IL MUTUO AUMENTA? COLPA DELL’UNIONE EUROPEA. Il mutuo per tutti i cittadini aumenta a dismisura e l’Ue e il nostro governo vogliono che continui così. La Presidente della BCE Lagarde vuole continuare ad aumentare i tassi sui mutui per far sì che l’inflazione diminuisca, deprimendo l’ economia, tutto a scapito dei cittadini che sono già fortemente colpiti dalle scelte insensate dell’UE e dei nostri governi riguardo alla guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia. Solamente la parte più ricca degli Stati non risente di queste scelte e spesso sono gli stessi che le impongono e le supportano. Bisogna dire basta all’EURO, all’UE e alla NATO che vogliono il loro popolo sempre più povero e succube. Bisogna riacquistare la nostra sovranità popolare per impedire che continuino a distruggere tutto.


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IL MUTUO AUMENTA?
COLPA DELL’UNIONE EUROPEA.

Il mutuo per tutti i cittadini aumenta a dismisura e l’Ue e il nostro governo vogliono che continui così.
La Presidente della BCE Lagarde vuole continuare ad aumentare i tassi sui mutui per far sì che l’inflazione diminuisca, deprimendo l’ economia, tutto a scapito dei cittadini che sono già fortemente colpiti dalle scelte insensate dell’UE e dei nostri governi riguardo alla guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia. Solamente la parte più ricca degli Stati non risente di queste scelte e spesso sono gli stessi che le impongono e le supportano.

Bisogna dire basta all’EURO, all’UE e alla NATO che vogliono il loro popolo sempre più povero e succube. Bisogna riacquistare la nostra sovranità popolare per impedire che continuino a distruggere tutto.

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GLI OGM ARRIVANO ANCHE IN ITALIA GRAZIE AL GOVERNO MELONI Gli OGM ( organismo geneticamente modificato ) arrivano anche nel nostro Paese grazie al governo Meloni che li legalizza definitivamente. In un emendamento di due pagine incluso nel Decreto Siccità, e approvato all’unanimità dalle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato, è stato incluso il via libera alla sperimentazione in campo di organismi derivanti da Tecnologie di evoluzione assistita, i cosiddetti nuovi OGM. A firmarlo dodici senatori di Fratelli d’Italia. La preoccupazione maggiore sarebbe legata alla possibile contaminazione genetica di specie affini a quelle GM. Un rischio già appurato per gli organismi transgenici convenzionali, che però persiste anche per quelli derivanti dalle nuove tecniche di ingegneria genetica. Il settore del biologico, ad esempio, laddove si verifichi un flusso genico tra colture GM e colture tradizionali, potrebbe andare in contro ad una dannosa perdita delle certificazioni faticosamente ottenute. E, in generale, l’impatto sarebbe anche sociale, in quanto i prodotti delle Tecnologie di evoluzione assistita potrebbero concentrare ulteriormente il potere di mercato in poche MULTINAZIONALI. Gli svantaggi che avremmo dall’introduzione degli Ogm nel nostro Paese, oltre a quello di dare in mano a poche Multinazionali il dominio economico della produzione di cibo e la maggior dipendenza da esse, è anche il potenziale impatto con la salute dell’uomo, con l’ambiente e la perdita delle biodiversità, della flora e della fauna. Negli USA questa “moda” è già presente da quasi 30 anni e adesso la vogliono esportare anche da noi, non curanti degli effetti sulla salute dei cittadini. Siamo sempre più una colonia, è ora di dire basta!


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GLI OGM ARRIVANO ANCHE IN ITALIA
GRAZIE AL GOVERNO MELONI

Gli OGM ( organismo geneticamente modificato ) arrivano anche nel nostro Paese grazie al governo Meloni che li legalizza definitivamente.

In un emendamento di due pagine incluso nel Decreto Siccità, e approvato all’unanimità dalle Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato, è stato incluso il via libera alla sperimentazione in campo di organismi derivanti da Tecnologie di evoluzione assistita, i cosiddetti nuovi OGM. A firmarlo dodici senatori di Fratelli d’Italia.

