L’INCOERENZA DEI 5 STELLE La coerenza dei grillini è sempre stata nota a tutti gli italiani, da quando sono riusciti ad entrare in parlamento la prima volta hanno detto tutto e il contrario di tutto e fatto tutto e il contrario di tutto. Da essere contro l’Euro e Ue ne sono diventati fedeli servitori, da identificare come principale nemico il PD, dopo ci hanno fatto due governi e Di Maio si è persino staccato per correre alle elezioni alleato col tanto odiato PD. L’opportunismo dei grillini continua ancora adesso con Giancarlo Cancelleri che da ex viceministro dei 5Stelle passa direttamente a Forza Italia che ha dichiarato: «Chi non cambia mai idea non cambia mai nulla. Mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto delle valutazioni errate, ho cambiato idea. Oggi c’è una famiglia di valori che mi può accogliere e che l’ha fatto nonostante io abbia espresso delle parole dure anche nei confronti di Schifani in campagna elettorale. Schifani ha voluto andare oltre e ha ha voluto tributarmi un gesto di affetto e di stima, che ho apprezzato». Oppure Manlio Di Stefano, un tempo “duro e puro” del M5S, filorusso, filocinese, filopalestinese ed estimatore di Cuba e del Venezuela chavista, dopo essere giunto a occupare la poltrona di sottosegretario agli Esteri è diventato più atlantista, filo-yankee, russofobo e sionista di Stoltenberg. Convertito sulla via di Washington, Bruxelles e Tel Aviv, come Di Maio. Lo stesso di Maio adesso è riuscito a riciclarsi come nuovo inviato Ue per il Golfo Persico. L’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in una lettera inviata ai Ventisette Stati membri, ha indicato l’ex ministro degli Esteri per ricoprire il ruolo. Per finire con Conte e tutti coloro che sono rimasti nei 5 Stelle, che dopo aver fatto un governo con la Lega, uno con il PD e uno con PD, Lega, Forza Italia in supporto a Draghi, adesso cercano di riciclarsi pacifisti dopo che per più di 6 mesi hanno avallato tutte le politiche guerrafondaie di Draghi, UE e NATO


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L’INCOERENZA DEI 5 STELLE

La coerenza dei grillini è sempre stata nota a tutti gli italiani, da quando sono riusciti ad entrare in parlamento la prima volta hanno detto tutto e il contrario di tutto e fatto tutto e il contrario di tutto.
Da essere contro l’Euro e Ue ne sono diventati fedeli servitori, da identificare come principale nemico il PD, dopo ci hanno fatto due governi e Di Maio si è persino staccato per correre alle elezioni alleato col tanto odiato PD.

L’opportunismo dei grillini continua ancora adesso con Giancarlo Cancelleri che da ex viceministro dei 5Stelle passa direttamente a Forza Italia che ha dichiarato: «Chi non cambia mai idea non cambia mai nulla. Mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto delle valutazioni errate, ho cambiato idea. Oggi c’è una famiglia di valori che mi può accogliere e che l’ha fatto nonostante io abbia espresso delle parole dure anche nei confronti di Schifani in campagna elettorale. Schifani ha voluto andare oltre e ha ha voluto tributarmi un gesto di affetto e di stima, che ho apprezzato».

Oppure Manlio Di Stefano, un tempo “duro e puro” del M5S, filorusso, filocinese, filopalestinese ed estimatore di Cuba e del Venezuela chavista, dopo essere giunto a occupare la poltrona di sottosegretario agli Esteri è diventato più atlantista, filo-yankee, russofobo e sionista di Stoltenberg. Convertito sulla via di Washington, Bruxelles e Tel Aviv, come Di Maio.
Lo stesso di Maio adesso è riuscito a riciclarsi come nuovo inviato Ue per il Golfo Persico.
L’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in una lettera inviata ai Ventisette Stati membri, ha indicato l’ex ministro degli Esteri per ricoprire il ruolo.
Per finire con Conte e tutti coloro che sono rimasti nei 5 Stelle, che dopo aver fatto un governo con la Lega, uno con il PD e uno con PD, Lega, Forza Italia in supporto a Draghi, adesso cercano di riciclarsi pacifisti dopo che per più di 6 mesi hanno avallato tutte le politiche guerrafondaie di Draghi, UE e NATO

