Andare a lavoro con la tua VECCHIA AUTO? VIETATO! Buttare lacqua radioattiva di Fukishima nellOceano Pacifico? VA BENE! Siamo al cortocircuito totale mentre i governi europei ed in particolare in Italia stanno facendo di tutto per impedire luso dellautomobile a combustibile fossile ai suoi cittadini imponendo ZTL e blocchi di circolazione impossibili per chi vive del proprio lavoro e sicuramente non ha soldi da sacrificare allaltare delle costose auto elettriche Green (poco green in realtà) in Giappone tranquillamente decidono di riempire lOceano Pacifico di acque radioattiva proveniente da ciò che resta della centrale nucleare di Fukishima. Loro usano lOceano Pacifico come una discarica però noi non possiamo andare a lavorare o a fare la spesa con la nostra auto di qualche anno fa. IL MONDO È SOTTOSOPRA DOBBIAMO RIBALTARLO


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Andare a lavoro con la tua VECCHIA AUTO? VIETATO!
Buttare l’acqua radioattiva di Fukishima nell’Oceano Pacifico? VA BENE!

Siamo al cortocircuito totale, mentre i governi europei ed in particolare in Italia, stanno facendo di tutto per impedire l’uso dell’automobile a combustibile fossile ai suoi cittadini, imponendo ZTL e blocchi di circolazione impossibili per chi vive del proprio lavoro e sicuramente non ha soldi da sacrificare all’altare delle costose auto elettriche Green (poco green in realtà), in Giappone tranquillamente decidono di riempire l’Oceano Pacifico di acque radioattiva proveniente da ciò che resta della centrale nucleare di Fukishima.

Loro usano l’Oceano Pacifico come una discarica, però noi non possiamo andare a lavorare o a fare la spesa con la nostra auto di qualche anno fa.

IL MONDO È SOTTOSOPRA, DOBBIAMO RIBALTARLO

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AGLI USA INTERESSA SOLO FARE LA GUERRA Gli USA hanno dichiarato di voler vendere 440 milioni di dollari in munizioni e componenti bellici a Taiwan per aggravare ulteriormente le relazioni tra l’ isola cinese e il governo della madrepatria. In una notifica al Congresso il Dipartimento di Stato ha dichiarato che venderà 3322 milioni di dollari in munizioni da 30 mm e relative attrezzature a Taiwan e 108 milioni di dollari in pezzi di ricambio e riparazione per veicoli a ruote e armi. Le vendite aiuteranno Taiwan a “mantenere una capacità difensiva credibile” ma “non altereranno l’equilibrio militare di base nella regione” ha affermato. “Contribuirà a migliorare la sicurezza del destinatario e aiuterà a mantenere la stabilità politica l’equilibrio militare e il progresso economico nella regione” ha affermato. Altri 400 milioni spesi dagli USA per continuare le provocazioni alla Cina nel tentativo di far scoppiare la terza guerra mondiale e che dimostra quanto siano una nazione arrogante e belligerante con qualunque nazione non sia subordinata a loro. Il mondo unipolare voluto dagli Stati Uniti sta finendo a favore di un mondo multipolare per far si che tutte le nazioni del mondo non siano sempre sotto il ricatto di guerra da parte degli USA per questo gli USA con i suo scodinzolanti alleati occidentali vogliono provocare la terza guerra mondiale.


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AGLI USA INTERESSA SOLO FARE LA GUERRA

Gli USA hanno dichiarato di voler vendere 440 milioni di dollari in munizioni e componenti bellici a Taiwan per aggravare ulteriormente le relazioni tra l’ isola cinese e il governo della madrepatria.

In una notifica al Congresso, il Dipartimento di Stato ha dichiarato che venderà 332,2 milioni di dollari in munizioni da 30 mm e relative attrezzature a Taiwan e 108 milioni di dollari in pezzi di ricambio e riparazione per veicoli a ruote e armi.
Le vendite aiuteranno Taiwan a “mantenere una capacità difensiva credibile” ma “non altereranno l’equilibrio militare di base nella regione”, ha affermato. “Contribuirà a migliorare la sicurezza del destinatario e aiuterà a mantenere la stabilità politica, l’equilibrio militare e il progresso economico nella regione”, ha affermato.