La preoccupazione maggiore sarebbe legata alla possibile contaminazione genetica di specie affini a quelle GM. Un rischio già appurato per gli organismi transgenici convenzionali, che però persiste anche per quelli derivanti dalle nuove tecniche di ingegneria genetica. Il settore del biologico, ad esempio, laddove si verifichi un flusso genico tra colture GM e colture tradizionali, potrebbe andare in contro ad una dannosa perdita delle certificazioni faticosamente ottenute. E, in generale, l’impatto sarebbe anche sociale, in quanto i prodotti delle Tecnologie di evoluzione assistita potrebbero concentrare ulteriormente il potere di mercato in poche MULTINAZIONALI.

Gli svantaggi che avremmo dall’introduzione degli Ogm nel nostro Paese, oltre a quello di dare in mano a poche Multinazionali il dominio economico della produzione di cibo e la maggior dipendenza da esse, è anche il potenziale impatto con la salute dell’uomo, con l’ambiente e la perdita delle biodiversità, della flora e della fauna.

Negli USA questa “moda” è già presente da quasi 30 anni e adesso la vogliono esportare anche da noi, non curanti degli effetti sulla salute dei cittadini.
Siamo sempre più una colonia, è ora di dire basta!

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USA: PSICOSI DI GUERRA Gli USA stanno dichiarando guerra a tutta la parte del Mondo che non è soggiogata dalla loro politica e che cerca di mantenere la propria sovranità e indipendenza in politica estera. Oltre al dispiegamento di forze in Ucraina per piegare tutta l’Europa e mettere sotto assedio la Russia, e le provocazioni alla Serbia tramite il Kosovo, gli Usa (e di conseguenza la NATO) incrementano le pressioni sulla Cina cercando uno scontro armato. Gli USA infatti hanno circondato (con anche il piccolo aiuto dell’Italia che grazie al governo Meloni ha inviato la portaerei Cavour nel pacifico in funzione anti-Pechino) la Cina con le loro navi da guerra e sono pericolosamente arrivate a un passo dalla collisione tra navi militari nello Stretto di Taiwan, evitata per poco più di 100 metri . Il Pentagono ha espresso preoccupazione per le mosse aggressive delle forze armate cinesi in Asia. Pechino, invece, ha difeso le azioni della nave, perché i cosiddetti pattugliamenti in nome della “libertà navigazione” da parte degli Stati Uniti sono una provocazione. Nel suo primo intervento pubblico da quanto è diventato ministro della Difesa lo scorso marzo, Li Shangfu ha detto che la Cina deve “prevenire i tentativi di usare quella libertà di navigazione, quel passaggio innocente, per esercitare l’egemonia della navigazione”. Gli USA stanno già preparando la prossima guerra dopo quella in Ucraina, bisogna dire BASTA alla loro arroganza frutto di un imperialismo ormai morente.


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USA: PSICOSI DI GUERRA

Gli USA stanno dichiarando guerra a tutta la parte del Mondo che non è soggiogata dalla loro politica e che cerca di mantenere la propria sovranità e indipendenza in politica estera.

Oltre al dispiegamento di forze in Ucraina per piegare tutta l’Europa e mettere sotto assedio la Russia, e le provocazioni alla Serbia tramite il Kosovo, gli Usa (e di conseguenza la NATO) incrementano le pressioni sulla Cina cercando uno scontro armato.
Gli USA infatti hanno circondato (con anche il piccolo aiuto dell’Italia che grazie al governo Meloni ha inviato la portaerei Cavour nel pacifico in funzione anti-Pechino) la Cina con le loro navi da guerra e sono pericolosamente arrivate a un passo dalla collisione tra navi militari nello Stretto di Taiwan, evitata per poco più di 100 metri .

Il Pentagono ha espresso preoccupazione per le mosse aggressive delle forze armate cinesi in Asia. Pechino, invece, ha difeso le azioni della nave, perché i cosiddetti pattugliamenti in nome della “libertà navigazione” da parte degli Stati Uniti sono una provocazione. Nel suo primo
intervento pubblico da quanto è diventato ministro della Difesa lo scorso marzo, Li Shangfu ha detto che la Cina deve “prevenire i tentativi di usare quella libertà di navigazione, quel passaggio innocente, per esercitare l’egemonia della navigazione”.
Gli USA stanno già preparando la prossima guerra dopo quella in Ucraina, bisogna dire BASTA alla loro arroganza frutto di un imperialismo ormai morente.

