ATTACCANO LE LOTTE CON LA SCUSA DEI RAVE PARTY Provate a leggere approfonditamente il primo decreto del governo. Scoprirete che coi rave party, di cui NON siamo sostenitori, c’entra molto poco. È tutto rivolto ad aumentare la repressione che per occupazioni di scuole, fabbriche o sedi istituzionali, anche simboliche, fatte da parte di lavoratori, studenti o comitati di lotta vari, effettuate da più di 50 persone, ci potrà essere la reclusione da 3 a 6 anni e multe altissime. Un decreto gravissimo che non dovrà diventare legge, vista la situazione economica e sociale, e i possibili moti di protesta che si manifesteranno molto presto, questo governo mostra subito il vero volto, e se la sinistra è il servo dei grandi gruppi multinazionali e della NATO, la destra si mostra come il cane da guardia del sistema.


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ATTACCANO LE LOTTE CON LA SCUSA DEI RAVE PARTY

Provate a leggere approfonditamente il primo decreto del governo. Scoprirete che coi rave party, di cui NON siamo sostenitori, c’entra molto poco.
È tutto rivolto ad aumentare la repressione che per occupazioni di scuole, fabbriche o sedi istituzionali, anche simboliche, fatte da parte di lavoratori, studenti o comitati di lotta vari, effettuate da più di 50 persone, ci potrà essere la reclusione da 3 a 6 anni e multe altissime.
Un decreto gravissimo che non dovrà diventare legge, vista la situazione economica e sociale, e i possibili moti di protesta che si manifesteranno molto presto, questo governo mostra subito il vero volto, e se la sinistra è il servo dei grandi gruppi multinazionali e della NATO, la destra si mostra come il cane da guardia del sistema.

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PAVIA – Via Torino 40, sede comunale decentrata Nord-Est Venerdì 4 Novembre ore 21 Incontro pubblico, lancio della Federazione di Pavia Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio Con Alessandro PASCALE


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PAVIA – Via Torino 40, sede comunale decentrata Nord-Est
Venerdì 4 Novembre ore 21
Incontro pubblico, lancio della Federazione di Pavia
Per rafforzare il Partito, per l’Unità Comunista all’interno di un Fronte Ampio
Con Alessandro PASCALE

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W LULA, FORA BOLSONARO Lula torna a vincere in Brasile contro il candidato reazionario di estrema destra Bolsonaro. Il nuovo presidente ha già dichiarato più volte che riallaccerà i rapporti commerciali con Cuba e col Venezuela (tuttora colpiti dalla guerra economica e commerciale statunitense), non riconoscerà Guaidó come presidente venezuelano e che rafforzerà i rapporti con tutti i Paesi socialisti dell’America latina e non solo. Insieme Lula, uno dei fondatori dei BRICS, festeggiano anche i presidenti di Cuba, Venezuela, Honduras, Cile, Perù, Messico e Colombia nella vittoria contro il candidato sostenuto dagli USA. La vittoria di Lula è un altro schiaffo all’imperialismo Statunitense.


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W LULA, FORA BOLSONARO

Lula torna a vincere in Brasile contro il candidato reazionario di estrema destra Bolsonaro.
Il nuovo presidente ha già dichiarato più volte che riallaccerà i rapporti commerciali con Cuba e col Venezuela (tuttora colpiti dalla guerra economica e commerciale statunitense), non riconoscerà Guaidó come presidente venezuelano e che rafforzerà i rapporti con tutti i Paesi socialisti dell’America latina e non solo.
Insieme Lula, uno dei fondatori dei BRICS, festeggiano anche i presidenti di Cuba, Venezuela, Honduras, Cile, Perù, Messico e Colombia nella vittoria contro il candidato sostenuto dagli USA.

La vittoria di Lula è un altro schiaffo all’imperialismo Statunitense.

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Il Partito Comunista arriva anche a Pavia. Se sei interessato contattaci. Rafforziamo il Partito, per l’unità dei comunisti, in un fronte ampio. I Comunisti sono il motore del cambiamento. Segui la pagina👉👉👉 https://bit.ly/PaviaPC


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Il Partito Comunista arriva anche a Pavia. Se sei interessato contattaci.
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I Comunisti sono il motore del cambiamento.
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Apprendiamo con immenso dispiacere la notizia della morte del compagno Renato Kovacic di Alessandria di soli 71 anni. Il compagno Kovacic, ex operaio michelin, malato di tumore e licenziato proprio per quel motivo ha sempre lottato contro le ingiustizie. Continueremo a lottare come ci ha insegnato e ci stringiamo al dolore della sua famiglia.