Altri 400 milioni spesi dagli USA per continuare le provocazioni alla Cina nel tentativo di far scoppiare la terza guerra mondiale, e che dimostra quanto siano una nazione arrogante e belligerante con qualunque nazione non sia subordinata a loro.

Il mondo unipolare voluto dagli Stati Uniti sta finendo a favore di un mondo multipolare per far si che tutte le nazioni del mondo non siano sempre sotto il ricatto di guerra da parte degli USA per questo gli USA con i suo scodinzolanti alleati occidentali vogliono provocare la terza guerra mondiale.

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COSTRUIRE È FATICOSO. Una organizzazione politica si rafforza non facendosi condizionare dagli elementi opportunisti. DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE è un progetto politico aperto arrivano continuamente nuove forze: dalle personalità del mondo diplomatico e intellettuale a uomini e donne del mondo del lavoro e delle professioni. Questo avviene con lealtà e serenità. In tal modo la forza di DSP si radica nei territori nei luoghi del lavoro e nellopinione pubblica. Ne è prova la presenza politica nelle piazze ed anche liniziativa editoriale del mensile VISIONE che supera -di numero in numero- le diverse migliaia di copie. Chi invece è bene perdere sono appunto gli elementi opportunisti che pensano solo a sè stessi e non al progetto collettivo alcuni arrivano addirittura a voler rubacchiare militanti confusi tra le organizzazioni che hanno inizialmente fondato il progetto unitario. Mentre la totalità del gruppo dirigente e dei militanti di DSP lavora alacremente per il suo rafforzamento questi singoli individui cercano il loro tornaconto in una improbabile scalata che avrebbe come obiettivo la direzione politica e strategica di DSP che non si meriterebbero e che peraltro non saprebbero nemmeno esercitare. Si tratta infatti di elementi che mettono al centro il loro ego sfruttando ancora una certa permeabilità delle nostre nascenti e rispettive strutture permettendosi addirittura di fare comizi in cui si calunnia il gruppo dirigente. Questi individui penetrano in un modo o nell’altro nelle strutture organizzate spesso usando il metodo dellamicizia subdola coi militanti e non quello della fratellanza sugli obiettivi fondamentali portandovi lo spirito dell’esitazione e della falsità il baco della disgregazione e dell’incertezza. Battersi contro il sistema avendo alle spalle simili alleati significa trovarsi nella situazione di chi ha una quinta colonna allinterno. Nel momento in cui non ci riescono e vengono disvelati si inventano epurazioni che non esistono e poi decidono di andarsene in altri lidi nella più completa ininfluenza. Il disprezzo politico e la lotta a viso aperto contro questi elementi il loro abbandono del nostro comune percorso diventa alla fine condizione pregiudiziale per il successo del nostro impegno. Se siamo riusciti a creare un’unità interna a DSP e una coesione senza pari delle nostre fila a partire dal gruppo dirigente nazionale e a quelli regionali questo dipende prima di tutto dal fatto che abbiamo capito che dobbiamo distinguerci per teoria progetto modalità di organizzazione e costruzione di una leadership plurale rispetto al confuso (ed anche infiltrato) mondo del dissenso prendendo da esso le più genuine caratteristiche di passione e idealità di popolo e rifiutandone il metodo grillino anarchista ed elitario dellorganizzazione. La via dello sviluppo e del consolidamento di Democrazia Sovrana Popolare passa attraverso lindividuazione degli opportunisti e dei carrieristi. DSP si rafforza lasciando a sé stessi questi individui. Lavoriamo per lintrapresa collettiva con amore e fratellanza ma non per questo senza esser capaci di difendere con forza dalle insidie la culla del nostro progetto. Nessuno è obbligato a stare con noi lasciamo a tutti la libertà di stare dove si vuole ma permetteteci di portare avanti il nostro progetto politico. Comunque. Anche perché davanti abbiamo un sistema pericoloso e senza pietà. Marco Rizzo Daniele Giovanardi Alberto Lombardo Enzo Pennetta Fulvio Grimaldi Antonella DAngeli Daniela Talarico Paolo Pace Antonello Cresti Matteo Di Cocco Francesco Toscano.


