I GIGANTI DEL WEB ELUDONO 50 MILIARDI DI TASSE E…


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I GIGANTI DEL WEB ELUDONO 50 MILIARDI DI TASSE E IL GOVERNO LASCIA FARE

I 4 giganti del web che operano nel nostro paese continuano ad evadere o a eludere le tasse, mentre il governo fa di tutto per non vederli e non sanzionarli, accanendosi e tartassando solamente il popolo già stremato.

Così i 4 colossi hanno evaso al nostro Stato più di 50 miliardi di euro di tasse: l’aliquota media risulta pari al 15,1% nel 2022 (ma ad esempio Amazon paga solamente il 4% grazie alle agevolazioni avute dai governi Conte e Draghi), inferiore a quella teorica del 21,9%, media calcolata in base al paese in cui le multinazionali hanno sede.

Secondo uno studio di Mediobanca, nel 2022 circa un terzo dell’utile ante imposte delle maggiori WebSoft mondiali è stato tassato in paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale di 13,6 miliardi di euro nel 2022 e di 50,7 miliardi di euro cumulati nei quattro anni 2019-2022.

Il governo finge di non vedere, non si pone il problema e preferisce attaccare e accanirsi sul proprio popolo continuando a tartassarlo e a prosciugarlo dei pochi risparmi rimasti, salvaguardando sempre la parte più ricca del paese, Confindustria compresa.
Per risollevare le casse pubbliche basterebbe che i colossi del Web e le grandi aziende pagassero ciò che devono senza avere continuamente privilegi da parte dello Stato. Il governo classista della Meloni, sulla scia dei precedenti, preferisce invece prosciugare i lavoratori.

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IN PENSIONE A 71 ANNI GRAZIE ALLA MELONI Il governo Meloni…


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IN PENSIONE A 71 ANNI GRAZIE ALLA MELONI

Il governo Meloni è riuscito a peggiorare persino la disastrosa riforma Fornero sulle pensioni: tutti gli italiani saranno costretti a lavorare per un periodo maggiore a fronte di una retribuzione minore.
Le modifiche all’attuale legge pensionistica da parte del governo saranno solo peggiorative con “Quota 103”: sarà penalizzata l’opzione donna e l’Ape sociale con aumento del requisito anagrafico; tutto questo senza toccare però la rigida struttura della legge Fornero, ormai in vigore da oltre un decennio.

Attualmente l’intervallo dell’attuale età pensionabile normale nei paesi Ocse è compreso tra 62 (eccetto la Turchia dove è molto più bassa) e 67 anni; in futuro, sulla base delle misure legislative, l’età pensionabile media normale nell’Ocse aumenterà di due anni a 66,3 anni per un uomo entrato nel mercato del lavoro nel 2022. In Italia si prevede che raggiungerà i 71 anni!!!

Chi inizia a lavorare ora dunque andrà in pensione a 71 anni. Tutto questo mentre si viene a sapere che l’INPS ha raggiunto nel 2021 un nuovo record maturando un utile netto di 44 miliardi di euro. Si finisce di lavorare che si è sempre più vecchi; quando la pensione non resta solo un miraggio, è sempre più misera. Ci raccontano che bisogna fare sacrifici, che non ci sono soldi, ma intanto l’INPS aumenta i profitti sulla pelle dei lavoratori.
Tutto grazie al governo Meloni che è riuscito a peggiorare persino la riforma Fornero attuata durante il governo Monti.

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IL PD VUOLE ALTRI AIUTI ALL’UCRAINA La deputata Lia Quartapelle chiede…


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IL PD VUOLE ALTRI AIUTI ALL’UCRAINA

La deputata Lia Quartapelle chiede ufficialmente agli USA altri aiuti economici e militari da destinare al dittatore Zelenskij e lo fa con una lettera firmata da 130 parlamentari europei (di centrodestra e centrosinistra, tra cui anche Giulio Tremonti) comunicandolo attraverso un post su Twitter che recita:

“Insieme a più di 130 parlamentari europei abbiamo scritto ai rappresentanti USA perché approvino al più presto il pacchetto a sostegno dell’Ucraina. Dobbiamo evitare divisioni e ritardi. Slava ukraini”

Intanto gli USA hanno già approvato il nuovo pacchetto di aiuti a Zeenskij di 200 milioni di dollari, ben lontani dai 61 miliardi richiesti da Zelenskij per continuare la guerra.

Il servilismo verso la NATO e gli USA dei deputati del PD sta arrivando a livelli vergognosi: più realisti del re, si confermano i migliori alleati italiani dell’imperialismo atlantista e del nazismo ucraino.

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VERGONA ITALIANA ALLA VOTAZIONE ONU Il nostro Paese continua a collezionare…


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VERGONA ITALIANA ALLA VOTAZIONE ONU

Il nostro Paese continua a collezionare vergognose brutte figure astenendosi nuovamente alla votazione ONU sul cessate il fuoco a Gaza.