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Apprendiamo con immenso dispiacere la notizia della morte del compagno Renato Kovacic di Alessandria di soli 71 anni. Il compagno Kovacic, ex operaio michelin, malato di tumore e licenziato proprio per quel motivo ha sempre lottato contro le ingiustizie.
Continueremo a lottare come ci ha insegnato e ci stringiamo al dolore della sua famiglia.

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RIGASSIFICATORE PIOMBINO: CENTROSINISTRA E CENTRODESTRA UNITE. CONTRO IL POPOLO Con estremo entusiasmo il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha firmato il via libera alla nave rigassificatrice di Piombino che avvelenerà gli abitanti dell’area interessata e sarà estremamente inquinante e pericolosa per il territorio. Dicono che la nave rimarrà in esercizio per tre anni e entro 45 giorni, per prescrizione assoluta, Snam deve indicare dove montare la piattaforma. Il presidente Giani ha dichiarato inoltre che il rigassificatore è necessario per tutti gli italiani e che si prende la “totale responsabilità della decisione”. Giani quindi si dichiara soddisfatto di avvelenare i cittadini della sua regione e di mettere a rischio il territorio. Per fortuna che questi politici erano per le politiche green durante le loro campagne elettorali, adesso dimostrano tutta la loro ipocrisia e odio verso i loro cittadini attuando politiche diametralmente opposte a quelle di cui si son riempiti la bocca fino a pochi mesi fa. Oltretutto per il gas proveniente da navi metaniere inquinantissime, un gas che viene dagli USA e che costa 40 volte il gas che prendevamo dalla Russia. Si chiama Shale gas ed è prodotto in modo devastante per il territorio. Veramente un successo targato centrosinistra centrodestra unite, contro i piombinesi, i toscani, ma in realtà contro tutto il popolo. Infatti è grazie a loro che stiamo pagando bollette salatissime e continueremmo a pagarle salatissime.


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RIGASSIFICATORE PIOMBINO: CENTROSINISTRA E CENTRODESTRA UNITE. CONTRO IL POPOLO

Con estremo entusiasmo il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha firmato il via libera alla nave rigassificatrice di Piombino che avvelenerà gli abitanti dell’area interessata e sarà estremamente inquinante e pericolosa per il territorio.

Dicono che la nave rimarrà in esercizio per tre anni e entro 45 giorni, per prescrizione assoluta, Snam deve indicare dove montare la piattaforma.

Il presidente Giani ha dichiarato inoltre che il rigassificatore è necessario per tutti gli italiani e che si prende la “totale responsabilità della decisione”.
Giani quindi si dichiara soddisfatto di avvelenare i cittadini della sua regione e di mettere a rischio il territorio. Per fortuna che questi politici erano per le politiche green durante le loro campagne elettorali, adesso dimostrano tutta la loro ipocrisia e odio verso i loro cittadini attuando politiche diametralmente opposte a quelle di cui si son riempiti la bocca fino a pochi mesi fa.

Oltretutto per il gas proveniente da navi metaniere inquinantissime, un gas che viene dagli USA e che costa 40 volte il gas che prendevamo dalla Russia. Si chiama Shale gas ed è prodotto in modo devastante per il territorio. Veramente un successo targato centrosinistra centrodestra unite, contro i piombinesi, i toscani, ma in realtà contro tutto il popolo.
Infatti è grazie a loro che stiamo pagando bollette salatissime e continueremmo a pagarle salatissime.

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LAMEZIA TERME (CZ) Civico Trame Via degli Oleandri 5 5 Novembre ore 15.30 Incontro pubblico Con Salvatore CATELLO Uff. Politico PC Marco RIZZO Segretario Generale PC Per rafforzare il Partito, per l’unità Comunista all’interno di un fronte ampio. Contro la Guerra Contro NATO Contro le Sanzioni alla Russia Contro l’invio di Armi Contro il carovita


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LAMEZIA TERME (CZ)
Civico Trame Via degli Oleandri 5
5 Novembre ore 15.30
Incontro pubblico
Con Salvatore CATELLO Uff. Politico PC
Marco RIZZO Segretario Generale PC

Per rafforzare il Partito, per l’unità Comunista all’interno di un fronte ampio.
Contro la Guerra
Contro NATO
Contro le Sanzioni alla Russia
Contro l’invio di Armi
Contro il carovita

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Spagna 29 ottobre 1938, le Brigate Internazionali vengono ritirate. “Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli, figli della Spagna immortale, e nei giorni più duri della nostra guerra, quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata, foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali, che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo, il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio”. “La Pasionaria” Dolores IBARRURI Nell’autunno del ’38, su pressione delle democrazie occidentali impegnate nella politica di “non intervento”, il governo repubblicano decise il ritiro dal fronte delle Brigate Internazionali uno dei momenti più alti dell’internazionalismo proletario, tenendo una parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona. Dei 59.380 volontari accorsi in Spagna da cinquanta diversi paesi per combattere il fascismo, i caduti furono 9.934 mentre 7.686 furono feriti gravemente. Salutando col pugno rigorosamente a destra e all’altezza della fronte.