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Oggi il Partito Comunista ha celebrato la giornata del 25 Aprile, non passivamente, ma raccogliendo le FIRME per il REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA promosso dal Professor Pennetta e ricordando che i partigiani, per la maggioranza comunisti, non sono morti e non hanno lottato per questa Italia. Soprattutto non sono morti per aver poi infangata la memoria a causa di partiti che si sono venduti l’anima accostando questa data e il ricordo di quelle gesta a NATO e Bandiere naziste. Dobbiamo tornare nuovamente a liberare il Paese da chi l’ha occupato, una banda di criminali che sostiene una sporca guerra e nel frattempo smantella il lavoro, la sanità, l’istruzione e i trasporti pur di finanziarla e di restare chini ai padroni del mondo: Multinazionali, NATO, USA ,banche e finanza che governano l’Unione Europea e tutti i Paesi Capitalisti. PERCHÉ ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO


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Oggi il Partito Comunista ha celebrato la giornata del 25 Aprile, non passivamente, ma raccogliendo le FIRME per il REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA promosso dal Professor Pennetta e ricordando che i partigiani, per la maggioranza comunisti, non sono morti e non hanno lottato per questa Italia. Soprattutto non sono morti per aver poi infangata la memoria a causa di partiti che si sono venduti l’anima accostando questa data e il ricordo di quelle gesta a NATO e Bandiere naziste.

Dobbiamo tornare nuovamente a liberare il Paese da chi l’ha occupato, una banda di criminali che sostiene una sporca guerra e nel frattempo smantella il lavoro, la sanità, l’istruzione e i trasporti pur di finanziarla e di restare chini ai padroni del mondo: Multinazionali, NATO, USA ,banche e finanza che governano l’Unione Europea e tutti i Paesi Capitalisti.

PERCHÉ ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO

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Ieri a Chieti sì è svolta l’iniziativa del Partito Comunista sul tema della Geopolitica e del Multipolarismo. L’interessante dibattito che si è sviluppato ha visto la partecipazione del Segretario Generale del Partito Comunista Alberto Lombardo, il quale ha così potuto analizzare e spiegare la situazione globale in cui ci troviamo e di rimando quella del nostro paese, senza dimenticare la posizione dei comunisti.


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Ieri a Chieti sì è svolta l’iniziativa del Partito Comunista sul tema della Geopolitica e del Multipolarismo.

L’interessante dibattito che si è sviluppato ha visto la partecipazione del Segretario Generale del Partito Comunista Alberto Lombardo, il quale ha così potuto analizzare e spiegare la situazione globale in cui ci troviamo e di rimando quella del nostro paese, senza dimenticare la posizione dei comunisti.

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25 APRILE 2023 Antifascismo contro il totalitarismo liberista. Onore ai partigiani dell’informazione. ROMA – TEATRO FLAVIO – ORE 15.00 Interventi di: Fabio Massimo Vernillo, Paolo Pace, Antonio Di Siena, Antonello Cresti, Pasquale Belmonte, Gilberto Trombetta, Guido Cappelli, Fulvio Grimaldi, Marco Rizzo, Francesco Toscano, Alberto Lombardo. VERRANNO RACCOLTE LE FIRME PER IL REFERENDUM L’ITALIA PER LA PACE RIPUDIA LA GUERRA


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25 APRILE 2023
Antifascismo contro il totalitarismo liberista.
Onore ai partigiani dell’informazione.
ROMA – TEATRO FLAVIO – ORE 15.00
Interventi di: Fabio Massimo Vernillo, Paolo Pace, Antonio Di Siena, Antonello Cresti, Pasquale Belmonte, Gilberto Trombetta, Guido Cappelli, Fulvio Grimaldi, Marco Rizzo, Francesco Toscano, Alberto Lombardo.
VERRANNO RACCOLTE LE FIRME PER IL REFERENDUM L’ITALIA PER LA PACE RIPUDIA LA GUERRA