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COSTRUIRE È FATICOSO.
Una organizzazione politica si rafforza, non facendosi condizionare dagli elementi opportunisti.
DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE è un progetto politico aperto, arrivano continuamente nuove forze: dalle personalità del mondo diplomatico e intellettuale a uomini e donne del mondo del lavoro e delle professioni.
Questo avviene con lealtà e serenità. In tal modo la forza di DSP si radica nei territori, nei luoghi del lavoro e nell’opinione pubblica. Ne è prova la presenza politica nelle piazze ed anche l’iniziativa editoriale del mensile VISIONE, che supera -di numero in numero- le diverse migliaia di copie.
Chi invece è bene perdere sono appunto gli elementi opportunisti, che pensano solo a sè stessi e non al progetto collettivo, alcuni arrivano addirittura a voler “rubacchiare” militanti confusi tra le organizzazioni che hanno inizialmente fondato il progetto unitario.
Mentre la totalità del gruppo dirigente e dei militanti di DSP lavora alacremente per il suo rafforzamento, questi singoli individui cercano il loro tornaconto in una improbabile ‘scalata’, che avrebbe come obiettivo la direzione politica e strategica di DSP, che non si meriterebbero e che peraltro non saprebbero nemmeno esercitare.
Si tratta infatti di elementi che mettono al centro il loro ego, sfruttando ancora una certa permeabilità delle nostre nascenti e rispettive strutture, permettendosi addirittura di fare comizi in cui si calunnia il gruppo dirigente.
Questi individui penetrano in un modo o nell’altro nelle strutture organizzate, spesso usando il metodo dell’amicizia subdola coi militanti e non quello della fratellanza sugli obiettivi fondamentali , portandovi lo spirito dell’esitazione e della falsità, il baco della disgregazione e dell’incertezza.
Battersi contro il sistema, avendo alle spalle simili ‘alleati’, significa trovarsi nella situazione di chi ha una ‘quinta colonna’ all’interno.
Nel momento in cui non ci riescono e vengono disvelati si inventano epurazioni che non esistono e poi decidono di andarsene in altri lidi nella più completa ininfluenza.
Il disprezzo politico e la lotta a viso aperto contro questi elementi, il loro abbandono del nostro comune percorso, diventa alla fine condizione pregiudiziale per il successo del nostro impegno.
Se siamo riusciti a creare un’unità interna a DSP e una coesione senza pari delle nostre fila, a partire dal gruppo dirigente nazionale e a quelli regionali, questo dipende prima di tutto dal fatto che abbiamo capito che dobbiamo distinguerci per teoria, progetto, modalità di organizzazione e costruzione di una leadership plurale rispetto al confuso (ed anche infiltrato) ‘mondo del dissenso’, prendendo da esso le più genuine caratteristiche di passione e idealità di popolo e rifiutandone il metodo grillino, anarchista ed elitario dell’organizzazione.
La via dello sviluppo e del consolidamento di Democrazia Sovrana Popolare passa attraverso l’individuazione degli opportunisti e dei carrieristi. DSP si rafforza lasciando a sé stessi questi individui. Lavoriamo per l’intrapresa collettiva con amore e fratellanza, ma non per questo senza esser capaci di difendere con forza dalle insidie la culla del nostro progetto.
Nessuno è obbligato a stare con noi, lasciamo a tutti la libertà di stare dove si vuole, ma permetteteci di portare avanti il nostro progetto politico. Comunque. Anche perché davanti abbiamo un sistema pericoloso e senza pietà.
Marco Rizzo, Daniele Giovanardi, Alberto Lombardo, Enzo Pennetta, Fulvio Grimaldi, Antonella D’Angeli, Daniela Talarico, Paolo Pace, Antonello Cresti, Matteo Di Cocco, Francesco Toscano.

