Giornata nera per il trasporto ferroviario in Italia, in particolare …


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Giornata nera per il trasporto ferroviario in Italia, in particolare a Milano, dove si sono accumulati oltre 200 minuti di ritardo bloccando lo spostamento di migliaia e migliaia di italiani tra quelli in attese nelle stazioni e quelli bloccati nelle carrozze dei treni.

Dopo una prima verifica sembra che il tutto sia causato dal sovrautilizzo della rete ferroviaria che non è stata aggiornata e mantenuta correttamente nel tempo.

Questo grave danno a tutto il sistema dei trasporti nasce nel momento in cui la gestione della Rete Ferroviaria ed i suoi costi vengono scorporati da Ferrovie dello Stato, dando vita da una parte ad una società pubblica RFI dove ci sono solo i costi e le perdite, dall’altra parte invece nasce una società privata che si occupa di incassare e guadagnare sul trasporto passeggeri ovvero Trenitalia.

La collettivizzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti è un classico sintomo di un paese che svende se stesso ed i suoi cittadini al capitalismo, come succede in Italia giorno dopo giorno da decenni.

Vogliamo chiedere al Ministro dei Trasporti Salvini di pensare un po’ di più all’aggiornamento delle infrastrutture del nostro paese che sono in una situazione indegna per un paese come l’Italia, invece di fare azioni di pura propaganda o di cercare in tutti i modi di tornare alla guida del Ministero degli Interni, si occupi del suo lavoro.

Se non se la sente di gestire uno dei Ministeri cruciali per il nostro paese, può sempre dimettersi.

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SALA È LIBERA, ABEDINI NO Il rilascio della giornalista italiana Sala …


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SALA È LIBERA, ABEDINI NO

Il rilascio della giornalista italiana Sala non fa che smentire le aberranti argomentazioni che la stampa occidentale, e quindi a ruota anche quella italiana, ha profuso a proposito del parallelo con il caso dell’arresto del ricercatore iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, avvenuto all’aeroporto di Malpensa dove era in transito. Abedini si trova ancora sottoposto ad arresto cautelare su mandato delle autorità statunitensi.
Nonostante le autorità iraniane abbiano smentito qualunque collegamento, se non casuale per la concomitanza temporale, l’informazione tossica nostrana ha continuato su questa litania. Ora si dimostra che non si è trattato né di un “ricatto” (i sequestrati non si rilasciano prima di ottenere quello che si desidera), né di una “ritorsione”.
Per quanto riguarda la vicenda dell’iraniano, ci sembra che quanto scritto dai compagni svizzeri [1] restituisca la vicenda alla verità. In sintesi, «… il cittadino svizzero di origine iraniana, Mohammad Abedini Najafabadi, è accusato di traffico d’armi. Quando invece è semplicemente un libero commercio garantito dalle leggi internazionali. Infatti non ci risulta che i rappresentanti dell’industria degli armamenti americani in Svizzera ed Europa vengano arrestati con questa accusa. Quanto alle sanzioni contro l’Iran, sono prive di mandato dell’ONU e quindi da un punto di vista legale siamo di fronte al nulla: è un arresto squisitamente politico! Gli USA comandano, l’Italia ubbidisce, la Svizzera sta zitta anche se un suo cittadino viene arrestato abusivamente all’estero. Il giornalista Di Mizio dice bene: “la verità è che gli americani vogliono interrogare, con le buone o con le cattive, l’ingegnere iraniano per conoscere i segreti dei droni iraniani, come li fabbricano, dove, se li vendono alla Russia, ecc. Questa è la vera ragione. L’arresto dell’ingegnere è un sequestro di persona, non un arresto: è un atto di pirateria di Stato”.»
Qui vogliamo inoltre sottolineare la difformità evidente tra il sistema giudiziario iraniano, che risponde alle caratteristiche secondo le quali un tribunale terzo rispetto alla politica debba giudicare gli accusati secondo le leggi di quello stato per (presunti) ivi reati commessi, e la procedura statunitense.
Per quanto riguarda la competenza territoriale, gli USA ci hanno da tempo abituati a arresti e perfino esecuzioni extraterritoriali senza alcuna accusa formale, ma solo su mandato del Presidente.
Quanto all’autorità giudiziaria che ha emesso il mandato, peraltro inviato direttamente alla Polizia italiana senza passare dall’Interpol, si tratta del famigerato Gran Jury. Per capire il livello tribale, grottesco, da Far West di cui parliamo, ci riferiamo a un articolo [2] di dieci anni fa di Michele Papa, Ordinario di diritto penale Università di Firenze, dove si legge:
«“Se il pubblico ministero volesse, potrebbe agevolmente convincere il Grand jury ad incriminare un sandwich al prosciutto”. Con queste parole il giudice Sol Watchtler, già presidente della Corte suprema dello stato di New York, stigmatizzava lapidariamente la totale sudditanza di quest’organo popolare al prosecutor. … il Grand jury è solitamente incapace di resistere al prosecutor.»
Ma per la nostra stampa gli USA sono il faro della democrazia, e l’Iran è una brutale dittatura.

