Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

Istruzioni di voto per gli italiani all’estero.

I cittadini italiani residenti all’estero possono votare il Partito Comunista. Poiché tuttavia ci sono differenze rispetto al voto per le elezioni politiche, vi invitiamo a consultare questo decalogo con alcune raccomandazioni:

1)    Per gli iscritti AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) in un paese dell’Unione Europea

Se siete iscritti AIRE e non avete espresso l’opzione di voto per le liste del paese in cui risiedete, allora avete diritto di votare per le liste italiane e potrete votare il Partito Comunista, in due diverse modalità:

a)     votare nel paese di residenza

In ciascuno dei paesi dell’UE saranno allestiti seggi: bisogna andare fisicamente a votare, non è previsto in questo caso il voto postale.

Il voto non si svolgerà lo stesso giorno rispetto all’Italia, ma sarà possibile votare il 24 e il 25 Maggio, con orari variabili a seconda della località e limitati a parte delle due giornate.

Riceverete a casa un certificato elettorale con date, orari e luogo del voto. Se non lo avete ricevuto informatevi a partire dal 21 Maggio in Consolato e richiedetelo. Sarà necessario portare il certificato al momento del voto.

A differenza delle politiche non esiste una circoscrizione estero, Ciascuno di voi sarà chiamato a esprimere il voto sulla base delle liste della Circoscrizione del vostro comune italiano di iscrizione AIRE. Le liste circoscrizionali sono 5 e così ripartite:

–       Italia nord occidentale (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia)

–       Italia nord orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna)

–       Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio)

–       Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)

–       Italia insulare (Sicilia, Sardegna)

b)    votare in Italia

In questo caso occorre presentare richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in Italia, al Comune italiano nelle cui liste elettorali si è iscritti, ma consigliamo  di presentare la richiesta con maggiore anticipo per evitare problemi amministrativi. In tal caso è necessario portare il certificato elettorale ricevuto per votare all’estero .

ATTENZIONE!  Queste opzioni si escludono a vicenda. Nessuno può votare più di una volta, nemmeno avendo la doppia cittadinanza. Votare due volte è reato penale.

2)    Per i residenti in un paese che non fa parte dell’Unione Europea

Se risiedete in un paese che non fa parte dell’UE potete votare solo tornando in Italia nel Comune di iscrizione elettorale. Questo vale indipendentemente dall’iscrizione all’AIRE .

Esistono alcune agevolazioni di viaggio per gli elettori, ma valgono per la maggior parte sul territorio nazionale. Si consiglia di informarsi e verificare, ad esempio Trenitalia ne prevede alcune.

Italiani non iscritti all’AIRE e temporaneamente in un paese dell’Unione Europea

Se non siete iscritti AIRE ma vi trovate temporaneamente all’estero per motivi di studio o di lavoro potete votare nel paese di residenza temporanea solo se avete espresso questa opzione entro il 7 Marzo. In questo caso le modalità sono le stesse degli iscritti AIRE.

Se non avete esercitato in tempo questa opzione potrete votare soltanto presentandovi al seggio in Italia nel Comune nelle cui liste elettorali siete iscritti con le modalità normali e col certificato elettorale italiano.

Per maggiori informazioni consultate il sito del Ministero e la brochure riassuntiva.

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EUROPEE. RIZZO CAPOLISTA DEL PARTITO COMUNISTA IN TUTTI I COLLEGI.

EUROPEE. RIZZO CAPOLISTA DEL PARTITO COMUNISTA IN TUTTI I COLLEGI.

Marco Rizzo guiderà le liste del Partito Comunista per le elezioni europee in tutte le circoscrizioni. A seguire una folta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici, membri del comitato centrale del Partito Comunista e studenti impegnati nelle lotte sociali. Al centro del programma del Partito Comunista l’opposizione all’Unione Europea, all’euro e alla Nato; la centralità delle lotte sociali e dei diritti dei lavoratori; la lotta alle privatizzazioni e alle politiche europee sull’agricoltura; il rilancio di un fronte internazionalista dei partiti comunisti in grado di opporsi all’avanzata della destra e alla deriva di una sinistra ormai a pieno titolo forza politica interna al sistema capitalistico.

Come già precisato l’obiettivo del Partito Comunista non è quello di alimentare illusioni sulla riformabilità dell’Unione Europea e delle sue istituzioni, ma utilizzare gli spazi mediatici e politici concessi nella campagna elettorale per trasmettere ai lavoratori e alle classi popolari le nostre parole d’ordine, la necessità del rafforzamento della costruzione del Partito Comunista e delle lotte sociali, facendo avanzare la convinzione che solo una lotta per il rovesciamento di questo sistema può portare ad un reale cambiamento delle condizioni di vita favorevole ai lavoratori e ai popoli europei.