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Far credere ai giovani di cambiare il mondo con la schwa come se fossero gesti ribelli o rivoluzionari mentre sono gesti totalmente nel solco del sistema. Strumenti di distrazione di massa mentre le scuole continuano a crollare e gli studenti a morire nellalternanza scuola lavoro. Spostare lattenzione dei giovani su temi di quartordine come la schwa piuttosto che sulle condizioni infime dei giovani in questo paese è il più grande successo delle classi dominanti. Dalla pagina @federazione_gioventu_comunista: Cosa è una ribellione? Lo studente diventato famoso per aver utilizzato pronomi “neutri” per identificarsi come “non binario” nel tema di maturità ritiene di aver compiuto un atto di ribellione contro la società patriarcale e “ciseteronormativa”. Sicuramente molti comunistoidi italiani avranno acclamato tale gesto come rivoluzionario. Federazione Gioventù Comunista I “neopronomi” sono il sintomo di una mancanza di direzione nella società occidentale tardo capitalista e consumista in cui il conflitto di classe è stato violentemente spento e con esso qualsiasi ostacolo alla creazione di persone vuote e utili al sistema dominante. Questo è un discorso pienamente marxista-leninista. Così come la struttura economica influenza la sovrastruttura sociale questa viceversa rafforza la struttura economica. Abbiamo tutti noi il compito di costruire una società nuova con pari diritti e opportunità ma riconoscendo bene cosa terrorizza davvero il potere e cosa regala solo sorrisi e discussioni nei salotti radical chic.


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Far credere ai giovani di cambiare il mondo con la schwa, come se fossero gesti ribelli o rivoluzionari, mentre sono gesti totalmente nel solco del sistema.
Strumenti di distrazione di massa, mentre le scuole continuano a crollare e gli studenti a morire nell’alternanza scuola lavoro.
Spostare l’attenzione dei giovani su temi di quart’ordine come la schwa, piuttosto che sulle condizioni infime dei giovani in questo paese è il più grande successo delle classi dominanti.

Dalla pagina @federazione_gioventu_comunista:
Cosa è una ribellione?

Lo studente diventato famoso per aver utilizzato pronomi “neutri” per identificarsi come “non binario” nel tema di maturità ritiene di aver compiuto un atto di ribellione contro la società patriarcale e “ciseteronormativa”.
Sicuramente molti comunistoidi italiani avranno acclamato tale gesto come rivoluzionario.
Federazione Gioventù Comunista

I “neopronomi” sono il sintomo di una mancanza di direzione nella società occidentale, tardo capitalista e consumista, in cui il conflitto di classe è stato violentemente spento e con esso qualsiasi ostacolo alla creazione di persone vuote e utili al sistema dominante.

Questo è un discorso pienamente marxista-leninista. Così come la struttura economica influenza la sovrastruttura sociale, questa viceversa rafforza la struttura economica.

Abbiamo tutti noi il compito di costruire una società nuova, con pari diritti e opportunità, ma riconoscendo bene cosa terrorizza davvero il potere e cosa regala solo sorrisi e discussioni nei salotti radical chic.

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ZELENSKIJ ATTACCA MOSCA Il regime di Zelenskij ha tentato di attaccare direttamente Mosca con droni kamikaze indirizzati sulle strutture militari nei pressi della capitale Russa. Tutti e 3 gli UAV sono stati abbattuti I droni abbattuti sarebbero dovuti essere indirizzati verso strutture militari ma nell’area interessata si trovano soprattutto infrastrutture civili e un ‘aeroporto civile che ha dovuto dirottare tutti voli molti voli in partenza e in arrivo. Questo è un attacco terroristico da parte del regime di Zelenskij che avrebbe potuto coinvolgere moltissimi civili innocenti fatto con armi fornite dall’Occidente o acquistate con fondi occidentali. La comunità mondiale deve rendersi conto che Stati Uniti Gran Bretagna Francia ITALIA finanziano il regime terroristico Anche per questo motivo è ESTREMAMENTE IMPORTANTE firmare e supportare il Referendum Ripudia la Guerra promosso dal professor Pennetta.


