BONUS AI DIPENDENTI SE DIROTTANO SULLA SANITÀ PRIVATA Ancora una volta cercano di privilegiare la sanità privata a scapito di quella pubblica. È quello che è successo agli operatori di un call center accreditato con il servizio sanitario regionale, i centralinisti della MultiMedica ricevono un premio sullo stipendio qualora riescano a proporre e a ottenere il consenso da parte dei pazienti a essere spostati dall’agenda pubblica a quella privata. L’opera di convincimento si baserebbe poi su uno sconto di benvenuto, una sorta di tariffa agevolata. In questo modo, il cittadino rinuncia all’assistenza sanitaria gratuita, o con il solo ticket, per legarsi a una struttura privata anche per le eventuali prestazioni successive. Questa è la vera faccia dell’equivalenza tra pubblico e privato, dopo aver distrutto per 30 anni consecutivi la sanità pubblica limitandone i finanziamenti, allungando in maniera esasperante le liste d’attesa e bloccando le assunzioni di medici e infermieri, cercando in tutti i modi di privilegiare le strutture private distruggendo ulteriormente il ruolo della Sanità Pubblica trattando però le persone come clienti da contendersi sul mercato con le offerte del giorno. La Sanità Pubblica deve tornare ad essere gratuita, di prossimità, efficiente e di qualità per tutti i cittadini non solo per una categoria di persone privilegiate e soprattutto i pazienti non possono essere trattati come clienti.


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BONUS AI DIPENDENTI SE DIROTTANO SULLA SANITÀ PRIVATA

Ancora una volta cercano di privilegiare la sanità privata a scapito di quella pubblica.

È quello che è successo agli operatori di un call center accreditato con il servizio sanitario regionale, i centralinisti della MultiMedica ricevono un premio sullo stipendio qualora riescano a proporre e a ottenere il consenso da parte dei pazienti a essere spostati dall’agenda pubblica a quella privata.
L’opera di convincimento si baserebbe poi su uno sconto di benvenuto, una sorta di tariffa agevolata. In questo modo, il cittadino rinuncia all’assistenza sanitaria gratuita, o con il solo ticket, per legarsi a una struttura privata anche per le eventuali prestazioni successive.

Questa è la vera faccia dell’equivalenza tra pubblico e privato, dopo aver distrutto per 30 anni consecutivi la sanità pubblica limitandone i finanziamenti, allungando in maniera esasperante le liste d’attesa e bloccando le assunzioni di medici e infermieri, cercando in tutti i modi di privilegiare le strutture private distruggendo ulteriormente il ruolo della Sanità Pubblica trattando però le persone come clienti da contendersi sul mercato con le offerte del giorno.

La Sanità Pubblica deve tornare ad essere gratuita, di prossimità, efficiente e di qualità per tutti i cittadini non solo per una categoria di persone privilegiate e soprattutto i pazienti non possono essere trattati come clienti.

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