ANALISI VOTO ITALIANI EXPAT EUROPEE 2024 DA PARTE DELLA FEDERAZIONE…


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ANALISI VOTO ITALIANI EXPAT EUROPEE 2024 DA PARTE DELLA FEDERAZIONE ESTERO PARTITO COMUNISTA SEZ.ne E. OLIVETTI

Nella UE gli elettori iscritti regolarmente all’AIRE (anagrafe italiani registrati estero) attualmente sono più di 3 milioni, gli aventi diritto al voto sono 1.661.949, hanno votato solo il 7,14% cioè 118.731 persone! Come si vede tra schede nulle, bianche e contestate più di 10 mila schede sono state eliminate, quindi si sono persi un sacco di voti. Come abbiamo denunciato da anni questa purtroppo è la media, i motivi per cui gli expat non votano sono molteplici

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L’ITALIA AL G7: ANCORA AIUTI ALL’UCRAINA, PRONTO IL NONO PACCHETTO Con…


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L’ITALIA AL G7: ANCORA AIUTI ALL’UCRAINA, PRONTO IL NONO PACCHETTO

Con la scusa del G7 sull’Intelligenza Artificiale in Puglia, si è continuato a parlare dell’assetto dell’Europa e del mondo. Mentre sui canali di informazione mainstream ci si concentrava su tutt’altro, è tornato in Italia Zelensky per chiedere ulteriori aiuti per il conflitto.

Alla presenza di Biden, capo degli USA e della NATO, come poteva rispondere l’Italia? Ovviamente con un nuovo pacchetto di aiuti. Invece di investire nella sanità o nell’istruzione, l’Italia sta già preparando il nono pacchetto di aiuti da inviare a est, e i fabbricanti di armi nel frattempo festeggiano ancora una volta. D’altronde, la Pace non ha mai fatto guadagnare nessuno.

Noi, come sempre, siamo PER LA PACE, CONTRO LA GUERRA!

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ERNESTO “CHE” GUEVARA Lo studio di Guevara deve lasciarci qualcosa…


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ERNESTO “CHE” GUEVARA

Lo studio di Guevara deve lasciarci qualcosa di più del solo fascino eroico e romantico. L’argentino è maestro nell’unire, nella teoria come nella prassi, ciò che Secchia sosteneva in contemporanea dall’altra parte del globo: internazionalismo, patriottismo ed antimperialismo devono coesistere fondendosi in un solo forte sentimento, che muove la prassi rivoluzionaria.

Nel suo viaggio in moto, esperienza che formerà la figura del Che indissolubilmente, matura questi tre aspetti: la lingua che accomuna i Paesi latinoamericani desterà il suo sentire internazionalista, il ripudio di tutte le concause che affliggono questi popoli determinerà il suo antimperialismo, la pulsione di liberare quella gente e metterla al potere di sé stessa scatenerà il suo amore patriottico.

Con la coscienza internazionalista ben salda, non dobbiamo compagni aver paura di sentirci patriottici, né reprimere l’amore naturale che abbiamo per la nostra terra; anzi, se ben incanalato, il patriottismo di Secchia e di Guevara e di tanti altri sono la base necessaria per poter dar tutto, anche la vita, alla causa rivoluzionaria

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MA QUANTO MI COSTI? Il titolare della Difesa, Crosetto, firmerà il…


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MA QUANTO MI COSTI?

Il titolare della Difesa, Crosetto, firmerà il nono decreto riguardante l’invio delle armi in Ucraina dopo le elezioni Europee, prima del vertice Nato di luglio.
Nel pacchetto sarà compresa una delle cinque batterie antimissilistiche (più una di addestramento) Samp-t a disposizione dell’Italia.

Ognuna costa quasi 700 milioni di euro. I Samp-t montano i missili Aster30 che hanno un raggio d’azione di 100 km per un costo medio di 1 milione di euro ognuno. Inoltre, a causa dell’enorme impiego di questi missili negli ultimi tempi, la loro disponibilità è molto ridotta.