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Spagna 29 ottobre 1938, le Brigate Internazionali vengono ritirate. “Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli, figli della Spagna immortale, e nei giorni più duri della nostra guerra, quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata, foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali, che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo, il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio”.
“La Pasionaria” Dolores IBARRURI

Nell’autunno del ’38, su pressione delle democrazie occidentali impegnate nella politica di “non intervento”, il governo repubblicano decise il ritiro dal fronte delle Brigate Internazionali uno dei momenti più alti dell’internazionalismo proletario, tenendo una parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona.
Dei 59.380 volontari accorsi in Spagna da cinquanta diversi paesi per combattere il fascismo, i caduti furono 9.934 mentre 7.686 furono feriti gravemente.
Salutando col pugno rigorosamente a destra e all’altezza della fronte.

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LUANA D’ORAZIO UCCISA DI NUOVO La giustizia non è uguale per tutti e la sentenza sul caso Luana D’Orazio ne è l’ennesima riprova. Oggi il pm ha accolto il patteggiamento dei titolari della ditta in cui lavorava Luana D’Orazio, l’operaia morta il 3 maggio del 2021 mentre lavorava all’orditoio schiacciata da una macchina. La giudice per l’udienza preliminare, Francesca Scarlatti, ha accolto il patteggiamento su cui avevano concordato pubblica accusa e legali di due dei tre imputati per il decesso della 22enne, accusati di omicidio colposo e rimozione di cautele antinfortunistiche. La condanna sarà solamente di due anni per i titolari dell’azienda, due anni in cui non vedranno neanche un giorno di carcere per aver ucciso una lavoratrice costretta a lavorare senza misure di sicurezza per aumentare la produzione e i profitti dell’azienda. Secondo gli accertamenti,l’orditoio per la campionatura al quale lavorava Luana D’Orazio aveva i dispositivi di sicurezza disattivati. L’incidente sarebbe avvenuto mentre il macchinario viaggiava ad alta velocità, una fase in cui le saracinesche di protezione dovrebbero rimanere abbassate. Ma non solo. Lo stesso macchinario era utilizzato in maniera non conforme. La 22enne, infatti, secondo la perizia, rimase agganciata a una sbarra che sporgeva più del dovuto rispetto a quanto stabilito dal costruttore. Il blocco del cancello di sicurezza dell’orditoio avrebbe fruttato l’8% di produzione in più rispetto a un macchinario con il dispositivo di sicurezza integro. La giustizia non esiste, dipende solo dai rapporti di forza nella società, ed oggi i lavoratori sono divisi, senza coscienza e disorganizzati.


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LUANA D’ORAZIO UCCISA DI NUOVO

La giustizia non è uguale per tutti e la sentenza sul caso Luana D’Orazio ne è l’ennesima riprova.

Oggi il pm ha accolto il patteggiamento dei titolari della ditta in cui lavorava Luana D’Orazio, l’operaia morta il 3 maggio del 2021 mentre lavorava all’orditoio schiacciata da una macchina. La giudice per l’udienza preliminare, Francesca Scarlatti, ha accolto il patteggiamento su cui avevano concordato pubblica accusa e legali di due dei tre imputati per il decesso della 22enne, accusati di omicidio colposo e rimozione di cautele antinfortunistiche.

La condanna sarà solamente di due anni per i titolari dell’azienda, due anni in cui non vedranno neanche un giorno di carcere per aver ucciso una lavoratrice costretta a lavorare senza misure di sicurezza per aumentare la produzione e i profitti dell’azienda.

Secondo gli accertamenti,l’orditoio per la campionatura al quale lavorava Luana D’Orazio aveva i dispositivi di sicurezza disattivati. L’incidente sarebbe avvenuto mentre il macchinario viaggiava ad alta velocità, una fase in cui le saracinesche di protezione dovrebbero rimanere abbassate. Ma non solo. Lo stesso macchinario era utilizzato in maniera non conforme. La 22enne, infatti, secondo la perizia, rimase agganciata a una sbarra che sporgeva più del dovuto rispetto a quanto stabilito dal costruttore.
Il blocco del cancello di sicurezza dell’orditoio avrebbe fruttato l’8% di produzione in più rispetto a un macchinario con il dispositivo di sicurezza integro.

