LA MELONI ALZA IL PREZZO DELLA BENZINA PER MANDARE PIÙ ARMI Il governo Meloni dopo poco più di un mese dall’insediamento decide di penalizzare ancora di più i lavoratori e le famiglie dimezzando lo sconto sulle accise del carburante. Il primo decreto del nuovo governo di destra penalizzerà ancora una volta chi è già in grave difficoltà e non riesce ad arrivare a fine mese. Dopo i rincari e le speculazioni sul gas ed energia con le bollette che sono arrivate a costare anche 6 volte di più per i cittadini, adesso tagliano anche lo sconto apportato sui carburanti e dopo nove mesi, le accise di benzina, gasolio e Gpl risalgono e i carburanti costeranno 12 centesimi in più al litro. Da Oggi un pieno costerà in media 6,1 euro in più rispetto a novembre con un aggravio di spesa da +146 euro annui a famiglia, ma gli effetti graveranno anche sui prezzi al dettaglio, andando ad aggravare ancora più la situazione generale. I rialzi dei carburanti provocheranno infatti nei prossimi mesi rincari a cascata per beni e servizi, con ripercussioni sul tasso di inflazione reale già alle stelle. Questa è solo una delle prime misure antipopolari del governo Meloni che subito andrà a peggiorare le già disastrose condizioni economiche del popolo e dei lavoratori italiani, non andando a intaccare minimamente le finanze dei grandi monopoli multinazionali, dei colossi del web o i grandi gruppi finanziari che non pagheranno un euro in più di tasse. Invece di concentrarsi su politiche vere che aiutino la popolazione in difficoltà, il nuovo governo continua sulla linea già tracciata da Draghi e continua ad insistere sulle sanzioni alla Russia e sull’invio di armi per alimentare una guerra invece di destinarlo al miglioramento delle condizioni del Popolo.


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LA MELONI ALZA IL PREZZO DELLA BENZINA PER MANDARE PIÙ ARMI

Il governo Meloni dopo poco più di un mese dall’insediamento decide di penalizzare ancora di più i lavoratori e le famiglie dimezzando lo sconto sulle accise del carburante.

Il primo decreto del nuovo governo di destra penalizzerà ancora una volta chi è già in grave difficoltà e non riesce ad arrivare a fine mese. Dopo i rincari e le speculazioni sul gas ed energia con le bollette che sono arrivate a costare anche 6 volte di più per i cittadini, adesso tagliano anche lo sconto apportato sui carburanti e dopo nove mesi, le accise di benzina, gasolio e Gpl risalgono e i carburanti costeranno 12 centesimi in più al litro.

Da Oggi un pieno costerà in media 6,1 euro in più rispetto a novembre con un aggravio di spesa da +146 euro annui a famiglia, ma gli effetti graveranno anche sui prezzi al dettaglio, andando ad aggravare ancora più la situazione generale. I rialzi dei carburanti provocheranno infatti nei prossimi mesi rincari a cascata per beni e servizi, con ripercussioni sul tasso di inflazione reale già alle stelle.

Questa è solo una delle prime misure antipopolari del governo Meloni che subito andrà a peggiorare le già disastrose condizioni economiche del popolo e dei lavoratori italiani, non andando a intaccare minimamente le finanze dei grandi monopoli multinazionali, dei colossi del web o i grandi gruppi finanziari che non pagheranno un euro in più di tasse.
Invece di concentrarsi su politiche vere che aiutino la popolazione in difficoltà, il nuovo governo continua sulla linea già tracciata da Draghi e continua ad insistere sulle sanzioni alla Russia e sull’invio di armi per alimentare una guerra invece di destinarlo al miglioramento delle condizioni del Popolo.

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