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LA NATO VUOLE DISTRUGGERE L’EUROPA Dopo gli scontri in Kosovo di alcuni giorni fa, dove la Kfor ( forza militare internazionale guidata dalla NATO) ha caricato e manganellato i cittadini di origine serba, la Nato ha disposto il dispiegamento delle Forze di Riserva Operativa (ORF) per i Balcani occidentali, che erano pronte all’impiego in sette giorni. “Il dispiegamento di ulteriori forze Nato in Kosovo è una misura prudente per assicurare che la Kfor abbia le capacità necessarie per mantenere la sicurezza in conformità con il mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato l’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, hanno agito in modo “non professionale”, provocando “una violenza non necessaria” e una “escalation” della situazione. L’Occidente, ha aggiunto, deve mettere fine alla sua “falsa propaganda” sul Kosovo. I Paesi occidentali, ha proseguito in una dichiarazione pubblicato sul sito del ministero, “devono smettere di imputare gli incidenti in Kosovo ai Serbi disperati che pacificamente, e senza armi in mano, cercano di difendere i loro legittimi diritti e libertà”. La NATO sta perseguendo nella sua propaganda di guerra volta a destabilizzare tutta l’Europa per assumerne totalmente il controllo, sia politico che militare. L”UE è sempre più una colonia degli USA tramite la NATO e queste provocazioni sono il chiaro segnale di come vogliano piegare e sottomettere anche i pochi Stati che non seguono le loro direttive e tentano di mantenere la propria sovranità nazionale. Con continue provocazioni a Russia, Cina e Serbia i Paesi occidentali cercano sempre più lo scontro diretto e la terza guerra mondiale nucleate. DOBBIAMO FERMARLI!


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LA NATO VUOLE DISTRUGGERE L’EUROPA

Dopo gli scontri in Kosovo di alcuni giorni fa, dove la Kfor ( forza militare internazionale guidata dalla NATO) ha caricato e manganellato i cittadini di origine serba, la Nato ha disposto il dispiegamento delle Forze di Riserva Operativa (ORF) per i Balcani occidentali, che erano pronte all’impiego in sette giorni.
“Il dispiegamento di ulteriori forze Nato in Kosovo è una misura prudente per assicurare che la Kfor abbia le capacità necessarie per mantenere la sicurezza in conformità con il mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, ha dichiarato l’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli.
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, hanno agito in modo “non professionale”, provocando “una violenza non necessaria” e una “escalation” della situazione. L’Occidente, ha aggiunto, deve mettere fine alla sua “falsa propaganda” sul Kosovo. I Paesi occidentali, ha proseguito in una dichiarazione pubblicato sul sito del ministero, “devono smettere di imputare gli incidenti in Kosovo ai Serbi disperati che pacificamente, e senza armi in mano, cercano di difendere i loro legittimi diritti e libertà”.

La NATO sta perseguendo nella sua propaganda di guerra volta a destabilizzare tutta l’Europa per assumerne totalmente il controllo, sia politico che militare. L”UE è sempre più una colonia degli USA tramite la NATO e queste provocazioni sono il chiaro segnale di come vogliano piegare e sottomettere anche i pochi Stati che non seguono le loro direttive e tentano di mantenere la propria sovranità nazionale.

Con continue provocazioni a Russia, Cina e Serbia i Paesi occidentali cercano sempre più lo scontro diretto e la terza guerra mondiale nucleate.
DOBBIAMO FERMARLI!

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Colpevolmente in ritardo ricordiamo i 92anni di RAUL CASTRO Fu il primo comunista della Rivoluzione Cubana, ancor prima di Fidel. Aveva fama di incorruttibile Raul. Quando comandava il Terzo Fronte, sulla Sierra Maestra, aveva creato dal basso uno splendido esempio di Repubblica Popolare. Stava piantando i semi della futura Cuba Socialista, di cui divenne uno dei leader più amati a livello popolare. Prima Comandante delle Forze Armate Rivoluzionarie. Poi Segretario del Partito Comunista Cubano e infine Presidente. Con Fidel un legame di sangue e trascendenza. Un amore che li ha tenuti vicini ma lontani. Per oltre 40 anni mai nella stessa macchina, mai nella stessa piazza, mai nella stessa città. Perché in caso di attentato uno dei due potesse comunque continuare a guidare la Rivoluzione. I maligni dicevano di lui che viveva all’ombra del potente fratello, che stava sempre due passi indietro a Fidel. Non hanno capito che se gli stava due passi indietro era per coprirgli le spalle. Il 3 Giugno ha compiuto 92 Anni. Una vita per la Rivoluzione. AUGURI COMANDANTE RAUL CASTRO!


