CILE VINCE IL CANDIDATO SOSTENUTO DAI COMUNISTI

CILE VINCE IL CANDIDATO SOSTENUTO DAI COMUNISTI

In questi ultimi 2 anni, tante sono stati i casi di risposta unitaria dei popoli sudamericani, contro i soprusi dei governi filo-americani.
Ora tocca al Cile, in una domenica storica. La campagna è stata fortemente polarizzata con l’ex leader della protesta studentesca Gabriel Boric che sfida l’ultraconservatore José Antonio Kast, nostalgico del generale Pinochet.
Una vittoria con il 56% dei voti con una affluenza storica per il Cile, che ha visto le classi popolari respingere fermamente il candidato di estrema destra sostenuto dall’imperialismo USA e che continua a far soffiare forte il vento del cambiamento lungo tutto continente Centro e Sud Americano.
Avanti!
EL PUEBLO UNIDO, JAMÀS SERÀ VENCIDO

 

Condividi !

Shares
STANGATA SULLE BOLLETTE PEGGIORE DEL PREVISTO

STANGATA SULLE BOLLETTE PEGGIORE DEL PREVISTO

La stangata sulle bollette di Luce e Gas potrebbe arrivare fino al 60% e il governo rimane immobile.
Fino a pochi mesi fa la stangata sulle bollette sarebbe dovuta essere intorno al 40%, ma secondo gli ultimi dati arriverà fino al 60% partendo dal primo gennaio del prossimo anno. Il governo Draghi intanto rimane a guardare e non propone nessuna misura decente per arginare questa situazione se non quella di togliere 200 Milioni destinati al fondi disabili da destinarli al contenimento dell’aumento delle bollette.
Un aumento del 60% delle bollette sarebbe la stangata definitiva per milioni di lavoratori che già faticano ad arrivare a fine mese, ma anche per migliaia di piccole attività commerciali e artigianali, che sono già state colpite duramente sia dalla crisi finanziaria e pandemica e dal fatto che sono dovute rimanere chiuse per i periodi di lockdown.
Il governo intanto, come misura contenitiva, ha pensato solamente di andare a togliere a chi già è in difficoltà e non gli è venuto in mente di scomodare le grandi multinazionali, finanziari O i grandi gruppi industriali per limitare questo aumento spropositato delle bollette.
A pagarne le conseguenze saranno ancora una volta tutti quelli che vivono del proprio lavoro.

Condividi !

Shares
19 Dicembre 1903: Nascita  di Pietro Secchia

19 Dicembre 1903: Nascita di Pietro Secchia

Il 19 Dicembre del 1903 nasceva uno dei dirigenti comunisti più importanti della storia del movimento comunista italiano e non solo
PIETRO SECCHIA. Per noi del Partito Comunista un esempio da seguire, una guida nella confusione.
Vogliamo ricordarlo così.
“Il grande capitale non domina solo con le banche, i monopoli, il potere finanziario, il tribunale e la polizia, ma con i mezzi quasi illimitati della sua propaganda e della corruzione ideologica”

Condividi !

Shares

IN ITALIA NON SI MUORE SOLO DI COVID!

Si sarebbe potuto fare molto di più e si potrebbe fare molto di più, se destra e sinistra (facce della stessa medaglia) invece di tagliare posti letto, posti di lavoro, chiudere ospedali, trasformare le unità sanitarie in aziende con bilanci da fare quadrare sulla vita delle persone, se avessero investito in sanità pubblica, di prossimità, formando e assumendo medici, infermieri, tecnici e tutto il personale necessario. Oggi non saremmo in questa condizione.

 

Condividi !

Shares
PIÙ DI MILLE MORTI ALL’ANNO: È UNA GUERRA

PIÙ DI MILLE MORTI ALL’ANNO: È UNA GUERRA

Più di 1000 morti da inizio anno.
15000 in 10 anni.
Queste sono le cifre di una guerra.
Una guerra che chi sta “sopra” non ha mai smesso di fare verso chi sta “sotto”.
Quando gli apparati di Governo vi faranno gli auguri di Natale dalle loro pompose e sicure poltrone…ricordiamoci di chi ogni giorno rischia la vita producendo realmente la ricchezza per questo Paese al costo della propria vita.
Ricordiamoci chi questo Natale, è stato costretto a fare a meno dei propri cari, UCCISI da un sistema del profitto privato che sputa sui nostri diritti e sulla nostra sicurezza.
Non esistono “incidenti” sul lavoro.
Queste sono le vittime di una scelta di sistema. Una scelta criminale.
Il Partito Comunista esprime la propria vicinanza a tutti i familiari delle vittime.

SOLO QUANDO I LAVORATORI SARANNO LA CLASSE DIRIGENTE DI QUESTO PAESE NON CI SARANNO PIÙ TUTTI QUESTI LUTTI

Condividi !

Shares
NESSUN FUTURO NEL CAPITALISMO!

NESSUN FUTURO NEL CAPITALISMO!