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ZELENSKIJ ATTACCA MOSCA

Il regime di Zelenskij ha tentato di attaccare direttamente Mosca con droni kamikaze indirizzati sulle strutture militari nei pressi della capitale Russa.
Tutti e 3 gli UAV sono stati abbattuti

I droni abbattuti sarebbero dovuti essere indirizzati verso strutture militari ma nell’area interessata si trovano soprattutto infrastrutture civili e un ‘aeroporto civile che ha dovuto dirottare tutti voli molti voli in partenza e in arrivo.
Questo è un attacco terroristico da parte del regime di Zelenskij, che avrebbe potuto coinvolgere moltissimi civili innocenti, fatto con armi fornite dall’Occidente o acquistate con fondi occidentali.

La comunità mondiale deve rendersi conto che Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, ITALIA finanziano il regime terroristico

Anche per questo motivo è ESTREMAMENTE IMPORTANTE firmare e supportare il Referendum Ripudia la Guerra promosso dal professor Pennetta.

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LA TRANSIZIONE GREEN LA IMPONGONO SOLO AI POVERI La svolta green che sta investendo tutto il continente europeo verrà applicata solamente al popolo e non alle grandi multinazionali e industrie che da sole producono il 70% dell’inquinamento mondiale. Mentre l’UE e il nostro governo ci impongono di cambiare auto caldaia ecc in nome del finto ecologismo imponendo ai cittadini di spendere sempre più soldi per adeguarsi alle nuove imposizioni le grandi compagnie industriali e petrolifere (che sovvenzionano molti gruppi di attivisti green) fanno marcia indietro e tornano ai combustibili fossili. Uno dopo laltro i big stanno rivedendo i loro piani e riscoprendo il loro primo amore i combustibili fossili ovvero gas e petrolio. Il colosso statunitense Exxon che ha chiuso il 2022 con profitti per 59 miliardi di dollari i più alti mai registrati da una compagnia petrolifera liquida così la questione nei documenti inviati alla Sec (lautorità che vigila sui mercati Usa): È altamente improbabile che la società accetti il peggioramento degli standard di vita che richiederebbe il raggiungimento delle emissioni nette zero nel 2050. Ne consegue che il gruppo non ha nessuna intenzione di diminuire i suoi investimenti in gas e petrolio che sono tornati a generare profitti stratosferici. Tutte le grandi compagnie hanno chiuso il 2022 con risultati di bilancio record ed elargito generosi premi ai propri azionisti. LAd di Eni Claudio Descalzi. Ha dichiarato: Nel nostro modello di azienda a satelliti siamo capaci di investire nella transizione e quindi nella trasformazione del nostro business ma anche accrescendo ciò di cui abbiamo bisogno ora che è il gas quindi dobbiamo investire bene in entrambi i fronti senza sacrificare un investimento rispetto allaltro con profitti naturalmente essere efficienti dal punto di vista del bilancio. Eni insieme a Var Enrgi (di cui la stessa Eni ha il 63%) ha da poco acquisito Neptune Energy Group società specializzata nellesplorazione e produzione di gas in Europa occidentale Nord Africa Indonesia e Australia. Unoperazione da quasi 5 miliardi di dollari. I nostri governi impongono assurde misure riguardo l’ecologia a tutti i cittadini ma non dicono nulla contro chi realmente produce inquinamento nel mondo neanche tutti i gruppi di attivisti che stupidamente imbrattano monumenti e opere d’arte in nome di un finto ecologismo dicono una sola parola contro queste grandi multinazionali (da cui spesso sono sovvenzionati) troppo intenti a criminalizzare solo il singolo cittadino.


