Con 96 milioni e settecentomila membri, il PCC è il più grande partito del mondo. Per altro il Partito Comunista Cinese conta 81 milioni e duecentomila ragazzi iscritti alla sua organizzazione giovanile (15 / 28 anni) e ben 130 milioni di pionieri (6 / 14 anni). Di seguito riportiamo il messaggio del Segretario Generale del Partito Comunista, Marco RIZZO, al Partito Comunista di Cina Leggi tutto 👉👉👉 https://bit.ly/3g17L


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Con 96 milioni e settecentomila membri, il PCC è il più grande partito del mondo.
Per altro il Partito Comunista Cinese conta 81 milioni e duecentomila ragazzi iscritti alla sua organizzazione giovanile (15 / 28 anni) e ben 130 milioni di pionieri (6 / 14 anni).
Di seguito riportiamo il messaggio del Segretario Generale del Partito Comunista, Marco RIZZO, al Partito Comunista di Cina

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ITALIA: RECORD DI POVERI L’Italia è sempre più povera e nonostante tutti i media e giornali si affannino ad elogiare l’operato di Draghi, la colpa principale di questo disastro è proprio sua. La povertà nel nostro paese è aumentata del 7,7% nell’ultimo anno, anno in cui Draghi insieme a PD, Lega, 5 Stelle e con l’appoggio esterno della Meloni, ha fatto di tutto per distruggere economicamente e socialmente l’Italia. L’aumento dell’inflazione, il caro bollette e i danni provocati dalle sanzioni imposte alla Russia mettono goni giorno sempre più a dura prova le finanze dei lavoratori e dei cittadini italiani i quali sono gli unici a pagarne le conseguenze. I poveri assoluti sono 5,6 Milioni e se consideriamo anche quelli a rischio povertà assoluta la cifra sale vertiginosamente a 15 milioni di persone. La crescita è impressionante se si pensa che nel 2007 i poveri nel nostro paese erano 1.8 Milioni. Un quarto degli italiani è povero e rischia di cadere nella povertà assoluta, questo è il merito di 20 anni di governi che hanno fatto solo gli interessi dei grandi gruppi finanziari, dell’UE e della NATO portando avanti solamente misure anti popolari e dimenticandosi completamente del benessere del proprio popolo. E’ il momento di dire basta a tutto questo. Le continue crisi non le possono pagare sempre e solo i lavoratori. Chi ha causato questa situazione è giusto che paghi. Anche per questo è necessario scendere a protestare Sabato 22 Ottobre dalle ore 17 a Milano a Piazza della Scala.


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ITALIA: RECORD DI POVERI

L’Italia è sempre più povera e nonostante tutti i media e giornali si affannino ad elogiare l’operato di Draghi, la colpa principale di questo disastro è proprio sua.

La povertà nel nostro paese è aumentata del 7,7% nell’ultimo anno, anno in cui Draghi insieme a PD, Lega, 5 Stelle e con l’appoggio esterno della Meloni, ha fatto di tutto per distruggere economicamente e socialmente l’Italia. L’aumento dell’inflazione, il caro bollette e i danni provocati dalle sanzioni imposte alla Russia mettono goni giorno sempre più a dura prova le finanze dei lavoratori e dei cittadini italiani i quali sono gli unici a pagarne le conseguenze.

I poveri assoluti sono 5,6 Milioni e se consideriamo anche quelli a rischio povertà assoluta la cifra sale vertiginosamente a 15 milioni di persone. La crescita è impressionante se si pensa che nel 2007 i poveri nel nostro paese erano 1.8 Milioni. Un quarto degli italiani è povero e rischia di cadere nella povertà assoluta, questo è il merito di 20 anni di governi che hanno fatto solo gli interessi dei grandi gruppi finanziari, dell’UE e della NATO portando avanti solamente misure anti popolari e dimenticandosi completamente del benessere del proprio popolo.

E’ il momento di dire basta a tutto questo. Le continue crisi non le possono pagare sempre e solo i lavoratori. Chi ha causato questa situazione è giusto che paghi.
Anche per questo è necessario scendere a protestare Sabato 22 Ottobre dalle ore 17 a Milano a Piazza della Scala.

