STIPENDI AL LIMITE DELLA POVERTÀ’ Gli stipendi degli italiani sono i più bassi d’ Europa e dal 1990 fino ad oggi sono persino diminuiti del 3%. Il primo stipendio che un italiano riceve sfiora la soglia di povertà, questo è il quadro di una nazione che non fa nulla per migliorare le condizioni di lavoro del proprio popolo ma che anzi, continua a fare tagli in tutti i settori e attacca ogni giorno i pochi diritti dei lavoratori che ancora sono rimasti. Negli ultimi trent’anni sono stati fatti grossissimi tagli in tutti i settori, dalla sanità ai trasporti pubblici, ma anche nella scuola, dove gli studenti sono costretti a stare in strutture sempre più fatiscenti e pericolanti, seguendo programmi non aggiornati e obsoleti e con insegnati sempre più malpagati, precari e demotivati. Secondo un rapporto dell’OCSE, ‘Education at a Glance 2022’, risulta che i docenti italiani sono sostanzialmente più poveri rispetto ai colleghi europei. Un docente in una scuola superiore arriva a guadagnare il 22% in meno rispetto ad un lavoratore di un qualsiasi altro settore con lo stesso titolo universitario. Lo stipendio di un docente italiano di scuola media con 15 anni di servizio è ben lontana non solo rispetto a Paesi come la Germania, caso emblematico con stipendi oltre il doppio di quelli italiani, ma anche rispetto a Francia (-3.783 euro) e Spagna (-8.327 euro). Anche l’andamento delle retribuzioni negli ultimi anni conferma la penalizzazione dei docenti italiani rispetto ai colleghi europei. Ad esempio nel periodo che va dal 2010 al 2021 in Italia le retribuzioni dei docenti di scuola media sono diminuite drasticamente a fronte di un incremento delle retribuzioni medie europee dei docenti dello stesso livello di scuola. Un Paese che non investe nei suoi insegnanti è il riflesso di un più generale mancato interesse nel suo avanzamento. Investire in istruzione vuole dire investire nel proprio futuro. Destra e Sinistra hanno deciso che il Popolo italiano non deve avere un futuro.


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STIPENDI AL LIMITE DELLA POVERTÀ’

Gli stipendi degli italiani sono i più bassi d’ Europa e dal 1990 fino ad oggi sono persino diminuiti del 3%. Il primo stipendio che un italiano riceve sfiora la soglia di povertà, questo è il quadro di una nazione che non fa nulla per migliorare le condizioni di lavoro del proprio popolo ma che anzi, continua a fare tagli in tutti i settori e attacca ogni giorno i pochi diritti dei lavoratori che ancora sono rimasti.

Negli ultimi trent’anni sono stati fatti grossissimi tagli in tutti i settori, dalla sanità ai trasporti pubblici, ma anche nella scuola, dove gli studenti sono costretti a stare in strutture sempre più fatiscenti e pericolanti, seguendo programmi non aggiornati e obsoleti e con insegnati sempre più malpagati, precari e demotivati. Secondo un rapporto dell’OCSE, ‘Education at a Glance 2022’, risulta che i docenti italiani sono sostanzialmente più poveri rispetto ai colleghi europei. Un docente in una scuola superiore arriva a guadagnare il 22% in meno rispetto ad un lavoratore di un qualsiasi altro settore con lo stesso titolo universitario.

Lo stipendio di un docente italiano di scuola media con 15 anni di servizio è ben lontana non solo rispetto a Paesi come la Germania, caso emblematico con stipendi oltre il doppio di quelli italiani, ma anche rispetto a Francia (-3.783 euro) e Spagna (-8.327 euro).
Anche l’andamento delle retribuzioni negli ultimi anni conferma la penalizzazione dei docenti italiani rispetto ai colleghi europei. Ad esempio nel periodo che va dal 2010 al 2021 in Italia le retribuzioni dei docenti di scuola media sono diminuite drasticamente a fronte di un incremento delle retribuzioni medie europee dei docenti dello stesso livello di scuola.
Un Paese che non investe nei suoi insegnanti è il riflesso di un più generale mancato interesse nel suo avanzamento. Investire in istruzione vuole dire investire nel proprio futuro.
Destra e Sinistra hanno deciso che il Popolo italiano non deve avere un futuro.

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