[1] (https://ift.tt/1W0FOPA)
[2] (https://ift.tt/nmHyatj)

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“Se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta”, …


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“Se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta”, così parlava qualche anno fa Alfonso Bonafede, ex Guardasigilli e deputato del Movimento 5 Stelle. In Sardegna non vi sono sospetti perché il provvedimento della Corte d’Appello di Cagliari è perentorio: la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, esponente di punta del Campo Largo, è stata dichiarata decaduta per inadempienze legate alle spese elettorali.

Sono sei i punti contestati alle presidente Todde: innanzitutto, la dichiarazione relative alle spese non sarebbe conforme a quanto stabilito dalla legge; in seconda battuta, “non risulta essere nominato un mandatario”, obbligato per legge; al terzo punto, “non risulta essere aperto un conto corrente riservato solo alla raccolta dei fondi”; al quarto punto, non vi è “la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che avrebbe dovuto essere nominato”; al quinto punto, “non è stato prodotto l’estratto del conto corrente bancario o postale” e, continua il provvedimento, “non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti della campagna elettorale”; infine, al sesto e ultimo punto, non sarebbe chiaro su quale conto siano state indirizzate le donazioni raccolte attraverso PayPal durante la campagna elettorale.

Da ciò che emerge dal provvedimento del Collegio regionale di garanzia elettorale, sembra che il Movimento 5 Stelle, nella figura della presidente Alessandra Todde, abbiamo tradito altri due principi delle sue origini: la trasparenza e l’onestà. La notizia della decadenza riporta alla mente due fatti che dovrebbero farci pensare: lo scorso 18 ottobre nell’Ufficio elettorale centrale, ospitato alla Corte d’Appello di Cagliari, ci fu un’intrusione che richiese anche l’intervento della polizia scientifica, ma senza individuare il responsabile che cercò, pur senza riuscirci, di violare uno dei computer dell’Ufficio elettorale; l’altro episodio che ci torna in mente riguarda proprio Alessandra Todde che, il 10 marzo 2024, ospitata da Corrado Formigli su La7, dichiara: “mi sono pagata anche gran parte di questa compagna elettorale”, ma, dopo lo scoppio del caso che la vede coinvolta, il 4 gennaio 2025, afferma: “le mie spese sono state gestite da un comitato elettorale e io personalmente non ho sostenuto nessuna spesa”.