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NON MANCANO I LAVORATORI MANCA IL LAVORO PAGATO La Ministra Calderone ha dichiarato, durante il Forum Confcommercio, che nel nostro Paese mancano 1 milione di posti di lavoro da coprire: «Oggi probabilmente abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire, mentre abbiamo tante persone che sono fuori dal circuito lavorativo e quindi dall’impegno attivo nel mondo del lavoro» , un chiaro riferimento alla voglia di non lavorare che avrebbero gli italiani. In Italia abbiamo quasi 15 milioni di persone tra disoccupati (2 milioni) e inattivi (12,5 milioni tra cui sicuramente ci sono tutti i lavoratori a nero che bisognerebbe far emergere) e 6 milioni di italiani fuggiti all’estero in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro (1/3 dei quali – cioè quasi 2 milioni – sono giovani laureati). Quello che la ministra non dice però sono le condizioni di lavoro che vengono offerte ogni giorno a chi vorrebbe lavorare. Le paghe proposte sono sempre al ribasso, con meno tutele, sempre meno diritti e con orari di lavoro spesso al limite dello schiavismo e proprio il suo governo ha proposto di importare manodopera qualificata dai Paesi esteri proprio per abbassare ancora di più il costo del lavoro nel nostro Paese. Quello che vogliono le grandi multinazionali e Confindustria non sono lavoratori, ma veri e propri schiavi. I lavoratori ci sono, sono i lavori con paghe dignitose e diritti che mancano nel nostro Paese AUMENTIAMO GLI STIPENDI, ABBASSIAMO GLI ORARI DI LAVORO, AUMENTIAMO LE TUTELE, INCENTIVIAMO IL RIENTRO DEI CERVELLI DALL’ESTERO, INVESTIAMO IN LAVORO. QUESTE SONO LE NOSTRE PROPOSTE


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NON MANCANO I LAVORATORI
MANCA IL LAVORO PAGATO

La Ministra Calderone ha dichiarato, durante il Forum Confcommercio, che nel nostro Paese mancano 1 milione di posti di lavoro da coprire: «Oggi probabilmente abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire, mentre abbiamo tante persone che sono fuori dal circuito lavorativo e quindi dall’impegno attivo nel mondo del lavoro» , un chiaro riferimento alla voglia di non lavorare che avrebbero gli italiani.
In Italia abbiamo quasi 15 milioni di persone tra disoccupati (2 milioni) e inattivi (12,5 milioni tra cui sicuramente ci sono tutti i lavoratori a nero che bisognerebbe far emergere) e 6 milioni di italiani fuggiti all’estero in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro (1/3 dei quali – cioè quasi 2 milioni – sono giovani laureati).

Quello che la ministra non dice però sono le condizioni di lavoro che vengono offerte ogni giorno a chi vorrebbe lavorare. Le paghe proposte sono sempre al ribasso, con meno tutele, sempre meno diritti e con orari di lavoro spesso al limite dello schiavismo e proprio il suo governo ha proposto di importare manodopera qualificata dai Paesi esteri proprio per abbassare ancora di più il costo del lavoro nel nostro Paese.
Quello che vogliono le grandi multinazionali e Confindustria non sono lavoratori, ma veri e propri schiavi. I lavoratori ci sono, sono i lavori con paghe dignitose e diritti che mancano nel nostro Paese

AUMENTIAMO GLI STIPENDI, ABBASSIAMO GLI ORARI DI LAVORO, AUMENTIAMO LE TUTELE, INCENTIVIAMO IL RIENTRO DEI CERVELLI DALL’ESTERO, INVESTIAMO IN LAVORO.
QUESTE SONO LE NOSTRE PROPOSTE