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I LAVORATORI NON SONO NUMERI Sempre più spesso i lavoratori vengono considerati solamente dei numeri, ormai hanno perso ogni diritto, vengono trattati come schiavi fino al momento in cui non decidono di licenziarli senza alcuna remora. Numeri appunto, oltre 200 lavoratori dopo la decisione di Interruzione delle linee di produzione e l’attivazione della Cig nella fonderia di San Gavino Monreale della Portovesme Srl. La decisione della Portovesme Srl di interrompere le linee di produzione facendo ricadere le conseguenze sulla pelle dei lavoratori è socialmente inaccettabile ed è contraria all’interesse di tutto il territorio che favorirebbe, inoltre, l’ulteriore desertificazione industriale del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano. Dunque ci sarà solamente il rinnovo della cassa integrazione attivata a fine 2021 per gli oltre 300 operai a causa dello stop della linea dello zinco, a questi 300 operai se ne andranno ad aggiungere altri 200 quando si fermerà anche la linea del piombo. Ancora una volta a rimetterci saranno solo i lavoratori, dato che né la regione né il governo sono minimamente intervenuti in difesa dei lavoratori. Ancora una volta in Italia, i lavoratori sono costretti a lottare per mantenere il proprio posto di lavoro (con sempre meno diritti e salari più bassi) contro i dirigenti delle aziende e contro anche chi nelle stanze del potere dovrebbe difenderli. Ancora una volta i lavoratori sono costretti a lottare per non essere considerati solamente numeri. Il Partito Comunista è al fianco dei lavoratori in lotta.


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I LAVORATORI NON SONO NUMERI

Sempre più spesso i lavoratori vengono considerati solamente dei numeri, ormai hanno perso ogni diritto, vengono trattati come schiavi fino al momento in cui non decidono di licenziarli senza alcuna remora.

Numeri appunto, oltre 200 lavoratori dopo la decisione di Interruzione delle linee di produzione e l’attivazione della Cig nella fonderia di San Gavino Monreale della Portovesme Srl.
La decisione della Portovesme Srl di interrompere le linee di produzione facendo ricadere le conseguenze sulla pelle dei lavoratori è socialmente inaccettabile ed è contraria all’interesse di tutto il territorio che favorirebbe, inoltre, l’ulteriore desertificazione industriale del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano.

Dunque ci sarà solamente il rinnovo della cassa integrazione attivata a fine 2021 per gli oltre 300 operai a causa dello stop della linea dello zinco, a questi 300 operai se ne andranno ad aggiungere altri 200 quando si fermerà anche la linea del piombo.

Ancora una volta a rimetterci saranno solo i lavoratori, dato che né la regione né il governo sono minimamente intervenuti in difesa dei lavoratori.
Ancora una volta in Italia, i lavoratori sono costretti a lottare per mantenere il proprio posto di lavoro (con sempre meno diritti e salari più bassi) contro i dirigenti delle aziende e contro anche chi nelle stanze del potere dovrebbe difenderli.
Ancora una volta i lavoratori sono costretti a lottare per non essere considerati solamente numeri.
Il Partito Comunista è al fianco dei lavoratori in lotta.

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INTIMIDAZIONI E CENSURE NELLA “DEMOCRATICA” ITALIA Questa notte Giorgio Bianchi in albergo a Gioia Tauro è stato svegliato alle 3 per una “visita” da parte della polizia che è entrata in camera, ha guardato un poè nelle borse di Giorgio, senza sapere il motivo, senza avere un mandato. Non si sa nemmeno mandati da chi, ma sicuramente un atto per intimidire il reporter impegnato in politica, per il suo eccezionale lavoro fatto negli anni soprattutto in Siria e ora in Donbass per smascherare le finzioni dei media di regime. Per non dimenticare l’impegno nell’ultimo periodo nella lista di Italia Sovrana e Popolare. Oggi è stata chiusa definitivamente anche la pagina Facebook “Comitato per il Donbass Antinazista” attiva fin dal 2014, una delle più importanti fonti di informazione libera sul tema del conflitto in Ucraina. Una voce che, essendo dissonante rispetto alla narrazione imperialista e guerrafondaia dominante, evidentemente dà fastidio. Per questo hanno pensato bene di rimuoverla da Facebook con un gravissimo atto di censura. Grazie a OPEN del democraticissimo Mentana. Il lavoro dei compagni continuerà su Telegram, seguiteli. Come Partito Comunista esprimiamo la massima solidarietà ai Giorgio BIANCHI e ai compagni del Comitato per il Donbass antinazista


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INTIMIDAZIONI E CENSURE
NELLA “DEMOCRATICA” ITALIA

Questa notte Giorgio Bianchi in albergo a Gioia Tauro è stato svegliato alle 3 per una “visita” da parte della polizia che è entrata in camera, ha guardato un poè nelle borse di Giorgio, senza sapere il motivo, senza avere un mandato. Non si sa nemmeno mandati da chi, ma sicuramente un atto per intimidire il reporter impegnato in politica, per il suo eccezionale lavoro fatto negli anni soprattutto in Siria e ora in Donbass per smascherare le finzioni dei media di regime. Per non dimenticare l’impegno nell’ultimo periodo nella lista di Italia Sovrana e Popolare.