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LA TRANSIZIONE GREEN LA IMPONGONO SOLO AI POVERI

La svolta green che sta investendo tutto il continente europeo verrà applicata solamente al popolo e non alle grandi multinazionali e industrie che da sole producono il 70% dell’inquinamento mondiale.
Mentre l’UE e il nostro governo ci impongono di cambiare auto, caldaia ecc in nome del finto ecologismo imponendo ai cittadini di spendere sempre più soldi per adeguarsi alle nuove imposizioni, le grandi compagnie industriali e petrolifere (che sovvenzionano molti gruppi di attivisti green) fanno marcia indietro e tornano ai combustibili fossili. Uno dopo l’altro i big stanno rivedendo i loro piani e riscoprendo il loro primo amore, i combustibili fossili, ovvero gas e petrolio.

Il colosso statunitense Exxon, che ha chiuso il 2022 con profitti per 59 miliardi di dollari, i più alti mai registrati da una compagnia petrolifera, liquida così la questione nei documenti inviati alla Sec (l’autorità che vigila sui mercati Usa): “È altamente improbabile che la società accetti il peggioramento degli standard di vita che richiederebbe il raggiungimento delle emissioni nette zero nel 2050″. Ne consegue che il gruppo non ha nessuna intenzione di diminuire i suoi investimenti in gas e petrolio che sono tornati a generare profitti stratosferici.
Tutte le grandi compagnie hanno chiuso il 2022 con risultati di bilancio record ed elargito generosi premi ai propri azionisti.
L’Ad di Eni Claudio Descalzi. Ha dichiarato: “Nel nostro modello di azienda a satelliti siamo capaci di investire nella transizione e quindi nella trasformazione del nostro business ma anche accrescendo ciò di cui abbiamo bisogno ora che è il gas, quindi dobbiamo investire bene in entrambi i fronti senza sacrificare un investimento rispetto all’altro, con profitti naturalmente, essere efficienti dal punto di vista del bilancio”. Eni, insieme a Var Enrgi (di cui la stessa Eni ha il 63%), ha da poco acquisito Neptune Energy Group, società specializzata nell’esplorazione e produzione di gas in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. Un’operazione da quasi 5 miliardi di dollari.

I nostri governi impongono assurde misure riguardo l’ecologia a tutti i cittadini ma non dicono nulla contro chi realmente produce inquinamento nel mondo, neanche tutti i gruppi di attivisti che stupidamente imbrattano monumenti e opere d’arte in nome di un finto ecologismo dicono una sola parola contro queste grandi multinazionali (da cui spesso sono sovvenzionati), troppo intenti a criminalizzare solo il singolo cittadino.

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ISRAELE CONTINUA A MASSACRARE I PALESTINESI Israele non ha fatto in tempo a bombardare la Siria per la diciannovesima volta dallinizio del 2023 che ha imbastito unaltra operazione su larga scala in Cisgiordania. Salgono dunque a 10 le vittime accertate e altri 30 feriti durante l’attacco con i droni nella campagna militare nella città occupata di Jenin. La comunità internazionale come al solito non ha condannato Israele e le sue politiche di espansionismo che da sempre la contraddistinguono hanno proferito solamente parole vuote. Marwan Bishara analista politico senior di Al Jazeera afferma che le dichiarazioni della comunità internazionale sugli attacchi israeliani ai palestinesi sono “le stesse parole vuote a giudicare dalla documentazione storica”. Penso che la maggior parte di coloro che hanno parlato finora indipendentemente dal fatto che sia con buone intenzioni o meno dall’Autorità palestinese dagli Stati arabi e dalla Lega araba alla Conferenza islamica di 55 membri siano tutti condannati; niente niente è stato fatto. “Israele continua con totale impunità a fare ciò che ha fatto nell’ultimo mezzo secolo tranne che a farlo di più con più aggressività e più volgarità” ha aggiunto. Le fazioni della Resistenza palestinese hanno espresso la loro ferma condanna dell’aggressione in corso contro Jenin ribadendo che Jenin insorgerà tutta contro questo nuova aggressione e respingerà i piani del governo di occupazione. Sono più di 70 anni che Israele grazie all’appoggio di USA NATO e di gran parte del mondo occidentale continua a opprimere e massacrare il popolo palestinese con le sue manie imperialiste ed espansionistiche. È il momento che tutto il mondo riconosca i crimini che da sempre compiono e che si schieri a fianco del popolo palestinese.


