Il Governo spende (male) miliardi per poi dare indietro pochi centesimi agli Italiani.

Il Governo spende (male) miliardi per poi dare indietro pochi centesimi agli Italiani.

Proprio così, mentre il Governo dei falsi sovranisti tra armi all’Ucraina, Ponte sullo Stretto e centri in Albania, per un momento fa finta di ricordarsi di quel Ceto medio a loro teoricamente tanto caro, che invece ogni giorno viene sempre di più compresso in basso schiacciandosi verso la proletarizzazione, causando il più classico degli effetti domino portando danno a tutti coloro che vivono del proprio lavoro.

Tra una stretta di mano a Trump ed un appalto a Musk, si sono ricordati di proporre un taglio dell’Irpef per il “ceto medio”, un taglio con l’aliquota che passa dal 35% al 33% … tra i 40 e 60 centesimi al giorno, meno, anzi molto meno di un caffè al giorno vista l’aumento di tutti i beni …

Come si fa a dire di mettere al centro della propria azione di governo il popolo, se si spendono fiumi di denaro seguendo le indicazioni di EU e NATO a spese di scuola, sanità, trasporti?

I salari vanno solo indietro e con essi anche i diritti sindacali. Adesso hanno anche iniziato a vietare gli scioperi,.
L’Italia ed il mondo del lavoro scivola sempre di più verso il basso.
Basta chiacchiere. Basta bugie

L’unica soluzione? Socialismo o Barbarie

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Il 12 Febbraio 1924 nasceva l’Unità

Il 12 Febbraio 1924 nasceva l’Unità

Nella giornata di ieri, L’Unità, fondato da Antonio Gramsci, ha celebrato il suo 101° anno, avendo pubblicato il suo primo numero il 12 febbraio 1924.

Nato come organo ufficiale del Partito Comunista d’Italia, è diventato nel tempo una voce importante per il proletariato italiano, riflettendo e influenzando sia le discussioni che le lotte politiche del paese.

La sua fondazione da parte di Antonio Gramsci, sottolinea l’impegno del giornale nella lotta per i diritti dei lavoratori. Nel corso degli anni, L’Unità ha affrontato molteplici sfide, tra cui la censura e la persecuzione durante il regime fascista, testimoniando la resilienza e l’importanza del giornalismo critico e impegnato in Italia, seguendo purtroppo negli anni la degenerazione della sinistra italiana, fino a diventare ciò che è oggi: l’ombra di se stesso.

L’Unità è stato un patrimonio di tutti i comunisti italiani ed anche per questo non perdoneremo mai chi ne ha praticamente causato la scomparsa.

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MASSIMA SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI ATM!

MASSIMA SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI ATM!

MASSIMA SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI ATM!

Il Partito Comunista esprime il suo totale supporto allo sciopero proclamato da AL-Cobas/SGC ATM – Milano il 14 Febbraio per la richiesta di un giusto salario.
No a mance e mancette, no cambiali in bianco ma 350€ netti subito nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per tutti gli Autoferrotranviari e 150€ netti da subito in busta paga da parte dell’Azienda Trasporti Milanesi.

Massima adesione al presidio davanti al deposito ATM di Viale Sarca alle ORE 10 di Venerdì 14 Febbraio.

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Open ed il collegamento con IFCN

Open ed il collegamento con IFCN

Come si può vedere sul loro sito, Open è felice di segnalarci che è membro dell’IFCN, ovvero dell’International Fact Checking Network.

Cosa fa l’IFCN? “ Fornisce risorse, monitora le tendenze e promuove gli standard di base per le organizzazioni di fact-checking attraverso il suo codice di condotta. Molte di queste organizzazioni lavorano nei Paesi del programma USAID”
E Come lo fa con e diverse organizzazioni? “ Concordare politiche sul silenzio strategico “ .

Proprio come fatto da spesso e da OPEN, smentendo immediatamente tutto ciò che è contro la NATO e gli USA mentre in caso di palese impossibilità di difesa della propria posizione … meglio una ritirata strategica e restare in silenzio. Vi ricorda qualcosa?