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Colpevolmente in ritardo ricordiamo i 92anni di RAUL CASTRO

Fu il primo comunista della Rivoluzione Cubana, ancor prima di Fidel.
Aveva fama di incorruttibile Raul. Quando comandava il Terzo Fronte, sulla Sierra Maestra, aveva creato dal basso uno splendido esempio di Repubblica Popolare.
Stava piantando i semi della futura Cuba Socialista, di cui divenne uno dei leader più amati a livello popolare.
Prima Comandante delle Forze Armate Rivoluzionarie. Poi Segretario del Partito Comunista Cubano e infine Presidente.
Con Fidel un legame di sangue e trascendenza.
Un amore che li ha tenuti vicini ma lontani. Per oltre 40 anni mai nella stessa macchina, mai nella stessa piazza, mai nella stessa città. Perché in caso di attentato uno dei due potesse comunque continuare a guidare la Rivoluzione.
I maligni dicevano di lui che viveva all’ombra del potente fratello, che stava sempre due passi indietro a Fidel.
Non hanno capito che se gli stava due passi indietro era per coprirgli le spalle.
Il 3 Giugno ha compiuto 92 Anni. Una vita per la Rivoluzione.
AUGURI COMANDANTE RAUL CASTRO!

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SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI, PARTECIPA ALLO SCIOPERO! Martedì 6 giugno, in piazza Santi Apostoli a Roma ci sarà la manifestazione dei lavoratori delle telecomunicazioni i quali hanno indetto uno sciopero contro i continui tagli al personale da parte delle aziende, per la difesa di oltre 20 mila posti di lavoro, e per rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese. Queste sono le rivendicazioni dei lavoratori e dei sindacati che hanno indetto lo sciopero, esponendo tutta la loro contrarietà ai piani di scorporo dell’intera industria e servizi delle principali aziende di telecomunicazioni con le conseguenti drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero. Le ragioni dello sciopero delle telecomunicazioni sono state riassunte all’interno di un documento che è stato inviato al ministero del Lavoro e alla Commissione di garanzia per gli scioperi in cui le Organizzazioni Sindacali dichiarano di aver esperito con Asso telecomunicazioni Asstel la procedura di raffreddamento con esito negativo il giorno 12 aprile 2023 e con il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione in data 19 aprile 2023, anche questa con esito negativo. L’intero settore delle telecomunicazioni è in subbuglio dai call center che hanno altissimi livelli di dumping salariale e contrattuale, fino ad arrivare alla vertenza ormai storica sul futuro e sul destino di Tim. Negli altri paesi questo settore strategico è stato spesso difeso anche dai governi, in Italia la classe politica continua invece a fare finta di non vedere le difficoltà che si vivono all’interno delle telecomunicazioni. Sono più di 30 anni che nel nostro paese manca la volontà politica di difendere i lavoratori e gli interessi nazionali. Il continuo indebolimento del settore delle telecomunicazioni, non significa infatti solo peggioramento delle condizioni di lavoro, precarietà e licenziamenti, ma pure esporre un settore strategico alle acquisizioni di multinazionali straniere. Anche in questo ambito quindi la lotta per i diritti dei lavoratori e la battaglia per la sovranità nazionale sono strettamente collegate. Per queste ragioni il Partito Comunista invita ad aderire e a partecipare allo sciopero.


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SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI,
PARTECIPA ALLO SCIOPERO!

Martedì 6 giugno, in piazza Santi Apostoli a Roma ci sarà la manifestazione dei lavoratori delle telecomunicazioni i quali hanno indetto uno sciopero contro i continui tagli al personale da parte delle aziende, per la difesa di oltre 20 mila posti di lavoro, e per rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese.
Queste sono le rivendicazioni dei lavoratori e dei sindacati che hanno indetto lo sciopero, esponendo tutta la loro contrarietà ai piani di scorporo dell’intera industria e servizi delle principali aziende di telecomunicazioni con le conseguenti drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero.

