Terza puntata del Podcast del Partito Comunista. Ko de Mondo: La …


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Terza puntata del Podcast del Partito Comunista.
Ko de Mondo: La Musica dei CSI e la Nostra Storia

In questa puntata parleremo di musica, scoprendo i dettagli di Ko de Mondo, il primo disco dei CSI, insieme a Luca Mari. Al podcast partecipa anche Matteo Di Cocco, responsabile dell’Organizzazione Nazionale.

Dopo le prime due puntate dedicate ai resoconti degli incontri internazionali del Partito Comunista, questa terza puntata inaugura un nuovo percorso di approfondimento culturale, legato alla nostra storia, più o meno recente. Partiamo proprio dalla musica, con un focus su Ko de Mondo, il primo disco dei CSI, erede dei CCCP, che ha visto la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo, Pino Gulli, Ginevra Di Marco, Alessandro Gerby e, per le percussioni del brano “Del Mondo”, Marco Parente.

Questa puntata è un accenno a quel mondo musicale che ha segnato la vita di tanti, esplorando anche temi come le case discografiche nate dalle esperienze di quel periodo storico.

Un esperimento che speriamo possa piacervi e che, con il vostro supporto, ci incoraggerà a proseguire con nuovi approfondimenti per riscoprire insieme la nostra storia e la nostra cultura condivisa.

Trovate i link per l’ascolto su Youtube e sulle altre piattaforme nei commenti.

#Podcast #PartitoComunista #Musica #KoDeMondo #CSI #Cultura #StoriaCondivisa

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Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti italiani …


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Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti italiani comunisti più importanti della storia del movimento comunista italiano e non solo
PIETRO SECCHIA. Per noi del Partito Comunista un esempio da seguire, una guida nella confusione.
Vogliamo ricordarlo così.

“Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica”

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Zelensky ora vuole trattare diplomaticamente Dopo essere stato la marionetta in …


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Zelensky ora vuole trattare diplomaticamente

Dopo essere stato la marionetta in mano alla NATO e USA, dopo aver trascinato il continente europeo e la UE in una guerra per procura, Zelensky invoca la diplomazia perché conscio che i territori come il Donbass non torneranno ucraini. Un conflitto che ha origini ben più lontane, che partono dall’Euromaidan del 2014 e che forse si avvia al suo epilogo.

Mentre l’occidente che abbraccia la visione unipolare statunitense ha fatto di tutto per avallare e spingere questo conflitto, l’Ucraina si è ritrovata trascinata in una guerra che ha portato a migliaia e migliaia di morti su entrambi i fronti.

Non possiamo fare altro che auspicare finalmente il raggiungimento della Pace e che il bellicismo degli Stati Uniti e della NATO venga finalmente spento per sempre.

Noi, oggi come sempre siamo CONTRO LA GUERRA e per LA PACE!

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LAVORATORE, STUDENTE, PENSIONATO… Dicembre è arrivato, il 2025 è alle porte. …


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LAVORATORE, STUDENTE, PENSIONATO…
Dicembre è arrivato, il 2025 è alle porte. Quest’anno regalati una prospettiva: Sostieni il Partito Comunista.

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Il Partito Comunista non riceve finanziamenti pubblici: vive grazie al contributo volontario di militanti, iscritti e simpatizzanti.

Un piccolo contributo per una grande idea.
Contro le finte alternative destra/sinistra.
PER CAMBIARE DAVVERO!

#Donazione #PartitoComunista #Sostegno #Autofinanziamento

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Biden e le mine antiuomo all’Ucraina La scelta di Joe Biden …


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Biden e le mine antiuomo all’Ucraina

La scelta di Joe Biden di fornire mine antiuomo all’Ucraina rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’imperialismo statunitense, che antepone gli interessi militari ed economici alla vita umana. Questa mossa non solo minaccia il popolo ucraino, ma è anche l’ennesima manifestazione brutale delle logiche capitaliste di guerra, che vedono i conflitti come mercati da alimentare e sfruttare.

