L’OCCIDENTE HA PERSO LA BUSSOLA – Discorso del Segretario Generale …


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L’OCCIDENTE HA PERSO LA BUSSOLA – Discorso del Segretario Generale Alberto Lombardo al 14° Forum mondiale sul Socialismo

Condividiamo con voi il testo dell’intervento tenuto dal nostro Segretario Generale Alberto Lombardo al 14° Forum mondiale sul Socialismo di Pechino.
L’intervento completo in italiano è consultabile nei link presenti nei commenti e su La Riscossa.

Il sistema economico occidentale è attanagliato da una crisi irreversibile. Anche i settori produttivi europei più avanzati e tecnologici non sfuggono alla crisi. Un esempio su tutti è la politica di transizione energetica, promossa dall’Unione Europea. Ma politica di transizione viene intrapresa con poche e errate idee strategiche di programmazione.
L’esperienza della vicenda dei pannelli solari avrebbe dovuto far suonare il campanello d’allarme. Allora ci si imbarcò in una produzione senza avere una solida filiera produttiva. Invece la produzione cinese rapidamente è riuscita a sbaragliare la concorrenza, grazie a economie di scala, innovazione tecnologica, prodotti differenziati per gamma di prestazione e costo. La Cina domina il settore della produzione di pannelli fotovoltaici in ogni anello della catena di approvvigionamento. Un risultato ottenuto con un investimento complessivo di oltre 50 miliardi solo in nuova capacità. Una spesa più di dieci volte a quella degli Stati membri dell’Unione Europea.

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9 Settembre 1976 muore MAO TSE-TUNG il “Grande timoniere”. Presidente …


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9 Settembre 1976 muore MAO TSE-TUNG il “Grande timoniere”.

Presidente del Partito Comunista Cinese nonché fondatore e Presidente della Repubblica Popolare Cinese. Nel solco del marxismo-leninismo ha realizzato una Rivoluzione che ancora oggi produce risultati straordinari.
I suoi insegnamenti restano sempre attuali:

“… NOI COMUNISTI SIAMO COME I SEMI E IL POPOLO È COME LA TERRA. OVUNQUE ANDIAMO, DOBBIAMO UNIRCI AL POPOLO, METTERE RADICI E FIORIRE IN MEZZO AL POPOLO”.

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Cominciano gli incontri di alto livello in Cina del Segretario …


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Cominciano gli incontri di alto livello in Cina del Segretario Generale Alberto Lombardo

Appena arrivato ha incontrato il Prof. Cheng Enfu, già Presidente dell’accademia di marxismo, presidente dell’Associazione mondiale di politica economica, eminente teorico del marxismo cinese.
Sono stati discussi temi di interesse bilaterale e delineate prospettive di collaborazione internazionale che prevedono lo sviluppo e la creazione di nuove associazioni marxiste a livello mondiale.

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Nel contesto della ” Festa do Avante! ” il nostro …


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Nel contesto della ” Festa do Avante! ” il nostro Partito ha avuto modo di svolgere un lungo incontro bilaterale con il compagno Pedro Guerreiro, responsabile esteri del Partito Comunista Portoghese.

La condivisione delle rispettive esperienze nazionali ed internazionali rafforza sempre di più il rapporto con il PCP: un vero esempio da seguire per tutti i partiti comunisti europei.

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BUGIE, MENZOGNE E STATISTICHE – 1a parte Il Sole 24 …


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BUGIE, MENZOGNE E STATISTICHE – 1a parte

