AIUTI SOLO AI RICCHI E A CHI INVESTE NEL “GREEN” Lo Stato italiano sta stanziando nuovi fondi pubblici per tutte le aziende che sono state colpite dalla crisi energetica dovuta alle scelte del nostro governo di continuare ad inviare armi in Ucraiana. Se da una parte il governo continua a stanziare milioni di Euro per alimentare la guerra in Ucraina, dal altro stanzia fondi pubblici per aiutare le aziende in crisi. I fondi però saranno destinati non a tutte le aziende, piccoli commercianti, lavoratori autonomi che hanno risentito del ricaro delle bollette e carburanti, ma solo alle aziende più ricche e a coloro che hanno spostato la loro produzione verso il settore “green”. Questi fondi ovviamente sono decisi e veicolati direttamente da Bruxelles che ha imposto al nostro Stato suddito come e dove investire questi soldi. In poco più di dieci mesi, infatti, il nostro governo ha messo a disposizione quasi 50 miliardi (contro più dei 350 miliardi messi a disposizione dalla Germania) attraverso prestiti agevolati, garanzie pubbliche, ma anche sostegno a fondo perduto per far fronte alla crisi energetica e per far si che la transizione Green e quella digitale diventino sempre più importanti attraverso la produzione di impianti a energia eolica, fotovoltaico, progetti relativi all’idrogeno, produzione di batterie per le nuove auto elettrice e sviluppo del 5G. Nulla di nuovo quindi, gli aiuti andranno nuovamente a chi già è ricco, lasciando indietro tutta una fascia di persone e di piccole aziende che stanno velocemente morendo a causa dei rincari e dei quasi tre anni di pandemia da cui stiamo uscendo.


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AIUTI SOLO AI RICCHI E A CHI INVESTE NEL “GREEN”

Lo Stato italiano sta stanziando nuovi fondi pubblici per tutte le aziende che sono state colpite dalla crisi energetica dovuta alle scelte del nostro governo di continuare ad inviare armi in Ucraiana.

Se da una parte il governo continua a stanziare milioni di Euro per alimentare la guerra in Ucraina, dal altro stanzia fondi pubblici per aiutare le aziende in crisi. I fondi però saranno destinati non a tutte le aziende, piccoli commercianti, lavoratori autonomi che hanno risentito del ricaro delle bollette e carburanti, ma solo alle aziende più ricche e a coloro che hanno spostato la loro produzione verso il settore “green”.
Questi fondi ovviamente sono decisi e veicolati direttamente da Bruxelles che ha imposto al nostro Stato suddito come e dove investire questi soldi. In poco più di dieci mesi, infatti, il nostro governo ha messo a disposizione quasi 50 miliardi (contro più dei 350 miliardi messi a disposizione dalla Germania) attraverso prestiti agevolati, garanzie pubbliche, ma anche sostegno a fondo perduto per far fronte alla crisi energetica e per far si che la transizione Green e quella digitale diventino sempre più importanti attraverso la produzione di impianti a energia eolica, fotovoltaico, progetti relativi all’idrogeno, produzione di batterie per le nuove auto elettrice e sviluppo del 5G.

Nulla di nuovo quindi, gli aiuti andranno nuovamente a chi già è ricco, lasciando indietro tutta una fascia di persone e di piccole aziende che stanno velocemente morendo a causa dei rincari e dei quasi tre anni di pandemia da cui stiamo uscendo.

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