L’Italia rimane ancora una volta indifferente di fronte ai crimini contro l’umanità che Israele continua a commettere a Gaza contro persone inermi, uomini, donne e bambini, che muoiono sotto le bombe della sola democrazia del Medio Oriente, come i media al libro paga amano definire l’occupante sionista posizionandosi così tra i complici silenziosi di questo genocidio.

In tutto questo i politici israeliani confessano candidamente di essere indifferenti al rischio di fare vittime civili. Secondo il portavoce dell’IDF ”l’enfasi è sul danno, non sulla precisione”, mentre il ministro della Difesa, Yoav Gallant, precisa: “non abbiamo restrizioni, uccideremo con ogni mezzo tutti coloro contro cui combattiamo”.
Secondo la stampa israeliana “i bombardamenti a Gaza sono una fabbrica di omicidi di massa di civili innocenti”, aggiungendo “l’esercito israeliano non ha freni, i dati mostrano uccisioni senza precedenti“, secondo il New York Times “I civili a Gaza vengono uccisi dal fuoco israeliano a un ritmo storicamente inaudito“. Persino il mite Segretario Generale delle N.U., Antonio Guterres, afferma: “Stiamo assistendo a un massacro di civili che non ha precedenti dal tempo della mia nomina, nel gennaio 2017.

Il nostro Paese ancora una volta ha perso l’occasione di posizionarsi dalla parte giusta della storia preferendo seguire la linea guerrafondaia imposta da USA e NATO.

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LULA SI RIFIUTA DI INCONTRARE ZELENSKIJ Il Presidente Lula si…


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LULA SI RIFIUTA DI INCONTRARE ZELENSKIJ

Il Presidente Lula si è rifiutato di incontrare il dittatore ucraino prima di recarsi in Argentina per l’insediamento di Javier Milei e prima di recarsi nuovamente negli USA per elemosinare ancora soldi e armi per continuare la guerra.

“Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un incontro a Luiz Inácio Lula da Silva mentre si recava in Argentina per l’inaugurazione di Javier Milei. Lula, che in quel momento stava partecipando al vertice di Rio, non ha accettato. Le fonti fanno notare che il momento dell’incontro e le circostanze sono sembrate insolite: Zelensky si è fermato in Brasile per rifornire il suo aereo per sole due ore. Il ministero degli Esteri brasiliano ha inviato il ministro dell’Europa e del Nord America per incontrarlo. Un incontro di questo tipo in una base aerea, senza preparazione e senza preavviso, è molto raro” ha dichiarato ai giornali un diplomatico brasiliano.

Lula si nega all’incontro con Zelenskij affermando la sua indipendenza dall’influenza degli USA.

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CON I PRIVATI PAGHEREMO IL 56% IN PIU’ LE BOLLETTE Grazie…


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CON I PRIVATI PAGHEREMO IL 56% IN PIU’ LE BOLLETTE

Grazie alla fine del mercato tutelato le grandi aziende private che imporranno i prezzi vorranno guadagnare ancora di più, facendolo sulla pelle dei cittadini.
I cittadini saranno costretti ad abbandonare i loro vecchi contratti e stipularne di nuovi con le aziende private che potranno imporre il prezzo che vogliono aumentandolo rispetto a quello tutelato per guadagnare ancora di più e prendendo per il collo i cittadini già martoriati dalla crisi economica e dall’inflazione.

L’Istat ha già certificato per quest’anno che chi è entrato nel mercato libero paga il 56,7% in più rispetto a chi è ancora nel mercato tutelato, tradotto significa che la famiglia tipo che consuma 2700 KW/h all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 KW paga nel mercato libero la bellezza di 433 euro in più su base annua rispetto a chi è nella maggior tutela, una tassa, quindi, che al governo Meloni, visto che lo stesso Governo non ha mai creduto e voluto la proroga del mercato tutelato, condannando il popolo a dover pagare sempre di più a scapito di un servizio sempre peggiore.

Il Governo fa un altro favore ai privati arricchendoli ancora di più, seguendo l’agenda Draghi e ciò che l’Europa ci ha sempre chiesto: la svendita completa del nostro Paese. Il tutto facendolo pagare direttamente ai cittadini, dimostrando ancora una volta che la Meloni e il suo governo sono servi dei potenti, dell’UE e della NATO.

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LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA Milano, 12 dicembre 1969, ore 16.37. Nella…


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LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Milano, 12 dicembre 1969, ore 16.37.
Nella Banca Nazionale dell’Agricoltura una bomba esplode, provocando 17 morti e 88 feriti.
Pochi giorni dopo, l’anarchico Pinelli, cade “misteriosamente” dal quarto piano della Questura di Milano.
Quello fu l’evento che spianò la strada in Italia a numerosi attentati, compiuti da organizzazioni neofasciste, supportate dalla complicità dello Stato.

A 54 anni da quella strage, abbiamo assistito a numero processi, depistaggi e assoluzioni, ma ciò che rimane chiaro è che la borghesia quando ha difronte a sé un forte movimento operaio che lotta, non ha alcuno scrupolo nel mettere in atto i suoi strumenti più spregiudicati e aggressivi.