Le ragioni dello sciopero delle telecomunicazioni sono state riassunte all’interno di un documento che è stato inviato al ministero del Lavoro e alla Commissione di garanzia per gli scioperi in cui le Organizzazioni Sindacali dichiarano di aver esperito con Asso telecomunicazioni Asstel la procedura di raffreddamento con esito negativo il giorno 12 aprile 2023 e con il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione in data 19 aprile 2023, anche questa con esito negativo.
L’intero settore delle telecomunicazioni è in subbuglio dai call center che hanno altissimi livelli di dumping salariale e contrattuale, fino ad arrivare alla vertenza ormai storica sul futuro e sul destino di Tim.

Negli altri paesi questo settore strategico è stato spesso difeso anche dai governi, in Italia la classe politica continua invece a fare finta di non vedere le difficoltà che si vivono all’interno delle telecomunicazioni.
Sono più di 30 anni che nel nostro paese manca la volontà politica di difendere i lavoratori e gli interessi nazionali. Il continuo indebolimento del settore delle telecomunicazioni, non significa infatti solo peggioramento delle condizioni di lavoro, precarietà e licenziamenti, ma pure esporre un settore strategico alle acquisizioni di multinazionali straniere. Anche in questo ambito quindi la lotta per i diritti dei lavoratori e la battaglia per la sovranità nazionale sono strettamente collegate.

Per queste ragioni il Partito Comunista invita ad aderire e a partecipare allo sciopero.

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🔴 GRANDE PARTECIPAZIONE IN TUTTA ITALIA CONTRO LA GUERRA! Oggi 2 Giugno in tutta Italia le iniziative del Comitato Referendum Ripudia la Guerra hanno riempito le piazze e le strade del nostro paese, per ricordare ancora come l’Articolo 11 della nostra Costituzione deve essere difeso ogni giorno, soprattutto in questo momento storico. Contro la Guerra, per la Pace!


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🔴 GRANDE PARTECIPAZIONE IN TUTTA ITALIA CONTRO LA GUERRA!

Oggi 2 Giugno in tutta Italia le iniziative del Comitato Referendum Ripudia la Guerra hanno riempito le piazze e le strade del nostro paese, per ricordare ancora come l’Articolo 11 della nostra Costituzione deve essere difeso ogni giorno, soprattutto in questo momento storico.

Contro la Guerra, per la Pace!

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LA SCHLEIN VOTA PER IL PNRR USATO PER LE ARMI La nuova segretaria del PD si dimostra essere uguale ai suoi predecessori (e uguale a tutti i leader dei partiti di sistema) mantenendo la posizione guerrafondaia e atlantista del proprio partito. Infatti la Schlein ha dichiarato che il PD sarebbe stato contrario all’utilizzo del Pnrr usato per inviare armi in Ucraina, ma subito dopo ha votato a favore del piano al parlamento Europeo. La segretaria del Pd Elly Schlein, durante una diretta Instagram, si è espressa sulla possibilità che le risorse del Pnrr possano essere usate per la produzione di armi e munizioni da inviare all’Ucraina: “Chiederemo un impegno nero su bianco a Giorgia Meloni”. “Abbiamo due punti fermi. Primo, non abbiamo alcun dubbio sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo. Come siamo favorevoli all’avanzamento di una difesa comune europea”. “Secondo, non è per noi accettabile utilizzare le risorse Pnrr e coesione per produrre munizioni e armamenti. Soprattutto in Italia dove c’è un governo che è sempre stato ambiguo sul Pnrr. I fatti però hanno dimostrato tutto il contrario con il partito di Elly Schlein che ha votato a favore del Pnrr usato per fornire armi all’Ucraina facendo si chè il piano passasse con un plebiscito al parlamento Europeo. Come previsto si continuerà a spingere per dare nuove armi al governo di Kiev grazie all’introduzione di nuove misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro che verranno tolti direttamente ai cittadini di tutti gli stati UE (tra cui anche il nostro) che saranno costretti a continuare a pagare per intero il prezzo di questa guerra. Con il rischio di una terza guerra mondiale nucleare.


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LA SCHLEIN VOTA PER IL PNRR USATO PER LE ARMI

La nuova segretaria del PD si dimostra essere uguale ai suoi predecessori (e uguale a tutti i leader dei partiti di sistema) mantenendo la posizione guerrafondaia e atlantista del proprio partito.
Infatti la Schlein ha dichiarato che il PD sarebbe stato contrario all’utilizzo del Pnrr usato per inviare armi in Ucraina, ma subito dopo ha votato a favore del piano al parlamento Europeo.