Oggi è stata chiusa definitivamente anche la pagina Facebook “Comitato per il Donbass Antinazista” attiva fin dal 2014, una delle più importanti fonti di informazione libera sul tema del conflitto in Ucraina. Una voce che, essendo dissonante rispetto alla narrazione imperialista e guerrafondaia dominante, evidentemente dà fastidio. Per questo hanno pensato bene di rimuoverla da Facebook con un gravissimo atto di censura. Grazie a OPEN del democraticissimo Mentana.
Il lavoro dei compagni continuerà su Telegram, seguiteli.

Come Partito Comunista esprimiamo la massima solidarietà ai Giorgio BIANCHI e ai compagni del Comitato per il Donbass antinazista

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DRAGHI CAPO DELLA NATO Draghi a capo della NATO? adesso le voci si fanno sempre più insistenti e persino il Presidente della Francia Macron è arrivato a candidarlo pubblicamente. Lo avevamo detto mesi fa, Draghi era stato messo alla guida dell’Italia per fare gli interessi della NATO e dopo aver svolto il suo lavoro egregiamente, cioè essere stato il più fedele alleato degli USA, aver aumentato le spese militari fino al al 2% del PIL e oltre spendendo oltre 30 miliardi l’anno in spese militari, spese che sono in continuo aumento. È stato quello che in Europa, ha messo l’elmetto ed è stato in prima fila nella guerra contro la Russia in sostegno all’Ucraina con invio di armi e imponendo sanzioni alla Russi, sanzioni che stanno colpendo pesantemente la popolazione italiana, con aumento delle bollette e carovita, chiusura di attività e perdita di posti di lavoro. Dopo aver fatto gli interessi non del popolo italiano ma della NATO e del governo USA, sembra che verrà ripagato per la fedeltà diventando il prossimo segretario generale della NATO. Dopo la Grecia e l’Italia, le cure Draghi toccheranno tutto il Mondo.


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DRAGHI CAPO DELLA NATO

Draghi a capo della NATO? adesso le voci si fanno sempre più insistenti e persino il Presidente della Francia Macron è arrivato a candidarlo pubblicamente.
Lo avevamo detto mesi fa, Draghi era stato messo alla guida dell’Italia per fare gli interessi della NATO e dopo aver svolto il suo lavoro egregiamente, cioè essere stato il più fedele alleato degli USA, aver aumentato le spese militari fino al al 2% del PIL e oltre spendendo oltre 30 miliardi l’anno in spese militari, spese che sono in continuo aumento.
È stato quello che in Europa, ha messo l’elmetto ed è stato in prima fila nella guerra contro la Russia in sostegno all’Ucraina con invio di armi e imponendo sanzioni alla Russi, sanzioni che stanno colpendo pesantemente la popolazione italiana, con aumento delle bollette e carovita, chiusura di attività e perdita di posti di lavoro.

Dopo aver fatto gli interessi non del popolo italiano ma della NATO e del governo USA, sembra che verrà ripagato per la fedeltà diventando il prossimo segretario generale della NATO.
Dopo la Grecia e l’Italia, le cure Draghi toccheranno tutto il Mondo.

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Ieri il Partito Comunista è stato in piazza con Italia Sovrana e Popolare contro la guerra, le sanzioni, le bollette spropositate e le menzogne del sistema. Una grande partecipazione che vedremo quale attenzione sortirà sul mainstrean. Sabato prossimo 22 Ottobre a Milano, Piazza della Scala ore 17. ITALIA SOVRANA E POPOLARE.


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Ieri il Partito Comunista è stato in piazza con Italia Sovrana e Popolare contro la guerra, le sanzioni, le bollette spropositate e le menzogne del sistema. Una grande partecipazione che vedremo
quale attenzione sortirà sul mainstrean.

Sabato prossimo
22 Ottobre a Milano, Piazza della Scala ore 17. ITALIA SOVRANA E POPOLARE.