La Sardegna ha bisogno di risposte concrete per risolvere il dramma economico e sociale al quale è stata condannata da una politica impegnata a preservare i propri interessi. Né il Campo Largo (M5S e PD sardi), che trasportati da un vento complottista parlano di “trame di palazzo” per fare cadere il governo regionale, né il centrodestra regionale, che riscopre il “buon governo” dopo anni di gestione padronale della cosa pubblica, possono risollevare la Sardegna. All’orizzonte si profila una paralisi politica e istituzionale, che renderà impossibile l’approvazione di una finanziaria politica; per questo, è necessaria una trasformazione radicale della politica sarda che passi dalla democraticizzazione della politica regionale (la bocciatura del referendum consultivo sulla colonizzazione green e la messa all’angolo della Legge Pratobello sono l’esempio dello scarso coinvolgimento del popolo nelle decisioni di palazzo) e da una legge elettorale proporzionale in grado di permettere alle forze radicate nell’Isola di trovare la giusta rappresentanza nel Consiglio Regionale.

Chiediamo che la presidente Todde, che avrà modo di risolvere le sue grane giudiziarie nelle sedi opportune, si dimetta dal governo della Sardegna e che la maggioranza di governo regionale blocchi il progetto di colonizzazione dell’Isola da parte dei grandi gruppi finanziari e delle multinazionali green. Il popolo sardo ha bisogno di una nuova politica che affronti le sfide sociali ed economiche, il dramma della deindustrializzazione e quello della sanità regionale. Il Consiglio regionale non deve essere un poltronificio né il luogo dal quale restituire – sotto forma di mance elettorali (al riguardo potete recuperare un post pubblicato nelle nostre pagine l’11 dicembre) – i favori ricevuti dalla propria base elettorale.

Socialismo o barbarie.

Viva la Sardegna!
Viva il Partito Comunista!

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Vergogna Italiana in Arabia Saudita. La Supercoppa italiana giocata a Riyad …


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Vergogna Italiana in Arabia Saudita.

La Supercoppa italiana giocata a Riyad non è una partita di calcio, ma uno spettacolo vuoto costruito per i ricchi in un Paese che non sa cosa siano né i diritti umani né tanto meno i diritti dei lavoratori che hanno costruito quello stadio in condizioni inimmaginabili. Tutto approvato da un sistema malato che punta solo al massimo profitto, in un circo globalizzato che svuota il calcio dal suo significato originario.

Come per Mondiali in Qatar si è di nuovo svenduto tutto ciò che di più alto rappresenta lo sport in cambio di qualche milione.

Il calcio nasce nelle piazze e nelle fabbriche, dava speranza e libertà agli operai alienati dal lavoro e creava in loro senso di comunità e solidarietà, che sta alla base dell’ideologia comunista. Questo nobile sport da alcuni anni è stato venduto ai petrodollari. Giocare in Arabia Saudita, dove i diritti dei lavoratori che costruiscono gli stadi (spesso vuoti e senza atmosfera) sono calpestati, significa piegarsi al dio denaro.

La nostra lotta è per lo sport che torni ad essere del popolo, per stadi che siano spazi di aggregazione e non teatri del profitto. La Supercoppa italiana a Riyad è un insulto ai valori della solidarietà e della dignità umana, che l’Occidente sbandiera ma vìola costantemente.

#SupercoppaItaliana #Italia #serieA #calcio #sport #sportpopolare #dirittiumani

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Gli bastano 7 giorni per guadagnare quanto noi in un …


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Gli bastano 7 giorni per guadagnare quanto noi in un anno!

Oramai è una ricorrenza fissa, in soli 7 giorni, gli amministratori delegati delle grandi aziende quotate alla borsa di Milano hanno già guadagnato quanto un lavoratore che, nei casi migliori, riesce a portare a casa durante tutto l’anno, comprensivo di straordinari, tredicesime e quattordicesime (quando ci sono) circa 30.000 € (lordi). Per questi signori invece la media è più di 4.000 € al giorno!

In un mondo in cui l’1% della popolazione globale detiene la ricchezza di tutto il resto del mondo non serve andare troppo lontano con lo sguardo per rendersi conto di come il divario si fa sempre più ampio tra chi lavora, producendo la ricchezza e di chi ne gode i benefici.

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Nasceva oggi il 5 Gennaio del 1948 a Cinisi (PA) …


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Nasceva oggi il 5 Gennaio del 1948 a Cinisi (PA) PEPPINO IMPASTATO, militante comunista assassinato dalla mafia che oggi avrebbe compiuto 76 anni.

