Nel “democratico” Occidente ormai non è possibile dissentire alla propaganda dettata dalla NATO e dagli USA, la pena è la censura, in questo caso il Partito Comunista Portoghese è stato vittima di censura e di minaccia da parte di “hacker”.
Il Partito Comunista esprime piena solidarietà ai compagni del Partito Comunista Portoghese (PCP) che si sono visti vittime di un attacco hacker al loro sito web.
La dichiarazione è stata poi citata dalla CNN americana in Portogallo.
Il Partito Comunista Portoghese è stato vittima di un attacco informatico solamente perchè non uniforme alla propaganda portata avanti dai media occidentali sul conflitto russo-ucraino, anche per questo motivo porgiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni portoghesi.
22 Aprile Sciopero contro la guerra
Interrogazione nuova infrastruttura militare a Coltrano
A seguito della proposta per la costruzione di una nuova infrastruttura militare nell’area di Coltano in provincia di Pisa, un moto di proteste si è sollevato da parte dei cittadini del territorio, dove ricordiamo è già presente la base militare di Camp Darby.
L’infrastruttura militare verrà tra l’altro finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR e la sua realizzazione è prevista all’interno del Parco nazionale di San Rossore.
Preserviamo il territorio da un nuovo disastro ambientale.
Qui di seguito vi presentiamo l’interrogazione parlamentare fatta dal Senatore Emanuele Dessì del Partito Comunista
Solidarietà al KKE
Cari Compagni,
L’Ufficio Politico e il Comitato Centrale del Partito Comunista (PC – Italy) intendono manifestare la più viva e intensa solidarietà al vostro Partito per i brutali pestaggi messi in atto dalle forze di polizia greche ai danni dei compagni del KKE, alcuni di loro adesso versano in gravi condizioni.
Episodi come questo ci dimostrano come l’UE e la Nato siano al centro di una svolta autoritaria di proporzioni epocali, al servizio degli oligopoli finanziari occidentali che hanno pianificato una terza guerra mondiale per mantenere saldo il loro controllo sul mondo.
Vogliate accettare queste poche righe ispirate al più sincero spirito di internazionalismo proletario e di sforzo internazionalista contro la guerra imperialista finalizzata alla sottomissione dei popoli.
Dear Comrades,
The Political Bureau and the Central Committee of the Communist Party (CP-Italy) wish to express their deepest and most intense solidarity with your Party over the brutal beatings carried out by the Greek police against comrades of the Communist Party of Greece (KKE), some of whom are now in serious condition.
Episodes like this show us how the EU and NATO are at the heart of an authoritarian shift of epochal proportions, at the service of the Western financial oligopolies who have planned a third world war to maintain their firm control over the world.
Please accept these few lines inspired by the most sincere spirit of proletarian internationalism and internationalist effort against the imperialist war aimed at the subjugation of peoples.
Comradely,
Interrogazione sui fatti del 6 Aprile 2022 che hanno coinvoloto l’Unione Sindacale di Base
Comunicato dell’Ufficio Politico del Partito Comunista
Apprendiamo dal sito dell’USB di questa palese provocazione, l’USB, uno dei sindacati che ha condannato l’invio delle armi in Ucraina e che ha mobilitato i propri iscritti contro e ha denunciato anche l’invio nascosto tra gli aiuti umanitari, secondo una “denuncia anonima” avrebbe avuto armi nella propria sede nazionale, questa la finta motivazione per la perquisizione.
Esprimiamo da parte di tutti gli iscritti del Partito Comunista, massima solidarietà all’USB e a tutti i suoi iscritti e diamo la nostra disponibilità per qualsiasi risposta il sindacato voglia dare.
l’Ufficio Politico Partito Comunista.
Italia – Cina, una coppia vincente per la ripartenza
Intervista esclusiva a “La Riscossa” con l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Li Junhua,
realizzata da Pietro Fiocchi
Dialogo e diplomazia sono e restano le armi migliori per combattere l’attuale guerra alla pace, che alcune entità sembrano voler vincere a tutti i costi. Ma come si usa spesso ripetere, in una guerra alla fine siamo tutti dei poveri vinti.
Come è connaturato nello spirito del Partito Comunista (Italia), come è stato ripetuto e confermato dal III Congresso del Partito in poi dal segretario generale Marco Rizzo, per il benessere ed una reale ripartenza della nostra Italia, dobbiamo improrogabilmente ispirarci ai principi di una cooperazione positiva con tutti i possibili interlocutori, da Oriente a Occidente, dall’Atlantico a Vladivostok.
In questa prospettiva abbiamo voluto intanto rivolgerci al più alto rappresentante in Italia della Repubblica Popolare Cinese, Li Junhua, diplomatico di lunga e profonda esperienza, per dare un seguito concreto alle nostre aspirazioni. Privilegio accordato.
La parola dunque a Sua Eccellenza.