La segretaria del Pd Elly Schlein, durante una diretta Instagram, si è espressa sulla possibilità che le risorse del Pnrr possano essere usate per la produzione di armi e munizioni da inviare all’Ucraina: “Chiederemo un impegno nero su bianco a Giorgia Meloni”.

“Abbiamo due punti fermi. Primo, non abbiamo alcun dubbio sul pieno supporto all’Ucraina con ogni mezzo. Come siamo favorevoli all’avanzamento di una difesa comune europea”.

“Secondo, non è per noi accettabile utilizzare le risorse Pnrr e coesione per produrre munizioni e armamenti. Soprattutto in Italia dove c’è un governo che è sempre stato ambiguo sul Pnrr.

I fatti però hanno dimostrato tutto il contrario con il partito di Elly Schlein che ha votato a favore del Pnrr usato per fornire armi all’Ucraina facendo si chè il piano passasse con un plebiscito al parlamento Europeo. Come previsto si continuerà a spingere per dare nuove armi al governo di Kiev grazie all’introduzione di nuove misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro che verranno tolti direttamente ai cittadini di tutti gli stati UE (tra cui anche il nostro) che saranno costretti a continuare a pagare per intero il prezzo di questa guerra.
Con il rischio di una terza guerra mondiale nucleare.

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TUTTE LE SCUSE DELLA SCHLEIN Il PD all’ultima tornata elettorale ha preso una batosta come non succedeva da tempo, moltissmi capoluoghi e comuni sono passati, chi al ballottaggio chi al primo turno, al centro destra decretando una completa debacle della nuova segretaria del PD Elly Schlein. La Schlein ha subito dichiarato:”il vento a favore delle destre è ancora forte e c’è ancora. Sapevamo che sarebbe stato difficile, non si cambia in due mesi e ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente” e al termine della segreteria nazionale del partito, la Schlein ha aggiunto: “È evidente che da soli non si vince”. Le parole della nuova segretaria del PD tentano da una parte di nascondere la disfatta con il pretesto del poco tempo avuto a disposizione per cambiare il suo partito, dall’altra apre nuovamente a qualsiasi tipo di alleanze pur di risalire nei sondaggi dimostrando che ciò che interessa loro è soltanto la poltrona e continuare i loro servilismo verso l’Unione Europea, la NATO e le multinazionali e la finanza. Inoltre la Schlein parla di “vento a favore delle destre” cercando di collocare il suo PD nell’area di sinistra, quando in realtà PD e Fratelli d’Italia hanno praticamente la stessa linea per quanto riguarda la politica economica ed estera. SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA. I cittadini hanno smesso di votare PD (e piano piano si stanno accorgendo che non è un partito di sinistra, ma bensì di destra) dopo aver provato sulla loro pelle anni e anni di governi locali, regionali e nazionali guidati proprio da quel PD che ha fatto alleanze con tutti pur di rimanere al governo (alle ultime comunali a Trapani il PD si è presentato alleato con la Lega) e che ha fatto le peggiori leggi antipopolari della nostra repubblica.


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TUTTE LE SCUSE DELLA SCHLEIN

Il PD all’ultima tornata elettorale ha preso una batosta come non succedeva da tempo, moltissmi capoluoghi e comuni sono passati, chi al ballottaggio chi al primo turno, al centro destra decretando una completa debacle della nuova segretaria del PD Elly Schlein.

La Schlein ha subito dichiarato:”il vento a favore delle destre è ancora forte e c’è ancora. Sapevamo che sarebbe stato difficile, non si cambia in due mesi e ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente” e al termine della segreteria nazionale del partito, la Schlein ha aggiunto: “È evidente che da soli non si vince”.

