La natura dei social network spinge oggettivamente all’individualismo e alle peggiori performance di protagonismo. Serve quindi regolamentare il loro uso, seguendo le ispirazioni della dottrina leninista dell’organizzazione. Le discussioni politiche vanno fatte dentro le strutture del Partito. I pareri e le elaborazioni dei singoli compagni andranno ad arricchire la linea elaborata collettivamente. Queste le regole votate all’unanimità al CC del 6 maggio 2015.
*È fatto assoluto divieto a ogni iscritto al Partito (tanto più se dirigente) a fare considerazioni e analisi politiche generali autonome.
*Queste spettano solo alla Pagina nazionale, a quella del segretario generale, a quella del FUL e del Fronte della Gioventù Comunista.
*È inoltre vietato “taggare” altri membri del Partito sempre su questioni politiche, storiche, filosofiche e culturali.
*È invece auspicabile che i membri del Partito e del CC promuovano, condividano e tagghino i post degli organi nazionali.
*È fatto assoluto divieto ad usare bandiere o simboli del Partito nell’immagine del proprio account personale. Le bandiere ed i simboli del Partito sono esclusivamente rappresentate nelle Pagine del Partito ad ogni livello (da quello centrale sino a quello di cellula).
 *Le stesse modalità di comportamento spettano, a cascata, per i militanti e dirigenti a livello regionale e di federazione.
*Tutte le pagine del Partito (da quelle regionali a quelle della singola cellula) devono comunicare riservatamente alla Direzione Centrale (nella persona del Coordinatore) la password.
*La pubblicazione di fotografie e filmati di manifestazioni del Partito devono esser improntate alla massima efficacia propagandistica e consapevolezza politica dell’evento.
*Qualunque violazione verrà da ora in poi deferita alla CCCG.
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