Le mine antiuomo, strumenti di morte indiscriminata, non distinguono tra soldati e civili. A pagarne il prezzo saranno inevitabilmente i contadini, i bambini e i lavoratori, che continueranno a subire le conseguenze devastanti di un conflitto in cui non hanno alcun controllo. Biden, nel pieno spirito dell’imperialismo americano, viola di fatto ogni principio di rispetto per la vita umana e dimostra come l’élite capitalista non abbia scrupoli nell’agire contro ogni forma di solidarietà internazionale.

La politica statunitense sulle mine antiuomo non è nuova, ma ciò che rende questa decisione ancora più ipocrita è la pretesa di Biden di proporsi come “difensore della democrazia”. Dopo aver promesso nel 2022 di limitare l’uso di queste armi e di rispettare lo spirito della Convenzione di Ottawa, Biden svela nuovamente la vera natura degli USA: un sistema che prospera grazie alla guerra permanente.

Le multinazionali dell’industria bellica, cuore pulsante del capitalismo statunitense, hanno un solo obiettivo: il profitto. Ogni campo minato, ogni ordigno piazzato, rappresenta un guadagno per i magnati delle armi, mentre ai proletari ucraini e russi restano solo sofferenza e morte.
Promuovere la guerra anziché perseguire la Pace significa aggravare le sofferenze di popoli già devastati dai conflitti. La decisione di Biden non lascia dubbi: si alimenta la guerra e si condanna la speranza di un futuro migliore.

Noi oggi come ieri siamo CONTRO LA GUERRA e PER LA PACE!

#NoAllaGuerra #Biden #Pace #Imperialismo #Capitalismo #MineAntiUomo #IndustriaBellica #SolidarietàInternazionale #Ucraina #Guerra #Socialismo

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15 anni di tagli: la Mano invisibile che sventra la …


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15 anni di tagli: la Mano invisibile che sventra la sanità pubblica

“Non resteremo a guardare lo smantellamento della sanità”, ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, prima di annunciare un tour tra gli ospedali e le case di cura, in seguito allo sciopero anti-manovra di medici e infermieri. Schlein dimentica che lo smantellamento della sanità è in atto da quasi 15 anni e che il suo Partito Democratico è stato tra i principali responsabili di un piano mortifero. Dal 2010 a oggi, i tagli sulla sanità pubblica hanno superato i 37 miliardi di euro, molti dei quali imputabili a governi sostenuti dal PD.

Il definanziamento sistematico è iniziato con il governo tecnico guidato da Mario Monti, sostenuto principalmente dal Partito Democratico, che ha attuato misure di austerità per 8 miliardi. A seguire, il governo Letta, segretario del PD, ha sottratto altri 8,5 miliardi, mentre con il governo Renzi, anch’egli alla guida del Partito Democratico, i fondi destinati alla sanità sono stati ridotti di 12 miliardi di euro. L’esecutivo Gentiloni ha inferto un ulteriore taglio di oltre 3 miliardi. Neanche i governi Conte ci hanno risparmiato tagli alla sanità, sebbene più contenuti, pari a “soli” 0,6 miliardi. Con il governo di Mario Draghi, nonostante l’emergenza pandemica, si è assistito a una riduzione del finanziamento in termini reali del 2,9% rispetto all’anno precedente. Infine, l’attuale governo di Giorgia Meloni ha previsto tagli per 1,8 miliardi nel 2024 e un incremento reale per il 2025 di soli 1,3 miliardi, ben lontani dai 3,5 miliardi annunciati. Questo scarso incremento, che non risolve i problemi della sanità pubblica, deriva dalla rinuncia alla tassazione degli extraprofitti di banche e assicurazioni, ma, in un gioco al ribatto, accettando da banche e assicurazioni un contributo, che si configura come un anticipo di imposte già dovute. Per provare a riconquistare un minimo di dignità (anche se non è possibile) al suo partito, Elly Schlein dovrebbe proporre un piano di finanziamento alla sanità pubblica pari alla somma dei tagli accumulati nei governi a guida PD o supportati da esso.

È chiaro come i tagli alla sanità non conoscano colori politici. Da destra a sinistra, dal Partito Democratico a Fratelli d’Italia, passando per Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, il progetto sistematico per smantellare il sistema sanitario nazionale, secondo le regole di austerità imposte dell’Unione Europea, viene perseguito da tutti.