Andando avanti, nello spulciare i documenti scopriamo che l’IFCN ha ricevuto finanziamenti dal Dipartimento di Stato USA, National Endowment for Democracy, Open Society Foundations. Supportando i fact-chekers attraverso attività di networking e collaborazione …

Ed è proprio USAID a dirci che molti membri di IFCN ricevono finanziamenti da loro, ma non tutti. Forse OPEN, il giornale online fondato da Enrico Mentana è tra questi?
E se non dovesse ricevere finanziamenti, che tipo di supporto e di rapporti ha OPEN con l’IFCN? Qualcuno avrà la dignità di risponderci?

Quando parliamo di mainstream che controlla l’informazione ed il dibattito libero in Italia (e non solo), parliamo esattamente di questo.

Benché nel tempo alcuni di questi attori della comunicazione occidentale non siano stati abbastanza bravi da non dimostrarsi palesemente di parte o venduti, è sempre bene trovare le prove per smascherarli anche agli occhi dei più scettici, altrimenti non riusciremo mai a rompere la bolla informativa in cui vogliono tenerci.

Ringraziamo gli amici del Comitato Donbass Antinazista per aver dato questa notizia per primi potete trovarli su Comitato Donbass Antinazista link Telegram https://t.me/ComitatoDonbass/

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Fermezza e dignità di fronte all’oltraggio – Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri di Cuba

Fermezza e dignità di fronte all’oltraggio – Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri di Cuba

Come Partito Comunista sottoscriviamo e condividiamo la dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri Cubano in relazione alle ultime azioni da parte degli Stati Uniti d’America ed in particolare del Segretario di Stato Marco Rubio. Di seguito, la versione tradotta.

Fermezza e dignità di fronte all’oltraggio

Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri

Il 31 gennaio 2025, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato di aver informato il Congresso degli Stati Uniti della revoca della sospensione della possibilità di intentare cause nei tribunali statunitensi ai sensi del Titolo III della Legge Helms-Burton.

Ha inoltre approvato il ripristino della Lista ristretta di entità cubane, con cui è vietato a entità o persone negli Stati Uniti effettuare transazioni, pena l’applicazione di multe e il congelamento dei loro beni. Ha riferito la decisione di aggiungere alla lista la società cubana di elaborazione delle rimesse, Orbit S.A..

Non si tratta di azioni inaspettate. Sono passi mancati per annullare le decisioni tardive ma positive annunciate dal Presidente Joseph Biden il 14 gennaio.

Questo annuncio è forse anche il preludio di altre misure che l’équipe incaricata della questione cubana in questo governo ha progettato dal 2017 per poter stringere ulteriormente, in modo gratuito e irresponsabile, l’assedio contro Cuba alla ricerca di nuovi ed evitabili scenari di deterioramento e di scontro bilaterale.

L’obiettivo delle misure è quello di intimidire gli investitori stranieri e impedire loro di contribuire allo sviluppo economico di Cuba e al benessere dei cubani, attraverso l’esplicita minaccia di essere citati in giudizio nei tribunali statunitensi. Si tratta inoltre di chiudere tutte le fonti di reddito esterne all’economia cubana nel suo complesso; di sabotare in modo criminale la capacità di tutti gli attori economici, pubblici e privati, di fornire beni e servizi; di deteriorare ulteriormente il tenore di vita della popolazione colpita dal blocco e dalle misure aggiuntive imposte durante il primo mandato di Trump, di creare irritazione e destabilizzazione sociale e di cercare di raggiungere l’obiettivo, spesso sognato ma mai realizzato, di rovesciare la Rivoluzione a scopo di dominio e castigo.

Queste azioni sono accompagnate da operazioni di comunicazione di disinformazione e discredito e da un potente meccanismo di manipolazione sulle piattaforme digitali, con l’obiettivo di rendere Cuba responsabile dell’impatto delle misure criminali del governo statunitense, in modo che il mondo e il popolo cubano non riconoscano i loro carnefici.

