LA CGIL VA A CONGRESSO, TRA DUE PESI E DUE MISURE! Si stanno svolgendo questi giorni le assemblee congressuali per eleggere i rappresentanti che andranno al congresso CGIL di Dicembre. Le dinamiche contorte e politiche della CGIL, presentano davanti ai lavoratori in votazione due mozioni, la 1 quella della maggioranza e la 2 quella della minoranza. È qui che entra in gioco la logica dei due pesi e delle due misure, che caratterizza da troppo tempo ormai le stanze del potere, politico, sociale, economico a anche sindacale. Nelle Marche in provincia di Ancona, al Segretario regionale del Partito Comunista Marche, iscritto con la CGIL nella categoria della FILT, viene in ultimo impedita la candidatura sulla base di un regolamento statutario che prevede l’insindacabilità qualora si ricopra un ruolo dirigenziale politico, oppure per ovviare ad una possibile candidatura con la mozione 2. Ora se è vero il rispetto dello statuto, è altrettanto vero chiedersi se questo scrupolo nell’applicazione del regolamento, questo spulciare le liste, sia stato fatto in passato o nel presente, in altre circostanze, con altre figure o magari per qualche candidato politicamente impegnato nelle fila del Partito Democratico o di un’altra organizzazione politica congeniale per linea politica alla stessa CGIL. Qualcuno l’ha definita “una porcata”, noi diremo niente di nuovo sul fronte occidentale, consci della crisi irreversibile in cui versa quello che nacque come il sindacato dei “cafoni” ma che sempre di più preferisce i datori di lavoro, o per meglio dire, i grandi padroni.


from Partito Comunista https://ift.tt/G7FbiUA

LA CGIL VA A CONGRESSO, TRA DUE PESI E DUE MISURE!

Si stanno svolgendo questi giorni le assemblee congressuali per eleggere i rappresentanti che andranno al congresso CGIL di Dicembre.
Le dinamiche contorte e politiche della CGIL, presentano davanti ai lavoratori in votazione due mozioni, la 1 quella della maggioranza e la 2 quella della minoranza.
È qui che entra in gioco la logica dei due pesi e delle due misure, che caratterizza da troppo tempo ormai le stanze del potere, politico, sociale, economico a anche sindacale.
Nelle Marche in provincia di Ancona, al Segretario regionale del Partito Comunista Marche, iscritto con la CGIL nella categoria della FILT, viene in ultimo impedita la candidatura sulla base di un regolamento statutario che prevede l’insindacabilità qualora si ricopra un ruolo dirigenziale politico, oppure per ovviare ad una possibile candidatura con la mozione 2.
Ora se è vero il rispetto dello statuto, è altrettanto vero chiedersi se questo scrupolo nell’applicazione del regolamento, questo spulciare le liste, sia stato fatto in passato o nel presente, in altre circostanze, con altre figure o magari per qualche candidato politicamente impegnato nelle fila del Partito Democratico o di un’altra organizzazione politica congeniale per linea politica alla stessa CGIL.
Qualcuno l’ha definita “una porcata”, noi diremo niente di nuovo sul fronte occidentale, consci della crisi irreversibile in cui versa quello che nacque come il sindacato dei “cafoni” ma che sempre di più preferisce i datori di lavoro, o per meglio dire, i grandi padroni.

Condividi !

Shares