Il Sole 24 Ore: «Lavoro, occupati record a 24 milioni».
Il Corriere della Sera:« Disoccupazione in calo al 6,5%. Mai così bassa dal 2008»
Il Fatto Quotidiano: «NUMERI RECORD AUMENTO SOPRATUTTO TRA OVER 50. DISOCCUPAZIONE AI MINIMI. Effetto pensioni sui dati del lavoro»
«Dall’Istat arrivano dati molto buoni» ha detto l’economista Pietro Reichlin (università Luiss, figlio di Alfredo Reichlin, ex deputato di PCI e PDS, e di Luciana Castellina, fratello di Lucrezia)
Questi i titoloni.
“Che bello!” penserà il nostro precario in part time involontario, o la cassiera del supermercato, o il manovale sul tetto ad agosto. “Allora sono solo io il povero disgraziato. L’Italia va alla grande!”
Solo che lo sfortunato lavoratore non avrà avuto il tempo di leggere tutto l’articolo, ma forse avrà avuto modo solo di scorrere i titoloni, passando dall’ultima edicola aperta rimasta. Ci pensiamo noi a leggere il resto.
Il Sole: «A livello complessivo il tasso di disoccupazione è sceso al 6,5%, il valore più basso da marzo 2008 (6,4%).», ossia ancora non abbiamo recuperato neanche non dico la pandemia, ma la crisi del 2008.
«È invece un campanello d’allarme la crescita (importante) dell’inattività femminile, +63mila unità sul mese, +50mila sull’anno.»
«… l’Istat ha evidenziato un calo dello 0,5% tra gli occupati 25-34enni e un parallelo aumento degli inattivi di 1 punto percentuale, che in numeri assoluti significa 64mila giovani in più che non lavorano e non lo cercano»
Ma come mai? Che succede?
«Considerando che anche nell’ultimo anno il governo ha adottato una stretta ulteriore su tutte le misure di flessibilità in uscita, questo sta trattenendo più lavoratori anziani al loro posto di lavoro e questo giocoforza aumenta lo stock di occupati. Infatti, rispetto a un anno fa, gli occupati over 50 sono cresciuti di 304 mila; … e segna invece un calo di 6 mila unità per gli under 25.» (Il Fatto)
Ossia aumentano i lavoratori che non possono andare in pensione e conseguentemente i giovani non hanno la possibilità di accedere al lavoro. Hurrà!

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Condividiamo da SGC – Sindacato Generale di Classe

SCIPPO DEL TFR: CI RIPROVANO

Ridurre il deficit con un drastico taglio della spesa pubblica, a partire dalle pensioni e dai salari dei lavoratori: questo è l’ordine impartito dalle élites globaliste e dall’Europa: il governo Meloni esegue, esattamente come quelli precedenti. Non si risparmia invece sulle spese militari che, come NATO comanda, devono aumentare fino al 2% del PIL : anche su questo il
Governo obbedisce.
In questo panorama non poteva mancare l’ennesimo assalto al TFR dei lavoratori:
destinazione Fondi Pensione integrativi.
Il Ministro del Lavoro annuncia l’intenzione di stabilire un periodo di 6 mesi per trasferire il TFR ai Fondi rinnovando il sistema truffaldino del silenzio/assenso, sperando nell’ingenuità o distrazione dei lavoratori: se entro tale periodo il lavoratore non si pronuncia formalmente, il TFR transita automaticamente nel Fondo Pensione di categoria, senza poi avere il diritto di ripensarci: non si può più tornare indietro.
Il vice-ministro del lavoro Durigon, propone addirittura la destinazione obbligatoria ai Fondi Pensione del 25% del TFR, senza alcun parere del lavoratore.
I Fondi Pensione non decollano perché la maggioranza dei lavoratori ha capito dove sta la fregatura e hanno scelto di tenersi ben stretto il loro TFR. E’ noto infatti che il TFR viene rivalutato annualmente dell’1,5% fisso, nonché del 75% dell’inflazione (aumento dei prezzi al consumo, il costo della vita) registrata nel corso di ciascun anno. Questa rivalutazione costituisce il “rendimento” del TFR, particolarmente conveniente nei periodi di alta inflazione: nel 2022 si è registrata una rivalutazione del TFR del 10 % contro perdite medie tra il 10 e 11% della previdenza integrativa, in balia delle variazioni borsistiche.
Ma allora chi – e perché – torna a voler mettere le mani su queste risorse, che sono soldi dei lavoratori accantonati per affrontare più serenamente la vecchiaia ? Banche, Gestori dei Fondi Pensione, Assicurazioni e CGIL CISL UIL, sindacati complici del Sistema che co-gestiscono i Fondi Pensione Integrativi.
Ancora una volta invitiamo i lavoratori a non cadere nel tranello del silenzio-assenso, a respingere anche il tentativo di imporre la cessione di una quota del 25% del TFR ai Fondi Pensione e lottare per il ripristino di una previdenza pubblica che garantisca pensioni adeguate.
NON REGALIAMO I NOSTRI SOLDI ALLA SPECULAZIONE E AGLI AFFARISTI !
L’attacco non si fermerà a questo: le élites globaliste chiedono ancora più austerità per le classi popolari, quindi riduzioni dei salari, delle pensioni, delle prestazioni sanitarie
pubbliche, dei diritti. La guerra alla Russia, voluta fortemente dai paesi NATO, sta scatenando effetti economici devastanti soprattutto sui Paesi europei, con aumenti vertiginosi delle spese energetiche sostenute dalle famiglie.
E’ il momento di dire basta, di partecipare attivamente per contrastare queste politiche che ancora una volta dichiarano guerra ai lavoratori lasciando inalterati i privilegi e la ricchezza di una esigua minoranza.