Questi sono gli stessi politici che sono guidati dal loro impegno verso le famiglie reazionarie e i gruppi di interesse speciale negli Stati Uniti e in Florida, che beneficiano del blocco di Cuba sacrificando il benessere e minacciando i mezzi di sussistenza del popolo cubano. Questi politici di oggi sono gli stessi artefici delle decine di misure aggiuntive al blocco che sono state messe in atto tra il 2017 e il 2021.

Dall’approvazione della legge Helms-Burton nel 1996 e fino al 2019, tutti i presidenti degli Stati Uniti, compreso Trump nei primi due anni del suo precedente mandato, hanno usato consecutivamente il potere esecutivo per sospendere l’applicazione del Titolo III ogni sei mesi, riconoscendo che viola il diritto internazionale e la sovranità di altri Stati. Si sono anche resi conto che la sua applicazione avrebbe creato ostacoli insormontabili a qualsiasi prospettiva di liquidazione dei crediti e di risarcimento degli americani le cui proprietà erano state legittimamente nazionalizzate al trionfo della Rivoluzione.

Di conseguenza, dal 2019 sono state depositate nei tribunali circa 45 cause, principalmente contro aziende statunitensi. Queste ultime hanno dovuto spendere denaro, tempo ed energie per difendersi da quella che gli esperti considerano un’aberrazione giuridica, con aspetti che potrebbero essere considerati incostituzionali. Tra le aberrazioni più significative, il titolo estende la sua portata a proprietari che non erano cittadini statunitensi al momento delle nazionalizzazioni e la cui presunta proprietà non è stata certificata da nessuno.

Si tratta di misure che non hanno nulla a che vedere con l’interesse nazionale degli Stati Uniti o con i desideri di gran parte della comunità imprenditoriale statunitense che desidera partecipare all’economia cubana. Al contrario, sono legate agli obsoleti desideri di riconquista degli eredi politici del dittatore Fulgencio Batista.

È una dimostrazione della natura corrotta con cui opera quel governo in generale e, nello specifico, del suo obiettivo di asfissiare economicamente Cuba, di arrecare danno al nostro popolo e di pretendere che noi rinunciamo alle prerogative sovrane che sono costate tanti anni, sforzi e vite per essere conquistate.

Con la riattivazione del Titolo III, viene nuovamente completata l’applicazione della Legge Helms-Burton nella sua interezza, che si distingue per l’estrema extraterritorialità, per la violazione delle norme e dei principi del diritto internazionale, per la contrarietà alle regole del commercio e delle relazioni economiche internazionali e per la lesività della sovranità di altri Stati, soprattutto perché le sue disposizioni colpiscono le imprese e le persone stabilite nel loro territorio. È stata ampiamente, coerentemente e quasi unanimemente respinta dalla comunità internazionale in seno alle Nazioni Unite, agli organismi internazionali specializzati e alle organizzazioni regionali. Diversi Paesi hanno leggi nazionali per affrontare gli effetti extraterritoriali di questa legge.

Il Governo di Cuba ribadisce i postulati della Legge per la Riaffermazione della Dignità e della Sovranità Cubana (Legge n. 80) e ricorda la decisione del Tribunale Provinciale del Popolo dell’Avana, il 2 novembre 1999, di dichiarare ammissibile la causa contro il Governo degli Stati Uniti per danni umani, sanzionandolo a riparare e risarcire il popolo cubano per un importo di 181.100 milioni di dollari. Successivamente, il 5 maggio 2000, il Tribunale ha stabilito i danni economici causati a Cuba e l’ha condannata a risarcire 121 miliardi di dollari.

Cuba ha ribadito la propria disponibilità a trovare una soluzione alle reciproche rivendicazioni e al risarcimento. Le nazionalizzazioni cubane sono state effettuate sotto la protezione della legge, in stretta osservanza della Costituzione del nostro Paese e in conformità con il diritto internazionale. Tutte le nazionalizzazioni prevedevano processi di compensazione equi e adeguati, che il governo statunitense si è rifiutato di prendere in considerazione. Cuba ha raggiunto e rispettato accordi di compensazione globale con altre nazioni che oggi investono nel nostro Paese, come Spagna, Svizzera, Canada, Regno Unito, Germania e Francia.

