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IL POPOLO E’ SEMPRE PIÙ POVERO
LE REGIONI SI AUMENTANO GLI STIPENDI
La crisi finanziaria che ha investito il nostro Paese dalla pandemia fino al conflitto russo-ucraino ha reso il popolo italiano sempre più povero. Migliaia sono stati i licenziamenti dei lavoratori, le delocalizzazioni delle fabbriche favorite dai governi Conte, Draghi e Meloni e l’innalzamento del caro-vita ha messo sempre più in ginocchio tutto il Paese, a tutto questo va aggiunta anche la soppressione del reddito di cittadinanza senza un piano per la piena occupazione.
I nostri governanti per far fronte a questa profonda crisi invece di pensare al benessere del proprio popolo, hanno deciso arbitrariamente di aumentarsi lo stipendio.
Mentre gli stipendi non salgono per recuperare l’inflazione, i consiglieri regionali hanno messo i propri stipendi al riparo dell’inflazione votando aumenti dal 3 al 8%.In questa logica del Robin Hood alla rovescia, che toglie ai poveri per favorire i redditi alti, si colloca la ciliegina sulla torta dei politici che incuranti di tutto, dagli effetti della pandemia al carovita, votano da soli gli aumenti di cui solo loro beneficiano, sempre a valere su risorse pubbliche.
Gli esempi si sprecano, dall’aumento di 900 euro lordi dei consiglieri della Sicilia, passando dal 3% in più dei consiglieri della Toscana per finire con il “sensibile” aumento del 12% dei consiglieri della Liguria.
Ciò dimostra che centro destra e centro sinistra sono esattamente uguali, pensano solamente ai propri interessi a discapito del benessere del popolo che giorno dopo giorno diventa sempre più povero, soprattutto a causa delle scelte insensate portate avanti da TUTTI i partiti presenti in parlamento e che governano le regioni.