La giustizia non esiste, dipende solo dai rapporti di forza nella società, ed oggi i lavoratori sono divisi, senza coscienza e disorganizzati.

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A 100 anni dalla marcia su Roma. OGGI ANTIFASCISMO È ANTIGLOBALISMO E ANTICAPITALISMO. Il fascismo oggi non è più l’olio di ricino e il manganello, bensì il pensiero unico del totalitarismo globalista e liberista, quello che non fa pagare tasse alle multinazionali, quello che invia armi e sanziona, quello che fa le discriminazioni su base pseudosanitaria, quello del Corriere della Sera che mette all’indice chi si oppone. Poi certo fascismo è anche la violenza provocatoria di chi inquina le piazze della protesta, tanto più quando glielo “fanno fare”. Funzionale al PD e al partito di Repubblica, in veste di un antifascismo elettorale sempre pronto ad esser rilanciato, questo fascismo, rappresenta semmai la moderna versione della ‘strategia della tensione’, vedi l’assalto alla Cgil e dintorni.


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A 100 anni dalla marcia su Roma.
OGGI ANTIFASCISMO È ANTIGLOBALISMO E ANTICAPITALISMO.

Il fascismo oggi non è più l’olio di ricino e il manganello, bensì il pensiero unico del totalitarismo globalista e liberista, quello che non fa pagare tasse alle multinazionali, quello che invia armi e sanziona, quello che fa le discriminazioni su base pseudosanitaria, quello del Corriere della Sera che mette all’indice chi si oppone. Poi certo fascismo è anche la violenza provocatoria di chi inquina le piazze della protesta, tanto più quando glielo “fanno fare”. Funzionale al PD e al partito di Repubblica, in veste di un antifascismo elettorale sempre pronto ad esser rilanciato, questo fascismo, rappresenta semmai la moderna versione della ‘strategia della tensione’, vedi l’assalto alla Cgil e dintorni.

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IL NUOVO GOVERNO È IDENTICO A QUELLO PRECEDENTE. FEDELE ALLA NATO Il nuovo governo con a capo Giorgia Meloni sarà perfettamente identico a quello appena passato di Draghi. La prima mossa fatta dalla Meloni, appena si è insediata, è stata infatti quella di giurare assoluta fedeltà alla NATO e alle politiche atlantiste, così da rassicurare subito gli USA sull’indirizzo che il nuovo governo prenderà per quanto riguarda le politiche internazionali. Subito dopo aver rassicurato gli USA ha dichiarato inoltre che saranno mantenute le sanzioni alla Russia e che l’Italia continuerà a inviare armi all’Ucraina mandando un chiaro messaggio a Zelenskij: Non sei solo, l’Italia sarà sempre con l’Ucraina”. L’indirizzo del nuovo governo appena nato è molto chiaro, continuare a portare avanti le stesse identiche politiche antipopolari e schiave di NATO, USA e UE del governo precedente guidato da Draghi. A pagarne le conseguenze di queste politiche sarà il popolo che si vedrà aumentare ancora, in maniera esponenziale, le bollette con un caro-vita sempre più asfissiante con il rischio concreto di migliaia di chiusure di attività e con la perdita di milioni di posti di lavoro.


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IL NUOVO GOVERNO È IDENTICO A QUELLO PRECEDENTE.
FEDELE ALLA NATO

Il nuovo governo con a capo Giorgia Meloni sarà perfettamente identico a quello appena passato di Draghi.

La prima mossa fatta dalla Meloni, appena si è insediata, è stata infatti quella di giurare assoluta fedeltà alla NATO e alle politiche atlantiste, così da rassicurare subito gli USA sull’indirizzo che il nuovo governo prenderà per quanto riguarda le politiche internazionali.
Subito dopo aver rassicurato gli USA ha dichiarato inoltre che saranno mantenute le sanzioni alla Russia e che l’Italia continuerà a inviare armi all’Ucraina mandando un chiaro messaggio a Zelenskij: Non sei solo, l’Italia sarà sempre con l’Ucraina”.

L’indirizzo del nuovo governo appena nato è molto chiaro, continuare a portare avanti le stesse identiche politiche antipopolari e schiave di NATO, USA e UE del governo precedente guidato da Draghi.

A pagarne le conseguenze di queste politiche sarà il popolo che si vedrà aumentare ancora, in maniera esponenziale, le bollette con un caro-vita sempre più asfissiante con il rischio concreto di migliaia di chiusure di attività e con la perdita di milioni di posti di lavoro.

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