Allo stesso modo, il governo cubano denuncia e ritiene responsabile il governo degli Stati Uniti per le conseguenze immediate che la nuova misura avrà in tutto il Paese contro il diritto degli emigranti cubani di inviare rimesse e aiutare le loro famiglie, che stanno già soffrendo troppo per l’assedio che si è intensificato a causa dell’ingiusta e fraudolenta inclusione di Cuba nella lista dei presunti sponsor di Stato del terrorismo.

Cuba rifiuta con forza, fermezza e categoricità queste decisioni. Le considera un nuovo atto ostile e arrogante e ripudia il linguaggio irrispettoso e calunnioso del comunicato del Dipartimento di Stato, pieno di bugie nel tentativo di giustificare l’ingiustificabile.

Nessuno si lascerà ingannare dai loro falsi pretesti per cercare di giustificare questi e futuri oltraggi. Riusciranno solo a rafforzare l’isolamento e il rifiuto universale dei vergognosi abusi dei governi statunitensi contro Cuba e la sua popolazione.

Chiediamo alla comunità internazionale di fermarsi, denunciare e accompagnare il nostro popolo di fronte alla nuova e pericolosa aggressione appena iniziata.

Con i loro piani e le loro misure assassine e vigliacche faranno molti danni, ma non raggiungeranno mai il loro obiettivo principale: mettere Cuba in ginocchio per sottometterla.

Cuba vincerà!

L’Avana, 1 febbraio 2025.

 

Link all’articolo originale: https://cubaminrex.cu/es/firmeza-y-dignidad-frente-al-atropello

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Il Partito Comunista Siriano costretto all’illegalità

Il Partito Comunista Siriano costretto all’illegalità

Da sinistra.ch ” Il Partito Comunista Siriano costretto all’illegalità. Il nuovo regime di Damasco: “smantelleremo il socialismo”!
“Bagdache chiarisce che il PCS “che ha più di cento anni di storia e ha combattuto in diverse circostanze, non si sottometterà a questa ingiusta decisione di scioglierlo. Continuerà la sua lotta per difendere i diritti delle masse e per ripristinare l’indipendenza e la sovranità della patria. Noi comunisti siriani non abbiamo paura dell’oppressione e della persecuzione, e la nostra storia ne è testimone. Il popolo siriano ci conosce per la nostra fermezza nei principi e per la nostra integrità”. Da qui l’appello per unificare tutte le forze partigiane, di sinistra e di destra, che vogliono contrastare la tirannia del barbuto amico dei governi dell’UE.”
Link all’articolo originale: https://www.sinistra.ch/?p=16608

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3 Febbraio 1993 – L’Ultimo tradimento del PCI

3 Febbraio 1993 – L’Ultimo tradimento del PCI

Proprio durante il XX Congresso del PCI, Achille Occhetto porta a conclusione la mutazione genetica di quello che era stato (con tutti i suoi difetti) il più grande Partito Comunista d’occidente e motore delle conquiste sociali del nostro paese.

La svolta della Bolognina non è stato un improvviso colpo di spugna ma la conclusione di un percorso iniziato con il tradimento dell’eredità sovietica e con l’Eurocomunismo, distaccandosi sempre di più dalle radici rivoluzionarie, per finire mestamente sotto l’ombrello della NATO.

Quel giorno di oltre 30 anni fa, segnò l’epilogo di un’identità condivisa: il PDS nasce abbracciando il quadro politico ed economico liberale, arrivando a creare quel mostro che oggi si chiama PD.

 

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Il Partito Comunista presente all’inaugurazione della Stele dedicata a Che Guevara

Il Partito Comunista presente all’inaugurazione della Stele dedicata a Che Guevara

Una delegazione del Partito Comunista, Federazione Toscana è stato presente oggi all’inaugurazione della stele dedicata al rivoluzionario Ernesto Che Guevara, tenutasi a Carrara sulla scalinata del Baluardo, alla presenza all’ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averhoff, allo scultore Jorge Romeo e ai rappresentanti istituzionali locali.