Ricordiamo che la difesa contro l’ultima incursione dell’Iran e costato al governo israeliano ben 1 miliardo e mezzo di missili sparati in una sola notte. Lo scudo ha arrestato, si dice, il 99 percento dei vettori in arrivo, ma il punto è che questi sono serviti a saturare le difese e far penetrare proprio quell’uno percento che ha colpito le basi militari obiettivo dell’incursione iraniana. È l’antica competizione tra la spada e lo scudo, e la spada ha sempre vinto.

L’Italia è pronta a inviare di nuovo Samp-t in Ucraina, ma quale?
Una è data in prestito alla Slovacchia. Degli altri quattro, due serviranno a difendere l’Italia. Uno è di riserva, sempre a scudo del Paese. Il quarto si trova in Kuwait che sembra che sarà quella data all’Ucraina.
Quanto sposterà sul campo?

Il bollettino ufficiale di guerra del ministero della Difesa russo, ha annunciato nel pomeriggio del 24 gennaio di aver distrutto un sistema di difesa aerea SAMP/T fornito lo scorso anno da Italia e Francia a Kiev. La Francia ha smentito, nessun commento invece da fonti italiane.

Insomma, prepariamoci a immolare ancora sull’altare della guerra alla Russia e della “sicurezza” europea sistemi d’arma che dureranno ben poco, non potranno essere rimpiazzati e sguarniranno la nostra sicurezza, se mai ne avessimo avuto bisogno.

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IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO LE CONSIDERAZIONI FINALI DEL…


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IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO
LE CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA

«Sostenere l’occupazione con più immigrati, ma è fuga dei giovani» (Il Sole 24 Ore)
«Servono più migranti regolari» (Il Corriere della Sera)
«La lezione di Panetta: servono più immigrati» (La Stampa»)
«Il governatore Panetta: “Più Europa e più immigrazione contro il declino”» (La Repubblica)

Questi i titoli dell’indomani della tradizionale lettura delle Considerazioni Finali del Governatore [1].
Naturalmente non ci siamo fidati delle “veline” di regime e abbiamo letto le 30 pagine della Relazione, dove leggiamo:
«Decisi aumenti dei tassi di occupazione – fino ai livelli medi dell’area dell’euro – potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati. È inoltre possibile che un sostegno all’occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat. Occorrerà gestirlo, in coordinamento con gli altri paesi europei, bilanciando le esigenze della produzione con gli equilibri sociali e rafforzando le misure di integrazione dei cittadini stranieri nel sistema di istruzione e nel mercato del lavoro.

Ma è chiaro che anche con maggiore occupazione e maggiori flussi migratori l’apporto del lavoro alla crescita dell’economia non potrà che essere modesto. Solo la produttività potrà assicurare sviluppo, lavoro e redditi più elevati.»
Queste le parole esatte del Governatore. Quindi: fate lavorare bene i lavoratori e vedrete che le cose si aggiusteranno. Qui dovremmo criticare l’inversione della causalità implicita nelle parole di Panetta: “lavorare meglio per crescere e guadagnare di più”. Noi dovremmo dire: “aumentare i salari per far uscire dalla disoccupazione due milioni di disoccupati (e molti di più sotto occupati) e mettere i soldi nelle tasche dei lavoratori affinché essi possano spendere e far crescere l’economia”, anche se ciò sarebbe ancora nel più tiepido riformismo.
Ma quello che è ancora una volta conclamato è che la “narrazione” imposta dall’alto non si mette in discussione, anche se a contraddirla è la massima autorità economica del Paese.

Ora capite quando vi invitiamo a leggere tutti i giornali e usare quello che scrivono come stella polare per credere all’esatto contrario?

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LA STORIA NON SI PUÒ CAMBIARE C’è poco da fare: ogni…


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LA STORIA NON SI PUÒ CAMBIARE

C’è poco da fare: ogni occasione è buona per cercare di cambiare la storia in favore degli Stati Uniti.