Se è vero che la Corte costituzionale negli scorsi giorni ha stabilito il principio secondo cui i tagli alla sanità devono essere gli ultimi ad essere presi in considerazione, è altrettanto vero che la politica del nostro paese, non ci ha pensato molto ad impostare questa drastica riduzione dei finanziamenti.

Come Partito Comunista intendiamo rilanciare la sanità pubblica, ponendola al centro delle politiche di welfare, garantendole finanziamenti adeguati e attraverso l’internalizzazione dei servizi essenziali, oggi spesso esternalizzati ad aziende private, ed eliminando qualsiasi forma di privatizzazione. La sanità gratuita e universale è un diritto che ci impegniamo a difendere, colpendo i grandi patrimoni, gli extraprofitti e ponendo fine alla folle spesa in armamenti, in favore del diritto alla salute per tutti.

Socialismo o Barbarie!

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L’Unione Europea, unione delle classi dominanti sulle classi lavoratrici, costruita …


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L’Unione Europea, unione delle classi dominanti sulle classi lavoratrici, costruita per favorire l’egemonia economica di pochi, si trova in una crisi sistemica che rivela le sue contraddizioni intrinseche. Mentre la BCE si barcamena con politiche monetarie inefficaci, accade un fatto inaudito: dall’Eurotorre di Francoforte è arrivato l’allarme sul debito di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Slovacchia, Slovenia e Cipro. L’obiettivo della BCE è chiaro: depistare l’attenzione degli investitori davanti alla crisi economica e politica di Francia e Germania.

L’asse franco-tedesco fa i conti con una crisi senza precedenti: entrambe hanno due governi debolissimi; la Germania andrà presto ad elezioni anticipate, mentre in Francia il governo Barnier, sostenuto da liberali ed estrema destra, frutto di una forzatura di Emmanuel Macron, è appena caduto, dopo avere annunciato una Manovra da 20 miliardi di nuove tasse e 40 miliardi di tagli. Aleggia, in Francia, il fantasma dell’esercizio provvisorio e il rischio di ingovernabilità; mentre l’impero francese in Africa perde pezzi e gli indici economici calano a picco. La Germania, che andrà al voto anticipato a febbraio, deve fare i conti con la crisi dell’industria automobilistica, che significherà decine di migliaia di licenziamenti, e con una politica antirussa suicida, che coincide con il sabotaggio del Nord Stream 2, una risorsa strategica per l’economia tedesca, che ha fatto sprofondare il Paese in una recessione storica.

Davanti alla crisi franco-tedesca, la BCE è rimasta silente. Perché Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, chiude un occhio verso le economie non più sostenibili di Francia e Germania, minando la stabilità di economie che in passato hanno vissuto sulla pelle dei propri cittadini le politiche di austerità della BCE?

La crisi ci offre l’opportunità di smascherare il vero volto dell’UE: un meccanismo che perpetua disuguaglianze, favorisce lo sfruttamento e protegge gli interessi delle élite economiche. La crisi endemica dell’UE deve diventare il trampolino per un nuovo progetto rivoluzionario che rimetta al centro i bisogni delle persone, contro la logica del profitto.

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IL REDDITO DELLE FAMIGLIE ITALIANE È INSUFFICIENTE! Il quadro dipinto dai …


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IL REDDITO DELLE FAMIGLIE ITALIANE È INSUFFICIENTE!

Il quadro dipinto dai dati di Nomisma è l’ennesima dimostrazione del fallimento del sistema capitalista nel garantire dignità e benessere alle persone. Sei italiani su dieci ritengono il proprio reddito inadeguato e una famiglia su due è costretta a tagliare le spese sanitarie, mentre i ricchi continuano ad accumulare sempre più ricchezze.

Il cosiddetto “welfare fai da te”, con il 58% delle famiglie che si affidano alla rete familiare anziché ai servizi pubblici, è il risultato di decenni di smantellamento dello Stato sociale e della privatizzazione dei diritti fondamentali. Sanità, istruzione e cultura sono diventati beni di lusso: il 28% delle famiglie ha ridotto le spese per l’istruzione, il 72% per i consumi culturali, e il 67% per le attività sportive.

