Risoluzione dell’INIZIATIVA COMUNISTA sul Vertice Europeo di Sicurezza e Difesa comuni del 19 e 20 dicembre.

Risoluzione dell’INIZIATIVA COMUNISTA sul Vertice Europeo di Sicurezza e Difesa comuni del 19 e 20 dicembre.

Il Vertice dell’UE del 19 e 20 dicembre 2013 approfondisce le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea e incrementa la parassitaria spesa militare.

 

I Partiti partecipanti alla “INIZIATIVA dei Partiti Comunisti e Operai per lo studio e l’elaborazione delle questioni europee e il coordinamento delle loro attività” ritengono che le decisioni che si stanno adottando al Vertice Europeo del 19 dicembre 2013 confermano la natura imperialista e militarista dell’Unione Europea e rafforzano ancora di più delle capacità militari aggressive e interventiste dell’Unione Europea e dei suoi Stati Membri.

In una situazione globale nella quale si sta intensificando l’aggressività imperialista contro la classe operaia e i popoli, in cui si stanno acutizzando le contraddizioni tra i poli e le potenze imperialiste, in cui l’intensificazione della lotta operaia e popolare acquisisce particolarmente importanza, le decisioni che si stanno adottando nel Vertice Europeo promuovono e facilitano un maggiore intervento europeo politico e militare in paesi terzi, come premessa sempre più necessaria per la creazione delle condizioni per il rafforzamento dell’esportazione di capitali e il controllo delle risorse naturali a beneficio del profitto dei monopoli europei. Queste sono misure concordate in funzione dell’urgente necessità di sostenere il capitale monopolista europeo nelle condizioni di crisi capitalista.

In un momento in cui la classe operaia ed i popoli d’Europa stanno subendo le conseguenze drammatiche delle misure anti-operaie e anti-popolari applicate dall’UE e dai governi degli Stati Membri per consentire che le grandi imprese elevino il loro tasso di profitto, il Vertice Europeo promuove l’incremento della spesa nella “industria europea di difesa”, tenendo come criterio le esigenze della UE e della NATO, attraverso l’aumento della spesa pubblica a favore dei gruppi monopolistici dell’industria d’armi, mentre si riducono le risorse necessarie per soddisfare le esigenze della classe operaia e del popolo.

Mentre l’Unione Europea mira ad essere una potenza militare sempre più autonoma, allo stesso tempo agisce in alleanza e coordinamento con la NATO, perseguendo gli interessi strategici più generali dell’imperialismo. In parallelo, la concorrenza inter-imperialista sta aggravando la ricerca del controllo di più ampie aree geopolitiche e la capacità di agire militarmente su scala mondiale.

Le decisioni adottate in questo Vertice Europeo esprimono la dittatura del capitale, che implica nefaste conseguenze per i popoli del mondo, che subiranno un maggiore interventismo e aggressione da parte dell’UE. Allo stesso tempo, la classe operaia e i popoli d’Europa saranno vittime dirette di queste misure, che legano la sicurezza estera e la cosiddetta “sicurezza interna” contro il proprio popolo, che è considerato “nemico”. In conformità con il Trattato di Lisbona, le maggiori capacità militari delle strutture dell’UE e gli Stati Membri saranno utilizzate per il controllo e la repressione della classe operaia e dei settori popolari in un momento in cui la crisi del capitalismo sta portando a sempre maggiori mobilitazioni operaie e popolari.

Allo stesso modo, le decisioni adottate al Vertice hanno come obiettivo la manipolazione ideologica dei popoli d’Europa. Questa viene estesa al fine di influenzare il sistema educativo e i piani di studio per promuovere le linee fondamentali di queste politiche militariste, la strategia del capitale. In pratica, si cercherà di educare le giovani generazioni agli obiettivi della classe borghese per far si che accettino la propaganda imperialista.

Pertanto, rifiutiamo gli accordi adottati in questo Vertice e denunciamo che questo Vertice Europeo approfondisce la natura dell’Unione Europea come alleanza interstatale imperialista che ricorre a qualsiasi metodo guerrafondaio e repressivo al fine di mantenere la redditività dei monopoli in un mondo sempre più scosso dalle contraddizioni inter-imperialiste.

Chiamiamo la classe operaia e i settori popolari a sviluppare la lotta contro tutte queste misure e avanzare decisivamente nella lotta per la pace, per la difesa dei diritti e delle libertà della classe operaia e del popolo e contro le guerre imperialiste.

Oggi è necessario rafforzare la lotta per la difesa dei diritti di ogni popolo a scegliere in modo sovrano la propria via di sviluppo, compreso il diritto a svincolarsi dalla dipendenza ai vari livelli dall’UE e dalla NATO, così come di scegliere per il socialismo. La pace mondiale e il rispetto per la sovranità dei popoli, attraverso lo stabilimento di relazioni tra paesi basate sul reciproco beneficio e la cooperazione, si potranno raggiungere solo in questo modo.

19 Dicembre 2013

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