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IN USA NON PUOI ESPRIMERE LA TUA OPINIONE Gli USA si vantano fin dall’inizio della loro breve storia come Nazione di essere “la terra della libertà”. La libertà che intendono loro però è possibile, sempre e solo, se i cittadini sono concordi con quello che dice il loro governo, soprattutto nelle questione più spinose del momento. In molti ricorderanno le persecuzioni degli attivisti contro la guerra in Vietnam oppure tutto il periodo del Maccartismo caratterizzato da un’esasperata repressione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi a cui è stato impedito anche di lavorare Al giorno d’oggi la macchina repressiva della “terra della libertà” si accanisce sul dissenso vche moltissimi cittadini statunitensi hanno riguardo questa guerra imperialista che gli USA e la NATO stanno portando avanti in Ucraina. Quattro americani affiliati a un’organizzazione politica e di emancipazione nera sono stati accusati, insieme a tre russi, di “cospirare per seminare segretamente la discordia nella società statunitense, diffondere la propaganda russa e interferire illegalmente nelle elezioni degli Stati Uniti”, secondo un atto d’accusa reso noto martedì. I quattro americani fanno tutti parte dell’African People’s Socialist Party e dell’Uhuru Movement. Il governo degli Stati Uniti ha sempre bisogno di un capro espiatorio e di fare una vera e propria caccia alle streghe per dare l’esempio che “la terra della libertà” punisce severamente chi non è allineato al pensiero dominante imposto dal governo.


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IN USA NON PUOI ESPRIMERE LA TUA OPINIONE

Gli USA si vantano fin dall’inizio della loro breve storia come Nazione di essere “la terra della libertà”. La libertà che intendono loro però è possibile, sempre e solo, se i cittadini sono concordi con quello che dice il loro governo, soprattutto nelle questione più spinose del momento.
In molti ricorderanno le persecuzioni degli attivisti contro la guerra in Vietnam oppure tutto il periodo del Maccartismo caratterizzato da un’esasperata repressione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi a cui è stato impedito anche di lavorare

Al giorno d’oggi la macchina repressiva della “terra della libertà” si accanisce sul dissenso vche moltissimi cittadini statunitensi hanno riguardo questa guerra imperialista che gli USA e la NATO stanno portando avanti in Ucraina. Quattro americani affiliati a un’organizzazione politica e di emancipazione nera sono stati accusati, insieme a tre russi, di “cospirare per seminare segretamente la discordia nella società statunitense, diffondere la propaganda russa e interferire illegalmente nelle elezioni degli Stati Uniti”, secondo un atto d’accusa reso noto martedì. I quattro americani fanno tutti parte dell’African People’s Socialist Party e dell’Uhuru Movement.

Il governo degli Stati Uniti ha sempre bisogno di un capro espiatorio e di fare una vera e propria caccia alle streghe per dare l’esempio che “la terra della libertà” punisce severamente chi non è allineato al pensiero dominante imposto dal governo.

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FACEBOOK CENSURA LA VERITA’ Facebook oltre a dare a società private la decisione arbitraria di cosa è vero o falso, come ad esempio in Italia con Open.online di Mentana che ha il potere di condannare e censurare ciò che non gli sta bene, inizia a censurare notizie accertate anche da tutte le testate mondiali solo perchè sono scomode alla propaganda NATO e USA. Le notizie riguardo il NordStream uscite dalle dichiarazioni del giornalista vincitore del Pulitzer Seymour Hersh sono state completamente censurate da parte del gruppo di Meta e invece di fornire una spiegazione, Facebook dirotta i lettori verso un articolo in norvegese che fornisce un’altra versione. Tutta la questione riguardo il sabotaggio del NordStream, ormai appurata e confermata anche da tantissime testate giornalistiche in tutto il mondo (anche da quelle serve del mainstream) diventa automaticamente una menzogna solamente perchè Facebook segue unicamente la narrazione e la propaganda messa in atto da USA e NATO. Anche per questo motivo il Partito Comunista aderisce al Comitato Referendum Ripudia la Guerra del Professor Enzo Pennetta


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FACEBOOK CENSURA LA VERITA’

Facebook oltre a dare a società private la decisione arbitraria di cosa è vero o falso, come ad esempio in Italia con Open.online di Mentana che ha il potere di condannare e censurare ciò che non gli sta bene, inizia a censurare notizie accertate anche da tutte le testate mondiali solo perchè sono scomode alla propaganda NATO e USA.