L’impoverimento del popolo italiano è sotto gli occhi di tutti ed è in continuo aumento, i poveri in un anno sono passati da 4,5 milioni a 5,6 e la crescita non si arresta, anche se i media continuano a parlare di ripresa.
Nelle città d’Italia si ingrandiscono le file di chi è in difficoltà, di chi si indebita, di gente in attesa dei pacchi alimentari.
I media non ne parlando.
Gli stessi media controllati dalle classi dirigenti che hanno affossato e continuano ad affossare questo Paese.
Dall’Unione Europea, al Governo alla finta opposizione, dai grandi gruppi industriali multinazionali alle banche. Tutti concentrati a divedere il popolo con ARMI DI DISTRAZIONI DI MASSA creando tifoserie da una parte o dall’altra, di volta in volta su nuovi argomenti pretestuosi pur di non far vedere la macelleria sociale in atto.
L’unica salvezza per il popolo è il POPOLO STESSO.
È la classe lavoratrice, quella che davvero produce la ricchezza di questo Paese a dover prendere in mano le redini del proprio futuro.
Per cambiare tutto questo c’è solo una soluzione.

 

LA REPUBBLICA A CHI LAVORA!

 

Condividi !

Shares

Lavorare meno, lavorare tutti

Ci troviamo di fronte ad un bivio, un bivio che ci mostra due strade. Una, fatta di un mondo in cui il lavoro è un diritto per tutti, dove si lavorano poche ore ciascuno e tanto basta per la pacifica e sicura esistenza umana, dove la logica del profitto non porta ai disastri ecologici o alla schiavitù travestita da emigrazione semplicemente perché quel profitto è collettivizzato, redistribuito, speso da e per la comunità.
E poi c’è l’altra strada, fatta di povertà, sanità ed istruzione privata, senzatetto, e tanti “Renatino” costretti quasi a sentirsi fortunati della loro condizione perché “almeno te lavori”.
Stiamo andando verso la seconda, invertiamo la marcia.

Milita nel Partito Comunista!

 

 

Condividi !

Shares
Resoconto Sciopero 16/12

Resoconto Sciopero 16/12

Grazie all’impegno dei lavoratori, lo sciopero di ieri ha visto un’ottima partecipazione, nonostante i media asserviti al governo Draghi e ai partiti di governo (scandaloso l’atteggiamento del PD) abbiano cercato di silenziare, minimizzare o contrastare. La forza dei lavoratori è venuta fuori ugualmente, perché i lavoratori se solo prendessero coscienza della loro forza, capirebbero che potrebbero cambiare il futuro dell’Italia e non solo.
Bene. Adesso vogliamo risposte immediate da parte del Governo su salari, contratti, pensioni. Vogliamo l’approvazione immediata della Legge contro le delocalizzazioni, investimenti in sanità, scuola e risanamento del territorio.
Ora che lo sciopero generale (monco) è stato fatto, se il Governo non cambierà niente della manovra, cosa farà la cgil?
Noi pensiamo che se entro breve non cambierà niente, si dovrebbe richiamare immediatamente un nuovo sciopero generale, questa volta con tutte le categorie dei lavoratori e cercando di unire tutti i lavoratori.
Sennò lo sciopero di ieri è stato solo per ridare credito a chi non lo ha più, e cioè al sindacalismo concertativo, una forma che ha danneggiato i lavoratori in questi ultimi 30 anni.
I Lavoratori con la lotta e la mobilitazione possono incidere molto, facendo pressioni anche all’interno di questi sindacati, ma non vanno presi in giro.
Mai più.

 

Condividi !

Shares
La PRAVDA: “Successo dei comunisti italiani”

La PRAVDA: “Successo dei comunisti italiani”

Mosca. La PRAVDA, organo del Partito Comunista della Repubblica Federativa Russa con segretario Zuganov, a pagina 3 (il titolo pagina dice: “Fratellanza comunista del pianeta”) in basso a destra c’è l’articolo sulla manifestazione del 30 ottobre contro il governo Draghi: “Successo dei comunisti italiani”.

Condividi !

Shares
LA CISL TRUFFA L’INPS

LA CISL TRUFFA L’INPS

– Sequestrati 600 mila euro ai sindacalisti in azienda
Come?
Si facevano assumere formalmente da società compiacenti, “sfruttando la legge sull’aspettativa sindacale non retribuita, maturando i contributi senza che nessuno avesse fatto i versamenti”.
C’era un tempo in cui combattere le condizioni della manodopera a basso costo e del lavoro sfruttatore era prerogativa dei “grandi sindacati”.
Oggi, dopo decenni di trasformismo e collaborazionismo con i padroni, siamo arrivati addirittura a questo.
Stando alla prima fase di un’inchiesta della Procura di Milano, paradossalmente proprio alcune sigle di un sindacato, la Cisl, l’avrebbero a volte risolto sfruttando in maniera illecita una facoltà ammessa dallo Statuto dei Lavoratori: e cioè ricorrendo all’istituto dell’«aspettativa sindacale non retribuita», ma con fittizie assunzioni di lavoratori (poi in distacco sindacale) presso aziende compiacenti.
Oggi più che mai, con davanti un governo come quello del banchiere Draghi, fautore di un attacco pesantissimo alle condizioni già precarie di noi lavoratori e lavoratrici, occorre distinguere chi sta dalla nostra parte e chi dalla loro.
Questi non sono i nostri ne vi vostri rappresentanti.
Non potrebbero e non potranno mai esserlo.
Serve un sindacato vero.
Un sindacato forte.
Un sindacato di classe e di massa le cui decisioni siano rappresentate dalla volontà veramente dai lavoratori.

Condividi !

Shares