Dal 2013 l’iniziativa Belt & Road del Presidente Xi Jinping è un argomento di primo piano della politica nazionale cinese ed internazionale. Si fa riferimento alla Nuova Via della Seta non solo come ad una serie di importanti progetti strategici ed innovativi per le infrastrutture, ma anche per rilanciare arte e cultura nella prospettiva di un’interazione sociale che coinvolga tutti e che promuova una più profonda e reciproca comprensione tra i popoli. Tra Cina e Italia, quali progetti di arte e cultura, anche di lungo termine, crede sia fondamentale sviluppare per raggiungere l’obiettivo?
Ambasciatore Li Junhua L’antica Via della Seta, collegando Oriente e Occidente, promosse la comprensione reciproca e gli scambi amichevoli. L’iniziativa Belt and Road sostiene lo spirito della Via della Seta, promuovendo la cooperazione pacifica, l’apertura e la tolleranza, la conoscenza reciproca e i vantaggi comuni, dando impulso alla costruzione congiunta di una via caratterizzata da una nuova era di cooperazione e amicizia.
Una caratteristica evidente degli scambi a lungo termine tra il popolo cinese e quello italiano è che sono contraddistinti da rispetto e apprezzamento delle rispettive culture, perseguono e tutelano i comuni valori della pari dignità e del rispetto della diversità. Nel 2016 i nostri due Paesi hanno istituito il Forum Culturale Cina Italia per promuovere l’interazione e gli scambi tra istituzioni e personale specializzato, ampliando la cooperazione nei settori artistico, teatrale, turistico ecc.
Molte istituzioni italiane hanno aderito alle alleanze internazionali rispettive per i teatri, festival artistici, gallerie d’arte, musei e biblioteche, lanciate dalla Cina. Quest’anno, entrambe le parti riavvieranno l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina e promuoveranno insieme nuovi progetti negli scambi di mostre museali, nel gemellaggio dei siti del patrimonio mondiale e nella condivisione delle risorse digitali. La cultura è la ricchezza comune ai due Paesi e la civiltà il loro orgoglio. Auspichiamo che gli scambi bilaterali interpersonali e culturali si approfondiscano in modo completo.
Esperti e ricercatori italiani e di altri Paesi, ci avvertono costantemente di come dalla stampa quotidiana ai social media e alle conferenze ad hoc, vengano diffuse notizie, informazioni e relative considerazioni volontariamente non corrispondenti alla realtà per costruire un’immagine non positiva della Cina e che lo fanno per un preciso scopo. Tanto più ora, che la Repubblica Popolare comincia a raccogliere i frutti di decenni di durissimo lavoro. Crede sia possibile e opportuno rispondere a questi “attacchi” con campagne e reti mediatiche alternative e coordinate tra quelle organizzazioni e associazioni che hanno il comune obiettivo di garantire serenità nelle relazioni internazionali?
Ambasciatore Li: La pluralità non è solo il fascino del mondo, ma è soprattutto la sua caratteristica. È naturale e inevitabile che ogni Paese scelga un diverso percorso di sviluppo ed è anche un’importante manifestazione della democratizzazione delle relazioni internazionali. Da oltre quarant’anni, la Cina persiste nelle riforme e nell’apertura, è profondamente integrata nel processo di globalizzazione economica e dà un contributo significativo alla promozione dello sviluppo globale comune.
Tuttavia, come Lei ha detto, alcuni Paesi non prendono in considerazione lo stato dei fatti, il vero e il falso, utilizzando “l’egemonia mediatica” per attaccare e diffamare forsennatamente la Cina, diffondendo notizie false. Ad esempio, per quanto riguarda lo Xinjiang, hanno concepito il cosiddetto “genocidio”, i “lavori forzati” e molte altre eresie. I funzionari cinesi, i media e gli studiosi devono confutare queste false notizie, non corrispondenti ai fatti, presentando al mondo la Cina in modo completo, obiettivo, onnicomprensivo e reale.
È gratificante che molti amici stranieri sostengano la conoscenza e la giustizia, prestino ascolto alla vera voce della Cina e promuovano una cooperazione amichevole nei suoi confronti. Conoscere e diffondere la realtà dei fatti non è un processo facile, ma credo che, con gli sforzi congiunti di tutti, sempre più persone capiranno la vera Cina e ne daranno un giudizio più equo.
Negli ultimi tempi l’Italia istituzionale ha voltato le spalle più di una volta alla Cina, anche quando quest’ultima ha dimostrato una magnanimità fuori dal comune e particolarmente apprezzata dal popolo italiano. Come viene percepito dalla società cinese questo atteggiamento intermittente dell’Italia? È inevitabile che così sia, considerate le forti pressioni che l’Italia riceve dall’esterno, o potremmo cominciare a mettere in piedi un dialogo più lineare e costruttivo tra i nostri due Paesi?
Ambasciatore Li: Le relazioni sino-italiane hanno attraversato oltre mezzo secolo di vicissitudini e sono sempre state improntate al rispetto reciproco, tolleranza, mutuo apprendimento e cooperazione vantaggiosa per tutti. Noi consideriamo l’Italia una buona amica e una buona partner in Europa. Mentre il mondo sta entrando in un periodo di cambiamenti rapidi e turbolenti, le relazioni sino-italiane si trovano naturalmente ad affrontare nuove opportunità e sfide.