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ISRAELE CONTINUA A MASSACRARE I PALESTINESI

Israele non ha fatto in tempo a bombardare la Siria per la diciannovesima volta dall’inizio del 2023 che ha imbastito un’altra operazione su larga scala in Cisgiordania.

Salgono dunque a 10 le vittime accertate e altri 30 feriti durante l’attacco con i droni nella campagna militare nella città occupata di Jenin.
La comunità internazionale, come al solito, non ha condannato Israele e le sue politiche di espansionismo che da sempre la contraddistinguono, hanno proferito solamente parole vuote. Marwan Bishara, analista politico senior di Al Jazeera, afferma che le dichiarazioni della comunità internazionale sugli attacchi israeliani ai palestinesi sono “le stesse parole vuote, a giudicare dalla documentazione storica”. “Penso che la maggior parte di coloro che hanno parlato finora, indipendentemente dal fatto che sia con buone intenzioni o meno, dall’Autorità palestinese, dagli Stati arabi e dalla Lega araba alla Conferenza islamica di 55 membri, siano tutti condannati; niente, niente è stato fatto”.
“Israele continua con totale impunità, a fare ciò che ha fatto nell’ultimo mezzo secolo, tranne che a farlo di più con più aggressività e più volgarità”, ha aggiunto.

Le fazioni della Resistenza palestinese hanno espresso la loro ferma condanna dell’aggressione in corso contro Jenin, ribadendo che Jenin insorgerà tutta contro questo nuova aggressione e respingerà i piani del governo di occupazione.

Sono più di 70 anni che Israele, grazie all’appoggio di USA, NATO e di gran parte del mondo occidentale, continua a opprimere e massacrare il popolo palestinese con le sue manie imperialiste ed espansionistiche.
È il momento che tutto il mondo riconosca i crimini che da sempre compiono e che si schieri a fianco del popolo palestinese.

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Oggi Julian Assange compie 52 anni. Lì compie mentre viene privato della libertà per aver raccontato la verità. Un vero giornalista dalla parte della libertà senza compromessi. #JulianAssange


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Oggi Julian Assange compie 52 anni.
Lì compie mentre viene privato della libertà per aver raccontato la verità.

Un vero giornalista, dalla parte della libertà senza compromessi.

#JulianAssange

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CI STANNO PREPARANDO ALLA 3 GUERRA MONDIALE Parte la sperimentazione per avvertirvi quando scoppierà la terza guerra mondiale. Si stanno preparando Fermiamo l’inevitabilità della terza guerra mondiale nucleare. FERMIAMOLI!


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CI STANNO PREPARANDO ALLA 3° GUERRA MONDIALE

Parte la sperimentazione per avvertirvi quando scoppierà la terza guerra mondiale.
Si stanno preparando
Fermiamo l’inevitabilità della terza guerra mondiale nucleare.
FERMIAMOLI!

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LA GIUSTIZIA NON È UGUALE PER TUTTI La giustizia non è uguale per tutti in Italia infatti per essere condannati e arrestati adesso basta andare contro le linee guida che la NATO e l’UE hanno dato al nostro Paese. E’ vergognoso l’arresto di Alessandro Bertolini che subito dopo essere atterrato all’aeroporto di Malpensa è stato preso subito in custodia dalle forze dell’ordine la sua colpa è quella di aver combattuto a fianco delle repubbliche del Donbass contro i n4zifasciti di Zelenskij queste sono le accuse mosse nei suoi confronti dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova. Secondo le accuse il giovane trentino avrebbe partecipato “ad azioni preordinate e violente dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del governo ucraino Stato estero di cui non era cittadino né stabilmente residente senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto”. La giustizia italiana adesso oltre a chiudere tutti e due gli occhi di fronte ai reati dei potenti che delinquono nel nostro Paese esegue ordini precisi per conto della NATO USA e UE. Se Bertolini avesse combattuto a fianco delle truppe neo-n4ziste come molti neofascisti italiani ucraine non sarebbe stato sicuramente indagato.