Le notizie riguardo il NordStream uscite dalle dichiarazioni del giornalista vincitore del Pulitzer Seymour Hersh sono state completamente censurate da parte del gruppo di Meta e invece di fornire una spiegazione, Facebook dirotta i lettori verso un articolo in norvegese che fornisce un’altra versione.

Tutta la questione riguardo il sabotaggio del NordStream, ormai appurata e confermata anche da tantissime testate giornalistiche in tutto il mondo (anche da quelle serve del mainstream) diventa automaticamente una menzogna solamente perchè Facebook segue unicamente la narrazione e la propaganda messa in atto da USA e NATO.

Anche per questo motivo il Partito Comunista aderisce al Comitato Referendum Ripudia la Guerra del Professor Enzo Pennetta

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ZELENSKIJ VUOLE UN MILIARDO DI DOLLARI I vaneggiamenti del presidente ucraino Zelenskij si fanno sempre più pressanti arrivando a chiedere un miliardo di dollari per poter continuare la guerra. In una lettera inviata dal consigliere di Zelensky, Oleg Ustenko al CEO di Shell Wael Sawan, si legge che Shell avrebbe il dovere morale di dare all’Ucraina il ricavato della vendita delle sue partecipazioni in Russia in quanto “denaro sporco di sangue”. In un’intervista a POLITICO il mese scorso, il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko ha esortato le principali compagnie energetiche a donare le entrate in eccesso al suo Paese: “Molte compagnie energetiche ottengono enormi profitti a causa della guerra”, ha detto. “Penso che sarebbe giusto condividere questi soldi con l’Ucraina. Questa idea ovviamente sta ricevendo un certo sostegno dai Paesi dell’UE. I governanti ucraini vivono nella bambagia mentre stanno sacrificando il popolo ucraino in una guerra fratricida per gli interessi degli Stati Uniti, fino a che loro vorranno nell’oro, la guerra non finirà. Bisogna obbligarli ad accettare la pace.


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ZELENSKIJ VUOLE UN MILIARDO DI DOLLARI

I vaneggiamenti del presidente ucraino Zelenskij si fanno sempre più pressanti arrivando a chiedere un miliardo di dollari per poter continuare la guerra.
In una lettera inviata dal consigliere di Zelensky, Oleg Ustenko al CEO di Shell Wael Sawan, si legge che Shell avrebbe il dovere morale di dare all’Ucraina il ricavato della vendita delle sue partecipazioni in Russia in quanto “denaro sporco di sangue”.

In un’intervista a POLITICO il mese scorso, il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko ha esortato le principali compagnie energetiche a donare le entrate in eccesso al suo Paese: “Molte compagnie energetiche ottengono enormi profitti a causa della guerra”, ha detto. “Penso che sarebbe giusto condividere questi soldi con l’Ucraina.
Questa idea ovviamente sta ricevendo un certo sostegno dai Paesi dell’UE.

I governanti ucraini vivono nella bambagia mentre stanno sacrificando il popolo ucraino in una guerra fratricida per gli interessi degli Stati Uniti, fino a che loro vorranno nell’oro, la guerra non finirà.
Bisogna obbligarli ad accettare la pace.

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CARO LA RUSSA, LA COSTITUZIONE E’ ANTIFASCISTA! Il Presidente del Senato Ignazio La Russa continua a collezionare gaffe e brutte figure ogni volta che parla. Dopo aver asserito, pochi giorni fa, che i partigiani hanno ucciso una “banda musicale di pensionati” invece dei nazisti riguardo la strage di via Rasella, adesso rincara la sua collezione di brutte figure dicendo che la Costituzione Italiana non è antifascista e lo fa dichiarando: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo” e successivamente rincarando: “Mi preme sottolineare che il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’”. Il presidente del Senato sbaglia nuovamente dimostrando di non sapere nulla della costituzione che ogni giorno lui e il suo governo calpestano e tradiscono continuando a inviare armi all’Ucraina violando l’articolo 11 e affamando e impoverendo ogni giorno sempre di più il popolo italiano calpestando l’articolo 36 che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Riguardo l’antifascismo invece, La Russa può leggere che la XII disposizione transitoria e finale della COSTITUZIONE Italiana vieta la riorganizzazione del partito fascista: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. (1° gennaio del 1948) e la legge Scelba (20 giugno 1952) stabilisce inoltre all’articolo 1: “si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.


