CARO LA RUSSA, LA COSTITUZIONE E’ ANTIFASCISTA! Il Presidente del Senato Ignazio La Russa continua a collezionare gaffe e brutte figure ogni volta che parla. Dopo aver asserito, pochi giorni fa, che i partigiani hanno ucciso una “banda musicale di pensionati” invece dei nazisti riguardo la strage di via Rasella, adesso rincara la sua collezione di brutte figure dicendo che la Costituzione Italiana non è antifascista e lo fa dichiarando: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo” e successivamente rincarando: “Mi preme sottolineare che il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’”. Il presidente del Senato sbaglia nuovamente dimostrando di non sapere nulla della costituzione che ogni giorno lui e il suo governo calpestano e tradiscono continuando a inviare armi all’Ucraina violando l’articolo 11 e affamando e impoverendo ogni giorno sempre di più il popolo italiano calpestando l’articolo 36 che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Riguardo l’antifascismo invece, La Russa può leggere che la XII disposizione transitoria e finale della COSTITUZIONE Italiana vieta la riorganizzazione del partito fascista: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. (1° gennaio del 1948) e la legge Scelba (20 giugno 1952) stabilisce inoltre all’articolo 1: “si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.


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CARO LA RUSSA, LA COSTITUZIONE E’ ANTIFASCISTA!

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa continua a collezionare gaffe e brutte figure ogni volta che parla.
Dopo aver asserito, pochi giorni fa, che i partigiani hanno ucciso una “banda musicale di pensionati” invece dei nazisti riguardo la strage di via Rasella, adesso rincara la sua collezione di brutte figure dicendo che la Costituzione Italiana non è antifascista e lo fa dichiarando: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo” e successivamente rincarando:
“Mi preme sottolineare che il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’”.

Il presidente del Senato sbaglia nuovamente dimostrando di non sapere nulla della costituzione che ogni giorno lui e il suo governo calpestano e tradiscono continuando a inviare armi all’Ucraina violando l’articolo 11 e affamando e impoverendo ogni giorno sempre di più il popolo italiano calpestando l’articolo 36 che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Riguardo l’antifascismo invece, La Russa può leggere che la XII disposizione transitoria e finale della COSTITUZIONE Italiana vieta la riorganizzazione del partito fascista: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. (1° gennaio del 1948) e la legge Scelba (20 giugno 1952) stabilisce inoltre all’articolo 1: “si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.

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