milioni di euro nell’anno 2012, di 125,061 milioni di euro nel 2013 e di 121,726 milioni di euro nel 2014.

3. Per finanziare la partecipazione italiana agli aumenti di capitale nelle Banche Multilaterali di Sviluppo, la somma di 226 milioni

di euro delle disponibilità giacenti sul conto corrente di Tesoreria

 

Art. 8 – Misure per la stabilità del sistema creditizio

1. misure di sostegno alle banche … a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane,

3. La garanzia dello Stato di cui al comma 1 è incondizionata, irrevocabile e a prima richiesta.

4. Per tale finalità è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro annui per il periodo 2012-2016.

7. Le banche … non abusare del sostegno ricevuto e conseguire indebiti vantaggi per il tramite dello stesso.

8. In caso di mancato rispetto … la Banca d’Italia, può escludere la banca interessata dall’ammissione alla garanzia di cui al comma

1, fatte salve le operazioni già in essere.

10.: a) anche nell’ambito di programmi di emissione preesistenti, …

11. La garanzia di cui al precedente comma copre il capitale e gli interessi.

 

Queste norme sono un regalo pazzesco alle banche. Ma è l’art.8 comma 3 che è da classificare come incostituzionale. Significa

che lo Stato si impegna a garantire per le banche in modo incondizionato e senza limiti. Sono operazioni di questo genere che

hanno mandato in crisi l’Irlanda, mentre sono proprio questi i provvedimenti respinti dal popolo islandese.

Questa è una spesa per cui i 200 milioni ipotizzati per 5 anni possono essere molto ma molto pochi. Quindi è una legge che è

stata varata senza la necessaria copertura finanziaria certa e verificabile. Quindi il Presidente della Repubblica che l’ha

firmata ha violato il suo ufficio più alto, che è di garante della Costituzione.

 

5. Condono gratis e mascherato agli evasori, ancora regali alle banche

 

Art. 10 – Regime premiale per favorire la trasparenza

1. e) riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento

Art. 11 – Emersione di base imponibile

1. Chiunque, a seguito delle richieste effettuate … fornisce dati e notizie non rispondenti al vero è punito ai sensi dell’articolo 76

del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

Art. 12 – Riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti a 1.000 euro e contrasto all’uso del contante

4. Le banche sono tenute ad offrire il conto corrente di cui al comma 3.

5. … c) livello dei costi coerente con finalità di inclusione finanziaria …; d) le fasce socialmente svantaggiate di clientela alle quali

il conto corrente è offerto senza spese.

9. equilibrata riduzione delle commissioni a carico dei beneficiari delle transazioni effettuate mediante carte di pagamento.

 

Altro che lotta all’evasione. Riducendo di un anno i tempi per effettuare l’accertamento, si fa un regalo straordinario agli evasori. Si calcoli che di solito la maggior parte degli accertamenti vengono notificati proprio nell’ultimo anno disponibile per l’amministrazione, quindi è proprio un colpo di spugna senza neanche pagare.

Le cosiddette ‘manette agli evasori’ sono del tutto teoriche. La Camera ha modificato questo comma nel senso che la sanzione

penale in caso di dichiarazioni non rispondenti al vero si applica solo se si configurino le specifiche fattispecie previste in ordine ai reati in materia di imposta sui redditi e sull’Iva.

La lotta alla evasione si fa andando a cercare gli evasori e non certo costringendo tutti ma proprio tutti ad aprire un

conto corrente in banca. In realtà in questo modo si amplia notevolmente la platea dei cittadini soggetti bancari. I

costi non sono affatto nulli, infatti si parla di ‘equilibrata riduzione delle commissioni’. Ma la cosa grave è che si

espongono tanti ignari cittadini poco pratici a errori nell’uso delle carte di credito e dei bancomat, nonché a intrusive proposte non desiderate da parte delle banche.

 

6. Imposta sulla casa

 

Art. 13 – Anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria

6. L’aliquota di base dell’imposta è pari allo 0,76 per cento.

7. L’aliquota è ridotta allo 0,4 per cento per l’abitazione principale e per le relative pertinenze. I comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino a 0,2 punti percentuali.

10. Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale …, si detraggono… euro 200 …

11. È riservata allo Stato la quota di imposta pari alla metà dell’importo calcolato

17. Il fondo sperimentale di riequilibrio, …, ed i trasferimenti erariali dovuti ai comuni della Regione Siciliana e della Regione

Sardegna sono ridotti in misura corrispondente al maggior gettito ad aliquota di base attribuito ai comuni dalle disposizioni recate

dal presente articolo. In caso di incapienza ciascun comune versa all’entrata del bilancio dello Stato le somme residue.

Art. 14 – Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi

13-bis. A decorrere dall’anno 2013 il fondo sperimentale di riequilibrio, … e il fondo perequativo… ed i trasferimenti erariali dovuti ai comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono ridotti in misura corrispondente al gettito derivante dalla maggiorazione standard di cui al comma 13 del presente articolo.

16. Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, il tributo è dovuto in misura non superiore al quaranta per cento

 

38. In caso di mancata collaborazione del contribuente od altro impedimento alla diretta rilevazione, l’accertamento può essere ef-

fettuato in base a presunzioni semplici …

Art. 28 – Concorso alla manovra degli Enti territoriali e ulteriori riduzioni di spese

7. Il fondo sperimentale di riequilibrio, … il fondo perequativo, …, ed i trasferimenti erariali dovuti ai Comuni della Regione Sicilia e della Regione Sardegna sono ridotti di ulteriori 1.450 milioni di euro per gli anni 2012 e successivi.

8. Il fondo sperimentale di riequilibrio, …il fondo perequativo, … Province della Regione Sicilia e della Regione Sardegna sono

ridotti di ulteriori 415 milioni di euro per gli anni 2012 e successivi.

 

Dimenticate la vecchia ICI, le prime simulazioni fanno presagire un raddoppio di quelle entità. Gli sconti per i figli sono miserie e valgono solo per chi dorme davvero uno sull’altro. Inoltre la metà di quanto i Comuni imporranno ai propri cittadini non se ne andrà per finanziare i servizi locali, ma saranno espropriati dallo Stato. Mazzate supplementari a Sicilia e Sardegna.

 

7. Aumenta la benzina, l’iva

 

Art. 15 – Disposizioni in materia di accise

Art. 16 – Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei

2. … tassa annuale di stazionamento, calcolata per ogni giorno, o frazione di esso, nelle misure di seguito indicate:

5. Sono esenti dalla tassa di cui al comma 2 le unità da diporto possedute ed utilizzate da enti ed associazioni di volontariato …

Art. 18 – Clausola di salvaguardia

1. A decorrere dal 1° ottobre 2012 fino al 31 dicembre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento sono incrementate di 2 punti.

 

Non c’è bisogno di essere un economista laureato alla Bocconi per sapere che queste tasse sono recessive e non aiutano lo sviluppo. L’iva è una tassa iniqua che colpisce tutti allo stesso modo e quindi agisce di più chi usa il proprio reddito disponibile

per comprare prodotti di prima necessità. Una tassa che viola il principio costituzionale della ‘progressività’ della tassazione.

Inoltre è davvero odioso che si tassi allo stesso modo con la tassa di stazionamento imbarcazioni di differente valore, anche dei

pescatori che ci lavorano con le barche. Invece la Chiesa riuscirà ancora a evitare questa tassa, perché farà risultare come ‘volontariato’ le proprie imbarcazioni.

 

8. Tasse sulla finanza

 

Art. 19 – Disposizioni in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari nonché su valori “scudati”

4. Le attività oggetto di rimpatrio o di regolarizzazione ai sensi … un’imposta straordinaria dell’1,5 per cento.

 

I titoli vengono tassati allo 0,1 percento nel 2012 e allo 0,15 percento dal 2013. Sembra finalmente la tanto invocata

Robin tax, ossia la tassa sulle rendite finanziarie. Tuttavia occorre ricordare che la maggior parte di chi ha davvero

ingenti capitali li tiene in forzieri all’estero e quindi si andranno a colpire ancora una volta i piccoli risparmiatori e

ancora in modo piatto, ossia non progressivo.

Ridicolo invece il provvedimento sui valori ‘scudati’, ossia su coloro che hanno approfittato dello scudo fiscale del

governo Berlusconi per far rientrare i capitali illegalmente esportati. Non solo questo nuovo provvedimento è illegittimo perché rappresenta una tassa retroattiva (infatti sono già pronti i ricorsi), ma è inattuabile perché lo scudo fiscale berlusconiano garantiva la totale anonimità (infatti molti hanno pagato solo la prima rata). Quindi è una burla, uno specchietto per le allodole.

 

9. Sopprimono gli enti ma non i posti di direttore generale

 

Art. 21 – Soppressione enti e organismi

1. … l’INPDAP e l’ENPALS sono soppressi ….

2. …I due posti di direttore generale degli Enti soppressi sono trasformati in altrettanti posti di livello dirigenziale generale

Art. 22 – Altre disposizioni in materia di enti e organismi pubblici

6. … È istituita l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, di denominata ICE…

26-sexies. … b) una rideterminazione delle modalità di svolgimento delle attività di promozione fieristica, al fine di conseguire risparmi nella misura di almeno il 20 per cento della spesa media annua per tali attività registrata nell’ultimo triennio;

 

Bel modo poi di aiutare l’opera di internazionalizzazione delle aziende italiane, tagliando la promozione delle fiere nel mondo.

