Nonostante il Consiglio dei Ministri avesse invitato formalmente, già il 12 Marzo 2015, le Regioni ad indire i rinnovi dei Consigli regionali nella stessa data individuata per le elezioni amministrative e cioè per domenica 31 maggio 2015 , i comizi per l’elezione diretta del Presidente della Giunta e per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania sono stati convocati con decreto presidenziale solo in data 09/04/2015.
Appare evidente come le tempistiche (colpevolmente e a questo punto volutamente tardive) con cui l’invito del Consiglio dei Ministri è stato recepito dal Presidente Caldoro renda difficilissimo per il Partito Comunista della Campania cercare di presentarsi alla prossima tornata elettorale, dal momento che per farlo dovremo raccogliere tra le 4000 e le 5750 firme di sottoscrizione ad almeno tre liste provinciali, il tutto, a questo punto, in meno di tre settimane.Intanto, nel momento in cui scriviamo (ma la sostanza non sarebbe cambiata anche se li avessimo ricevuti il 09/04, così come non cambierebbe se li ricevessimo nel pomeriggio), non sono stati ancora forniti dall’ufficio elettorale gli obbligatori moduli per procedere con la raccolta.
Riteniamo più che evidente la natura pienamente anti-democratica di quello che sta accadendo, vista la palese la discriminazione in atto delle liste come la nostra che dovranno procedere alla raccolta delle firme di sottoscrizione, rispetto alle liste espressione di partiti rappresentati nel Parlamento italiano o di gruppi costituiti in Consiglio regionale nella legislatura, le quali in deroga a quanto previsto dall’articolo 9, comma 2, della legge n. 108/1968, sono esonerate, secondo l’articolo 3 della legge elettorale della Campania, dalla sottoscrizione degli elettori.Eppure non siamo stupiti. Quello che sta avvenendo è la chiara dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come Marx ebbe modo di chiarire nella sua Critica all’Economia Politica, di come quelli della democrazia borghese siano soltanto dei simulacri ed è proprio la consapevolezza della giustezza della nostra analisi che, nonostante tutto stia remando contro di noi, ci spinge a dire a gran voce che non ci arrenderemo e non rinunceremo a percorre nessuna strada, compresa la richiesta formale di rinvio della data delle elezioni, che ci possa condurre a riportare nuovamente il nome del Partito Comunista ed i gloriosi simboli del lavoro e della lotta sulla scheda elettorale.
Chiariamo fin da subito che, anche se l’esito di questa battaglia fosse negativo e la data delle elezioni venisse riconfermata, proveremo comunque, nonostante le enormi difficoltà e la quasi impossibilità di riuscita, a procedere con la raccolta delle firme di sottoscrizione e a tal proposito invitiamo i comunisti tutti ad aiutarci in questa difficile battaglia che stiamo per affrontare.Dal momento che ci stiamo assumendo una grave responsabilità e che stiamo chiedendo tanto, sappiamo anche, ne siamo fortemente convinti, che non saremo soli.