MANO FASCISTA, STRAGE DI STATO!

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LE AUTO ELETTRICHE INQUINANO MOLTO PIU’ DELLE VECCHIE A COMBUSTIONE I…


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LE AUTO ELETTRICHE INQUINANO MOLTO PIU’ DELLE VECCHIE A COMBUSTIONE

I governi europei stanno spingendo i loro popoli a sostituire le loro vecchie auto a benzina con le nuove costosissime auto elettriche in nome del green e di una fantomatica transizione energetica che come unico scopo ha quello di arricchire ulteriormente le grandi multinazionali.

Si viene così a scoprire che le auto elettriche sono molto più inquinanti delle vecchie auto a combustione, infatti un’auto elettrica contiene in media 207 kg di minerali vari, tra cui grafite, rame, cobalto, nickel, terre rare, litio e manganese (usati per la costruzione delle parti elettriche ed elettroniche) contro i 33,6 kg di un’auto tradizionale: 6 volte la quantità di minerali usati per un’auto tradizionale. Queste materie prime sono concentrate in un numero limitato di paesi. Le quote più elevate riguardano il Congo per il cobalto (66%), l’Australia per il litio (54%), la Cina per la grafite naturale (65%) e le terre rare (65%) e il Sud Africa per il platino (72%); I paesi mediterranei, e in particolare quelli europei, hanno una disponibilità limitata di tali risorse; solo il Marocco è compreso tra i primi tre produttori mondiali di fosforo.

Le auto elettriche quindi non sono così ecologiche come i produttori e i nostri governi le dipingono e oltre al grossissimo problema ancora non risolto su come smaltire le batterie esauste, adesso si viene a scoprire che consumano molto di più delle vecchie auto, segno che la svolta green tanto sbandierata serve solo a favorire i guadagni delle grandi case produttrici imponendo al popolo di sostituire la propria auto

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GLI USA HANNO SEMPRE BISOGNO DI UN CONFLITTO Gli USA hanno…


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GLI USA HANNO SEMPRE BISOGNO DI UN CONFLITTO

Gli USA hanno sempre bisogno di avere un nemico e di creare guerre e tensioni in giro per il Mondo. Abbandonato il dittatore Zelenskij, adesso hanno spostato la loro attenzione sulla Cina(con relative tensioni in Taiwan e Filippine contro il governo cinese) ma soprattutto fiancheggiando l’occupante sionista nel genocidio del popolo Palestinese a Gaza.
Infatti, gli Stati Uniti hanno usato il loro potere di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e hanno bloccato una bozza di risoluzione preparata dagli Emirati Arabi Uniti per un cessate il fuoco immediato nella zona di conflitto tra Palestina e Israele. Tredici dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza hanno votato a favore della risoluzione: Cina, Russia, Francia (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza), Albania, Brasile, Ghana, Gabon, Emirati Arabi Uniti, Malta, Mozambico, Svizzera, Ecuador e Giappone. Solamente il Regno Unito si è astenuto e ovviamente gli USA hanno votato contro imponendo a tutta l’ONU il proprio veto.

️Il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Polyansky, sul blocco da parte degli Stati Uniti della risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza:
“I nostri colleghi degli Stati Uniti sotto i nostri occhi hanno letteralmente emesso una sentenza di morte nei confronti di migliaia, se non decine di migliaia, di civili in Palestina e in Israele, compresi donne e bambini, così come del personale delle Nazioni Unite che cercava di aiutarli. La storia non dimenticherà queste azioni di Washington”.

Gli USA continuano a destabilizzare il mondo cercando di affermare costantemente il loro predominio sostenendo dittature e fiancheggiando genocidi.

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GLI STATI UNITI CONTRO IL CESSATE IL FUOCO UMANITARIO A…


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GLI STATI UNITI CONTRO IL CESSATE IL FUOCO UMANITARIO A GAZA

Mentre Gaza va verso il collasso a causa della tremenda operazione messa in atto dall’occupante sionista, gli Stati Uniti d’America all’interno del Consiglio di Sicurezza ONU fanno di tutto per evitare che si arrivi a un cessate il fuoco umanitario.

Così, mentre le vittime della guerra nel territorio Palestinese superano le 17mila persone, è lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ad avvertire su come non ci sia nessuna protezione per i civili:

«Negli ultimi due mesi, un incubo umanitario ha travolto la popolazione di Gaza. Ho scritto al Consiglio di Sicurezza invocando l’articolo 99 perché siamo a un punto di rottura, esiste il rischio elevato di un collasso totale del sistema di sostegno umanitario a Gaza, che avrebbe conseguenze devastanti».

Ma nessuno si stupisce: ormai è chiara la volontà dell’occupante sionista, e del suo partner militare, di portare a termine un’operazione che va avanti da 75 anni, senza considerare le conseguenze sulle vite di chi aspira a vivere in pace nella propria terra e nel proprio stato.

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