Le parole della nuova segretaria del PD tentano da una parte di nascondere la disfatta con il pretesto del poco tempo avuto a disposizione per cambiare il suo partito, dall’altra apre nuovamente a qualsiasi tipo di alleanze pur di risalire nei sondaggi dimostrando che ciò che interessa loro è soltanto la poltrona e continuare i loro servilismo verso l’Unione Europea, la NATO e le multinazionali e la finanza. Inoltre la Schlein parla di “vento a favore delle destre” cercando di collocare il suo PD nell’area di sinistra, quando in realtà PD e Fratelli d’Italia hanno praticamente la stessa linea per quanto riguarda la politica economica ed estera. SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.
I cittadini hanno smesso di votare PD (e piano piano si stanno accorgendo che non è un partito di sinistra, ma bensì di destra) dopo aver provato sulla loro pelle anni e anni di governi locali, regionali e nazionali guidati proprio da quel PD che ha fatto alleanze con tutti pur di rimanere al governo (alle ultime comunali a Trapani il PD si è presentato alleato con la Lega) e che ha fatto le peggiori leggi antipopolari della nostra repubblica.

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Come c’era da aspettarsi giungono notizie inquietanti dal Copasir riguardo alle azioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Oggi ha presentato un ennesimo decreto per l’invio di armi all’Ucraina. Sì, avete letto bene: ancora armi! Non solo si tratta del settimo provvedimento di questo tipo, ma è anche il secondo approvato durante il governo Meloni. È evidente che questa amministrazione non ha intenzione di fermarsi nella sua politica totalmente piegata sul volere della UE e della NATO. Ancora una volta, i contenuti del decreto sono secretati, come se ci fossero segreti da nascondere. Ma perché tutto questo mistero? Cosa stanno cercando di nasconderci? È inquietante pensare che decisioni così importanti e che coinvolgono la vita di tutti noi siano prese di nascosto, senza alcuna trasparenza. Meritiamo di essere informati e di avere la possibilità di esprimere le nostre opinioni su una questione tanto delicata come questa. È evidente che il governo si preoccupa più di proteggere i propri interessi politici che di garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. È triste vedere come la segretezza sia diventata una modus operandi, privando la popolazione del diritto di conoscere la verità. È ora di alzare la voce e chiedere responsabilità! Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a decisioni così controverse e prive di trasparenza. È per questo che continuiamo a supportare @Referendum Ripudia la Guerra ed è per questo che il 2 Giugno saremo nelle piazze di tutta Italia per difendere l’articolo 11 della nostra Costituzione!


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Come c’era da aspettarsi giungono notizie inquietanti dal Copasir riguardo alle azioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Oggi ha presentato un ennesimo decreto per l’invio di armi all’Ucraina. Sì, avete letto bene: ancora armi!

Non solo si tratta del settimo provvedimento di questo tipo, ma è anche il secondo approvato durante il governo Meloni. È evidente che questa amministrazione non ha intenzione di fermarsi nella sua politica totalmente piegata sul volere della UE e della NATO.

Ancora una volta, i contenuti del decreto sono secretati, come se ci fossero segreti da nascondere. Ma perché tutto questo mistero? Cosa stanno cercando di nasconderci?

È inquietante pensare che decisioni così importanti e che coinvolgono la vita di tutti noi siano prese di nascosto, senza alcuna trasparenza. Meritiamo di essere informati e di avere la possibilità di esprimere le nostre opinioni su una questione tanto delicata come questa.

È evidente che il governo si preoccupa più di proteggere i propri interessi politici che di garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. È triste vedere come la segretezza sia diventata una modus operandi, privando la popolazione del diritto di conoscere la verità.

È ora di alzare la voce e chiedere responsabilità! Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a decisioni così controverse e prive di trasparenza. È per questo che continuiamo a supportare @Referendum Ripudia la Guerra ed è per questo che il 2 Giugno saremo nelle piazze di tutta Italia per difendere l’articolo 11 della nostra Costituzione!

