Alternanza Scuola-Lavoro: Adesso parlano gli studenti

Alternanza Scuola-Lavoro: Adesso parlano gli studenti

Intervista a Nicolas Gabrielli, rappresentante dell’istituto Anco Marzio di #Roma e responsabile della Federazione Gioventù Comunista nel #Lazio.
Le lotte studentesche danno fastidio ad una “pace sociale” che viene promossa da governo ed istituzioni, affinché si distolga lo sguardo dalle reali condizioni degli studenti e dei lavoratori.
Non hanno capito che dopo la morte di Lorenzo, non esiste pace sociale che tenga.

Il #5Febbraio si torna a gridare le nostre ragioni!

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Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Studenti caricati per aver ricordato Lorenzo

Condividiamo questo post dalla pagina della Federazione Gioventù Comunista
“ROMA – STUDENTI CARICATI PER AVER RICORDATO LORENZO
Ieri sera a #Roma, mentre gli studenti di vari gruppi manifestavano per la morte di Lorenzo, giovane studente 18enne ucciso dallo sfruttamento in Alternanza Scuola lavoro, sono partite le cariche della polizia.
Ancora botte, ancora repressione, ancora sangue di noi studenti nelle strade.
Perché mantenere intatto il sistema di sfruttamento sulle nostre spalle, è la prerogativa di questo potere.
La nostra no.
La nostra é abbatterlo.
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO VA ABOLITA!”

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Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

Udine – 18enne ucciso in alternanza scuola lavoro

18 anni.
Ecco quanti ne aveva Lorenzo, ucciso da una trave in una ditta di costruzioni meccaniche: era al suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro.
L’alternanza scuola-lavoro è una pratica che puntualmente il nostro partito e la nostra giovanile hanno condannato.
Nella forma, nelle modalità, nello svolgimento, nel fine.
Si mettono i nostri figli nelle mani di aziende, ditte e multinazionali senza puntare realmente ad una formazione professionale efficiente capace di plasmare la mente e l’approccio verso il mondo del lavoro, ma il tutto si tramuta in una gara alla manodopera a basso costo.
Ragazzi e ragazzini che vengono di fatto fatti lavorare gratis, utilizzati per sostituire manodopera salariata costituendo un risparmio per le aziende e uno schiaffo in faccia a migliaia di giovani volenterosi che pensano che l’alternanza scuola lavoro, sia davvero l’occasione di approcciarsi al mondo del lavoro in maniera seria e formante.
Lorenzo non è l’unico.
Ce ne sono stati altri.
Altri ce ne saranno.
È questo il lascito di una società improntata sul risparmiare il più possibile sulla pelle degli altri, per guadagnare il più possibile con la propria.
È un mondo, che i nostri giovani non si meritano. È un mondo che i nostri figli non si meritano. È un sistema che noi insieme ai nostri figli DOBBIAMO ABBATTERE ed estirpare come una malattia.
Ci stringiamo al dolore della famiglia, dei compagni e degli amici di Lorenzo.
Ci stringiamo al dolore che morde il cuore di 4 generazioni diverse.

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SOSTENIAMO LA PROTESTA DEGLI STUDENTI. IL CENTROSINISTRA NON SE NE APPROPRI.

SOSTENIAMO LA PROTESTA DEGLI STUDENTI. IL CENTROSINISTRA NON SE NE APPROPRI.

«Il Partito Comunista sostiene la protesta degli studenti delle scuole superiori oggi in piazza in oltre cinquanta città contro la politica del governo. La protesta degli studenti che è stata promossa in tutta Italia da rappresentanti d’istituto e delle consulte studentesche con il sostegno primario e l’organizzazione del Fronte della Gioventù Comunista, ha correttamente criticato questo governo per la continuità con le politiche di smantellamento dell’istruzione pubblica. Gli studenti hanno evidenziato come anche in questa manovra siano previsti 4 miliardi di tagli all’istruzione (l’Italia è al 152° posto su 157 al mondo per la spesa pubblica destinata all’educazione), denunciando i provvedimenti spot del governo come l’istallazione delle telecamere mentre non si interviene sull’edilizia scolastica e sull’abbassamento dei costi per l’istruzione (contributi, libri di testo), e criticando fortemente le politiche europee e la loro natura. “Sono bastati pochi mesi – hanno scritto gli studenti nella piattaforma di mobilitazione – a gettare la maschera. Il “governo del cambiamento”  che parlava di abolizione della Buona Scuola ha proseguito sulla strada dei suoi predecessori, adottando tutti i disastri della riforma, dall’alternanza scuola-lavoro ai “presidi-manager”. Una protesta che non ha nulla a che vedere quindi con le strumentalizzazioni dei partiti di centrosinistra, corresponsabili per anni delle politiche di distruzione della scuola pubblica, che cercano oggi di rivendicarne la paternità per questioni di mero tornaconto elettorale. Quello di oggi è un segnale estremamente positivo che dimostra come attraverso il lavoro politico e l’organizzazione sia possibile costruire una mobilitazione di classe, criticando questo governo dall’ottica delle classi popolari e non finendo nella inutile retorica elettoralismi del PD e delle forze di sinistra, che al governo hanno applicato le stesse misure antipopolari.