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NON SI PUÒ MORIRE DI LAVORO A 75 ANNI! BASTA MORTI …


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NON SI PUÒ MORIRE DI LAVORO A 75 ANNI!
BASTA MORTI SUL LAVORO!

È successo pochi giorni fa nella provincia di Monza Brianza: ancora una volta, un lavoratore in età avanzata è morto sul posto di lavoro.
A 75 anni non sarebbe mai dovuto accadere. A quell’età si dovrebbe essere a casa a godersi la pensione, ma in Italia questo non è possibile. Bisogna lavorare fino alla morte… così è stato deciso ed è a questo che ci hanno portato i nostri governi degli ultimi trent’anni. Un passo dopo l’altro, fino a soffocarci, per rendere felice l’Unione Europea.

BASTA MORTI SUL LAVORO!

#MortiSulLavoro #DirittiDeiLavoratori #MonzaBrianza #Lavoro #Pensioni #SicurezzaSulLavoro #Italia #UnioneEuropea #PoliticaDelLavoro #GiustiziaSociale #Sfruttamento

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DALLA GERMANIA BUONE NOTIZIE


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DALLA GERMANIA BUONE NOTIZIE

Panico negli ambienti euroatlantici per i risultati delle elezioni regionali nella parte orientale della Germania. Tiene solo il partito democristiano, mentre i socialdemocratici, che guidano il governo nazionale, hanno avuto una batosta tremenda. Cancellati i liberali. Qui il giochino sporco messo in atto da Macron in Francia, di mettere insieme la “sinistra” col “centro” per fermare la destra non ha funzionato, perché il sistema elettorale è proporzionale e non maggioritario e ciò ha evitato le pastette e la trappola politica. I vincitori sono indubbiamente, nell’ordine, il partito di estrema destra AfD e il partito di sinistra di Sahra Wagenknecht.

La propaganda bellicista nostrana (e non solo) si sbraccia per assimilare questi due partiti e affibbiare patenti aberranti agli uni e agli altri.

Ma è così?

AfD viene etichettato come nazista dai sostenitori del nazismo ucraino e sionista. E già farebbe ridere così. Abbiamo sempre sostenuto che il nazismo pericoloso che avanza nel mondo è quello della NATO. Tuttavia non si può negare che l’avversione alle burocrazie dominanti europee di AfD non è affatto basato su elementi di rottura, ma da una contrapposizione di interessi tra due settori della borghesia. Uno che è più legato e succube ai diktat statunitensi e un altro che si accorge di quanto questi diktat stiano danneggiando irreparabilmente la basilare struttura economica tedesca. In particolare ciò si esprime nell’avversione alla continuazione del supporto ai fantocci ucraini e all’alta presenza di immigrati. Nessuna richiesta di uscita dalla NATO. L’antisemitismo di cui sono accusati, non si concretizza in un sostegno alla causa palestinese. Diciamo che c’è molta retorica che fa breccia in categorie sociali molto disagiate – come le abbiamo viste anche in Inghilterra e in Francia e che non mancano di certo in Italia – che derivano dalla spoliazione dell’ex DDR, ma che vengono dirottate in una “guerra tra poveri” del tutto deleteria per i lavoratori. Ricetta sbagliata per mali reali, possiamo sintetizzare. Ma se litigano e dovessero arrivare allo stallo dell’attività politica in Germania, come in Francia, si potrebbero aprire scenari inediti.

Di segno completamente opposto le forze che si sono aggregate attorno alla Sahra, la cui formazione ha superato di slancio il 15% e viene demonizzata dalla propaganda occidentale con l’etichetta di “rossobruna”. Un comodo appellativo basato sul nulla, tranne che sul terrore che esiste una forza di sinistra che non risponde allo schiocco di dita dell’imperialismo atlantico, come fanno invece i socialdemocratici tedeschi, francesi o i nostri del PD.

