Sabato 5 ottobre in piazza contro il nuovo Governo. Appello ad una manifestazione unitaria.

Sabato 5 ottobre in piazza contro il nuovo Governo. Appello ad una manifestazione unitaria.

Con il voto favorevole degli iscritti al Movimento Cinque Stelle la nascita del nuovo governo Conte, è ormai questione di ore. Il Movimento Cinque Stelle insieme con il Partito Democratico e ciò che resta della “sinistra” in Parlamento (Liberi e Uguali e Sinistra Italiana) si apprestano a formare il nuovo esecutivo nel segno della piena continuità con i precedenti. Cambia il colore ma il quadro resta uguale.

Non sarà un governo di svolta, ma un governo che proseguirà le politiche antipopolari in favore della finanza e delle grandi imprese. Un governo dei poteri forti, delle banche, dei mercati, dell’Unione Europea, della Confindustria con il sostegno esplicito degli Stati Uniti, della Nato, del Vaticano. Le manifestazioni di sostegno di tutti questi settori e la valutazione positiva espressi dai mercati non lasciano alcuna ombra di dubbio. Noi comunisti vogliamo da subito denunciare il carattere antipopolare di questo governo, invitando i lavoratori e non cadere nella trappola dei “governi amici” e non riporre false speranze in questo esecutivo.

I giornali hanno definito questo governo “giallo-rosso”. Rifiutiamo questa definizione perché il nuovo governo Conte di “rosso” non ha assolutamente nulla. È l’ennesimo prodotto della rinuncia del Movimento Cinque Stelle alle istanze più radicali e di svolta dei suoi programmi. I cinque Stelle, dopo aver accettato l’alleanza con la Lega, rafforzando Salvini e la destra, oggi si alleano con il PD pur di mantenere il proprio ruolo di governo. Poche settimane fa con il loro voto determinante hanno permesso l’elezione di Ursula Von Der Leyen a Presidente della Commissione Europea, presentandosi a livello internazionale come nuovo partito della stabilità nel nostro Paese. “Rosso” non è certamente il Partito Democratico, alfiere delle politiche antipopolari, strenuo sostenitore dell’Unione Europea e della Nato, capace attraverso la propria influenza sui sindacati confederali di legittimare le peggiori politiche contro i lavoratori spegnendone l’opposizione sociale. “Rossa” non è neppure quella sinistra residuale presente in Parlamento (Liberi e Uguali, Sinistra Italiana) che subito si è accodata al nuovo esecutivo, tanto fondamentale per i numeri della maggioranza, quanto ininfluente nella definizione delle politiche di governo, spinta solo dall’autoconservazione dei propri gruppi dirigenti e priva di qualsiasi ruolo sociale.

Non sarà questo governo a fermare la crescita della Lega e della destra, i cui provvedimenti reazionari, repressivi e razzisti hanno giustamente destato sdegno e grande preoccupazione in ampi settori delle classi popolari. Chi crede che l’alternativa a una destra nazionalista possa essere il governo diretto dall’Unione Europea si illude e fa il gioco della destra. Proprio questo governo, fatto passare mediaticamente come governo “di sinistra”, sarà un nuovo e potentissimo sponsor della crescita della destra nel nostro Paese, che già oggi appare agli occhi distratti di molti, come l’unica alternativa possibile.

In questo quadro, dominato dalla finta alternativa tra nazionalisti e europeisti è dovere dei comunisti promuovere una forte opposizione politica al governo nascente e lavorare per la formazione di un vasto fronte sociale capace di unire i lavoratori e le classi popolari, le organizzazioni sindacali di classe e le forze politiche e di movimento. Un fronte di lotta che dimostri che l’unica vera alternativa possibile è quella in cui il potere è nelle mani dei lavoratori e delle classi popolari, che ha come presupposti l’uscita dell’Unione Europea e dalla Nato, e la rottura con le politiche e gli interessi capitalistici.

Per questa ragione il Partito Comunista convoca una grande manifestazione in piazza a Roma, sabato 5 ottobre, lanciando contestualmente un appello a tutte le forze sindacali e politiche che con noi condividono la necessità di costruire un’opposizione sociale a questo governo a partecipare e organizzare insieme a noi questa manifestazione.

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