Oltre al senso celebrativo, negli interventi sortiti dell’adunanza sono stati trascurati i concetti di antimperialismo e di anticapitalismo ed omesso ogni accenno alla giustizia sociale e ai danni provocati dal liberismo, valori per i quali il “Che” ha combattuto e trovato la morte.

Per il Partito Comunista – Toscana sono stati presenti i compagni Mirko Fabrizio e Ugo Venturini, mentre per la Federazione della Gioventù Comunista era presente il compagno Lanes Rambelli.

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53 anni dal Bloody Sunday in Irlanda del Nord del 30 gennaio 1972

53 anni dal Bloody Sunday in Irlanda del Nord del 30 gennaio 1972

Sono passati 53 anni dall’uccisione di 13 manifestanti e il ferimento di altri 15 persone da parte dei soldati britannici, una marcia ha onorato la memoria delle vittime del “Bloody Sunday” la “Domenica di Sangue” in Irlanda del Nord.
Oggi, ripercorrendo il percorso della manifestazione pacifica per i diritti civili conclusasi in un bagno di sangue il 30 gennaio 1972 nella città di Derry, la “Marcia del ricordo” ha riunito, tra gli altri, i parenti delle vittime per concludersi con una cerimonia al termine della mattinata presso il monumento che rende omaggio alle vittime.
Rendiamo omaggio ai 13 innocenti che morirono sotto il piombo inglese a Derry.

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Il bullo, la bella e il ballo – Il punto del Segretario Generale Alberto Lombardo

Il bullo, la bella e il ballo – Il punto del Segretario Generale Alberto Lombardo

Grande scandalo ha suscitato la notizia dell’infuocata telefonata tra Trump e la premier danese Mette Frederiksen, in cui con toni mafiosi il nuovo/vecchio presidente statunitense ha minacciato la piccola Danimarca di prendersi a forza la strategica isola della Groenlandia. Cosa peraltro del tutto superflua dal punto di vista militare, visto dalla fine della Seconda Guerra mondiale già esiste un’importante base militare americana a Pituffik (in precedenza nota come Thule).

Giro concitato di consultazioni della premier in Europa ed esternazioni di solidarietà da parte di Olaf Scholz a Berlino, il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi e il segretario generale della Nato Mark Rutte. Tutti politici notoriamente con la schiena dritta rispetto ai diktat USA.

Ebbene, il balletto si è già risolto. La Danimarca ha dichiarato di investire 14,6 miliardi di corone, circa 2 miliardi di euro, nel rafforzamento delle capacità di difesa dell’isola artica, nell’ambito di una più ampia iniziativa volta a “rafforzare il pattugliamento via nave, satellite e drone delle acque dell’Atlantico settentrionale”. Tutti soldi che non dovranno stanziare gli Stati Uniti nell’acuirsi del confronto con Russia e Cina nell’Artico.

Così fanno i prepotenti. Ti minaccio una causa milionaria e poi mi accordo con un patteggiamento che ti fa sentire sollevato, ma intanto hai scucito bei soldi, che proprio non dovevi, pari a quelli che io avevo previsto fin dall’inizio di estorcerti.
I cittadini danesi ringraziano …

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Commemorazione di José Marti a Roma – 28 Gennaio 2025

Commemorazione di José Marti a Roma – 28 Gennaio 2025

Quest’oggi una delegazione del Partito Comunista è stata presente alla cerimonia di commemorazione per la nascita di José Marti.

Con l’occasione la delegazione ha portato i saluti del Segretario Generale Alberto Lombardo all’Ambasciatrice di Cuba in Italia Mirta Granda Averhoff.

Per l’ufficio politico erano presenti il Responsabile dell’Organizzazione Matteo Di Cocco ed il Responsabile della Federazione della Gioventù Comunista Fabrizio Da Silva, mentre per la Federazione di Roma erano presenti i compagni Laura Montecchi, Francesca Venditti e Luca Mari.

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