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LA SANITÀ PUBBLICA E’ SEMPRE PIU COLPITA
La sanità pubblica italiana è sempre più sotto assedio, i continui tagli fatti da tutti i governi di centro destra e di centro sinistra degli ultimi trent’anni l’hanno messa completamente in ginocchio e le conseguenze le pagano ogni giorno i cittadini che non possono avere cure di qualità e gratuite e in tempi ragionevoli.
Il governo Meloni nella legge di bilancio del 2023 ha confermato ULTERIORI TAGLI al Sistema Sanitario Nazionale confermando l’austerità della spesa sanitaria con conseguenze disastrose, tanto che persino le regioni ne hanno dato l’allarme annunciando il rischio di «riduzione dei servizi sanitari» se non si troveranno le risorse per coprire un buco di oltre 5 miliardi provocato dalle spese per il Covid e dal caro bollette e non coperte dallo Stato
Invece dei continui tagli fatti al settore, l’Italia dovrebbe investire almeno 40 miliardi l’anno per essere almeno a livello di Francia e Germania , invece la Meloni e il suo governo preferiscono ancora una volta finanziare una guerra che viola l’articolo 11 della nostra Costituzione, condannando migliaia di cittadini che devono usufruire della Sanità Pubblica e anche i lavoratori che si dovranno sobbarcare un carico di lavoro immenso non riuscendo comunque a garantire un servizio decente.
Senza urgenti interventi sarà irrimediabilmente compromesso il sistema sanitario universalistico italiano con gravissime conseguenze per tutta la popolazione, altro che vaccini e mascherine.
Ci vogliono i soldi per dottori, infermieri, oss e tutto il personale di cui c’è bisogno, c’è bisogno di riaprire i piccoli presidi e di aumentare i posti letto e la qualità di macchinari e strutture. Solo così torneremo ad avere una sanità di qualità.