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Nel 1987, veniva assassinato in un golpe realizzato da Francia e dagli Stati Uniti d’America il “Che Guevara Africano”, THOMAS SANKARA. Quattro anni dopo aver vinto le elezioni nel Burkina Faso (Paese precedentemente chiamato con il suo nome coloniale, Alto Volta) viene ucciso 36 anni fa, all’età di 38 anni. La storia di questo rivoluzionario africano battutosi fino all’ultimo contro l’imperialismo occidentale, fu una delle più avvincenti e importanti della storia del Continente. Leader carismatico per tutta l’Africa del Sub-Sahara, che si impegnò per eliminare la povertà attraverso contro il capitalismo e attuando politiche socialiste. Sviluppò un efficiente sistema di riforme sociali incentrato sulla costruzione di ospedali, scuole e case per la popolazione estremamente povera, iniziando a liberare il Burkina Faso dai tentacoli dell’imperialismo e lavorando per renderlo uno stato sovrano socialista. Al suo giusto rifiuto di pagare il debito estero di epoca coloniale, la Francia in accordo con gli Stati Uniti ricorsero all’unico metodo possibile per ammutolire un simbolo così importante per l’Africa…la sua eliminazione fisica. Ma come più volte abbiamo ribadito, muoiono gli UOMINI, non le IDEE. Ricordiamo con onore il Presidente “Tom Sank” e la sua guerra all’imperialismo. «L’aiuto di cui abbiamo bisogno è quello che ci aiuti a fare a meno degli aiuti»


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Nel 1987, veniva assassinato in un golpe realizzato da Francia e dagli Stati Uniti d’America il “Che Guevara Africano”, THOMAS SANKARA.

Quattro anni dopo aver vinto le elezioni nel Burkina Faso (Paese precedentemente chiamato con il suo nome coloniale, Alto Volta) viene ucciso 36 anni fa, all’età di 38 anni.
La storia di questo rivoluzionario africano battutosi fino all’ultimo contro l’imperialismo occidentale, fu una delle più avvincenti e importanti della storia del Continente.
Leader carismatico per tutta l’Africa del Sub-Sahara, che si impegnò per eliminare la povertà attraverso contro il capitalismo e attuando politiche socialiste.
Sviluppò un efficiente sistema di riforme sociali incentrato sulla costruzione di ospedali, scuole e case per la popolazione estremamente povera, iniziando a liberare il Burkina Faso dai tentacoli dell’imperialismo e lavorando per renderlo uno stato sovrano socialista.

Al suo giusto rifiuto di pagare il debito estero di epoca coloniale, la Francia in accordo con gli Stati Uniti ricorsero all’unico metodo possibile per ammutolire un simbolo così importante per l’Africa…la sua eliminazione fisica.
Ma come più volte abbiamo ribadito, muoiono gli UOMINI, non le IDEE.

Ricordiamo con onore il Presidente “Tom Sank” e la sua guerra all’imperialismo.
«L’aiuto di cui abbiamo bisogno è quello che ci aiuti a fare a meno degli aiuti»

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Il centro destra con l’elezione di La Russa, presidente del Senato e Fontana della Camera, risponde al prurito ultraidentitario delle rispettive basi, ma dal punto di vista governativo si prepara nella sostanza a proseguire la politica nel solco tracciato da Draghi. Due bandierine reazionarie ma una unica politica economica ed estera, funzionale ed asservita al sistema del totalitarismo globalista e liberista. Altra faccia, stessa medaglia della cosiddetta sinistra…


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Il centro destra con l’elezione di La Russa, presidente del Senato e Fontana della Camera, risponde al prurito ultraidentitario delle rispettive basi, ma dal punto di vista governativo si prepara nella sostanza a proseguire la politica nel solco tracciato da Draghi. Due bandierine reazionarie ma una unica politica economica ed estera, funzionale ed asservita al sistema del totalitarismo globalista e liberista. Altra faccia, stessa medaglia della cosiddetta sinistra…

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🟠 BISOGNA IMPORRE LA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE AL 101% DELL’ANNO PRECEDENTE. La nostra mobilitazione è oggi frutto del punto di vista politico più avanzato. Tutti dobbiamo partecipare e fare partecipare. VOGLIAMO FERMARE LE SANZIONI E L’INVIO DI ARMI PER LAVORARE PER LA PACE, RIPRISTINARE I RAPPORTI DIPLOMATICI, RIAVERE GAS A BASSO COSTO e SALVARE L’ITALIA. Sabato 15 Ottobre Vi aspettiamo a ROMA in PIAZZA SANTI APOSTOLI alle ore 17 e a MILANO Sabato 22 Ottobre alle ore 17 in Piazza della Scala.


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🟠 BISOGNA IMPORRE LA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE AL 101% DELL’ANNO PRECEDENTE. La nostra mobilitazione è oggi frutto del punto di vista politico più avanzato.

Tutti dobbiamo partecipare e fare partecipare.

VOGLIAMO FERMARE LE SANZIONI E L’INVIO DI ARMI PER LAVORARE PER LA PACE, RIPRISTINARE I RAPPORTI DIPLOMATICI, RIAVERE GAS A BASSO COSTO e SALVARE L’ITALIA.