Le liste comuniste saranno presentate tra domani e dopodomani negli uffici circoscrizionali entro i termini di legge. Siamo fiduciosi dell’esito positivo della presentazione, certi che, alla luce delle norme elettorali, non ci saranno problemi a riconoscere il PC tra i partiti esonerati dalla raccolta delle firme, vista la presentazione del simbolo composito che al suo interno ha il riferimento dell’Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa, rappresentata in Parlamento Europeo con due deputati eletti nelle fila del KKE.

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IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

IL PARTITO COMUNISTA IN CORSA PER LE ELEZIONI EUROPEE 2019.

Il Partito Comunista ha depositato questa mattina il contrassegno elettorale per la partecipazione alle elezioni europee 2019. Correremo in tutte le circoscrizioni senza necessità di raccogliere le firme in quanto membri dell’Iniziativa Comunista Europea, rappresentata al Parlamento Europeo da due deputati del KKE, e grazie al consenso apprestato dai compagni greci all’inserimento del loro simbolo nel nostro contrassegno elettorale al fine di rafforzare il presupposti stabiliti dalla legge italiana per il diritto a tale esonero. Il gesto del KKE è una testimonianza di vero internazionalismo, la prova della forza e della solidità dei legami internazionali che il Partito Comunista ha costruito in questi anni con i propri partiti fratelli.

La raccolta delle sottoscrizioni sarebbe stata uno scoglio impossibile da superare altrimenti. La legge richiede infatti 145.000 firme con quote regionali altissime (3.000 nella sola Valle d’Aosta), e dei costi ingenti necessari per le autenticazioni. Si tratta di una legge antidemocratica che ha come unico e chiaro scopo quello di favorire le forze politiche già presenti in Parlamento, spingere i partiti ad accordi forzati e innaturali, coalizzandosi con le forze maggioritarie, impedire la riorganizzazione di forze popolari alternative ai partiti esistenti.

La partecipazione alle elezioni europee non muta il nostro giudizio sulla natura irriformabile dell’Unione Europea, e delle sue istituzioni. Utilizzeremo queste settimane di campagna elettorale per denunciare la reale natura dell’Unione Europea, senza ipocrisie e opportunismi di sorta. Così come abbiamo già fatto nelle elezioni politiche del 2018, diremo chiaramente ai lavoratori e alle lavoratrici che il voto al Partito Comunista è un voto al rafforzamento della prospettiva storica di abbattimento della società capitalista e di accumulazione di forze nella direzione della costruzione di una società socialista.

L’Europa dei lavoratori e dei popoli che noi vogliamo realizzare, potrà essere costruita solo al di fuori dell’Unione Europea che è un’alleanze imperialista al cui timone ci sono le grandi società della finanza. L’Unione Europea è il principale promotore delle politiche di attacco ai diritti dei lavoratori e delle classi popolari, protagonista di guerre e responsabile della crisi. Non esiste spazio per la creazione di una società che metta in primo piano i diritti sociali nella gabbia dell’Unione Europea e dell’euro. Non esiste alcun futuro di progresso, di giustizia e di pace per le nuove generazioni in un sistema antidemocratico che mira a schiacciare i diritti e la condizione dei popoli in favore del profitto di pochi.

Crediamo sia necessario rafforzare il processo di ricostruzione comunista per dare ai lavoratori e alle classi popolari una reale alternativa alla falsa scelta tra le forze di governo e di opposizione, tra europeisti e nazionalisti, divisi nella propaganda ma sempre uniti nella difesa degli interessi della finanza e nell’approvazione di politiche antipopolari. Un’alternativa che non può essere rappresentata da liste elettorali di sinistra, prigioniere di contraddizioni politiche e prive di qualsiasi prospettiva, funzionali solo alla conservazione di vecchi gruppi dirigenti, che puntualmente si presentano a ogni elezione con nomi e simboli diversi, contribuendo solo a disorientare il proprio popolo.

Un’alternativa che dobbiamo realizzare prima di tutto nel nostro Paese, ma coordinandoci e unendoci a livello internazionale con i Partiti Comunisti per rendere più forte la nostra azione. Siamo consapevoli che la presenza del Partito Comunista alle elezioni europee è un importante segnale di rafforzamento dell’Iniziativa Comunista Europea e di tutti i partiti che, nelle difficili condizioni dell’Europa di oggi, stanno portando avanti il processo di ricostruzione comunista. Insieme con i nostri partiti fratelli e sulla base delle linee comuni che ci siamo dati affronteremo questa sfida.

Solo il rafforzamento dei comunisti può creare in Italia e in Europa i presupposti di una reale svolta politica. Per questa ragione invitiamo a votare il 26 maggio per il Partito Comunista e a prendere da subito contatto con le nostre federazioni e con i nuclei del Partito per sostenere la nostra azione.

Roma, 8 aprile 2019

Ufficio Politico
Partito Comunista

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