In un momento storico come questo, il mainstream non si lascia sfuggire nessuna occasione per cercare di modificare i fatti storici. Anche oggi, che è l’anniversario del D-Day, sembra che la Seconda Guerra Mondiale sia stata combattuta e vinta solo da statunitensi e britannici.

Ma, come abbiamo sempre detto, la storia non si può cambiare e nessuno potrà mai cancellare il tributo dell’Unione Sovietica al conflitto, con oltre 27 milioni di persone morte.

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LA CINA È DALLA PARTE DELLA PACE Dopo aver annunciato che…

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LA CINA È DALLA PARTE DELLA PACE

Dopo aver annunciato che i rappresentanti di Pechino non saranno presenti all’incontro in Svizzera tra il 15 ed il 16 Giugno per analizzare il conflitto Ucraino, la Cina annuncia che ben 26 paesi nel mondo hanno deciso di aderire alla “Conferenza internazionale riconosciuta sia dalla Russia sia dall’ Ucraina” .

Così mentre i paesi occidentali continuano a seguire in maniera cieca gli ordini della NATO e degli Stati Uniti d’America, la Cina ed i paesi non allineati all’Atlantismo cercano la strada per un risoluzione pacifica.

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IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO: SPAGNA A DUE FACCE Ha…


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IL PUNTO DEL SEGRETARIO GENERALE ALBERTO LOMBARDO:
SPAGNA A DUE FACCE

Ha suscitato entusiasmo la notizia che la Spagna, insieme a Norvegia e Irlanda, abbiano riconosciuto lo Stato di Palestina. Tuttavia, la notizia dell’accordo con l’Ucraina dovrebbe aver gelato le aspettative sul governo Sanchez.

«L’accordo bilaterale di sicurezza firmato dal presidente ucraino e dal primo ministro spagnolo include l’invio di altri missili Patriot e carri armati Leopard e prevede contratti multimilionari per l’industria della difesa spagnola.»

Avevano suscitato scandalo le parole di Yolanda Dìaz, vicepremier del governo spagnolo, che è anche la leader del Movimiento Sumar, a cui partecipa anche il Partito Comunista di Spagna (PCE), la Sinistra Repubblicana, l’Unione delle Gioventù Comuniste di Spagna (UJCE) (Organizzazione giovanile del PCE).�“… la Palestina sarà libera, dal fiume al mare”.�Dopo le consuete accuse di “antisemitismo” dal ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, la replica è chiarificante del fatto che non c’è nessuna intenzione di revocare il riconoscimento di Israele. “Mi riferisco al fatto che abbiamo da sempre la stessa posizione, il riconoscimento di due Stati che condividono dal fiume al mare, che condividono l’economia, che condividono i diritti e, soprattutto, un futuro di pace”. (Askanews).�Ora, il riconoscimento di questi tre paesi non è che cambi granché il panorama internazionale.

Invece l’invio delle armi in Ucraina sì. Cambia per l’Ucraina, per la Russia, per l’Europa e per la Spagna e le sue industrie della difesa.�Sembra molto più coerente la posizione dell’Irlanda che ha dichiarato, attraverso il suo ministro degli esteri Micheál Martin, che avrebbe sostenuto le sanzioni contro Israele nel caso questa non si fosse conformata all’ordine della Corte di Giustizia Internazionale di sospendere le operazioni a Gaza. (https://ift.tt/k2f3PzW).
Su quel terreno si vedrà se si fa sul serio o si continua a giocare a nascondino.

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BIDEN HA DETTO SÌ ALL’USO DI ARMI USA PER ATTACCARE…


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BIDEN HA DETTO SÌ ALL’USO DI ARMI USA PER ATTACCARE LA RUSSIA

Un altro passo verso il conflitto mondiale è stato fatto. Joe Biden, a pochi mesi dalle prossime elezioni a stelle e strisce ha deciso di dare l’approvazione all’uso di armi statunitensi per azioni offensive di Kiev contro Mosca.

L’ulteriore chiodo messo sulla bara della Pace.

La nostra posizione è una e univoca: CONTRO LA GUERRA, PER LA PACE!
#Europa #NATO #guerra #Kiev #Mosca

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