Sabato 15 Ottobre Vi aspettiamo a ROMA in PIAZZA SANTI APOSTOLI alle ore 17 e a MILANO Sabato 22 Ottobre alle ore 17 in Piazza della Scala.

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La nostra mobilitazione è oggi frutto del punto di vista politico più avanzato. Tutti dobbiamo partecipare e fare partecipare. VOGLIAMO FERMARE LE SANZIONI E L’INVIO DI ARMI PER LAVORARE PER LA PACE, RIPRISTINARE I RAPPORTI DIPLOMATICI, RIAVERE GAS A BASSO COSTO e SALVARE L’ITALIA. Sabato 15 Ottobre Vi aspettiamo a ROMA in PIAZZA SANTI APOSTOLI alle ore 17 e a MILANO Sabato 22 Ottobre alle ore 17 in Piazza della Scala.


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La nostra mobilitazione è oggi frutto del punto di vista politico più avanzato. Tutti dobbiamo partecipare e fare partecipare. VOGLIAMO FERMARE LE SANZIONI E L’INVIO DI ARMI PER LAVORARE PER LA PACE, RIPRISTINARE I RAPPORTI DIPLOMATICI, RIAVERE GAS A BASSO COSTO e SALVARE L’ITALIA.

Sabato 15 Ottobre Vi aspettiamo a ROMA in PIAZZA SANTI APOSTOLI alle ore 17 e a MILANO Sabato 22 Ottobre alle ore 17 in Piazza della Scala.

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GUCCI EVADE LE TASSE E LO STATO GLI FA LO SCONTO La compagnia Kering che possiede il marchio di prestigio italiano Gucci evade le tasse per 1,39 miliardi di Euro che sarebbero dovute finire le casse dello stato italiano e invece di ricevere sanzioni per il crimine da loro concesso, l’Italia decide di fargli lo sconto. Uno sconto di 748 milioni di euro: questi sono i soldi, di fatto dei contribuenti italiani, che la multinazionale Kering è riuscita a risparmiare con il Fisco in seguito a una serie di accertamenti per tasse evase pari a un importo di 1,39 miliardi di euro. Il meccanismo dell’evasione era una classica furbata da multinazionali, ovvero fare transitare i profitti in una società svizzera e aggirare le tasse in Italia. Scoperto il meccanismo, il Fisco ha presentato il conto a Kering, ma poi, in modo del tutto inspiegabile, ha accettato uno sconto di 748 milioni di euro, quasi la metà dell’importo evaso. La notizia ovviamente è passata in sordina, nessun giornale né telegiornale ha dato risalto alla notizia, sopratutto nessun politico ha speso una sola parola su questo fatto, preferendo ancora una volta accanirsi sui poveri invece di attaccare le grandi multinazionali che, in Italia, ormai fanno ciò che vogliono. Questa è l’ennesima riprova che nel nostro paese i ricchi godono di una certa impunità e possono permettersi di truffare lo stato ed evadere le tasse, mentre i lavoratori vengono sempre più vessati da tasse, bollette e carovita


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GUCCI EVADE LE TASSE E LO STATO GLI FA LO SCONTO

La compagnia Kering che possiede il marchio di prestigio italiano Gucci evade le tasse per 1,39 miliardi di Euro che sarebbero dovute finire le casse dello stato italiano e invece di ricevere sanzioni per il crimine da loro concesso, l’Italia decide di fargli lo sconto.

Uno sconto di 748 milioni di euro: questi sono i soldi, di fatto dei contribuenti italiani, che la multinazionale Kering è riuscita a risparmiare con il Fisco in seguito a una serie di accertamenti per tasse evase pari a un importo di 1,39 miliardi di euro. Il meccanismo dell’evasione era una classica furbata da multinazionali, ovvero fare transitare i profitti in una società svizzera e aggirare le tasse in Italia. Scoperto il meccanismo, il Fisco ha presentato il conto a Kering, ma poi, in modo del tutto inspiegabile, ha accettato uno sconto di 748 milioni di euro, quasi la metà dell’importo evaso.

La notizia ovviamente è passata in sordina, nessun giornale né telegiornale ha dato risalto alla notizia, sopratutto nessun politico ha speso una sola parola su questo fatto, preferendo ancora una volta accanirsi sui poveri invece di attaccare le grandi multinazionali che, in Italia, ormai fanno ciò che vogliono.

Questa è l’ennesima riprova che nel nostro paese i ricchi godono di una certa impunità e possono permettersi di truffare lo stato ed evadere le tasse, mentre i lavoratori vengono sempre più vessati da tasse, bollette e carovita

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