Sahra ha avuto il grande merito di rompere con la formazione erede del partito al potere nella DDR, la Linke, che ormai era diventato una scatola vuota e burocratica, e riconnettersi coi sentimenti e le esigenze popolari. Questo la porta ad avere un sano atteggiamento di rifiuto del sostegno al finanziamento della guerra per procura in Ucraina, alla condanna del sionismo, una concreta analisi sul fenomeno dell’immigrazione e una critica molto acuta nei confronti delle burocrazie europee. Condivisibile la sua affermazione: «Il dibattito sull’aprire i confini è una carta da giocare per chi vuole forza lavoro a buon mercato – cioè per le grandi imprese. Non è un caso che le associazioni industriali cantino l’inno dell’immigrazione. Nessuno crede davvero che lo facciano per motivi umanitari. Si tratta di spietati interessi economici!»

Il suo libro Contro la sinistra liberale! Rappresenta un po’ il suo “manifesto”. In questo libro si possono riscontrare debolezze politiche che non vogliamo nascondere. Pur smascherando quella classe pseudointellettuale che rappresenta la base sociale della socialdemocrazia, che non è più da tempo la classe operaia, le soluzioni proposte non escono da una certa compatibilità borghese che potremmo far rientrare in un keynesismo aggiornato. Il difetto di queste proposte è quello che, nonostante la moderazione di cui si rivestono, sono esse davvero utopistiche, in quanto nessuna modifica è possibile senza una rottura radicale del sistema imperialista economico-militare costituito dalla NATO e dall’UE, dei patti di stabilità e dei rapporti subordinati entro la cittadella imperialista. La Germania da questo punto di vista è proprio al centro tra il vaso di ferro statunitense e quelli di coccio rappresentati principalmente dal nostro paese.

Pur ritenendola parte del movimento di opposizione e osservandola con interesse e speranza, dovremo vedere quali saranno i prossimi passi politici nazionali e internazionali per capire se su questo crinale la palla cadrà nel campo antimperialista, col rifiuto di qualsiasi collaborazione con le forze compromesse col sistema dominante, o nel campo imperialista, parabola sempre possibile per forze non ideologicamente marxiste.

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FESTA DELL’UNITÀ, CHE BRUTTA FINE!


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FESTA DELL’UNITÀ, CHE BRUTTA FINE!

Cara Festa dell’Unità, che brutta fine ti hanno fatto fare…
Senza nemmeno più il giornale che rappresentavi, anche lui svenduto e tradito, sei diventata (tra una risata e l’altra) portavoce di OnlyFans, l’ultima e impetuosa follia spinta soprattutto dai Liberal nordamericani.

Un ulteriore chiodo che i traditori del popolo hanno saputo mettere su ciò che una volta rappresentava i proletari e la loro riscossa sociale.

Non solo ogni sincero comunista, ma ogni italiano non dovrebbe mai perdonarli, non solo per aver svenduto la nostra storia e i nostri ideali, ma anche per aver calpestato la dignità di tutta l’Italia.

#FestaDellUnità #Tradimento #Proletariato #Storia #OnlyFans #Liberal #PoliticaItaliana #Comunismo #Svendita #Dignità #Italia #RiscossaSociale #TraditoriDelPopolo

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“Queste cose vanno combattute e difese” – Intervista a Carolus Wimmer Presidente del Comitato di solidarietà internazionale e lotta per la pace, COSI. In precedenza, è stato segretario internazionale del Partito comunista del Venezuela (PCV).


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“Queste cose vanno combattute e difese” – Intervista a Carolus Wimmer Presidente del Comitato di solidarietà internazionale e lotta per la pace, COSI. In precedenza, è stato segretario internazionale del Partito comunista del Venezuela (PCV).

Il governo del presidente Nicolás Maduro ha la situazione sotto controllo?
Il lunedì successivo al giorno delle elezioni, è stato fatto un altro tentativo di scatenare una vera e propria guerra civile, come è avvenuto tra il 2014 e il 2017. Non a caso, gli Stati Uniti sono costantemente invitati a farlo. Poi c’è l’Organizzazione degli Stati americani, di cui non facciamo più parte. Ma dal loro punto di vista, è giustificato che le forze armate di altri Paesi invadano qui. E in generale, gli Stati Uniti entrano ma non escono.

Trovate il link all’intervista completa nel primo commento a questo post, o sul sito de La Riscossa.

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