96 anni fa, l’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio GRAMSCI a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli. Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe. Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «PER VENT’ANNI DOBBIAMO IMPEDIRE A QUESTO CERVELLO DI FUNZIONARE»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione; “L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta” Antonio Gramsci.


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96 anni fa, l’8 Novembre del 1926 il regime fascista arrestava Antonio GRAMSCI a Roma e lo rinchiudeva nel carcere di Regina Coeli.
Gramsci fu accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe.

Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «PER VENT’ANNI DOBBIAMO IMPEDIRE A QUESTO CERVELLO DI FUNZIONARE»; infatti Gramsci venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione;

“L’acqua è acqua pura e libera quando scorre fra le due rive di un ruscello o di un fiume, non quando è sparsa caoticamente sul suolo, o rarefatta si libra nell’atmosfera. Chi non segue una disciplina politica è appunto materia allo stato gassoso, o materia bruttata da elementi estranei: pertanto inutile e dannosa. La disciplina politica fa precipitare queste lordure, e dà allo spirito il suo metallo migliore, alla vita uno scopo, senza del quale la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”

Antonio Gramsci.

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