I comunisti hanno dato tanto a questo Paese, spesso anche la vita, affinché non vincessero l’ingiustizia e l’oppressione.

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Notizie che si commentano da sole: Joe Biden, presidente uscente …


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Notizie che si commentano da sole: Joe Biden, presidente uscente degli Stati Uniti d’America, nella giornata di ieri ha conferito a George Soros la Medaglia Presidenziale della Libertà, la più alta onorificenza civile. Basterebbe ricordare cosa ha fatto questo signore all’Italia (o ancora prima in Gran Bretagna e poi ancora nel resto del mondo) nella notte del 16 settembre 1992 per renderci conto di come questo signore non meriti alcuna medaglia. Ma chi poteva premiarlo, se non gli Stati Uniti?

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Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli …


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Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà morale e fisica viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.
Karl Marx, “Miseria della filosofia”

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Nell’anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, …


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Nell’anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Partito Comunista vuole ricordare l’impegno ed il sacrificio della Resistenza portata avanti in Italia dai Partigiani Italiani ed in tutta Europa dall’Esercito Sovietico.

Lo faremo Domenica 19 Gennaio con alcuni relatori che ci racconteranno da diversi punti di vista di ciò che è stata la lotta Partigiana ieri e ciò che è ancora oggi, in ogni parte del mondo.

L’evento si terrà a Roma presso il Roma Scout Center, in Largo dello Scoutismo 1, alle ore 15.30

A breve il programma completo

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Tutti abbiamo sentito la notizia della fine dell’accordo tra Gazprom …


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Tutti abbiamo sentito la notizia della fine dell’accordo tra Gazprom e l’Ucraina per il transito del gas verso l’Europa. Tuttavia, ciò che il mainstream non ha raccontato è che questo mancato rinnovo è stato deciso da Kiev, che interrompendo l’accordo sta facendo un enorme favore agli Stati Uniti.

Infatti, ora più che mai, l’Europa sarà costretta ad acquistare gas liquido dagli Stati Uniti, con un aumento dei costi che si avvicina al 50% rispetto all’ultimo anno. A ciò si aggiungono i rilevanti costi ambientali legati al trasporto via nave e alla trasformazione del gas dallo stato liquido a quello gassoso.

Ancora una volta, l’Europa sacrifica i propri interessi sull’altare degli USA, dopo i miliardi spesi in guerra o in sanzioni che hanno danneggiato il nostro tessuto economico e industriale. Senza dimenticare il disastro del Nord Stream 2.

Un altro “regalo” di Zelensky ai suoi alleati americani, fatto sulle spalle degli europei e degli stessi ucraini.

#Gazprom #Ucraina #GasNaturale #Europa #CrisisEnergetica #USA #Zelensky #NordStream2 #CostiEnergetici #Geopolitica

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Cuba nei BRICS: un nuovo passo verso il multipolarismo Cuba, da …


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Cuba nei BRICS: un nuovo passo verso il multipolarismo

Cuba, da sempre un faro per tutti coloro che non si arrendono all’egemonia unipolare, nell’anno del 66° anniversario della Rivoluzione Cubana, entra ufficialmente nei BRICS. Questo evento rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come il mondo non sia esclusivamente orientato verso una visione filo-atlantica, ma possa e debba sostenere un modello multipolare che unisca e rafforzi i popoli e le nazioni.

Questa visione multipolare si contrappone nettamente alla subalternità imposta dagli Stati Uniti al resto del mondo, offrendo un’alternativa basata sull’indipendenza e sulla solidarietà internazionale.

I nostri migliori auguri a Cuba per questo nuovo percorso intrapreso.
Viva Cuba! Viva la Rivoluzione!

#Cuba #BRICS #Multipolarismo #RivoluzioneCubana #Indipendenza #SolidarietàInternazionale #Geopolitica #Pace #StopEgemonia

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