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Intensifichiamo la lotta contro la privatizzazione e mercificazione della scuola

Intensifichiamo la lotta contro la privatizzazione e mercificazione della scuola

Da anni l’Unione europea ha attuato una strategia volta alla totale subordinazione dei sistemi educativi dei diversi paesi europei agli interessi del grande capitale, i monopoli.

I piani dell’UE, attuati in modo differenziato dai governi di ogni paese, rappresentano un’aggressione costante contro gli studenti e le famiglie operaie e popolari, che hanno sempre maggiori difficoltà ad accedere all’istruzione superiore a causa dell’elevato costo di questa, e anche contro gli insegnanti, le cui condizioni di lavoro stanno peggiorando in quanto la partecipazione del capitale privato nei sistemi educativi viene estesa e rafforza la mercificazione dell’istruzione.

Il sistema educativo che viene attuato nei diversi paesi dell’UE non è finalizzato all’istruzione completa, allo sviluppo personale, culturale e sociale della personalità degli studenti, ma a una conoscenza astratta e frammentata, finalizzata alla generazione di forza lavoro a basso costo, così come serve al capitale. La generalizzazione di fenomeni come stage e tirocini non retribuiti implica una situazione di assoluto sfruttamento che inoltre genera una pressione al ribasso sui salari degli altri lavoratori, così come la creazione di livelli salariali doppi o tripli all’interno delle aziende, approfondendo la divisione della classe operaia a beneficio dei capitalisti.

Nei curricula e nei contenuti dei diversi livelli di istruzione viene inoltre rafforzata la diffusione dell’ideologia capitalista e anti-comunista. Non solo il capitalismo viene promosso come l’unico possibile percorso di sviluppo, presentando i processi di privatizzazione e mercificazione sotto maschere come “imprenditorialità”, competitività, la cosiddetta Idea Europea a livello generale; ma vengono anche promosse visioni manipolate e distorte della storia, che operano propagandisticamente contro i processi di costruzione socialista in Europa e nel resto del mondo. È chiaro quindi che i figli e le figlie della classe operaia ignorino la storia, il contributo e le lotte della loro classe e assumano come propri i postulati ideologici della borghesia, i loro interessi e la loro visione reazionaria del mondo.

In molti paesi questa situazione è aggravata da una forte presenza della religione o di principi religiosi nelle scuole e nei centri educativi. Cresce la promozione di posizioni irrazionali e anti-scientifiche e ciò favorisce lo sviluppo in Europa di posizioni politiche reazionarie e xenofobe, le cui spregevoli conseguenze vediamo oggi in molti paesi.

Il Segretariato dell’Iniziativa Comunista Europea si rivolge agli studenti di tutti i livelli, alle famiglie di estrazione operaia e popolare e ai lavoratori dell’educazione, così come al movimento operaio e popolare nel suo insieme, per continuare e intensificare la lotta contro la privatizzazione e la mercificazione del sistema educativo, per l’espulsione dei capitali privati ​​da scuole e università, l’aumento dei finanziamenti per le scuole statali, per sistemi educativi esclusivamente pubblici e gratuiti, per un’educazione reale basata sulle conquiste della scienza e della tecnologia in opposizione agli interessi economici capitalistici e la visione del mondo borghese. Il raggiungimento dell’obiettivo di un tale sistema educativo è indissolubilmente legato alla lotta per un’altra società senza lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo, il socialismo.

*Dichiarazione del Segretariato dell’Iniziativa Comunista Europea sul nuovo anno scolastico

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FIRENZE. RIZZO (PC): «RICETTA SALVINI E’ USARE POLIZIOTTI CONTRO STUDENTI»

FIRENZE. RIZZO (PC): «RICETTA SALVINI E’ USARE POLIZIOTTI CONTRO STUDENTI»

«La nuova “ricetta” del ministro Salvini è usare i poliziotti contro gli studenti che manifestano per un’università accessibile a tutti al posto di pensare a mafia, corruzione e ai reali problemi». Così Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista in solidarietà agli studenti della gioventù comunista fermati a Firenze. «Fermi e perquisizioni per un semplice volantinaggio sono atti di natura chiaramente intimidatoria, fatti ancora più gravi se si pensa che sono stati attuati contro studenti che manifestavano davanti ad un’aula universitaria. Siamo di fronte ad un’involuzione autoritaria che deve essere fermata. Chiediamo un immediato incontro con il Prefetto di Firenze perché ci illumini sulle ragioni dell’accaduto».

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