Il Partito Comunista esprime la propria preoccupazione per i recenti sviluppi della situazione in Asia ed in particolare per le dichiarazioni del presidente statunitense Trump e dei settori governativi americani. Le affermazioni bellicose degli USA rappresentano una seria minaccia alla pace nella regione e in generale un inasprimento delle tensioni tra potenze a livello globale.
La Corea del Nord non rappresenta alcuna minaccia per la pace mondiale, come gli imperialisti vogliono far credere, preparando il terreno a futuri possibili sviluppi nella direzione di un conflitto. Il Partito Comunista è da sempre schierato per una soluzione alla questione nucleare nell’ottica della riduzione degli armamenti a condizione di reciprocità . In relazione alla penisola coreana gli Stati Uniti hanno sempre rifiutato tale possibilità , riducendo le loro richieste ad atti unilaterali, come tali inaccettabili. Gli Stati Uniti hanno sempre rifiutato un trattato di pace con la Corea, lasciando che ancora oggi la situazione della penisola si regga su un semplice “cessate il fuoco” e preferendo continuare ad inviare proprie truppe nel sud della penisola, introducendo armamenti, e incrementando le attività militari congiunte e le esercitazioni nei pressi del confine. Per tale ragione il PC ha sempre manifestato la propria solidarietà internazionalista al Partito del Lavoro di Corea e al governo del Paese, solidarietà che riafferma in queste ore difficili.
La crisi capitalistica, lo scontro tra potenze per il controllo dei mercati, produce la possibilità di conflitti su scala sempre più vasta, come unico strumento di uscita dalla crisi per il capitale. In questo momento la situazione della Corea si sommerebbe a quanto sta già accadendo in medio oriente, ed in particolare in Siria e anche sul terreno europeo in Ucraina. L’incremento dello scontro imperialista rischia di trascinare l’umanità sull’orlo della catastrofe per gli interessi dei grandi monopoli, degli stati e delle alleanze internazionali che li sostengono. Sbaglia chi ritiene che dal conflitto, e dalla coesistenza multipolare di queste potenze possa scaturire un equilibrio di pace duraturo. Sbaglia chi ha riposto le speranze della pace mondiale in un mero cambio di “fazione” al vertice del governo degli Stati Uniti, dimenticando che la natura imperialista di un Paese non può mutare per un semplice cambio di partito al governo.
Solo la mobilitazione popolare, l’organizzazione dei lavoratori per il rifiuto della guerra imperialista può impedire il precipitare degli eventi e costituire l’opposizione popolare alle politiche imperialiste. Il PC riaffermando la propria solidarietà ai compagni coreani, seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione, chiama i lavoratori e la gioventù alla vigilanza e alla lotta contro i piani degli imperialisti. Non bisogna cadere nella trappola della “guerra giusta” della lotta contro “chi minaccia la pace” come elemento di legittimazione delle azioni imperialiste, terreno preparato da tempo dai media. Abbiamo imparato a conoscere queste menzogne in questi anni. La classe operaia e gli strati popolari non hanno nulla da guadagnare da una guerra imperialista, tutta l’umanità ha da perdere dall’acuirsi dei conflitti, da un’eventuale aggressione imperialista alla Corea del Nord.
NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA!
SOLIDARIETA’ CON LA REPUBBLICA DEMOCRATICA POPOLARE DI COREA!
Ufficio Politico Partito Comunista
Roma 14/04/2017