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CARO LA RUSSA, LA COSTITUZIONE E’ ANTIFASCISTA!

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa continua a collezionare gaffe e brutte figure ogni volta che parla.
Dopo aver asserito, pochi giorni fa, che i partigiani hanno ucciso una “banda musicale di pensionati” invece dei nazisti riguardo la strage di via Rasella, adesso rincara la sua collezione di brutte figure dicendo che la Costituzione Italiana non è antifascista e lo fa dichiarando: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo” e successivamente rincarando:
“Mi preme sottolineare che il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’”.

Il presidente del Senato sbaglia nuovamente dimostrando di non sapere nulla della costituzione che ogni giorno lui e il suo governo calpestano e tradiscono continuando a inviare armi all’Ucraina violando l’articolo 11 e affamando e impoverendo ogni giorno sempre di più il popolo italiano calpestando l’articolo 36 che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Riguardo l’antifascismo invece, La Russa può leggere che la XII disposizione transitoria e finale della COSTITUZIONE Italiana vieta la riorganizzazione del partito fascista: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. (1° gennaio del 1948) e la legge Scelba (20 giugno 1952) stabilisce inoltre all’articolo 1: “si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione o un movimento persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.

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25 APRILE A REGGIO EMILIA Celebrazione della Festa della Liberazione a Reggio Emilia con la partecipazione del Vice Segretario Nazionale del Partito Comunista: SALVATORE CATELLO e del Segretario Regionale Emilia Romagna: Lorenzo Ferri Piazza dei Martiri del 7 Luglio, Reggio Emilia ore 17


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25 APRILE A REGGIO EMILIA

Celebrazione della Festa della Liberazione a Reggio Emilia con la partecipazione del Vice Segretario Nazionale del Partito Comunista: SALVATORE CATELLO
e del Segretario Regionale Emilia Romagna: Lorenzo Ferri

Piazza dei Martiri del 7 Luglio, Reggio Emilia ore 17

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Il 22 Aprile del 1870 nasceva Vladimir Il’ič Ul’janov detto Nikolaj Lenin, l’uomo che riuscì a a portare i lavoratori e i contadini al potere nella Russia ancora semi medioevale. “La borghesia liberale, porgendo con una mano le riforme, con l’altra mano le ritira sempre, le riduce a nulla, se ne serve per asservire gli operai, per dividerli in gruppi isolati, per perpetuare la schiavitù salariata dei lavoratori. Il riformismo, perfino quando è del tutto sincero, si trasforma quindi di fatto in uno strumento di corruzione borghese e di indebolimento degli operai. L’esperienza di tutti i paesi dimostra che prestando fede ai riformisti gli operai hanno sempre finito con l’essere gabbati”


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Il 22 Aprile del 1870 nasceva Vladimir Il’ič Ul’janov detto Nikolaj Lenin, l’uomo che riuscì a a portare i lavoratori e i contadini al potere nella Russia ancora semi medioevale.

“La borghesia liberale, porgendo con una mano le riforme, con l’altra mano le ritira sempre, le riduce a nulla, se ne serve per asservire gli operai, per dividerli in gruppi isolati, per perpetuare la schiavitù salariata dei lavoratori. Il riformismo, perfino quando è del tutto sincero, si trasforma quindi di fatto in uno strumento di corruzione borghese e di indebolimento degli operai. L’esperienza di tutti i paesi dimostra che prestando fede ai riformisti gli operai hanno sempre finito con l’essere gabbati”

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