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LA NATO USA IL KOSOVO PER PROVOCARE LA SERBIA E PER COLPIRE LA RUSSIA La NATO crea ancora conflitti all’interno del nostro continente, lo fa in Kosovo provocando la Serbia e i cittadini di etnia serba, infatti sono 52 i serbi rimasti feriti negli scontri a Zvecan, uno dei quattro Comuni del nord a maggioranza serba, altri 41 sono tra i militari del contingente NATO Kfor, tra cui 14 militari italiani. La Serbia si è opposta ad applicare le sanzioni alla Russia e ha aumentato gli storici legami Il Kosovo da sempre attua politiche antiserbe, kosovarizzazione dei territori storicamente serbi, con repressione, discriminazione e violenza contro le popolazione serba, l’anno scorso volevano obbligare i serbi ad avere documenti e targhe kosovare, ieri ha imposto sindaci di etnia albanese in comuni a maggioranza serba. A Zvecan, una delle città coinvolte, 45 chilometri a Nord della capitale Pristina, la polizia kosovara e del contingente NATO hanno spruzzato gas al peperoncino per respingere una folla di serbi che ha sfondato una barricata di sicurezza e ha cercato di entrare con la forza nell’edificio del Comune, stando ad alcuni testimoni. I serbi coinvolti nella protesta si sono seduti per terra rifiutandosi di muoversi. I militari, hanno lanciato gas lacrimogeni e bombe sonore. La situazione tesa in Kosovo è colpa degli USA, quando nel ‘99 il democratico Bill Clinton decise di bombardare la Serbia per distogliere l’attenzione dal caso Lewinski. Una guerra totalmente illegittima, senza nessuna autorizzazione dell’ONU, colpendo obiettivi civili, usando uranio impoverito con oltre 13 mila vittime e creando il Kosovo a tavolino per avere una enclave nei Balcani punto di appoggio e controllo verso la Russia e la Turchia e sempre in chiave antieuropea. La Cina intanto, tramite la sua portavoce del Ministro degli Esteri dichiara di sostenere “gli sforzi di Belgrado a tutela della sua sovranità e integrità territoriale contro le azioni unilaterali intraprese dalle Istituzioni provvisorie di autogoverno a Pristina” e “chiede l’attuazione dell’obbligo di istituire un’associazione/comunità di municipalità a maggioranza serba, esortando la Nato a rispettare seriamente la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi interessati a favore della pace regionale”. BASTA PROVOCAZIONI BASTA IMPERIALISMO USA BASTA NATO


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LA NATO USA IL KOSOVO PER PROVOCARE LA SERBIA E PER COLPIRE LA RUSSIA

La NATO crea ancora conflitti all’interno del nostro continente, lo fa in Kosovo provocando la Serbia e i cittadini di etnia serba, infatti sono 52 i serbi rimasti feriti negli scontri a Zvecan, uno dei quattro Comuni del nord a maggioranza serba, altri 41 sono tra i militari del contingente NATO Kfor, tra cui 14 militari italiani.

La Serbia si è opposta ad applicare le sanzioni alla Russia e ha aumentato gli storici legami

Il Kosovo da sempre attua politiche antiserbe, kosovarizzazione dei territori storicamente serbi, con repressione, discriminazione e violenza contro le popolazione serba, l’anno scorso volevano obbligare i serbi ad avere documenti e targhe kosovare, ieri ha imposto sindaci di etnia albanese in comuni a maggioranza serba.
A Zvecan, una delle città coinvolte, 45 chilometri a Nord della capitale Pristina, la polizia kosovara e del contingente NATO hanno spruzzato gas al peperoncino per respingere una folla di serbi che ha sfondato una barricata di sicurezza e ha cercato di entrare con la forza nell’edificio del Comune, stando ad alcuni testimoni. I serbi coinvolti nella protesta si sono seduti per terra rifiutandosi di muoversi. I militari, hanno lanciato gas lacrimogeni e bombe sonore.

La situazione tesa in Kosovo è colpa degli USA, quando nel ‘99 il democratico Bill Clinton decise di bombardare la Serbia per distogliere l’attenzione dal caso Lewinski. Una guerra totalmente illegittima, senza nessuna autorizzazione dell’ONU, colpendo obiettivi civili, usando uranio impoverito con oltre 13 mila vittime e creando il Kosovo a tavolino per avere una enclave nei Balcani punto di appoggio e controllo verso la Russia e la Turchia e sempre in chiave antieuropea.

La Cina intanto, tramite la sua portavoce del Ministro degli Esteri dichiara di sostenere “gli sforzi di Belgrado a tutela della sua sovranità e integrità territoriale contro le azioni unilaterali intraprese dalle Istituzioni provvisorie di autogoverno a Pristina” e “chiede l’attuazione dell’obbligo di istituire un’associazione/comunità di municipalità a maggioranza serba, esortando la Nato a rispettare seriamente la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi interessati a favore della pace regionale”.

BASTA PROVOCAZIONI
BASTA IMPERIALISMO USA
BASTA NATO

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