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LA GIUSTIZIA NON È UGUALE PER TUTTI

La giustizia non è uguale per tutti in Italia infatti per essere condannati e arrestati adesso basta andare contro le linee guida che la NATO e l’UE hanno dato al nostro Paese.

E’ vergognoso l’arresto di Alessandro Bertolini che subito dopo essere atterrato all’aeroporto di Malpensa è stato preso subito in custodia dalle forze dell’ordine, la sua colpa è quella di aver combattuto a fianco delle repubbliche del Donbass contro i n4zifasciti di Zelenskij, queste sono le accuse mosse nei suoi confronti dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova.
Secondo le accuse, il giovane trentino avrebbe partecipato “ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del governo ucraino, Stato estero di cui non era cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti in conflitto”.

La giustizia italiana adesso, oltre a chiudere tutti e due gli occhi di fronte ai reati dei potenti che delinquono nel nostro Paese, esegue ordini precisi per conto della NATO, USA e UE.
Se Bertolini avesse combattuto a fianco delle truppe neo-n4ziste come molti neofascisti italiani, ucraine non sarebbe stato sicuramente indagato.

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Quando parlano di immigrati e di razzismonon vi raccontano tutta la verità. LAfrica di oggi potrebbe esser diversa. Potrebbe esser rigogliosa ed indipendente se limperialismo non lavesse depredata e non avesse ucciso i suoi capi rivoluzionari le avanguardie popolari come leroe congolese Patrice Lumumba che nasceva il 2 luglio di 98 anni fa. Patrice Lumumba è unaltra vittima della CIA. Emblema della lotta contro il colonialismo e per l’emancipazione del suo popolo primo capo del governo della Repubblica democratica del Congo dopo lindipendenza arrestato e ucciso nel 1961 dalle forze golpiste del colonnello Mobutu con la regia della CIA e dei servizi segreti britannici e l’intervento diretto del Belgio. Patrice Lumumba è un simbolo per tutta lAfrica. Fondò il Movimento Nazionale Congolese alla guida del quale riuscì ad ottenere lindipendenza del suo paese il 30 giugno 1960. Il giovane primo ministro pagava la sua intransigente politica anti coloniale e anticapitalista il suo desiderio di sollevare le condizioni di vita del suo popolo. Se oggi a governare lAfrica ci fossero esempi come Lumumba non ci sarebbero né emigrazioni di massa né razzismo. #PatriceLumumba #Africa #Colonialismo #Razzismo #Imperialismo #Immigrazione #PartitoComunista


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Quando parlano di immigrati e di razzismo,non vi raccontano tutta la verità.
L’Africa di oggi potrebbe esser diversa.

Potrebbe esser rigogliosa ed indipendente se l’imperialismo non l’avesse depredata e non avesse ucciso i suoi capi rivoluzionari, le avanguardie popolari, come l’eroe congolese Patrice Lumumba che nasceva il 2 luglio di 98 anni fa.

Patrice Lumumba è un’altra vittima della CIA.

Emblema della lotta contro il colonialismo e per l’emancipazione del suo popolo, primo capo del governo della Repubblica democratica del Congo dopo l’indipendenza, arrestato e ucciso nel 1961 dalle forze golpiste del colonnello Mobutu, con la regia della CIA e dei servizi segreti britannici e l’intervento diretto del Belgio.

Patrice Lumumba è un simbolo per tutta l’Africa.
Fondò il Movimento Nazionale Congolese alla guida del quale, riuscì ad ottenere l’indipendenza del suo paese il 30 giugno 1960.

Il giovane primo ministro pagava la sua intransigente politica anti coloniale e anticapitalista, il suo desiderio di sollevare le condizioni di vita del suo popolo.

Se oggi a governare l’Africa ci fossero esempi come Lumumba, non ci sarebbero né emigrazioni di massa, né razzismo.

#PatriceLumumba #Africa #Colonialismo #Razzismo #Imperialismo #Immigrazione #PartitoComunista

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