Va evidenziato che tra Cina e Italia non ci sono né contraddizioni fondamentali né conflitti geopolitici, anzi i due Paesi tutelano congiuntamente il multilateralismo, cercano di mettere al primo posto le persone e promuovono la prosperità comune. Nel 2021, nonostante lo spettro dell’epidemia, il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Italia, in controtendenza, ha segnato un nuovo record, raggiungendo 73,95 miliardi di dollari, con un aumento del 34,1% su base annua. In particolare, le esportazioni italiane in Cina hanno avuto un incremento del 36,3% e sempre più prodotti italiani di alta qualità sono entrati nel mercato cinese.
Questo dimostra ancora una volta che l’essenza della cooperazione sino-italiana è caratterizzata da mutui e comuni vantaggi e dalla creazione di maggiori benefici tangibili per i due popoli. La cooperazione è la richiesta comune dei due popoli e risponde agli interessi fondamentali dei due Paesi. Noi intendiamo impegnarci insieme in ogni ambito per continuare una stretta comunicazione, approfondire la cooperazione pragmatica e promuovere congiuntamente la stabilità e lo sviluppo delle relazioni bilaterali.
In questi anni di impegno professionale ed esperienza personale, quale idea si è fatto del nostro Paese e quali crede siano i punti di forza unici dell’Italia e del suo popolo?
Ambasciatore Li: Sono in Italia da quasi tre anni e sento sempre di più che è un Paese che coniuga antico e moderno, tradizione e innovazione. Non è soltanto un eccezionale rappresentante della civiltà occidentale, che ha generato il Rinascimento, ma ha anche un sistema manifatturiero di alta gamma e una potente forza creativa. L’Italia ha anche peculiari vantaggi geografici, stretti contatti con l’Africa e l’Asia, è un’importante porta di accesso al sud dell’Europa e un fondamentale punto di incrocio delle Vie della Seta terrestri e marittime.
Credo che, essendo un Paese fondatore dell’Unione europea e una delle potenze influenti, l’Italia continuerà a svolgere un ruolo importante sia in Europa che a livello mondiale.
L’impressione più profonda lasciatami dal popolo italiano è quella di un popolo ottimista, solare e amante della vita. Sono passati oltre due anni dallo scoppio della pandemia, che ha avuto un impatto enorme su tutti i Paesi. Ciò che ho notato in particolare è che il popolo italiano si aiuta reciprocamente, condivide l’amore e combatte l’epidemia unito, dando ancor più speranza alla vita. Gli amici italiani dicono spesso che andrà tutto bene! Penso che questa sia l’espressione del loro atteggiamento positivo nei confronti della vita.
Lo scorso anno ero a Roma e ho assistito a tanti momenti gloriosi, come la vittoria dell’Italia ai campionati europei, quella dei cento metri maschili e della staffetta 4×100 alle Olimpiadi, in occasione dei quali tutta l’Italia si è riempita di festeggiamenti e celebrazioni. Dietro questo si riflettono il coraggio del popolo italiano di lottare strenuamente, le sue qualità e la ricerca di superare se stesso.
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Pechino, l’attenzione della comunità internazionale per la Cina e le Olimpiadi è aumentata in modo significativo. Ma allo stesso tempo, la variante Omicron ha pesato ulteriormente sulla situazione pandemica globale. Alcune persone hanno persino suggerito di rimandare l’apertura delle Olimpiadi Invernali di Pechino. In questo contesto, ritiene che la Cina possa ancora presentare al mondo un evento olimpico di successo?
Ambasciatore Li: Presto la fiaccola si accenderà ufficialmente nella sede principale delle Olimpiadi invernali di Pechino e abbiamo piena fiducia nell’organizzazione di un’edizione semplice, sicura e meravigliosa. I preparativi stanno procedendo in maniera costante ed efficiente, prevedendo anche misure rigorose e scientifiche di prevenzione e controllo dell’epidemia. Per affrontare al meglio la minaccia delle varianti come Omicron, il Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Pechino, il Comitato Olimpico Internazionale e il Comitato Paralimpico Internazionale hanno pubblicato due edizioni del “Manuale di prevenzione dell’epidemia”, in cui sono state formulate linee guida per la prevenzione.
Queste misure, oltre a riflettere i risultati più recenti della ricerca scientifica raggiunti in Cina e all’estero, si basano anche sull’esperienza di molti eventi sportivi internazionali su larga scala e hanno superato una serie di competizioni internazionali di prova e i test pratici delle settimane di allenamento. Queste misure garantiranno la massima protezione possibile alla salute e alla sicurezza degli atleti e delle parti coinvolte e assicureranno che le Olimpiadi invernali di Pechino si svolgano come programmato.
Atleti e personalità di molti Paesi, Italia compresa, nonché organizzazioni internazionali come il Comitato Olimpico Internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno espresso il loro sostegno e le loro aspettative nei confronti dei Giochi Olimpici invernali di Pechino. Siamo pienamente fiduciosi e determinati a offrire al mondo un buon evento olimpico e a riversare in esso più unità, fiducia e forza. Colgo l’occasione per augurare anche agli atleti italiani di ottenere buoni risultati.
Grazie per il privilegio accordatoci.
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