10. Pensioni

Alle pensioni si potrebbero dedicare pagine e pagine. Basti dire che ogni giorno di lavoro in più dei lavoratori anziani è un

giorno di lavoro in meno per un giovane, ogni euro tolto ai pensionati è un euro dato alle banche. L’INPS ha 1.500 milioni di

attivo l’anno e sono soldi dei lavoratori, è salario differito, nonostante sull’INPS gravino tanti oneri impropri, come l’assistenza

che dovrebbe gravare sulla fiscalità generale. Quando i padroni mettono in cassa integrazione, sono i lavoratori che se la pagano con l’INPS. Quando i dirigenti di azienda prendono le superpensioni, sono i lavoratori che gliele pagano. Nonostante questo i conti dell’INPS sono in equilibrio e lo saranno sempre di più. Il metodo contributivo ha già messo le basi per un paese di bar-

boni dal momento che esso è proporzionato ai contributi versati e non all’ultima retribuzione e tra qualche anno questi contributi saranno insufficienti per garantire pensioni decenti.

Si toglie la possibilità dell’adeguamento al caro vita proprio a chi non si può più difendere perché non può scioperare. Forti coi  deboli e deboli coi forti.

Come si fa a imporre cinque anni in più di lavoro a chi per andare in pensione mancavano solo pochi mesi o poche settimane.

Quando si ventilò di slittare di un anno il pensionamento con lo ‘scalone’ di Maroni successe l’ira di dio e oggi si accetta così

supinamente questo massacro?  Del resto anche questo è incostituzionale, perché, se è vero che la pensione si matura in un dato

giorno disposto per legge, questo diritto va maturando durante tutta la carriera lavorativa. Quindi se mi manca un anno mi puoi

dare un mese in più di lavoro, se mi manca un mese mi puoi dare un giorno, ma non si può gettare in aria un diritto maturato in

decenni di lavoro.

 

11 Raddoppio dei regali di Berlusconi alle missioni di guerra

 

Art. 30 – Esigenze indifferibili

1. All’articolo 33, comma 18, della legge 12 novembre 2011, n. 183, le parole “30 giugno 2012” sono sostituite dalle parole “31 dicembre 2012” e le parole “700 milioni” sono sostituite dalle parole “1.400 milioni”.

5. La dotazione finanziaria del Fondo per la protezione civile di cui all’articolo 19 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, è incrementata di 57 milioni di euro per l’anno 2012. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, relativamente alla quota destinata allo Stato

dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

 

Cosa ci si poteva aspettare da un governo che ha un ammiraglio amico di Israele come ministro della guerra e uno che si chiama Giulio Maria Terzi di Sant’Agata come ministro degli esteri?

Gli sperperi della protezione civile viene finanziata con l’otto per mille dello Stato.

 

12 Proletarizzazione della piccola borghesia

 

Art. 31 – Esercizi commerciali

2. … libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura,

Art. 34 – Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante

2. La disciplina delle attività economiche è improntata al principio di libertà di accesso, di organizzazione e di svolgimento, fatte

salve le esigenze imperative di interesse generale, costituzionalmente rilevanti e compatibili con l’ordinamento comunitario, …

8. Sono escluse dall’ambito di applicazione del presente articolo le professioni, i servizi finanziari….

 

Anche i piccoli commercianti vengono schiacciati dalla concorrenza. Ma scusate, se le liberalizzazioni sono così belle e fanno

bene a tutti, perché proprio i servizi finanziari ne sono esclusi?

 

13 Tutto buttato nell’incolmabile pozzo nero del pagamento del debito pubblico

 

Art. 48 – Clausola di finalizzazione

1. Le maggiori entrate erariali derivanti dal presente decreto sono riservate all’Erario, per un periodo di cinque anni, per essere destinate alle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, …

 

Il tutto giustificato dal solito mantra che l’Italia è in pericolo e dobbiamo salvarla. Ma di che parlano costoro? Di riempire quel

buco incolmabile che è il debito pubblico? Chi lo ha creato e perché? Non lo hanno creato i lavoratori e non lo devono riempire

loro, se mai fosse necessario. Questo enorme disastro è stato causato dalla speculazione internazionale che da un mese all’altro

ha deciso di azzannare l’Italia per spolparla, per ridurre sul lastrico i lavoratori e i pensionati e derubare le ricchezze pubbliche.

È quello che fanno gli usurai, ti stritolano col debito odioso. Odioso perché il suo debito l’Italia lo ha già pagato, quello che resta è solo l’accumulo dei debiti fatti sui debiti, una forma aberrante che conduce all’impossibilità di riprendersi. Nonostante questa manovra lacrime e sangue il carico del debito non cala, i squali della speculazione internazionale non si placano e il costo che dobbiamo affrontare è sempre più alto.

Basta con gli stregoni di Bruxelles, basta con le manovre dettate dalla BCE.

Perché, quando l’Italia era un paese povero si potevano garantire la pensione col metodo contributivo, la scala mobile, il posto

fisso, e ora che siamo un paese ricco non più? Ora che abbiamo una capacità produttiva molte volte superiore a quella degli

anni sessanta? È tutta colpa della ‘globalizzazione’, dei cinesi? Produciamo infinitamente di più e siamo tutti (noi, i lavoratori,dico) più poveri?

C’è qualcosa di sbagliato, di insano in tutto ciò. E si chiama capitalismo!

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