da Partito Comunista https://ift.tt/TVv6Xtl
BOOMERANG DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA.
SE NE ACCORGE PERSINO BANKITALIA
Ormai è appurato e un dato di fatto: le sanzioni alla Russia sono state controproducenti solo per chi le ha emanate, non certo per Mosca. Grazie a queste sanzioni i cittadini italiani si sono visti aumentare i prezzi di tutte le bollette, dei generi alimentari e anche dei carburanti, portando all’innalzamento dell’inflazione e alla perdita del 22% del potere d’acquisto.
Adesso persino BankItalia si è accorta che i pacchetti di sanzioni alla Russia (che comunque l’UE continua a varare, infatti stanno approvando il dodicesimo pacchetto) hanno un effetto boomerang e gravano sulla nostra economia e non su quella russa. La progressiva interruzione delle forniture di gas dalla Russia, in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina e alla “guerra energetica” con Mosca, ha comportato un indebolimento generale dell’economia e dell’industria europea, in quanto le crisi di offerta del gas sono di gran lunga più dannose in termini di aumento dei prezzi – soprattutto nel lungo periodo – di quelle legate alle crisi del petrolio. È quanto riporta un fresco studio di Banca d’Italia dal titolo “Gas naturale e macroeconomia: non tutti gli shock energetici sono uguali”: in particolare, lo studio valuta l’impatto delle variazioni nell’offerta di gas naturale sull’inflazione e sull’attività economica nell’area dell’euro.
A quasi due anni dall’inizio della guerra in Ucraina è possibile riscontrare con certezza che le sanzioni non hanno sortito gli effetti per i quali erano state pensate (fermare la guerra e far fallire l’economia russa), dati per certi dai politici e dai media occidentali… Anzi sono state assolutamente controproducenti per i Paesi europei che le hanno emanate, sconfessando definitivamente tutti i filo-atlantisti pro-NATO che le hanno sempre supportate.