Viviamo in un paese in cui persino mettere al mondo un figlio è considerato un lusso per una famiglia su dieci. Questa non è libertà, ma una prigione costruita su disuguaglianze e precarietà.
Il “tasso di occupazione positivo” di cui parla Nomisma è una chimera: non basta avere un lavoro se i salari sono da fame, se i contratti sono precari, e se i servizi pubblici vengono svuotati.

È tempo di tornare a lottare per un welfare pubblico e universale, per il diritto a una vita dignitosa, e per una vera redistribuzione delle risorse e dei profitti. Basta con i sacrifici fatti solo dai lavoratori!
Socialismo o Barbarie!

#Povertà #Disuguaglianza #Welfare #StatoSociale #SanitàPubblica #Istruzione #SocialismoOBabarie #LottaDiClasse #Lavoratori #DirittiSociali

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Condividiamo questo appello da parte di Cuba. Da parte nostra, totale …


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Condividiamo questo appello da parte di Cuba.
Da parte nostra, totale e incondizionata solidarietà internazionalista al Partido Comunista de Cuba, al governo e al popolo di Cuba, ora e sempre.

Dalla precedente amministrazione del presidente Donald Trump, le misure del blocco economico, commerciale e finanziario imposte dal 1962 dal governo degli Stati Uniti contro Cuba sono state intensificate, senza precedenti. Con l’applicazione di oltre 240 misure, del Capitolo III della Legge Helms Burton e la sua crescente extraterritorialità, a cui si è aggiunta la ferrea campagna di disinformazione e promozione della destabilizzazione interna, intendono invertire il nostro processo rivoluzionario.

Come conseguenza di questa politica criminale e genocida, il popolo cubano ha subito notevoli danni alla sua vita quotidiana, che si sono aggravati in seguito all’impatto della crisi energetica vissuta dal nostro Paese, a causa della persecuzione finanziaria, dell’impossibilità di acquistare combustibili, pezzi di ricambio e forniture per il mantenimento del nostro sistema elettro-energetico nazionale. I gravi danni causati alla nostra economia da questa nuova contingenza sono stati doppiamente rafforzati dal verificarsi di eventi meteorologici come gli uragani Oscar e Rafael, oltre a due forti terremoti in meno di 15 giorni.
Nonostante la difficile situazione, il popolo cubano, insieme al suo partito e al suo governo, sta resistendo stoicamente, dove la solidarietà e la resilienza hanno prevalso insieme alla nostra perseveranza per recuperare e continuare la costruzione di una società più giusta, umana e solidale. In questo sforzo, ci rivolgiamo a voi ancora una volta per cercare il massimo dei vostri sforzi di solidarietà in ambito politico, economico e materiale.

Cuba non si arrenderà mai e speriamo di poter contare sull’accompagnamento e sul sostegno di tutti i nostri amici per continuare, insieme al nostro popolo, la lotta per un mondo migliore che è possibile. La solidarietà non può essere bloccata.

“Quien se levanta hoy con Cuba se levanta para todos los tiempos”.

José Martí

Vinceremo!

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LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA Milano, 12 dicembre 1969, ore 16.37. Nella …


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LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
Milano, 12 dicembre 1969, ore 16.37.

Nella Banca Nazionale dell’Agricoltura una bomba esplode, provocando 17 morti e 88 feriti.
Pochi giorni dopo, l’anarchico Pinelli, cade “misteriosamente” dal quarto piano della Questura di Milano.
Quello fu l’evento che spianò la strada in Italia a numerosi attentati, compiuti da organizzazioni neofasciste, supportate dalla complicità dello Stato.

A 54 anni da quella strage, abbiamo assistito a numero processi, depistaggi e assoluzioni, ma ciò che rimane chiaro è che la borghesia quando ha difronte a sé un forte movimento operaio che lotta, non ha alcuno scrupolo nel mettere in atto i suoi strumenti più spregiudicati e aggressivi.

MANO FASCISTA, STRAGE DI STATO!

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